Andre Ethier è un sicurezza per i Dodgers…
Dodici mesi dopo sono ancora Dodgers e Phillies a giocarsi il pennant della National League: molte cose sono cambiate dal 2008, ma dopo più di 160 partite di regular-season ed un turno di playoff, il verdetto non è cambiato.
Los Angeles e Philadelphia rappresentano probabilmente quanto di meglio si è visto quest'anno in NL e la domanda che meglio riassume la serie potrebbe essere: riuscirà l'ottimo monte dei californiani a fermare l'attacco caldissimo dei ragazzi di Manuel?
Saranno sette partite (o forse meno) ad emettere il verdetto, senza però dimenticare molti altri aspetti di una sfida quanto mai incerta sulla carta.
Los Angeles Dodgers
La squadra è reduce dallo sweep contro i St. Louis Cardinals che ha sorpreso molti: i ragazzi di Torre hanno indubbiamente meritato la vittoria, ma la personalissima sensazione è che lo slump offensivo di Pujols e compagni abbia giocato un ruolo importantissimo.
Anche l'attacco ha probabilmente giovato in maniera fondamentale della giornataccia di Carpenter, ma ciò non deve togliere i meriti ad un lineup che ha mostrato pazienza e abilità nel concretizzare ogni situazione favorevole.
Stagione, infine, fin qui fantastica per il bullpen che anche nelle tre sfide di post-season non ha perso un colpo e si conferma come indubbio punto di forza della squadra.
Lineup
Spot di lead-off saldamente nelle mani di Furcal; lo SS è reduce da un'ottima DS e appare in splendida forma. Non un battitore di potenza, ha comunque dimostrato una buona costanza nel mettersi in base, diventando un'insidia per gli avversari con la sua velocità .
Dietro di lui batterà Matt Kemp: stagione fantastica per il giovane esterno centro che però ha un po' stentato contro i Cardinals, chiudendo 2/14. Inutile dire che, dovesse entrare in forma contro Philadelphia, rappresenterebbe una minaccia non indifferente per i numerosi mancini dei Phillies; tanta potenza ma qualche dubbio sulla difesa.
Chi appare "caldo" è invece Andre Ethier: anche per lui una stagione regolare da incorniciare, cui sono però seguiti, a differenza del compagno, tre match altrettanto convincenti. Le sue qualità sono note e sia in attacco sia in difesa il suo apporto sarà preziosissimo; unico difetto il .194 di media battuta contro i LHP nel 2009.
Aumento quindi notevolmente il peso che potrà e dovrà dare Manny Ramirez in attacco: stagione travagliata la sua, che non gli ha comunque impedito di chiudere con numeri tutto sommato positivi. Nel 2008 fu grande protagonista nei play-off, spesso da solo; quest'anno il suo ruolo appare più marginale, ma contro i tanti mancini avversari potrebbe rivelarsi letale.
Non sembra, invece, ai livelli dei tre che lo precedono il prima base James Loney: discreto contatto ma poca potenza potrebbe diventare però un fattore partendo dall'ombra. Division Series anonime per lui contro St. Louis.
Teorico sesto nell'ordine di battuta il catcher Russell Martin: probabilmente la più grossa delusione della stagione dopo un 2007/2008 ricco di aspettative. I numeri, considerando il ruolo, rimangono comunque sufficienti e anche lui appare in leggera ripresa.
Spot #7-8 per quelli che possono essere considerati le due variabili impazzite della squadra. Infatti sia Casey Blake (3B) che Ronnie Belliard (2B) possono diventare gli inattesi eroi con battute decisive o chiudere l'intera serie senza giungere in base. Contro i Cardinals, alla fine, si sono dimostrati un fattore chiave; la speranza dei tifosi losangelini è che continuino sulla stessa strada.
Rotazione
Solidità : è questa, a mio avviso, la parola che meglio descrive il reparto dei campioni della NL West. Si è un po' perso per strada Billingsley, l'ace di inizio stagione, ma per il resto il 2009 ha visto una rotazione sempre affidabile e produttiva.
L'asso, ora, risponde al nome di Clayton Kershaw che sembra destinato a guidare il pitching della squadra per molte stagioni in futuro. Regular season su livelli altissimi, ma la partenza contro i Cards non mi ha convinto del tutto, nonostante le sole 2 ER in 7 IP. Contro i Phillies dovrà concedere meno delle 9 hits battute da Pujols e compagni, perché sperare che Philadelphia chiuda 0/9 RISP in questo momento della stagione appare difficile.
Discorso analogo per Randy Wolf, costretto ad uscire dopo solo quattro riprese nelle DS dopo aver concesso 6 H e 5 BB. Un pronto riscatto è sicuramente auspicabile, anche se l'avversario di turno non è un cliente facile.
Dopo di loro toccherà a Vicente Padilla; definirlo una sorpresa è forse riduttivo, di certo le sue prestazioni recenti stanno andando ben oltre ogni aspettativa dei Dodgers. È in un ottimo momento di forma e i sette shutout innings contro St. Louis sono un bel biglietto da visita.
