Condizioni proibitive a Buffalo….perfino per gli spala-neve!!
I numeri non sono tutto, ma, a volte, significano molto, soprattutto quando si parla di football. Così, se per molte squadre è un miraggio avere giocatori con più di 1000 yarde a fine stagione (runningback e wide-receiver) non lo è altrettanto per Buffalo.
Due wide-receiver, Eric Moulds e Peerless Price e un runningback, Travis Henry, sopra le 1000 yarde, un quarterback, Drew Bledsoe vicino alle 4000 yarde, e tutto questo soltanto alla 13esima giornata…questi sono i numeri dei Bills.
Così si scopre che nella partita (forse) decisiva della stagione contro un temibilissimo avversario, per giunta rivale di division al primo posto, Bledsoe e compagni sfoderano una prestazione da record, nonostante un avvio di partita da incubo.
Quando nell’estate scorsa si ufficializzava il passaggio del veterano quarterback da New England a Buffalo, già si festeggiava sognando il super bowl; poi, con i continui problemi di assetto difensivo, veniva tutto ridimensionato e si sperava “soltanto” nei playoff; ora, con questa vittoria importantissima ai danni di Miami, si è ad un solo passo dal raggiungerli. La division East della AFC è, molto probabilmente, la più forte della NFL (forse insieme a quella West) con ancora quattro squadre a potersi giocare tutte le carte per accedere ai playoff, in una simile situazione una vittoria contro una diretta rivale vale anche doppio.
Forse è soltanto una coincidenza la presenza di Bledsoe in una città dove la temperatura più alta difficilmente supera i 20 gradi, ma, fatto sta, che Drew è il quarterback più “quotato” in circostanze proibitive: ha militato da giovane nel college dello stato di Washington e ben 9 anni in New England! Così, in una domenica da temperature intorno allo 0, si è rivelata importantissima la sua bravura in simili condizioni. Basta vedere i problemi sofferti dai quarterback di Miami per rendersene conto.
La gara, come detto, si metteva subito male per i Bills, colpiti a freddo (in tutti i sensi…) subito al primo drive dell’incontro di Miami con una corsa per tutto il campo del solito Ricky Williams: 45 yarde, touchdown, 7-0 Miami in appena 4 minuti di gioco (ma solo 9 secondi di possesso palla per Miami!). Buffalo, intanto, faceva non poca fatica a penetrare la formidabile difesa Dolphins, con Bledsoe messo costantemente sotto pressione dai defensive end avversari e subiva ben 2 sack in un solo drive.
Così gli sforzi per pareggiare il risultato si concretizzavano soltanto in un field goal di Hollis dalle 39 yarde. Nel frattempo praticamente allo scadere del primo quarto Miami segnava altri 7 punti con un touchdown del tight end Weaver su passaggio di Lucas. Ma, dal secondo quarto in poi, con la temperatura che continuava a scendere, salivano invece le quotazioni di Buffalo. Grazie a due turnover concessi dagli avversari con due fumbles di McMichael e Lucas (quest’ultimo sul 4&4 sulle 36 yarde di Buffalo!) Drew Bledsoe guidava il proprio attacco fino alla end-zone avversaria: il primo touchdown segnato personalmente con una corsa sulla goal line, ed il secondo con un’ottimo lancio (e ricezione) per Price. 17-14 per Buffalo e risultato ribaltato.
I problemi dei Bills, però, non finivano lì perché Ricky Williams aveva ancora fiato e gambe per correre altre 55 yarde fino in end-zone. Altro ribaltamento e Williams vicinissimo alle 200 yarde totali in corsa. Dall’altro lato, seppur senza segnature si segnalava l’altrettanto ottima prestazione di Travis Henry ben sopra le 100 yarde.
Ma, sfortunatamente per gli avversari, per Bledsoe era il momento di riscaldare il braccio…in soli due lanci due touchdowns e partita definitivamente chiusa: in due drive successivi imbeccava prima Price in mezzo al campo con un lancio che lo stesso trasformava in touchdown per 73 yarde, e poi, con un micidiale lob lunghissimo serviva Moulds per altre 57 yarde.
Così, a solo un quarto dalla fine, i numeri per Buffalo già segnavano prestazioni da record. Poi, con l’infortunio subito da Lucas, ed il rientro dopo 2 mesi di Fiedler si chiudeva l’incontro con l’ultimo turnover concesso da Miami con un’incredibile intercetto (causato probabilmente dalla prolungata assenza e dal freddo glaciale) lanciato dallo stesso per l’attentissimo Nate Clements. Così, l’ultima segnatura portava il nome di Henry (touchdown sulla goal line) dopo un lungo drive gestito magistralmente dal solito Bledsoe. Alla fine il punteggio segna 38-24 per Buffalo.
In una prestazione così positiva si deve però tener conto di molti altri fattori. Il primo (e più importante!) è quello meteorologico: il quarto quarto si è chiuso praticamente in una tempesta di neve e durante la partita il campo ghiacciato e il freddo pungente hanno fatto da padroni, così per una squadra così abituata a simili condizioni è stato un gioco da ragazzi, mentre invece per i “ragazzi” delle coste della Florida era una tortura in tutti i sensi.
Poi, nonostante la pessima prestazione della linea difensiva offerta contro Ricky Williams, le secondarie sono state abbastanza attente nel contenere Lucas e Fiedler, seppur aiutati dall’evidente disagio dei due quarterback. Ora, se si riesce a sistemare un poco il reparto difensivo, apparso ancora in grande difficoltà , sarà facile per i Bills fare affidamento sull’attacco per guingere ai playoff. I numeri, a Buffalo, danno ragione a Bledsoe e compagni…