AFC – Week 9 Report

Buona prova di Antowain Smith contro i Bills

Tre scontri diretti interdivisionali, tra cui spiccava l'atteso incontro dell'ex Bledsoe contro New England e il sentito derby della baia tra Oakland e San Francisco: la nona settimana nella Afc prometteva scintille e scintille sono state alla prova del campo. Fa notizia la prima vittoria stagionale dei Cincinnati Bengals, come anche la batosta subita da San Diego contro i Jets.

Andiamo a vedere, division per divison, come è andata la nona settimana di gare.

AFC EAST
(Miami 5-2, Buffalo 5-4, New England 4-4, NY Jets 3-5)

In attesa del Monday Night che vedrà  i Dolphins fare visita a Green Bay, la domenica della divison è stata davvero movimentata, con la vittoria dei Patriots sui Bills e la sorprendente lezione che i Jets hanno inferto a San Diego. Si era parlato tanto della prima sfida da ex di Bledsoe contro i Patriots, in particolare in una settimana molto difficile per i campioni del mondo, sotto accusa dopo quattro sconfitte in fila.

La risposta della squadra e in particolare quella di Brady sono state da veri campioni. Brady, ex riserva di Bledsoe, ha fatto vedere perché un anno fa gli ha soffiato il posto, chiudendo con oltre 300 yards e ben 4 td senza commettere errori, per Bledsoe, statisticamente il miglior quarteback del campionato, è stata invece una domenica difficile, nonostante le 303 yards lanciate:, i suoi Bills si sono ritrovati subito sotto per 17-0 e il solito Law ha messo a segno un intercetto nel finale. La difesa di New England è tornata sui suoi livelli fermando il gioco di corsa avversario e mettendo a segno quattro sack.

In attacco Antowain Smith ha supportato Brady alla grande correndo per 111 yards e segnando ben 3 td ma tutti i ricevitori hanno fatto la loro parte, contribuendo a riportare in parità  il record dei campioni del mondo. Per la difesa dei Bills un passo indietro rispetto alle ultime incoraggianti prove e il 38-7 finale è un campanello d'allarme per coach Williams.

Strano mondo l'Nfl, sempre pronto, una settimana dopo l'altra, a stravolgere gerarchie e certezze. Questa volta sono i Jets a provocare la più grossa sorpresa della settimana, battendo, anzi umiliando per 44-13 la squadra con il miglior record della lega, i San Diego Chargers. La New York biancoverde ha violato il Qualcomm Stadium con una prova strabiliante, soprattutto se si tiene contro della pessima stagione sin qui disputata.

I Jets hanno messo subito le cose in chiaro a colpi di big plays: Pennington, Moss (td su punt return) e Martin hanno approfittato della giornata di vacanza della difesa dei Chargers e Lamont Jordan (107 yards su corsa per lui) ha messo, con una corsa in endzone da 61 yards, la ciliegina sulla torta. La stagione dei Jets può ancora avere un senso.

AFC NORTH
(Pittsburgh 5-3, Cleveland 4-5, Baltimore 3-5, Cincinnati 1-7)

Bisognerebbe parlare subito dello scontro al vertice tra Pittsburgh e Cleveland ma la vera notizia della giornata è la vittoria dei Bengals. Cincinnati vince infatti largamente contro Houston la sfida tra le due squadre più deboli della Nfl e si scrolla di dosso quel fastidioso zero nella casella vittorie. E' stata una vittoria agevole, propiziata dalla grande giornata di Kitna che lancia quattro TD senza commettere errori.

Nel primo quarto un td da 102 yards (td più lungo nella storia della franchigia) di Hawkins dopo un intercetto ha aperto le danze, due td di Westbrook e uno a testa di Warrick e Jhonson hanno fatto il resto. La difesa concede ai Texans solo 3 punti e intercetta Carr per due volte.
Per una squadra che trova la prima vittoria una che non sa più perdere, i Pittsburgh Steelers, giunti alla quarta doppia V consecutiva dopo la vittoria sui rivali di Cleveland.

E' stata una partita bella ed equilibrata e per gli Steelers si è messa subito male: td su ritorno di punt del solito, fulminante, Northcutt seguito dal td di Heiden ad inizio secondo quarto. Poi, però, è calato il buio sull'attacco di Cleveland e su Tim Couch, eclissati dalla difesa di Cowher, in grado di concedere 9 primi downs e 193 yards totali in tutta la gara. Gli intercetti di Washington e Alexander e i td di Bruener e Ward hanno così fatto girare la partita a favore di Pittsburgh e il tentativo di rimonta dei Browns nel quarto periodo è andato a vuoto.

Ancora estremamente positivi gli eroi che all'inizio della stagione non si aspettava, Maddox e Zereoue, mentre in casa Cleveland si scivola sotto il 50% di record: Davis si consola con la prova magistrale di Courtney Brown che chiude con 10 tackles, 2 sacks e 1 fumble forzato.

Quinta sconfitta stagionale anche per Baltimore, che perde di misura ad Atlanta. I Ravens riescono a fermare in pericolo pubblico numero uno, Micheal Vick, tenuto a 136 yards su passaggio e a -5 su corsa ed intercettato per la prima volta in stagione da Bernardo Harris, ma non a vincere la partita, puniti da un fg di Feely e incapaci di reagire nel quarto periodo.

