Figli di un Dio minore

Kelly Holcomb sconsolato dopo la prestazione superlativa con Pittsburgh

Ogni anno i playoffs ci regalano nuovi protagonisti da ricordare ed anche il 2003 non è stato da meno. Questo articolo vuole analizzare le prime due settimane di offseason e sottolineare le prestazioni di alcuni giocatori che solitamente vivono lontano dai riflettori.

Kelly Holcomb, Quarterback, Cleveland Cavaliers
Non capita tutti i giorni di veder lanciare più di 400 yards in una partita dei playoffs ad un giocatore praticamente esordiente. Si perché Kelly Holcomb, quasi trentenne, nella sfida del primo turno contro i Pittsburgh Steelers era alla sua quarta partita da titolare ai Browns dopo che per anni aveva latitato ai margini della NFL.

Uscito da Middle Tennessee State senza essere scelto, Holcomb provò a fare il roster nel 1995 ai Tampa Bay Buccaneers ma dopo un anno passato dentro e fuori dalla squadra di allenamento, senza mai riuscire ad entrare nel roster, finì per essere spedito in Europa ai Barcellona Dragons. Tornato dall'esperienza in World League la franchigia della Florida gli diede il ben servito ed il quarterback si trovò in un attimo nel difficile mercato dei free agents.

Qualche mese dopo gli Indianapolis Colts lo raccolsero dal marciapiede dandogli una nuova opportunità  ed Holcomb piano piano si guadagnò la stima dell'allora allenatore dei quarterback Bruce Arians, che lo aiutò a raggiungere il ruolo di riserva del fenomenale Peyton Manning. Ma le cose non andarono bene nemmeno nello stato dell'Indiana ed Holcomb venne tagliato inesorabilmente.

Nel 2001 Arians diventa Offensive Coordinator a Cleveland e contemporaneamente Holcomb diventa free agent. Per l'allenatore non è difficile convincere il ragazzo a scegliere il suo progetto ed il freddo dell'Ohio così Holcomb diventa terzo quarterback dei Browns dietro a Tim Couch e Ty Detmer. Dopo lo scambio della primavera scorsa che a portato Detmer a Detroit per una quarta scelta, Holcomb scala di una posizione e si colloca alle spalle di Couch aspettando la sua occasione.

E l'occasione non tarda a venire tanto che tocca proprio a lui aprire la stagione come starting quarterback nella partita casalinga contro Kansas City, approfittando di un lento recupero di Couch da un infortunio alla caviglia. Cleveland perde di misura (39-40) ma trova una prestazione maiuscola di Holcomb che con un 27 su 39 per 326 yards e 3 touchdowns senza intercetti (QB rating finale superiore a 120) guida l'attacco di Butch Davis magistralmente.

Una rondine non fa primavera e la domenica dopo tocca alla difesa dei Bengals il compito di testare le abilità  del quarterback di Cleveland. Kelly Holcomb viene tenuto sotto le 200 yards totali ma con i suoi 2 TD pass contribuisce alla vittoria. Il suo QB rating ancora una volta supera il 100 indicando chiaramente che Holcomb ormai è riuscito ad inserirsi nel sistema offensivo dei Coaches Davis ed Arians.

Couch ritorna ed Holcomb deve lasciare le luci della ribalta alla stella dei Browns. Ma le sorprese sono sempre dietro l'angolo ed al ragazzo del Tennessee viene offerta la più inaspettata delle opportunità : partire titolare in una gara di postseason. Infatti, nell'ultima decisiva partita contro i Falcons, Tim Couch si infortuna all'inizio del secondo quarto fratturandosi una tibia e precludendosi così ogni possibilità  di continuare la stagione. Per Holcomb invece si spalancano ancora le porte verso Pittsburgh.

L'ultima prestazione clamorosa è storia recente. Holcomb, grazie ad un attacco spesso schiarato con 4 ricevitori, trascina la sua squadra con una partita strepitosa. Quando all'inizio del terzo quarto Dennis Northcutt, con un ritorno da punt di 59 yards, porta l'attacco dei Browns sulle 14 yards avversarie, ad Holcomb bastano tre tentativi per mandare in meta lo stesso Northcutt e portare il punteggio sul 24-7. Gli Steelers sono KO ed Holcomb è il padrone del campo. Per Cleveland sembra fatta.

Tutti sappiamo com'è andata a finire la partita ma è difficile non riconoscere i meriti di Holcomb che da perfetto sconosciuto è quasi riuscito a sbancare l'ostico campo di Pittsburgh. I suoi numeri finali ne sono una testimonianza: 26 su 43 (60%) per 429 yards, 3 TD ed 1 intercetto (QB rating 97.1). Con le sue 432 yards guadagnate (tra passaggi e corse) su 467 totali della squadra si può dire che Holcomb ha letteralmente trascinato i Browns per tutta la partita. Niente male per un quasi esordiente a livello NFL.

“Kelly ha giocato estremamente bene,” ha commentato al termine della partita Butch Davis “giocando sempre sotto controllo, ed è riuscito a leggere alcuni mismatches che lo hanno portato a realizzare dei big play importantissimi.”

Ora Davis se lo coccolerà  per un po' a Cleveland, grazie anche ad un contratto triennale firmato lo scorso anno per poco più di 2 milioni di dollari.

