Non fateli arrabbiare…

Terrell Owens se la ride di fronte al linebacker dei Raiders Eric Barton, non inquadrato.

A volte l' America ci sembra diversa da ogni altra nazione in tutto: dalle persone al cibo, dallo sport al modo di vivere, dalle città  alla politica.

Anche negli ultimi anni sono spuntate cose che mai ti saresti aspettato. Alzi la mano chi credeva nell'ascesa di un rapper bianco e di un golfista nero. Sono tutte cose che, alla fine, vanno a confermare il celebre detto" "is that a great country or what ?!"

E com'è uso e costume negli States, ogni sport deve avere il suo genio ribelle.
Nella NBA abbiamo Allen Iverson, nella MLB, in maniera minore, c'è gente come David Wells e nella NFL ci godiamo le divertenti pazzie di Randy Moss e Terrell Owens.

RANDY
Nato a Rand, in West Virginia, il 13 febbraio del '77, Moss divise l'infanzia tra Rand e Belle con un bianco di nome Williams, che la carta d'identità  denuncia come Jason Chandler e che di professione fa il passatore nell'NBA.

Eh sì,perché matti non si diventa,si nasce,e se anche il tuo compagno di giochi è un po' picchiatello non puoi non esserlo anche tu. Randy divise l'adolescenza, oltre che con Jason e con il football, anche con il basket: basta pensare che fu scelto come miglior giocatore di pallacanestro del West Virginia per ben due volte.

Questo sport lo cominciò a praticare alla DuPont HS di Rand e lo continuò alla Marshall University; questa volta però senza il suo migliore amico, che se ne andò a giocare a basket in Florida,alla Florida University.

Nonostante questa perdita, Randy diede il massimo di se stesso, segnalando agli scouts NFL (e forse anche NBA,data la sua efficacia in post basso) il suo incredibile talento di wide receiver.

Trascorse a Marshall soltanto due stagioni, dall'inizio del 1996 a quando fu scelto, nel 1998, ma questa breve permanenza nel West Virginia bastò sicuramente a togliere ogni dubbio a giornalisti,scouts vari e tifosi che quel ragazzo fosse uno dei giocatori più talentuosi di tutta la NCAA.

Con i suoi 53 touchdowns in carriera spazzò via il precedente record griffato da Mike Barber, che in 3 anni di Marshall andò in meta per 26 volte,e si classificò secondo dietro proprio a Barber in yds ricevute (3.529).

Scelto nel '98 alla numero 21 dai Minnesota Vikings, Moss è ormai diventato uno dei simboli di questa squadra.Parlare adesso di simboli nel Minnesota sembra un po' eccessivo,vista la collezione di sconfitte incassate negli ultimi due anni, e nel contesto il ricevitore non ha tirato molto fuori il suo talento per migliorare questo team, che ogni anno parte regolarmente ad handicap visto il quarterback e la difesa. Sicuramente, però, Moss rappresenta il punto su cui ricostruire la squadra.

Ah, ma il talento non sempre è collegato a sane facoltà  mentali. I colpi di testa del prodotto di Marshall non starebbero sicuramente sulle dita di una mano, ma comunque qualcuno si può elencare.

Partiamo dall'ultima: il 24 Settembre scorso il ricevitore fu arrestato per aver investito nella downtown di Minneapolis un'addetta della sicurezza stradale,tale Amy Zaccardi,che dopo aver fermato il # 84 (probabilmente per impedirgli un'inversione illegale) ed essersi seduta sul cofano, cadde in avanti atterrando rovinosamente sull'asfalto, spinta proprio dall'automobile in movimento.

Infatti Moss aveva "accidentalmente" spinto l'acceleratore, facendo così sobbalzare la donna in avanti. Il perché è nella testa del giocatore,ma comunque è trasparito dalle sue dichiarazioni e anche dalle dichiarazioni di altri agenti della sicurezza stradale che non avesse intenzione di far male all'agente.

"Moss stava andando veramente forte.Apparentemente non aveva intenzione di farle male,credo abbia schiacciato l'acceleratore solo per farle un po' un paura" ha affermato Robert Nelson,un altro agente della sicurezza. Così,passata la notte in prigione con conseguente pagamento della cauzione, Randy tenne una conferenza stampa per scusarsi e per far il punto della situazione nella sua vita.

"" Mi sono già  scusato con chi dovevo scusarmi,e anche con le persone più care a me nella mia vita,con i miei compagni di squadra,con tutto lo staff e con i miei fans e le scuse sono state accertate. Come ho detto prima, sono state in mezzo a tante cose. Non so quante persone hanno vissuto quello che ho passato. Le luci brillano,le macchine fotografiche scattano,sono molto nervoso e i palmi delle mie mani sudano. " Non so se sono i problemi a cercare me o cos'altro,so solo che non sono là  fuori per cercare problemi." Una delle mie paure adesso è che la parola crimine sia diventata un sinonimo di Randy Moss".

