AFC: volano San Diego e Miami

Brett Favre ha dominato Tom Brady nella sfida a distanza fra quarterback…

E' caduta anche l'ultima squadra imbattuta, gli Oakland Raiders, che perdendo a St.Louis cedono la vetta della Afc West a San Diego.
Nella Afc East tentano invece la fuga i Miami Dolphins, grazie anche alla terza sconfitta consecutiva di New England.
In tutte le altre division è l'equilibrio a dominare e mentre Pittsburgh e Tennessee risollevano la testa, è buio pesto per Cincinnati e Houston.

Andiamo a seguire, divison per division, la sesta settimana di gare.

AFC EAST
(Miami 5-1, New England 3-3, Buffalo 3-3, NY Jets 1-4)

La crisi di New England, sconfitta per la terza settimana in fila, è accentuata dal grande momento di Miami, che batte Denver sul filo di lana e tenta la fuga in vetta alla division.
La gara dell'Invesco Field era probabilmente la più attesa della giornata: sono in parecchi a pronosticare Broncos-Dolphins come una delle possibili finali della Afc e la partita ha confermato le aspettative.
E' stata una partita tesa e in equilibrio fino a 6 secondi dalla fine, momento in cui Olindo Mare ha centrato i pali dalle 53 yards regalando così la quinta doppia V a Miami.
Elam aveva appena portato avanti i suoi dalle 55: viste le difficoltà  di entrambi gli attacchi nell' avere la meglio sulle difese avversarie è stato così un emozionante braccio di ferro tra i due kickers a decidere la partita. Griese ha lanciato per 335 yards, ha segnato l'unico td su passaggio della gara ma è stato intercettato due volte, più dura è stata la gara per Fielder, davvero poco incisivo e, nonostante i due TD, nemmeno Ricky Williams è riuscito a dominare, contro la pesante ed aggressiva linea dei Broncos (due sacks, sei tackles e un fumble forzato per un devastante Pryce).
Brett Favre non è esattamente l'avversario che vorreste trovarvi davanti dopo due sconfitte consecutive, in particolare il Favre, pressochè perfetto, di questo inizio di stagione. E il leggendario Brett si è dimostrato inarrestabile anche al cospetto dei campioni del mondo.
Per i Patriots è arrivata così la terza sconfitta in fila dopo quelle subite con San Diego e Miami. E' stata una gara da incubo per Brady, intercettato tre volte e mai in grado di battere sul profondo la secondaria dei Packers, ma la chiave della partita è stata la debolezza della difesa di New England sulle corse, messa in imbarazzante evidenza da Ahman Green (157 yards complessive e 2 td), il quarto running back dopo Holmes, Tomlinson e Williams a dilagare contro i Patriots. Il finale, 28-10, è la logica conseguenza di una partita che Green Bay ha sempre avuto in mano.
A quota tre vittorie e tre sconfitte New England viene affiancata da Buffalo che espugna, non senza difficoltà , Houston. Per i Bills è servito un altro finale con rimonta mozzafiato e un Bledsoe che quando si decide la partita non sbaglia un colpo.
Se l'attacco è sempre spettacolare e spumeggiante (Henry ha corso per 159 yards e 2 td, Price e Moulds hanno messo a segno i due td decisivi nel quarto quarto) la difesa ha sofferto anche contro l'attacco di Houston, statisticamente il peggiore della lega. La differenza, in negativo, l'ha fatta la linea offensiva dei Texans che ha concesso 5 sacks (fanno 31 in 5 partite!), la rimonta, da 3-17, è però tutta farina del sacco del miglior passatore della lega, il fantastico Drew Bledsoe.
Chiudono la division i NY Jets, fermi per un turno di riposo.

