Jon Gruden, coach dei Bucs spera di portare i suoi al Super Bowl (e magari di sfidare gli Oakland Raiders)
Negli Stati Uniti l’hanno già soprannominato “Once Again” Bowl.
Il motivo è semplice: domenica per la terza volta negli ultimi tre anni Philadelphia Eagles e Tampa Bay Buccaneers si affronteranno nella postseason. Nelle sfide precedenti gli Eagles hanno avuto vita facile, con i Bucs completamente incapaci di segnare e batterli. Quest’anno la musica, però, potrebbe essere diversa, anche perché al Veteran Stadium di Philadelphia in palio non c’è l’accesso al secondo turno ma il Super Bowl.
“Quello che è successo negli anni passati non ci preoccupa e non ci aiuta in nessun modo” ha spiegato Jon Gruden, head coach dei Bucs. Effettivamente i Bucs della scorsa stagione hanno poco da spartire con la versione 2002. Più incisivi in difesa e più efficaci in attacco, in particolar modo nelle ultime 7-8 partite con un Brad Johnson che ha chiuso col miglior rating (92.9) di tutta l’NFC.
Il reparto in cui i Bucs sono decisamente inferiori agli Eagles è quello dei runningback. La partenza di Warrick Dunn ha lasciato un vuoto che Michael Pittman non è stato in grado di riempire e così Gruden si è affidato a Mike Alstott. Il problema di Alstott è che sia per il tipo di giocatore che è sia per demeriti suoi spesso e volentieri non riesce a essere incisivo. Contro la difesa degli Eagles, veloce ma non troppo pesante, però, Alstott potrebbe rivelarsi decisivo.
La mancanza di runningback ha costretto Brad Johnson a lanciare di più rispetto al passato e ha messo sui ricevitori maggiori responsabilità . Oltre al grandissimo Keyshawn Johnson in questa stagione è stato molto positivo l’impatto di Keenan McCardell. Purtroppo per Tampa Philadelphia dispone della migliore coppia di CB (Vincent-Taylor) di tutta l’NFL per cui Johnson dovrà per forza di cose trovare un terzo ricevitore affidabile (potrebbe essere Ken Dilger, abbastanza positivo in stagione).
Dal lato Eagles le cose non potrebbero andare meglio. Donovan McNabb ha dimostrato di aver recuperato l’infortunio alla caviglia ed è quindi pronto a ripetere le prestazioni fenomenali delle scorse sfide di postseason contro Tampa. Andy Reid, però, ha chiesto al proprio quarterback di non voler strafare. “Da lui voglio solo che faccia giocare l’attacco come ha fatto negli ultimi anni” ha dichiarato il miglior coach della stagione. “Voglio che sia Donovan. E’ tutto quello che gli chiedo”.
Accanto a McNabb Phila potrà contare su Duce Staley, probabilmente nel miglior momento della sua carriera. I ricevitori non sono fenomenali ma McNabb potrà contare su almeno 3 WR di sicuro affidamento (Pinkston, Trash e Freeman) e se saprà diversificare a dovere il suo gioco potrà mettere in difficoltà le temibilissime secondarie dei Bucs (capitanate da uno scatenate Ronde Barber).
La sfida più affascinante, però, è quella fra le due migliori difese della NFC (e forse di tutta l’NFL). Da un lato Tampa può contare su un immenso Derrick Brooks e sui grandissimi Warren Sapp, Simeon Rice, Ronde Barber, John Lynch e Brian Kelly. Dall’altro lato Philadelphia potrà schierare Troy Vincent, Bobby Taylor, Brian Dawkins, Hugh Douglas e Corey Simon. Probabilmente c’è più talento a Tampa ma molti si accontenterebbero anche della difesa di Phila (che comunque è un bell’accontentarsi).
Troy Aikman in un recente intervento ha visto nel running game la chiave dell’incontro perché contro due difese così nessuno vorrebbe lanciare la palla. Come dargli torto?