Questa era una delle tante brutte situazioni in cui si è trovato la stella dei Vikings. Ma questa volta sembra che non abbia fatto finta di scusarsi, sembra che si sia rimesso a posto per l'ennesima volta, sembra che abbia messo da parte l'arroganza, insita nel suo carattere.
Ma questa è una delle tante ' bravate ' che ha compiuto.

Infatti c'è anche ' il caso marijuana ' (neanche fossimo in un distretto di polizia). In un'automobile dell'atleta furono trovati dei residui di marijuana,e così altre migliaia di occhi si puntarono su Moss,rendendo la sua vita privata l'anticamera dell'inferno.

"Quando mi vennero a dire che avevano trovato dei residui di marijuana nella mia automobile,incominciai a chiedermi chi mai potrebbe essere stato nella mia macchina. La NFL non permette la marijuana e io cerco di fare il mio meglio per stare nelle regole della NFL. … Sto cercando di vivere nel miglior modo.Ma sicuramente agli occhi di alcune persone non sono ancora un buon esempio”.

Questo è il Randy Moss attuale. Alla conferenza stampa è apparso molto demoralizzato (come è presumibile che lo sia),e soprattutto molto triste,vedendosi trasformare la sua vita privata in materiale per la giustizia.

Ma in quel faccia a faccia con i giornalisti il WR fece trasparire un'insolita determinazione : una determinazione che lo avrebbe aiutato a far meglio nelle partite seguenti, lasciando da parte per un attimo i suoi problemi fuori dal campo.

Ciò che è certo è che questo attuale non è il Moss dei tempi migliori,il Moss capace di far vincere ai Vikes una partita con una sola corsa ; nell' ultimo match – giocato al Metrodome vs New York Giants - ha ricevuto l'ovale da Culpepper e Bouman solo tre volte (leggasi tre,3) per un totale di 85 yds guadagnate, quasi 30 yds a portata. Questo è Randy Moss.

TERRELL
Quando si parla di ricevitori un po' fuori dagli schemi, non si può non parlare anche di Owens.

Il ragazzo ha ricevuto la pesante eredità  di Mr.SuperBowl, e dopo un annetto andato non certamente a gonfie vele ha ripensato bene di darsi da fare e di riportare questi 'Niners in alto. L'anno scorso hanno giocato l'ultima partita nel freddo della 'Frozen Tundra',a Green Bay,ma comunque avevano ben impressionato con il buon gioco, dovuto a Garcia e Owens,al ritrovato Garrison Hearst e ad una buona difesa.

Ma ciò che è bello fuori non per forza deve essere bello dentro,e vi spiegheremo il perché,ma prima dobbiamo fare un passo indietro.

Nato ad Alexander City, Alabama, il 7 dicembre 1973, Terrell Eldorado Owens ha frequentato la Tennessee-Chattanooga University,dove è stato scelto nella prima squadra della Southern Conference da senior.

Anche lui, come Randy Moss,ha firmato alcuni record al College: nel 1993,tanto per citarne uno, segnò quattro touchdowns in una sola partita,c ontro Marshall (che strano,proprio l'università  di Randy!) ,mete che mandarono in frantumi il precedente record dell'Università .

Scelto dai 49ers nel '96, Terrell Owens è conosciuto fuori dal campo soprattutto per la sua arroganza.

Prima di tutto,bisogna prendere in considerazione il rapporto con Steve Mariucci,l'head coach di San Francisco. C'è da dire che il rapporto tra i due non è sicuramente dei migliori,per alcuni motivi: l'atleta,ad un certo punto,ha iniziato a non gradire - e parlando di Owens è un po' un eufemismo – le scelte tecniche dello stesso Mariucci.

Panchine, pochi passaggi da parte del QB suggeriti dall'allenatore,t utte cose che hanno raffreddato il rapporto atleta-allenatore. Settembre 2000,Texas Stadium: Terrell Owens,dopo due mete, andò a festeggiare sulla stella dei Cowboys,quella 'sacra', e questo atteggiamento raggelò ancora di più l'asse Owens-Mariucci. Perché il coach fece l'equivalente dei nostri allenatori di calcio,quando spediscono in tribuna gli atleti: sospese il WR per una gara.

Il legame con i suoi compagni di squadra invece è molto più tranquillo. A volte però,si è sospettato di una divergenza tra lo stesso Owens e Jeff Garcia,il QB che insieme al ricevitore,ha finalizzato il tanto lavoro di Mariucci.

Infatti si vociferava fino ad un po' di tempo fa che il # 81 fosse arrabbiato con Garcia per la scarsità  dei palloni che quest'ultimo spediva al prodotto di Tennessee-Chattanooga in partita.

L'anno scorso da un'intervista, saltò fuori questa frase: "Se non sono il miglior WR in circolazione,sicuramente sono nei primi tre. Non potete ignorarmi".

Questa frase la si può interpretare anche come un'ulteriore motivo per cui Garcia dovrebbe avergli dato più palloni. Ma questa è acqua passata. In questa stagione il ragazzo non ha ancora combinato niente di clamoroso,se non si conta una risata in faccia ad Eric Barton dopo un td contro Oakland.

Ma si sa,per lui, cose di questo tipo sono 'cosucce da niente'"

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