AFC NORTH
(Baltimore 2-3, Pittsburgh 2-3, Cleveland 2-4, Cincinnati 0-6)

La Afc North rimane la division più debole di tutta la lega: nessuna squadra riesce ad emergere al di sopra del 50% di vittorie e Cincinnati addirittura non riesce a scrollarsi di dosso lo zero nella casella delle vittorie. Pittsburgh stravince lo scontro interdivisionale con i Bengals e aggancia Baltimore in vetta.
I problemi degli Steelers non sono certo finiti ma è bastato ritrovare il vero Jerome Bettis per spazzare via la derelitta franchigia dell'Ohio. The Bus ha corso per 109 yards segnando i due td che hanno chiuso la partita già  nel primo tempo e al resto ha pensato la difesa, che ha intercettato Kitna tre volte e chiuso con 4 sacks.
Gli Steelers hanno rallentato solo sul 31-0, permettendo a Dillon di segnare il td della bandiera. Nonostante la larga vittoria Cowher non può sorridere: la sua squadra non gira ancora e Maddox, intercettato due volte, non è sembrato poter essere una vera alternativa a Stewart. Nel prossimo Monday Night ci sarà  una sfida verità  contro Indianapolis, un severo test per la pessima secondaria oronera.
Proprio Indianapolis ha fermato la striscia positiva di Baltimore che si ferma così a due vittorie. Ma i Ravens, paradossalmente, escono rinforzati dalla sconfitta: pur privi di Ray Lewis hanno tenuto testa al temibile attacco dei Colts, hanno fermato James difendendo benissimo sulle corse e sono stati piegati solo allo scadere da un fg di Vanderjagt dalle 38 yards. Troppe, alla fine, le 4 palle perse da Redman e dal suo attacco. Jamal Lewis ha provato a metterci una pezza con 2 td su corsa ma non può sempre essere la difesa, che ha messo a terra Manning per ben 5 volte, a vincere le partite.
A proposito di difese dominanti, è stato un pomeriggio di inferno per i Cleveland Browns, ridotti al silenzio da Tampa Bay. E' finita 17-3 , Couch si è fermato a 151 yards su passaggio e l'attacco dei Browns ha conquistato solo 11 primi downs. Bloccato l'attacco di Cleveland (per la terza settimana in fila la difesa di Gruden non concede td), ai Bucs è bastata la potenza di Mike Alstott per vincere la partita a mani basse.

AFC SOUTH
(Indianapolis 4-1, Jacksonville 3-2, Tennessee 2-4, Houston 1-4)

In vetta ci sono ancora I Colts. La squadra di Dungy respinge l'assalto di Jacksonville, sconfitta a Tennessee, e vince la quarta gara della stagione. Non è stato davvero facile per Indianapolis piegare la resistenza di Baltimore e l'eroe della giornata è il kicker Mike Vanderjagt che segna 16 punti (5 su 5 più un punto addizionale) e firma il sorpasso decisivo allo scadere.
Manning ha avuto qualche problema, anche perché la sua linea è presto collassata contro la 3-4 di Baltimore, ma ha trovato nel solito Marvin Harrison ( 12 ricezioni per 150 yards) un affidabile alleato. La difesa non sarà  fenomenale ma non è il colabrodo dello scorso anno e forza l'attacco di Baltimore (ok, non il più pericoloso del mondo) a ben 4 turnovers.
Si rialzano I Titans nello scontro diretto con Jacksonville. I Jags venivano da tre vittorie in fila e avevano sin qui impressionato per solidità  e concentrazione, qualità  che non sono bastate contro la voglia di rivincita di Tennessee.
McNair e George hanno reagito dopo la montagna di critiche piovute addosso dopo l'1-4 iniziale: il Qb ha lanciato per 226 yards e non ha commesso errori, George ha corso oltre le 100 yards per la prima volta in stagione, ha segnato 2 td e lo ha fatto contro la forte linea difensiva di Jacksonville. A fare la differenza sono stati, ancora una volta, i temibili pass rushers a disposizione di Coach Fisher: per la seconda volta nel giro di sette giorni il Qb titolare della squadra avversaria deve lasciare il campo per infortunio, questa volta tocca a Brunell, duramente colpito da Rolle.
Contro il rookie Garrard non è stato difficile portare a casa la vittoria: Carter con 2 sacks e Dyson e Schutlers con un intercetto a testa hanno dato il benvenuto nella Nfl a Garrard e George ha chiuso la gara nell'ultimo quarto. In casa Jacksoville hanno deluso un po' tutti, Rainer a parte che chiude con 13 tackles, ma l'idea che con Brunell in campo sarebbe potuta andare diversamente rende meno amara la sconfitta.
Perdono ancora i Texans che tornano dopo la settimana di pausa un po' migliorati: la franchigia di coach Capers conduce per quasi tutta la gara ma deve arrendersi al braccio di Bledsoe che rimonta nell'ultimo quarto mandando in end zone Moulds e Price. Carr mostra segni di ripresa, non commette errori e innesca con continuità  un grandioso Bradford (126 yards), il gioco di corsa è però carente e la linea offensiva continua a concedere una valanga di sacks. Luci e ombre insomma per gli ultimi arrivati che però tengono testa ad una squadra competitiva come i Bills.

