Eric Moulds ancora in gran forma nella partita contro i Lions…
Altra settimana di grandi scontri diretti nella Afc. Nella division North gli Steelers battono Baltimore sottraendo ai Ravens la leadership. Continua la crisi di New England nella East, dove irrompono alla grande i Buffalo Bills. Houston centra la seconda vittoria della sua storia mentre Kansas City si aggiudica l’equilibrato scontro diretto contro Oakland.
Andiamo a vedere, division per divison, come è andata l’ottava settimana di gare.
AFC EAST
(Miami 5-2, Buffalo 5-3, New England 3-4, NY Jets 2-5)
E’ sempre più il momento dei Buffalo Bills: la squadra di coach Williams, dopo la vittoria ai danni della capolista Miami (oggi ferma per un turno) vince contro Detroit la terza partita in fila e si porta a mezza gara di distacco dai Dolphins.
Contro i Lions non è stata una passeggiata, ma la difesa dei Bills sta mostrando qualche segnale di ripresa dopo gli stenti di inizio stagione. L’attacco gira sempre a mille, guidato dal solito Bledsoe (solo tre quarterback nella storia hanno lanciato per più yards dopo otto partite) e Henry, Moulds e Price si dimostrando ancora caldissimi.
Buffalo paga un brutto secondo quarto, quando concede 2 td all’attacco di Detoit, ma il terzo quarto è tutta targato Bills, con il secondo td di Henry e un Fg di Hollis il divario tra le due squadre si allarga a 10 lunghezze. Il finale è da brivido: Henry perde il pallone, Detroit tenta di pareggiare con un ultimo disperato drive ma un grande placcaggio di Fletcher su Stewart chiude l’incontro sul 24-7.
Per una squadra che non smette più di vincere ce ne è un’altra che non trova più la via della vittoria: i Patriots campioni del mondo. Al Gilette Stadium passano anche i Broncos, aprendo ufficialmente, dopo quattro sconfitte in fila, la crisi di New England.
Denver ha vinto con pieno merito, dimostrandosi sin da subito più equilibrata e decisa della sua avversaria. Portis corre per 111 yards e segna due td nel primo tempo e funziona alla perfezione anche il gioco aereo con Griese che pesca a ripetizione i suoi ricevitori.
Nei Patriots è scena muta collettiva: Brady è maltrattato dai pass rusher avversari e sembra aver perso tutta la confidenza di inzio stagione, in difesa si salva un superlativo Ty Law, che con due turnover (intercetto e fumble) cerca di tenere i suoi in partita. Tentativo che va a vuoto perché nella ripresa la difesa di Denver non concede rimonte.
Continua anche la brutta annata dei Jets, sconfitti da Cleveland per soli tre punti (24-21). Il primo quarto, ottimamente giocato dai newyorkesi è stato solo un’ illusione: dopo i td di Moss e Coles, e quello di inizio secondo quarto di Chrebet, è stato un monologo dei Browns, capaci di infilare 18 punti in fila e di andare a vincere grazie ad un FG di Dawson. Couch ha stravinto il duello a distanza con Pennington, Martin non è mai stato incisivo (chiuderà con 65 yards su 18 tentativi di corsa) e la difesa non è riuscita a metterci una pezza, ma soprattutto hanno deciso la gara i quattro turnovers a favore di Cleveland.
AFC NORTH
(Pittsburgh 4-3, Cleveland 4-4, Baltimore 3-4, Cincinnati 0-7)
Da quando Maddox ha preso in mano l’attacco di Pittsburgh è un’altra musica nella Afc North e gli Steelers, strafavoriti nella preseason, agguantano la leadership solitaria della divison per la prima volta in stagione.
Per la squadra di Cowher è stato tutto facile nello scontro diretto di Baltimore: i Ravens si sono presentati per la terza volta consecutiva privi di Ray Lewis e la decisione di Billick di preferire Blake a Redman come quarterback titolare non è stata decisamente felice. Per la difesa di Pittsburgh, tornata su livelli eccellenti, è stato uno scherzo dominare l’attacco avversario: Blake è stato intercettato tre volte e il gioco di corsa fermato implacabilmente.
I due Td a testa di Burress e Zereoue (che sostituiva l’infortunato Bettis) hanno deciso la gara già nel primo tempo, fissando il punteggio sul 28-3. Con un punteggio del genere la ripresa è solo servita a Balitmore per rendere lo scarto meno duro grazie ai td di Jones e Blake. I Ravens scivolano sul 3-4 superati anche da Cleveland.
I Browns hanno vinto a New York, rimontando i Jets con una ripresa quasi perfetta: Couch ha lanciato per oltre 300 yards, la difesa ha trovato le contromisure contro l’attacco dei biancoverdi, limitando Martin e forzando ben quattro turnovers (due per merito di Little). Nel terzo quarto la partita è girata: Couch ha pescato in end zone Campbell e Davis, pareggiando così l’incontro sul 21 pari, i punti decisivi sono arrivati nel finale dal piede di Dawson.
Perdono ancora i poveri Bengals, che contro Tennessee per lo meno vanno vicini a vincere la loro prima partita dell’anno. Il primo tempo è infatti tutto a favore di Cincinnati che segna due td e concede ai Titans solo due fg. I tifosi non credono ai propri occhi e fanno bene: nella ripresa Tenneessee riprende in mano la partita grazie a due td di Derrick Mason e ad uno di Dyson. Corey Dillon non ci sta: corre per 138 yards ma si ferma a tre yards dalla end zone nel gioco decisivo che avrebbe potuto dare la vittoria ai suoi. Non è proprio annata, meglio rassegnarsi e consolarsi con la prima partita di Kitna senza intercetti.