Kuroda e Billingsley si giocheranno lo spot di quarto partente: il giapponese, rientrato dopo un brutto infortunio, sembra dare maggiori garanzie, mentre dall'ex-ace è lecito attendersi almeno una prova di orgoglio. A loro si aggiunge il redivivo Weaver, che sembra esaltarsi sempre quando arriva ottobre: sono loro i primi rilievi in caso di emergenza e, francamente, è difficile lamentarsi.
Bullpen
Probabilmente il migliore in NL: Broxton, Kuo, Sherrill, Belisario sono solo i migliori di un reparto che salvo clamorosi imprevisti non teme confronti con nessuno.
Panchina
Altro reparto completo: Thome e Loretta sono due validi PH e Juan Pierre può diventare un fattore tra le basi. Completano il reparto il sempre affidabile Ausmus e il versatile Hudson.
Philadelphia Phillies
Squadra, sulla carta, fotocopia di quella della passata stagione; il primo turno di play-off ha mantenuto le aspettative, mettendo in luce i noti punti di forza ed evidenziando le altrettanto note debolezze di una squadra che sembra però meno lanciata dello scorso anno.
La rotazione vive e muore con Cliff Lee e dietro di lui di certezze non ce ne sono molte; anche il bullpen appare piuttosto incerto, anche se la serie contro i Rockies ha restituito alla squadra un Brad Lidge in versione 2008. Durerà ?
Dubbi, invece, non ce ne sono mai stati sulle qualità del lineup che anche contro Colorado ha dimostrato tutto il proprio repertorio e sembra pronto a ripetersi contro Los Angeles, avversari permettendo.
Lineup
Lineup collaudatissimo per Philadelphia: aprono i due switch-hitters Rollins e Victorino, che garantiscono discreta potenza non sempre accompagnata da una grande pazienza al piatto. La serie contro Colorado li ha visti rendere a sprazzi, ma quando arrivano in base diventano pericolosissimi.
Al #3 confermato Chase Utley: giocatore completo, capace di decidere un match sia in attacco sia in difesa. Discreta prova contro i Rockies, in cui è però mancato l'acuto del campione.
A seguire Ryan Howard: concedergli l'IBB con uomini in base è una strategia da tenere sempre in considerazione quando si affronta lo slugger dei Phillies. Potrebbe patire molto i mancini e Torre difficilmente gli risparmierà questo tipo di match-up nei finali di partita.
Raul Ibanez sembra ritornato sui fantastici standard di inizio stagione; nelle DS ha battuto bene ma quasi esclusivamente senza potenza, concretizzando il lavoro dei compagni davanti a lui. Da non sottovalutare le sue lacune difensive, che costringeranno Manuel ad affidarsi a Ben Francisco nei finali di gara punto-a-punto.
Completa il reparto esterni l'ex Jayson Werth: probabilmente è il giocatore più in forma della squadra e, come battitore destro, rappresenta l'avversario più pericoloso per i mancini dei Dodgers.
Alle sue spalle spunta, un po' a sorpresa, il C Ruiz; dopo una stagione anonima, è stato protagonista di una convincente primo turno ai play-off. La mia sensazione è che difficilmente si ripeterà in questa serie, ma il suo stato di forma potrebbe essere un'arma in più per i campioni.
Chiude l'ordine di battuta Pedro Feliz (3B) che continuerà a regalare il suo contributo esclusivamente in difesa, visti le recenti apparizioni al piatto.
Rotazione
Un solo nome: Cliff Lee. L'ex-Indians ha esordito in post-season continuando a mostrare momenti di assoluto dominio come in stagione regolare. Perdere anche sola una partita con lui sul monte, sarebbe un danno difficilmente rimediabile per i campioni in carica.
Dietro di lui, ma partente di gara-1 ecco Cole Hamels. L'ultima uscita ha confermato tutte le difficoltà già palesate in stagione regolare; salvo sweep dovrebbe essere il partente di 2 match e i Phillies si augurano che, almeno in uno di questi, sia all'altezza di quanto fatto vedere nel 2008.
Il resto della rotazione è presto detto: Blanton, Happ e Pedro Martinez. L'ex- Athletics non ha convinto del tutto contro Colorado, venendo schierato come rilievo; dei tre appare il più solido, ma Manuel sembra intenzionato a preferirgli il rookie Happ come titolare della terza sfida.
Il "vecchio" Martinez è un'incognita: la mancata partenza in gara-3 contro Colorado confonde ancora di più le idee. Alla fine potrebbe non scendere nemmeno in campo, ma un AB contro l'ex compagno Manny Ramirez sarebbe tutto da gustare.
Bullpen
Se Atene piange, Sparta non ride. In effetti anche la situazione rilievi non fa dormire sonni tranquilli ai tifosi di Philadelphia. Detto di Lidge, gli altri (pochi) nomi sicuri sono Madson, Durbin e Eyre; il Brett Myers visto contro i Rockies difficilmente scenderà in campo contro Los Angeles.
Panchina
Altro reparto, sulla carta, inferiore a quello dei Dodgers: come corridore Bruntlett non vale Pierre e i vari Dobbs, Stairs e Francisco appaiono un gradino sotto i pari-ruolo losangelini.
Pronostico
Cliff Lee e il lineup guideranno i Phillies alle WS: 4-2.