Storia di un record annunciato

Ringraziamento doveroso per Emmitt Smith

E' domenica 27 novembre ed al Texas Stadium sono appena passate le 13. Mancano poco più di 9 minuti al termine della partita tra i Dallas Cowboys ed i Seattle Seahawks. Il runningback della squadra di casa con la maglia numero 22 è pronto per lo snap. Riceve la palla dal suo quarterback, taglia a sinistra, attraversa un buco e punta avanti. Resiste ad un placcaggio tenendosi in equilibrio con la mano destra appoggiata al terreno e cade poco più avanti dopo aver guadagnato 11 yards.

Apparentemente una corsa come un'altra, ma con questa corsa Emmitt J. Smith III entra nella leggenda conquistando il record assoluto di yards totali corse che resisteva nella NFL dal 1987, anno in cui si ritirò il compianto Walter Payton dei Chicago Bears fermando il suo contachilometri a quota 16.726 yards.

La partita finirà  17-14 per Seattle ma a Dallas poco importa. E poco importa se il trentatreenne Smith sette giochi più tardi rotolando in end zone segnerà  il suo touchdown numero 150, confermandosi numero uno di tutti i tempi per touchdowns su corsa e chiudendo per la prima volta in stagione sopra le 100 yards.

Il suo traguardo (e forse anche quello di Jerry Jones per questa stagione) è stato raggiunto. Emmitt Smith è entrato nel libro dei records e, valutando l'impresa, sembra intenzionato a restarci per un bel po'. Dopo aver spodestato un mito come Tony Dorsett dal cuore di molti Texani, levandogli una parte dei records ai Cowboys ora, con questo ennesimo record, Emmitt Smith prende il posto anche dell'indimenticabile (nel campo e fuori) Walter “Sweetness” Payton.

Sicuramente il 15 maggio del 1969 a Pensacola in Florida, nessuno avrebbe mai immaginato che quel pargolo appena nato sarebbe diventato un giorno il runningback più prolifico della NFL. Ma già  all'High School, Emmitt apparì come un talento incredibile. Infatti, giocando per l'High School di Escambia, sempre in Florida, il ragazzo raggiunse il traguardo invidiabile di 8.804 yards e 106 touchdowns, risultando cosi il terzo giocatore di tutti i tempi a livello nazionale.

Ovviamente una volta arrivato al College non si fermò sugli allori e continuò a correre. Smith diventò un All-America all'Università  di Florida dove stabilì 58 records in tre stagioni e raggiunse in sole sette gare, più velocemente di qualsiasi altro giocatore nella storia della NCAA, le 1.000 yards corse al college. Suo anche il record a Florida di 316 yards corse in una sola gara. Niente male direi.

Ma tutto questo non è bastato per farlo diventare il numero uno per il draft del 1990. In quel draft infatti Smith venne scelto da Dallas solo con la scelta numero 17 e rischiò addirittura di essere scambiato dal suo front office per un buon difensore.

Con il senno di poi è chiaro che Smith raccolse poca considerazione e rispetto in quel draft tra tutti i GM della NFL. Indianapolis, per esempio, come prima scelta assoluta prese un Quarterback come Jeff George, proveniente da Illinois, un prospetto fenomenale a livello scolastico che però col tempo, tra i professionisti, si rivelò una delle bufale più clamorose dei recenti drafts.

Per continuare, con la seconda scelta assoluta, i New York Jets gli preferirono il runningback Blair Thomas incapace nella sua breve carriera di superare la soglia di 1000 yards a stagione prima di ritirarsi nel 1995 con poco più di 2200 yards corse. Per ironia della sorte nel 1994 Thomas finì addirittura a Dallas per fare da backup proprio ad Emmitt Smith, ma ovviamente non riuscì praticamente a toccare il campo.

A Dallas Emmith Smith comincia la sua carriera al fianco di Troy Aikman (QB) e Michael Irvin (WR), formando quella che si rivelerà  col tempo un'arma letale per qualsiasi difesa avversaria.

Tocca proprio ad Irvin ricordare quei primi giorni con affetto: "Tredici anni fa un rookie camminava nella mia stanza dicendo voglio vincere l'anello del SuperBowl e poi lo ha fatto. E disse ancora che voleva vincere la classifica per yards corse in una stagione ed ha fatto anche questo. E aggiunse, sorprendendomi, che voleva diventare il miglior rusher di tutti i tempi ed oggi ha compiuto questa sua ultima impresa".