AFC WEST
(San Diego 5-1, Oakland 4-1, Denver 4-2, Kansas City 3-3)

Afc West: uno vero spettacolo nello spettacolo in questa stagione NFL. La lotta in vetta è aperta e tornano a condurre i San Diego Chargers che vincono lo scontro interdivisionale con Kansas City, si mettono alle spalle la brutta sconfitta di Denver e si preparano alla grande sfida di domenica prossima contro i Raiders.
E' stato vero spettacolo tra Chiefs e Chargers e il merito va tutto, nel bene e nel male, a Kansas City, squadra tanto esaltante offensivamente quanto deprimente in difesa. La gara era stata presentata come la sfida tra due dei migliori running back della lega, Tomlinson e Priest Holmes. Il duello si è chiuso praticamente in parità , e così a fare la differenza ci ha pensato il Qb dei Chargers Brees, che con un ultimo drive da favola riesce nella clamorosa rimonta.
Nell'esaltante ultimo quarto (31 punti segnati dalle due squadre) un FG di Andersen portava i Chiefs sul 34-28 con 2 minuti e 30 sul cronometro: gara finita? Nemmeno per sogno, Brees copriva il campo in un amen grazie anche alle ricezioni di Conway e alla secondaria di burro di Kansas City e a meno 14 secondi dalla fine pescava Caldwell in end zone per il 35-34 finale. Chargers in vetta dunque, ma Oakland avrà  l'occasione di replicare nello scontro di domenica prossima.
I Raiders escono male dalla gara di St.Louis, gara che sembrava poter essere una formalità  e si è trasformata in un incubo. La squadra di Callahan ha certamente pagato le tante assenze, ma chi avrebbe potuto pensare che nella sfida tra Qb il semisconosciuto Bulger (3 td, 0 intercetti) potesse prevalere su Gannon (332 yards ma due intercetti)? I Raiders subiscono la prima grande gara stagionale di Marshall Faulk, e in attacco il solo Jerry Rice gioca su livelli di eccellenza: la difesa dei Rams, sui cui spicca un micidiale Archuleta, riesce così a contenere il superattacco di Oakland a 13 punti.
Del passo falso dei Raiders non approfitta Denver, beffata da Miami allo scadere grazie ad un grande Fg di Mare.
I Broncos hanno giocato offensivamente molto meglio degli avversari (27 primi down contro 16 dei Dolphins, 410 yards totali contro 259) ma non sono riusciti a capitalizzare tale superiorità . In difesa Pryce, Wilson e O'Neal sono stati, al solito, superbi ma la difesa di Miami ha forzato più turnovers e ha concesso un solo td, a Mike Anderson nel quarto periodo. Non sono così bastate le 335 yards di Griese né la grande difesa contro Ricky Williams: i Broncos incamerano la seconda sconfitta della stagione.

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