Padilla festeggia alla grande e ne ha tutte le ragioni.
Niente da fare per i Cardinals.
Il Busch Stadium ha solo il tempo per una singola ovazione: quella per Matt Holliday che La Russa e compagni auspicavano alla vigilia e che il pubblico ha puntualmente regalato all'esterno che, in fin dei conti, aveva contribuito in maniera essenziale all'approdo di St.Louis ai playoff.
Per il resto i Dodgers hanno immediatamente messo la testa avanti nel match, stroncando sul nascere qualsiasi velleità di rimonta da parte di Pujols e soci: un singolo di Kemp viene poi tramutato in punto da un doppio del redivivo Ramirez, facendo capire subito che per Pineiro non sarebbe stata una bella serata.
Anche Padilla però mostra qualche problema di carburazione: riempie le basi subendo due singoli e concedendo una BB ma sfugge alla trappola indenne e, da quel momento, mette insieme una super prestazione che lo vedrà concedere la miseria di altre 2 sole valide nei sei innings seguenti.
Favolosa la storia di questo nativo del Nicaragua, rilasciato dai Rangers con l'etichetta di piantagrane e rilevato dai Dodgers come sesto partente in Agosto; adesso brilla sul magico palcoscenico dei playoff e tutti i compagni non fanno altro che parlarne bene come compagno.
L'anno scorso era stato il turno di Manny ad arrivare con una etichetta simile, senza che poi il suo comportamento la giustificasse in alcun modo; si inizia a pensare che l'aria di Los Angeles abbia un potere rilassante oppure che queste etichette vengono attaccate un po' troppo in fretta.
Ad ogni modo, l'incredibile performance di Padilla è stata anche ben supportata dall'attacco: detto del punto di apertura, nel terzo inning Furcal mette una valida ed il solito Ethier piazza il suo secondo homer della serie per il 3-0.
L'inning seguente, tocca al caldissimo Furcal la valida che porta a casa Belliard e segna la fine del match per Pineiro ma anche per tutti i Cards.
Ci si appassiona solo per vedere lanciare ancora l'eterno Smoltz che mette 5 K consecutivi, prima che ancora Ethier colpisca un triplo e segni successivamente sulla valida di Ramirez.
Quando esce Padilla, i Cardinals riescono a segnare un punto solo perchè Lugo prende la seconda base nell'indifferenza totale di tutti i Dodgers e può segnare sul singolo di Pujols che, dal canto suo, evita di finire la serie senza neppure un RBI.
Una magra consolazione per il fuoriclasse dei Cards e la conferma che anche lui viene dalla Terra come tutti gli altri e non da qualche lontano pianeta come qualcuno sosteneva (non con tutti i torti).
Esultano dunque i Dodgers che, come la passata stagione, sbalordiscono con uno sweep nelle NLDS dove partivano sfavoriti; Ethier e Furcal su tutti tra i Blues ma la buona notizia per Torre è il risveglio di Manny.
Con due doubles ed un singolo (con 2 RBI) lo slugger ha aggiustato le sue statistiche e ha riacceso le speranze che il suo slump possa giungere a fine; se così fosse, i Dodgers possono fare veramente paura e cercare di tornare a giocare le World Series con legittime aspirazioni di titolo.
Preoccupa invece Kemp: 2 run HR a parte nella sua prima at bat, l'esterno centro ha collezionato ben 8 SO nelle restanti 13 apparizioni al piatto senza mai strappare una base gratis.
Sembra di vedere il Kemp della passata stagione quando invece nel 2009 aveva dimostrato di essere cresciuto enormemente da tutti i punti di vista; anche questo sarà un tassello importante per il futuro di LA.
Bene anche nella serie Blake, Loney e Belliard; statistiche non spettacolari ma tutti e tre si sono rivelati fondamentali nei momenti critici del confronto chiave, ovvero gara 2. Male offensivamente invece Martin che si rende utile essendo molto paziente al piatto (3 BB) ma ha battuto solo una valida.
Per quanto riguarda il pitching, ha deluso solo Wolf: il bullpen si è confermato straordinario (2 W su 3, Weaver e Sherrill) e gli altri due partenti (Padilla e Kershaw) hanno offerto ottime prestazioni.
Considerando che Billingsley e Garland sono rimasti al palo e per il prossimo turno potrebbe tornare Kuroda, direi che ci sono solo problemi di abbondanza.
Difficle invece parlare dei Cardinals: statisticamente i migliori sono stati Rasmus e De Rosa in attacco ed il fantastico Wainwright di gara 2.
Ma anche gli altri, se si eccettua un impresentabile Ryan ed un Holliday che ha messo praticamente solo un homer ed un singolo, non hanno demeritato; il problema è stato che nessuno ha messo la valida giusta al momento giusto, la classica "clutch" hit.
L'esempio è proprio Holliday, sfidato a più riprese con basi ball intenzionali a Pujols e mai in grado di punire la strategia dei Dodgers.
Male anche Carpenter e Pineiro, protagonisti di uscite brevi e infruttuose, mentre invece il bullpen ha retto dignitosamente.
Un discorso a parte lo merita Franklin: la mancata presa di Holliday ha rovinato una salvezza già fatta ma successivamente il closer ha affrontato altri quattro battitori con 2 out a tabellone e non ne ha eliminato neanche uno.
Erano il back end del lineup dei Dodgers, più un pinch hitter di scorta.
Vogliamo assolverlo oppure una parte di colpa se la merita anche lui ?
Propendiamo nettamente per la seconda opzione.
In conclusione, una bella serie: emozionante ed equilibrata, legata ad episodi come sempre capita nel baseball ma che i Dodgers hanno meritato di vincere perchè complessivamente si sono dimostrati più tosti dei Cardinals nello sfruttare le occasioni e perchè Ethier ha fatto quello che ci si aspettava facesse Pujols.