In quella stagione da rookie, Smith sfiora le 1000 yards correndone solo (si fa per dire) 937, segnando 11 TD e vincendo il titolo di Rookie of the Year. In tutte le stagioni successive (11) Emmith Smith supererà  le 1000 yards (record NFL per stagioni consecutive con più di 1000 yards) e per 4 volte vincerà  la classifica delle yards corse in una stagione.

Nel corso della sua carriera potrà  poi vantare una stagione da MVP, quella del 1993, accompagnata dal titolo di MVP nel SuperBowl XXVIII successivo. Tre anelli ornano le sue preziose mani grazie alle vittorie nei SuperBowls del 1992, 1993 e 1995, i primi due contro i Buffalo Bills del rivale di categoria Thurman Thomas che verrà  etichettato per sempre come un perdente, offuscato dalla stella di Emmitt Smith malgrado fosse anche lui capace di prestazioni straordinarie.

Oltre all'ultimo suo straordinario record, per ammirare il suo pedigree di runningback, vanno ricordati altri records assoluti nella NFL. Smith può vantare il maggior numero di TD su corsa in una stagione (25), in un SuperBowl (5) e nella postseason (19) tanto per ricordarne alcuni.

I suoi vecchi compagni Aikman, Irvin, Daryl Johnston ed il suo vecchio coach Jimmy Johnson, che lo ha allenato negli anni d'oro dei 3 titoli NFL, erano ovviamente tutti al Texas Stadium ad aspettare impazienti il momento tanto atteso. Aikman, Johnston e coach Johnson commentavano la partita per la rete televisiva Fox Sports, mentre Irvin si aggirava sulla sideline con un "meraviglioso" completo color mostarda. Ed il record finalmente è arrivato.

"Tutti sapevano che una volta stabilito il record mi sarei seduto in panchina ed avrei lasciato il posto a Troy (Hambrick)" ha commentato Smith al termine della partita. "Ma una volta seduto sulla panchina non capivo se era tutto vero. Solo ora riesco a realizzare cosa ho compiuto".

A fine partita tutto lo stadio scandiva il suo nome. Un lungo e commovente abbraccio ha unito Emmitt Smith a Daryl Johnson, il fullback che per anni gli ha aperto varchi nelle difese avversarie facendogli guadagnare la maggior parte delle sue yards. "Emmitt ha compiuto un impresa straordinaria, ho desiderato tutta la partita di essere sul campo con lui". I meritati festeggiamenti possono cominciare.

Il giorno dopo Smith può godersi il suo record con la moglie Pat, le figlie Rheagen, Jasmin e l'ultimo erede Emmitt James Smith IV. Quando accende il suo cellulare Smith scopre di avere ricevuto 34 messaggi di congratulazioni. "E' incredibile che i messaggi si siano fermati proprio a 34, lo stesso numero di maglia di Walter Payton. Se ci penso, aver tolto questo record proprio a lui mi mette in imbarazzo. Payton non era solo un grande giocatore di football ma anche un grande uomo".

Purtroppo però le imprese di Payton con il tempo rischiano di essere cancellate. Di recente anche il WR David Patten, dei New England Patriots, ha dato il suo contributo eguagliando una memorabile performance di Payton, che in una partita segnò un TD correndo, ricevendo e passando. Uno dei messaggi ricevuti da Smith era proprio di Jarrett Payton, il figlio del leggendario runningback che in questo momento studia alla University of Miami e veste la maglia degli Hurricanes, ricoprendo lo stesso ruolo del padre ma con risultati estremamente diversi.

Ma nel pomeriggio che Emmitt riceve una telefonata inaspettata. Dall'altra parte del telefono c'è il presidente Bush dall'Air Force One. " Era eccitato e si è subito complimentato con me. Era anche felice per il mio traguardo raggiunto, rivelandomi che aveva desiderato tanto che lo raggiungessi". Parole di Emmitt Smith il runningback che ha impresso indelebilmente il suo nome tra i records più importanti della NFL.

Prossimo traguardo: la Hall of Fame.

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