Jason Taylor e Zach Thomas hanno completamente annebbiato le poche idee dei Chargers.
I Miami Dolphins si aggiudicano il Sunday Game #12, vincendo
abbastanza nettamente 30-3 contro i San Diego Chargers.
Non c'e' stata la grande partita prevista sulla carta alla vigilia e tutto cio'
per l'assoluta inconsistenza degli uomini di Marty Schottenheimer. Miami,
invece, mantiene la testa della sua Division (la AFC East) e rinnova con
discreti argomenti le chance di Super Bowl.
Il primo drive al Pro Player Stadium e' targata San Diego: dalle proprie 34
Drew Brees, QB al secondo anno, non ha davvero un grande inizio. Alla
seconda azione del drive, infatti, c'e' l'intercetto di Zach Thomas; Ray
Lucas gode cosi' di un'ottima posizione di campo.
Ricky Williams si mette il casco e per lui sara' una grande giornata: la
prima corsa regala una quindicina di yards. Primo e goal sulle 4: la linea
dei Chargers fa un ottimo lavoro, guidata da Marcellus Wiley, fermando
Lucas e compagni alle soglie del touchdown. Entra allora Olindo Mare,
che realizza i primi tre punti con un calcio da 20 yards (Mia 3 SD 0, 10:06
1Q).
Dopo la falsa partenza, Greese prova a reagire e rende produttivo questo
drive (guardando il risultato finale"). Una buona ricezione di Caldwell, le
portate di Tomlinson e un fallo personale del CB Madison portano San
Diego in raggio da field goal. Steve Christie – FG da 38 yards – pareggia
l'incontro (Mia 3 SD 3, 4:27 1Q).
Mc Knight, ritornatore di Miami, esegue una reverse e regala a Lucas una
partenza dalle proprie 40. Ricky Williams corre come un matto in mezzo
alle maglie dei Chargers; giunti sulle 6 in pochi giochi, arriva la meta di
Williams, annullata da una penalita' di Chambers.
Niente di preoccupante, pero', per Lucas: lancio in end zone per
McKnight, protagonista cosi' di questo drive (20 TD pass) (Mia 10 SD 3,
1:43 1Q). Il primo quarto va a chiudersi con il possesso dei californiani
aiutato dai falli di Miami, ma terminato dal sack di Jason Taylor.
La fluidita' dell'attacco dei Dolphins acuisce la brutta giornata di San
Diego, che vede la sua difesa logorata da un'eccessiva presenza in
campo. Lucas, infatti, manda in cascina altri primi down, nonostante gli
sforzi di Junior Seau e compagni: prima ricezione in carriera per il WR
Robert Baker (complimenti!).
Ancora sulle 4, due corsette di Williams e volo in end zone per il ricciolone
con gli occhiali a specchio (Mia 17 SD 3, 6:45 2Q). San Diego non vede la
luce, oscurata dalle mosse di Dave Wannstedt: Tomlinson e' tenuto
facilmente a bada e in profondita' la secondaria di Miami dorme sogni
tranquilli.
L'unico che ottiene qualche risultato e' il tight end Stephen Alexander con
un paio di ricezioni e porta i suoi sulle 30 offensive. Entra Christie, ma
anch'egli delude calciando dalle 42 ys. a sinistra dei pali. Ray Lucas,
"non contento" dei giochi fino a quel momento chiamati, prende alcune
iniziative positive con due "draw".
Quarto e due giocato sulle 40 offensive chiuso con una penalita' del
cornerback Molden. Williams continua a dominare in attacco, ma questa
volta deve entrare il kicker per aumentare il bottino. Olindo Mare fa il suo
dovere con un tentativo a segno da 38 yards (Mia 20 SD 3, 0:15 2Q). Dopo
trenta minuti di football, la partita sembra gia' segnata.
Il terzo quarto si apre con l'attacco dei padroni di casa ancora in campo. Il
fumble di Ricky Williams e' ricoperto dal compagno di squadra Wade: per
San Diego ulteriori segnali negativi dall'alto" Il drive si conclude con un
altro calcio di Olindo Mare, questa volta sbagliato dalle 54 yards (molto,
ma molto corto!).
Greese, da parte sua, ha sul campo un Curtis Conway formato fantasma,
Tomlinson in versione normale e poco altro. Il sack di Zach Thomas
cambia possesso per l'ennesima volta. Il QB di Miami va con i soliti noti e
male non fa: la "banca" Williams produce sostanza da vendere ed un altro
touchdown di corsa (questo da 12 ys.) (Mia 27 SD 3, 2:14 3Q).
Per i Chargers cominciano gia' in quel momento i titoli di coda; ancora
punt e, dopo pochi secondi, un altro big-play firmato dai biancoverdi.
McKnight sfugge ad un placcaggio sulla linea di scrimmage e vola per 77
(!!) yards, rimontato dal velocissimo rookie Quentin Jammer.
Niente meta, ma altri tre punti con il calcio dalle 23 ys. di Mare (Mia 30 SD
3, 13:02 4Q). Da qui mega "garbage time": entrano le seconde linee delle
due squadre, con Miami che risparmia i suoi gioielli per fatiche future e
con San Diego che prolunga la sua astinenza da punti segnati fino al
termine della partita.