AFC SOUTH
(Indianapolis 4-3, Jacksonville 3-4, Tennessee 3-4, Houston 2-5)
Perdono le prime due della classe, Indianapolis e Jacksonville, permettendo a Tennessee e Houston di sperare ancora nei playoffs. Indianapolis è la grossa delusione della giornata, dopo la sconfitta di Pittsburgh ci aspettava infatti una risposta dalla squadra di Dungy e invece è arrivata una caduta ancora più dolorosa a Washington.
Il primo tempo dei Colts è stato da incubo: i Redskins si ritrovano sul 20 a 0 sovrastando gli avversari in ogni zona del campo. La difesa di Spurrier mette in grossa difficoltà Manning e James: il primo viene intercettato due volte, il secondo corre per 33 yards e nel finale dovrà lasciare il campo infortunato.
Il tentativo di rimonta dei Colts nell’ultimo quarto è vano: così dopo il 4-1 iniziale, arrivano due sconfitte che ridimensionano il progetto di Tony Dungy. Non se la passano meglio i Jacksonville Jaguars, sconfitti per la terza partita in fila.
I Jags perdono addirittura con Houston, che coglie così la prima vittoria esterna della sua storia. E’ stata una gara tutt’altro che spettacolare, giocata decisamente meglio dalle due difese che dai due attacchi, poco brillanti e poco ispirati.
La linea offensiva dei Texans ha giocato la prima partita decente della stagione e questo ha permesso a Carr e ai suoi di limitare le palle perse, in difesa le grandi prove di Foreman (12 tackles) e di Wong (4 tackles e 2 sacks) hanno limitato Fred Taylor, l’arma più pericolosa dell’attacco di Jacksonville. La gara è stata molto equilibrata ed è stata decisa nell’ultimo quarto da un trick play su un punt che ha permesso a Brown di colpire dalle 45 con il fg decisivo.
Per Jacksonville una sconfitta davvero amara, proprio nel giorno in cui i Jags potevano agganciare Indianapolis in vetta, per Houston arriva la seconda vittoria della stagione ed è un miracolo visto che i Texans hanno completato solo 12 primi downs in tutta la gara.
Colgono la terza vittoria dell’anno i Tennessee Titans, corsari a Cincinnati, dove hanno battuto la derelitta squadra di casa per 30-24. Non è stata certo una grande prova della squadra di Fisher, in netta difficoltà nel primo tempo e a sole tre yards dalla sconfitte nell’ultimo gioco della partita, quando la difesa è riuscita a stoppare Corey Dillon ad un passo dalla end zone. Buona la gara dell’attacco nella ripresa: Mc Nair non ha commesso errori, George ha superato le 100 yards e i ricevitori hanno fatto la loro parte.
AFC WEST
(San Diego 6-1, Denver 6-2, Oakland 4-3, Kansas City 4-4)
Fermi per un turno di riposo i San Diego Chargers, i riflettori sono stati tutti per Denver e Kansas City. I Broncos si confermano come una delle squadre più equilibrate della lega, difesa e attacco sono reparti quasi dello stesso livello e Shahanan ha fuoriclasse in ogni zona del campo.
Dopo l’emozionante vittoria sui Chiefs all’overtime della settimana scorsa è arrivata una bellissima vittoria in casa dei Patriots, prima travolti dall’attacco e poi stoppati dalla rocciosa difesa della squadra del Colorado. Portis e Sharpe hanno segnato i 3 td dei Broncos, Mc Caffrey ha ricevuto 8 volte per 116 yards e Griese, nonostante un intercetto, ha sempre avuto in mano le redini del gioco.
La difesa ha travolto la linea offensiva di New England, mettendo tanta pressione su Brady (5 sacks alla fine) e la secondaria non ha concesso nessun guadagno degno di nota. Il punteggio finale, 24-16, lancia i Broncos all’inseguimento di San Diego, inseguimento che si deve già fermare a causa della settimana di sosta che aspetta Denver.
Uno dei duelli più attesi della giornata era quello di Kansas City, tra Chiefs e Raiders. Kansas City ha vinto a sorpresa, mostrando cosa può fare questa squadra se la difesa riesce a non crollare. La difesa dei Chiefs, statisticamente la più bucata di tutta l’NFL tiene il super attacco di Oakland a soli 10 punti, consentendo all’attacco, guidato come al solito da Priest Holmes, di vincere la partita.
Il primo tempo è stato dominato dalle due difese: i Raiders chiudono (7-6) in vantaggio grazie al TD di Jolley, ma non riusciranno a mettere punti sul tabellone fino al’ultimo quarto, quarto in cui Kansas City chiude la gara con un td di Richardson. Guardando solo le statistiche nessuno potrebbe pensare ad una vittoria dei Chiefs: Oakland ha quasi 100 yards in più di total offense, ha chiuso 4 primi downs in più e Gannon stravince il duello statistico con Green, eppure la squadra di casa dimostra più grinta e determinazione nei momenti che contano e intasca la quarta vittoria, vittoria che porta in parità il record. Decisiva la giocata di Mike Masolwski a quattro minuti dal termine: un suo placcaggio fa perdere il pallone a Rice e consegna la palla all’attacco per il drive decisivo.
Per Oakland arriva la terza sconfitta in fila, la squadra è forte ed ha tutte le potenzialità per uscire da questo momento di crisi ma la difesa deve migliorare sulle corse: dopo Faulk e Tomlinson non si è riusciti a fermare nemmeno il fenomeno Priest Holmes.