Il 17-20 finale lascia parecchio rammarico anche perché l'attacco dei Ravens è stato più produttivo di quello dei Falcons. Decisivo, probabilmente, un incredibile td difensivo di Kerney dopo un fumble che i Ravens non sono riusciti a ricoprire.

AFC SOUTH
(Indianapolis 4-4, Tennessee 4-4, Jacksonville 3-5, Houston 2-6)

La giornata è caratterizzata dalla inattesa vittoria dei Titans ai danni dei Colts. Per Indianapolis è stata una battuta d'arresto grave, perché è stata la terza consecutiva e perché mette a nudo ancora una volta tutti i limiti della squadra di Dungy.

Leggendo le statistiche della gara c'è da strabuzzare gli occhi: i Colts hanno chiuso 12 primi downs più dei loro avversari, hanno totalizzato quasi il doppio di yards e Manning ha lanciato per 327 yards contro le 82 (!) di Mc Nair. Volete sapere dov'è la chiave del 23-15 finale? Nei turnovers: 3 contro 0. Bravi i Titans dunque che vincono con la difesa e con il minimo sforzo una partita importante.

Decisivo Peter Sirmon che intercetta Manning e mette a segno 12 tackles e decisiva anche la linea difensiva, come al solito molto aggressiva. In casa Colts tira aria pesante: Manning, Harrison e Wayne hanno punito costantemente la debole secondaria avversaria ma l'assenza di James si è fatta sentire, ed comunque è inconcepibile che una squadra con un attacco del genere non riesca a segnare un punto fino a quarto periodo. I td di Roberg e Harrison non fanno altro che far aumentare la frustrazione.

Perde ancora Jacksonville, in netta difficoltà  dopo il buon inizio. I Jags tornano da New York con la quinta sconfitta stagionale al termine di una prova opaca dell'attacco, tenuto a zero per tutto il primo tempo. Brunell e compagni si sono svegliati nella ripresa ma i due td, di Shaw e Smith, sono giunti troppo tardi. La difesa, nonostante l'ottima gara di Stroud, ha concesso troppo a Tiki Barber, che corre per 101 yards e segna i due td che di fatto decidono la gara.

Tocca a Houston invece l'infausto compito di essere la prima squadra sconfitta da Cincinnati. La partita dei Texans è stata davvero disastrosa, sotto tutti i punti di vista. Rispetto alla bella vittoria di sette giorni fa a Jacksonville la squadra di Capers è sembrata irriconoscibile: in attacco Carr ha lanciato due intercetti e il gioco di corsa è stato praticamente nullo, la difesa non ha recuperato nessun pallone e non è mai riuscita a mettere pressione su Kitna. Risultato? 38-3 contro la squadra più disastrata della lega.

AFC WEST
(San Diego 6-2, Denver 6-2, Oakland 4-4, Kansas City 4-4)

Ferme per il turno di riposo Denver e Kanasas City dovevano essere San Diego e Oakland ad avanzare in classifica e invece le due squadre californiane hanno perso, permettendo a Broncos e a Chiefs di agguantarle rispettivamente a quota 6-2 e 4-4.

Incredibile, soprattutto nel punteggio, la sconfitta casalinga dei Chargers, umiliati per 44-13 dai Jets. Pensate che fino allo scontro diretto San Diego aveva concesso 17 punti di media a partita e New York ne aveva segnati 16. La difesa dei Chargers ha disputato una gara da museo degli errori, e non ha fatto di meglio Brees, intercettato due volte e mai incisivo. Nemmeno Tomlinson, nonostante un td, è riuscito a metterci la solita pezza e il risultato finale è sconfortante.

Usciti sotto i fischi dei tifosi, i Chargers sono stati attaccati duramente anche da Schotteneimer, che per la verità  ha fatto anche una sacrosanta autocritica. Giornata storta, può capitare.

Iniziano a diventare un po' troppe le giornate storte dei Raiders che perdono la quarta gara in fila dopo il 4-0 iniziale e lo fanno nella partita più attesa dai loro tifosi, the Battle of the bay, il derby contro i 49ers. La partita è stata bella, tirata ed emozionante. La sfida nella sfida tra quarterback è vinta alla fine da Garcia, anche perché Gannon è sotto tono e non riesce ad andare per la settima volta in stagione oltre le 300 yards. Ma la differenza la fa ancora una volta Terrel Owens che tortura la secondaria di Oakland con 12 ricezioni per 192 yards.

Il finale è al cardiopalma, Cortez sbaglia un facile Fg allo scadere, ma la vittoria di San Francisco è solo rimandata perché nell'overtime la difesa non riesce più a contenere Garcia e Owens: i due danno un'altra possibilità  al loro kicker che non sbaglia e decide il derby (23-20). Dopo quattro sconfitte riaffiora il fantasma di Gruden e vengono a galla gli inevitabili discorsi sull'inesperienza di Callahan. Decisivo, a questo punto, il Monday Night della prossima settimana contro Denver.

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