Un'altra bella fiaba del mondo del football è andata a buon fine.

Antwaan Randle-El, Wide-Receiver, Pittsburg Steelers
Il piccolo ricevitore degli Steelers, forse non è il miglior giocatore uscito dall'ultimo draft ma sicuramente è il più elettrizzante.

Uscito da Indiana University, Antwaan Randle El è il classico giocatore tuttofare in grado di ricevere, correre, ritornare punt e kickoff e naturalmente lanciare visto che a Bloomington giocava come quarterback. Ad Indiana ha giocato anche guardia un anno ma nella squadra di basket che fu di coach Knight. In definitiva Randle El è un giocatore multidimensionale che potrebbe ridefinire nellla NFL il ruolo di “slash”, tanto caro al suo compagno di squadra Kordell Stewart.

Questa attitudine gli ha permesso, negli anni passati al college, di stabilire il record NCAA per giochi in carriera (1917), recentemente riscritto da Kliff Kingsbury (quarterback di Texas Tech), e di partecipare alla corsa per l'Heisman Trophy dove è giunto sesto dietro ad Eric Crouch di Nebraska.

Nelle due partite di playoffs giocate contro Cleveland e Tennessee il suo contributo in termini di energia è stato di assoluta grandezza.

Quando contro Cleveland la sua squadra è finita sotto 14-0, per via anche di un suo fumble in un azione negli special teams, lui con un ritorno di punt da 66 yards direttamente in touchdown ha ridato morale all'ambiente. Prima ciliegina sulla torta nel ruolo di ritornatore.

Nel secondo tempo partecipa attivamente al drive che si conclude con il touchdown di Jerame Tuman ricevendo due passaggi rispettivamente da 20 e 30 yards che portano in poco tempo Maddox a giocare nella red zone. Seconda ciliegina come ricevitore.

Alla fine della partita è sempre lui a lanciare e trovare in end zone il tight end per una conversione da due punti, portando il risultato sul 36-33 e lasciando così un field goal di distanza agli avversari nel minuto finale. Terza ciliegina nel ruolo di quarterback e partita vinta.

Contro Tennessee le cose sono andate diversamente ma lui ci ha provato lo stesso. Nella rimonta del quarto quarto, sotto di otto punti, Randle El riporta un'altro punt in meta ma una penalità  per blocco illegale assegnata al compagno Chris Fuamatu-Ma'afala vanifica l'impresa. Poco più in la, nel drive del pareggio, il rookie fa vedere a tutti che è anche capace di correre concludendo positivamente un trick play che gli permette di guadagnare 11 yards.

Randle-El è ormai un ritornatore di prima classe nella NFL ed il terzo ricevitore degli Steelers e per lui si prospetta un futuro luminoso. Come ricevitore è uno dei più elusivi che ci siano e le 4.4 yards di media guadagnate dopo ogni ricezione ne sono una testimonianza.

Non avrà  un fisico stratosferico (solo 175 cm per 85 kg scarsi), non avrà  un grande tempo sulle classiche 40 yards (cronometrato alla combine dello scorso draft a 4,55) ma il ragazzo ha sicuramente tutti gli “intangibles” necessari per stare a lungo tra i professionisti.

Benvenuto Antwaan!!!

Tory James, Cornerback, Oakland Raiders
Le prestazioni di Tory James sono spesso offuscate da quelle del collega Charles Woodson ma per una volta toccano a lui le luci della ribalta.

Nella partita contro i New York Jets è stato lui infatti a far scoccare la scintilla che ha dato il la alla galoppata vincente dei Raiders quando, all'inizio del secondo tempo e con la partita ancora in equilibrio, è riuscito ad intercettare un passaggio di Chad Pennington indirizzato a Leveranues Coles.

Con l'intercetto Tory James ha interrotto una striscia di 215 tentativi di passaggio consecutivi senza intercetti da parte di Pennington che successivamente, in evidente stato confusionario, ha ripetuto l'errore facendosi pizzicare anche da Eric Barton.

Qualche gioco dopo l'intercetto di James, il suo quarterback Rich Gannon ha trovato Jerry Porter nei pressi della sideline che si è involato praticamente indisturbato verso la end zone. Touchdown ed inerzia della partita completamente nelle mani dei Raiders.

Straordinario anche il recupero di James del primo tempo su Wayne Chrebet il quale, ormai sicuro di ricevere in end zone un passaggio millimetrico di Pennington, si è visto “deflettare” il passaggio negli ultimi metri ed è rimasto con a bocca asciutta. Partita ed inerzia salvata dopo che i Jets avevano ribattuto punto su punto.

Così, dopo anni passati all'ombra dei cornerback titolari di Denver ed Oakland, Tory James, ormai trentenne si è trovato catapultato nella difesa dei Raiders per sostituire il veterano Eric Allen che alla fine della passata stagione ha deciso di appendere le scarpe al chiodo.

Con Charles Woodson falcidiato dai problemi e con la prima scelta del 2002 Phillip Buchanon fermato da un infortunio e fuori per tutta la stagione già  da tempo, è toccato proprio a James farsi carico delle coperture difensive più difficili nella partita più importante.

Complimenti a James che in un momento di difficoltà  per la sua secondaria ha saputo rispondere bene e tenere a galla le ambizioni da Super Bowl dei Raiders.

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