NFC – Week 17 Report

I Giants festeggiano il kicker Matt Bryant (numero 8), autore del fied goal decisivo

Dopo l'entusiasmante vittoria dei New York Giants su Philadelphia nell'anticipo di sabato, restava a disposizione un solo posto nei playoff. A contenderselo erano gli Atlanta Falcons e i New Orleans Saints.

Ai Falcons bastava vincere contro Cleveland per aggiudicarselo mentre i Saints, reduci da due sconfitte consecutive, dovevano vincere contro Carolina e sperare in una sconfitta di Atlanta. Due intercetti del cornerback dei Panthers, Terry Cousin, ed un fumble hanno determinato la sconfitta e l'addio ad ogni residua speranza di New Orleans. Ad avanzare ai playoff è quindi la squadra di Vick, nonostante la sconfitta subita a Cleveland.

Le partite di sabato e domenica saranno:

Atlanta @ Green Bay sabato
NY Giants @ San Francisco domenica

NFC East

L'incontro più importante ai fini dell'accesso ai playoff era la sfida di sabato fra Eagles e Giants. I primi si giocavano il diritto di giocare in casa tutte le gare di playoff (tranne il Super Bowl) mentre per i secondi era fondamentale una vittoria per qualificarsi alla post-season.

Dopo 59 minuti di gioco la partita, dominata fino ad allora da New York, sembrava in mano agli Eagles che avevano la possibilità , con poco più di un minuto da giocare, di realizzare un field goal e chiudere la partita. Il kicker David Akers, sotto lo sguardo di un disperato Barber (tre fumble), sbagliava il tiro da 35 yard e i tempi regolamentari terminavano in parità . Anche la fortuna sembrava favorire Philadelphia. Il lancio della moneta, per decidere a chi sarebbe spettata la palla nel supplementare, dava agli Eagles una seconda possibilità  di vittoria. Una trattenuta dubbia del linebacker Brandon Short permette però a Shaun Williams di intercettare il lancio di A.J. Feeley. Una penalità  contro il cornerback Troy Vincent e un fumble recuperato davano al kicker dei Giants un'insperata chance. Dopo aver fallito nei tempi regolamentari, il rookie Matt Bryant non sbaglia e porta i Giants nei playoff.

Nell'altro incontro divisionale tra Dallas e Washington si affrontavano due delle più grandi delusioni di quest'anno. Gli unici motivi d'interesse erano l'ultima partita a Dallas di Campo come allenatore e l'addio al football del cornerback dei Redskins Darrell Green. Il running back di Dallas, Smith, per 25 yard, non è riuscito ad estendere la striscia di undici stagioni con più di 1000 yard corse. Washington ha interrotto una serie di dieci sconfitte consecutive contro Dallas vincendo la partita 20 a 14. Decisivo per la vittoria è stato il linebacker LaVar Arrington che ha recuperato due fumble da cui sono scaturiti altrettanti touchdown.

Classifica finale

1. Philadelphia Eagles 12-4
2. New York Giants 10-6
3. Washington Redskins 7-9
4. Dallas Cowboys 5-11

NFC North

Nell'unica divisione della lega in cui il primo posto non è mai stato in discussione, i giochi erano già  decisi da tempo: Green Bay ai playoff, Minnesota e Chicago in lotta per il secondo posto e Detroit in lotta con i Bengals per il titolo di peggior franchigia della lega.

La sconfitta con i Jets è costata ai Packers il vantaggio del campo nei playoff. È comprensibile la frustrazione di Brett Favre e compagni per il traguardo mancato: Green Bay non ha mai perso una gara dei playoff a Lambeau Field, campo che ha fatto la storia dei Packers e della NFL. Trascinati da Chad Pennington (4 td e 17 su 24 per 196 yard), i Jets hanno vinto 42 a 17 ed hanno conquistato il titolo divisionale. Brett Favre, da parte sua, non ha giocato una delle migliori partite della sua carriera. Ha lanciato un touchdown e un intercetto prima di lasciare il posto a Doug Pederson per riposarsi in vista dei playoff.

Ininfluente per Chicago era la sfida che li opponeva a Tampa Bay. I Bears hanno dovuto schierare come quarterback titolare Henry Burris che ha pagato a caro prezzo l'inesperienza contro una delle migliori difese della NFL (ben 4 intercetti lanciati). La gara, contraddistinta da pochi lampi offensivi, è terminata con il punteggio di 15 a zero per Tampa. Chicago, per la prima volta in 20 anni, non ha segnato neanche un punto in una gara casalinga.

Nello scontro tra franchigie della stessa divisione i Minnesota Vikings hanno battuto i Detroit Lions 38 a 36. Daunte Colpepper, lanciando due touchdown e correndo per un altro, ha fatto vedere di essere ancora capace di grandi numeri. Il prossimo anno coach Tice potrà  fare affidamento su un buon gruppo di giocatori che ha dimostrato di saper restare unito anche nei momenti peggiori. I Lions, invece, si preparano all'ennesimo cambio nello staff tecnico. L'attuale management ha vinto, in due anni, la bellezza di cinque partite ed ha ottenuto un record vinte-perse in trasferta che resterà  nella storia (0-16).

