Jevon Kearse al suo ritorno in squadra dopo il lungo infortunio.
Ad inizio stagione avevano un poco invidiabile record di 1 vittoria e ben 4 sconfitte, sembravano destinati ad un’altra stagione anonima, ed invece nelle ultime 9 gare hanno portato a casa ben 8 vittorie (le ultime 3 consecutive) raggiungendo così Indianapolis in vetta alla classifica della division South con il miglior record della AFC (insieme a Indy, Miami e Oakland).
Ora, sono ad un passo dalla qualificazione ai playoff. Tennessee, di tutto questo non poteva immaginarsi nemmeno la minima parte, soprattutto dopo le prime sconfitte e le difficoltà difensive a causa dell’infortunio del 3 volte Pro Bowler defensive end Jevon Kearse fuori per il resto della stagione.
Invece, dopo questo importantissimo monday night, hanno festeggiato sia un’altra fondamentale vittoria che il ritorno in squadra del grande Kearse. La sfida del lunedì sera contro New England, era piena di insidie e timori, in parte dovuti alla difficoltà di incontrare gli attuali campioni del mondo, ma, cosa più importante, per le non ottimali prestazioni fisiche del leader d’attacco Steve McNair.
Quest’ultimo erano già tre settimane che scendeva in campo la domenica senza praticamente fare una seduta di allenamento. Anche durante questa precedente il monday night, McNair non era mai riuscito ad allenarsi. Tutto ciò, alla fine, non ha pregiudicato in minimo modo la sua grande prestazione. Perché è stato proprio lui l’anima e l’artefice della vittoria dei Titans neppure troppo sofferta.
L’apporto di questo ritrovato quarterback è stato essenziale in tutte le gare della stagione fino ad ora, e proprio lunedì sera ha messo la firma su due dei tre touchdowns finali di Tennessee. Dopo un primo quarto giocato da entrambe le squadre sulla difensiva, alla lunga i Titans prendeva un bel vantaggio di campo e, soprattutto, di tempo mostrando pieno controllo della gara.
Così nel secondo quarto iniziava lo show di McNair. Iniziava a trovare qualche ricevitore libero e nello stesso tempo trovava spazio e gambe per correre personalmente conquistando un first-down dopo l’altro. In soli sue quarti le statistiche in corsa dicevano ben 49 yarde in 6 portare.
Dei 15 minuti del secondo quarto 13 sono stati di dominio Tennessee. Ad inizio quarto un drive di 78 yarde magistralmente guidato dal quarterback portava il primo touchdown della partita proprio con una corsa di 11yarde di quest’ultimo dopo aver evitato un tackle avversaio.
Dalle parole della safety Green di New England si capisce tutta la frustrazione dei Patriots nel porre rimedio a McNair: ”Semplicemente non potevamo fermarlo. Lui è molto forte e veloce. Rappresenta un altro runningback nel backfield, e se non lo fermi per te può essere una gara molto lunga…”.
Come era iniziato il secondo quarto, così si è concluso, con un altro drive di 58 yarde che portava Tennessee sulla yarda di New England con il quarto tentativo, e il coraggio e la forza di McNair hanno permesso di segnare il secondo touchdown della partita con un’altra corsa. 14-0 a fine primo tempo e Patriots letteralmente fuori dal gioco.
Il terzo quarto sembrava iniziare a ruoli invertiti, data la spinta offensiva di New England che riusciva così a ridurre lo svantaggio con una bel drive e touchdown finale del quarterback Tom Brady con una corsa di 10 yarde. Sembrava che nella seconda metà della gara la parte del leone sarebbe spettata al quarterback rivale, ed invece, dopo un nulla di fatto per l’attacco Titans, lo stesso Brady nel secondo drive di inizio quarto si faceva intercettare un lancio per il solito Patten dall’attentissimo Rich Coady che riportava la palla fino in end-zone avversaria per il terzo (ed ultimo) touchdown della partita fissando il risultato sul 21-7 per Tennessee.
A questo punto i giochi sembravano praticamente fatti, con New England che, alla stregua dei primi due quarti, non riusciva più a tornare in attacco e McNair che guidava il proprio in lungo e largo per il campo conquistando terreno e minuti preziosi. Così in uno di questi interminabili drive Joe Nedney riusciva a mettere a segno il primo field-goal della partita (uno l’aveva già sbagliato) chiudendo così la gara sul punteggio di 24-7.
La cronaca della partita però riportava anche l’attesissimo quanto importante ritorno in squadra di Jevon Kearse dopo il lungo infortunio. Questi veniva utilizzato soltanto in copertura e per alcuni drive, e alla fine riportava soltanto un tackle. Ma la cosa importante è aver recuperato un gran difensore per il finire incandescente della stagione.
I meriti di questa e delle altre 8 vittorie di Tennessee, vanno in primo luogo ad un ritrovato McNair e ad un formidabile gioco di corse che contro New England ha sengato il record di 238 yarde totali, grazie al formidabile Eddie George e ad un inaspettato Holcombe (oltre naturalmente al grande apporto di McNair).
E poi, c’è la difesa, che nelle ultime apparizioni sembra davvero difficile da superare, con un ottima linea difensiva capace sia di mettere pressione sul quarterback avversario che di limitare le corse, ed un reparto più arretrato davvero all’altezza della situazione.
Domenica scorsa ha avuto poco tempo per mettersi in mostra, ha fatto tutto l’attacco che ha costretto i Patriots ha giocare sempre in difesa; a fine gara le statistiche dicono un tempo di possesso per Tennessee più del doppio rispetto a New England con 41 e passa minuti giocati contro 18. Questo probabilmente è un altro particolare record per Tennessee, che ora, a sole due giornate dalla fine, vede possibile la qualificazione ai playoff.