Classifica finale

1. Green Bay Packers 12-4
2. Minnesota Vikings 6-10
3. Chicago Bears 4-12
4. Detroit Lions 3-13

NFC South

Nella partita contro i Bears, i Buccaneers sono riusciti a sfatare un tabù che rischiava di condizionare non poco l'atteggiamento psicologico nei playoff. Per la prima volta, in 22 partite, sono riusciti a vincere una partita giocata con meno di 4 gradi centigradi. Nonostante i 3 gradi, la squadra è riuscita a vincere 15 a 0 con 5 field goal di Martin Gramatica. Ancora una volta, Brad Johnson non è potuto scendere in campo. Al suo posto dopo la sciagurata prestazione di King contro Pittsburgh, coach Gruden ha scelto Rob Johnson (16 su 25 per 134 yard).

Grazie ai Carolina Panthers, Atlanta, nonostante la sconfitta con Cleveland, potrà  scendere in campo sabato contro Green Bay e cercare di ripetere l'impresa di quattro anni fa quando arrivarono al Super Bowl. La linea difensiva dei Browns ha bloccato per ben tre volte il running back Dunn nell'ultimo minuto. Il punteggio era 24 a 16 per Cleveland; in caso di touchdown ci sarebbe stata la possibilità  di pareggiare. Il quarto tentativo è stato un incompleto lanciato da Vick.

Per New Orleans è terminata nel peggiore dei modi una stagione che la vedeva fra le favorite della divisione. Oltre alla sconfitta con i Panthers, c'è da registrare anche il difficile rapporto fra squadra e tifosi. Già  dalla fine del secondo quarto, in occasione di ogni errore della squadra di casa, i tifosi contestavano apertamente Brooks e compagni. Addirittura nei minuti finali della partita il pubblico, irritato dal mancato accesso alla post-season, sembrava fare il tifo per i Panthers. Non sono bastati numerosi tentativi, da parte dei giocatori dei Saints, di calmare gli spettatori. Ci sarà  molto lavoro da fare per la dirigenza dei Saints per ricucire lo strappo creatosi in due anni di delusioni; Brooks dovrà  riposarsi e cercare di guarire dall'infortunio al braccio che lo ha costretto a giocare in pessime condizioni.

I Panthers, spinti come detto dal pubblico di New Orleans, senza giocate spettacolari o errori clamorosi sono riusciti a portare a casa una vittoria. Il finale di stagione ha confermato che il cambio di head-coach (Fox per Seifert) ha fatto bene alla squadra che ora ha solo bisogno di colmare le ultime lacune con il prossimo draft (serve soprattutto un quarterback).

Classifica finale

1. Tampa Bay Buccaneers 12-4
2. Atlanta Falcons 9-6-1
3. New Orleans Saints 9-7
4. Carolina Panthers 7-9

NFC West

Tutto già  deciso anche in questa conference. I 49ers, impegnati nel Monday Night con St.Louis, hanno vinto la divisione e domenica affronteranno in casa i New York Giants nel wild-card game.

Le due squadre della divisione impegnate domenica hanno confermato la tendenza delle ultime settimane.

I Seahawks, spinti da Matt Hasselbeck, hanno battuto 31 a 28 i San Diego Chargers confermando l'ottima impressione fatta nelle ultime partite. Il quarterback ha stabilito il record della franchigia con 449 yard passate con 36 passaggi completati (record Seahawks) su 53 tentativi. Nonostante l'ottima prova del passer, Seattle è riuscita a vincere soltanto grazie ad un field goal realizzato da Rian Lindell nel supplementare. Hasselbeck è stato però decisivo nel finale di partita. Con la squadra sotto di quattordici punti ad otto minuti dalla fine ha guidato i compagni ad un'incredibile rimonta convertendo due terzi down molto lunghi e un quarto down.

Gli Arizona Cardinals, indietro di soli due punti a metà  gara, hanno concesso ai Broncos quattro touchdown nei primi quattro possessi della seconda metà  di gara e non sono più riusciti a segnare, finendo sconfitti 37 a 7 a Denver. Quella in Colorado è stata la nona sconfitta in dieci gare. Arizona chiude per la tredicesima volta in quindici anni con un record negativo. Contro i Broncos il quarterback Plummer potrebbe aver vestito per l'ultima volta la maglia dei Cardinals. Al giocatore, in scadenza di contratto, non è ancora stata fatta un'offerta dalla dirigenza.

Classifica finale

1. San Francisco 49ers 10-5
2. Seattle Seahawks 7-9
3. St.Louis Rams 6-9
4. Arizona Cardinals 5-11

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