Segni di vita per Curtis Martin, ma non è bastato per i Jets…
E' stata una settimana particolarmente importante nelle quattro divison della AFC, dove equilibri e gerarchie iniziano a delinearsi in modo abbastanza chiaro.
Decisivi in questo senso sono stati i tre scontri diretti giocati a Miami, Cleveland e Denver. Nel frattempo resiste l'imbattibilità degli Oakland Raiders e continua il calvario dei Cincinnati Bengals, ancora a secco di vittorie.
Andiamo a vedere, division per divison, cosa è successo nella quinta settimana di gioco.
AFC EAST (Miami 4-1, New England 3-2, Buffalo 2-3, NY Jets 1-4)
Una sola squadra al comando, i Miami Dolphins, che vincendo lo scontro diretto con New England, e sfruttando i passi falsi di Buffalo e New York, provano la fuga.
La formazione di coach Wannstedt doveva riscattare la sconfitta di Kansas City, New England lo stop subito a San Diego ed è stata la voglia di Miami ad avere la meglio.
La difesa dei Dolphins, dopo aver girato a vuoto contro i Chiefs, ha ripreso a funzionare e a ridotto al silenzio Brady, mettendo l'MVP dell'ultimo Superbowl sotto costante pressione.
Il primo tempo si è chiuso sul 16-0 per i Dolphins, nella ripresa New England ha provato la rimonta con 2 td di Patten ma Fielder e compagni non hanno mai perso la fluidità offensiva e hanno portato a casa la partita senza grossi patemi.
Ai Patriots manca terribilmente Troy Brown, ancora infortunato e la difesa inizia a perdere qualche colpo: dopo essere stata dominata da Tomlinson sette giorni fa, ha sofferto anche Ricky Williams, per la quarta volta in cinque partite oltre le 100 yards.
Miami ha giocato benissimo in difesa (due intercetti, tre sacks e una grande prova del solito Zack Thomas) e in attacco non ha commesso errori: abbastanza per domare i campioni in carica e per prendere il comando della division.
Non riesce a reggere il passo Buffalo, sconfitta in casa da Oakland per 49-31. Bledsoe ha lanciato ancora oltre le 400 yards, ma alla fine sono stati i tre intercetti subiti a fare la differenza.
La partita è stata bella ed emozionante e i Bills possono rammaricarsi per il disastroso ultimo periodo: i Raiders hanno infilato un 21-0 che ha deciso l'incontro. Sino a quel momento c'era stato grande equilibrio in campo, l'intesa di Bledsoe con Price e Moulds (entrambi oltre le 100 yards) era funzionata alla perfezione e aveva tenuto in partita i Bills nonostante la difesa non fosse in grado di reggere l'urto impressionante dell'attacco di Oakland e di limitare la straordinaria partita di Gannon.
La division è chiusa dai disastrati New York Jets che perdono, contro Kansas City, la loro quarta partita in fila. I Jets hanno almeno mostrato qualche segno di vitalità : hanno segnato 25 punti dopo averne segnati 13 nelle ultime tre gare, e Curtis Martin è tornato a giocare sui suoi livelli correndo per 119 yards e 1 td ma la difesa, soprattutto nel finale, non è riuscita a contenere lo spumeggiante attacco dei Chiefs.
Non è servito neppure il cambio di quarterback a risollevare le sorti dei biancoverdi: Chad Pennington ha guidato discretamente l'attacco (anche aiutato da un superlativo Coles), ma il td di Priest Holmes a trenta secondi dalla fine ha fissato il punteggio sul 29-25 finale, chiudendo forse la porta in faccia alle residue speranze di playoff dei Jets.
AFC NORTH (Baltimore 2-2, Cleveland 2-3, Pittsburgh 1-3, Cincinnati 0-5)
La Afc North continua ad essere la conference più sorprendente di tutta la Nfl: qualcuno avrebbe scommesso un euro sulla leadership dei Baltimore Ravens dopo le due sconfitte collezionate in avvio di stagione? E sul 25% di vittorie degli Steelers?
Invece i Ravens hanno tirato fuori gli artigli e la crisi di Pittsburgh farà anche meno scalpore di quella di St.Louis ma è altrettanto sorprendente e preoccupante. Dopo la splendida vittoria ottenuta ai danni di Denver, Baltimore si è ripetuta a casa di Cleveland, in uno scontro interdivisionale che consente ai Ravens di superare i Browns.
Protagonista, manco a dirlo, la 3-4 di Baltimore, assolutamente perfetta per tre quarti di gioco e in grado di tenere a quota zero Cleveland fino all'inizio dell'ultimo periodo. In attacco Jamal Lewis ha fatto quello che ha voluto: le sue 187 yards hanno consentito a Redman di prendere meno rischi possibili e di guidare la squadra sul 23-0 (2 td per Stokley).
Ma a questo punto sono cominciati i problemi: Ray Lewis, fino a quel momento strepitoso con un intercetto e un fumble forzato si è infortunato in un placcaggio e la difesa senza il suo leader naturale si è sfaldata. Cleveland ha provato la rimonta, ha infilato 3 td (due con lo scatenato Dennis Northcutt) ed ha avuto la possibilità di pareggiare allo scadere.
Sul passaggio in end zone di Holcomb (nel frattempo subentrato all'infortunato Couch) è però intervenuto McAlister che con un intercetto ha salvato la vittoria dei suoi. I Ravens hanno intercettato quattro volte i qb avversari non concedendo nulla sulle corse, con una difesa del genere i playoffs non sono impossibili per una squadra che sembrava allo sbando e che ha avuto la forza di risollevarsi.
I playoffs non sono impossibili per Baltimore anche perché Pittsburgh sembra del tutto inoffensiva. A New Orleans gli Steelers hanno incassato la loro terza sconfitta in quattro gare, tante quante ne hanno subite in tutta la scorsa regular season. Il cambio di Stewart con Maddox (discreta la sua prova) e il risveglio di Bettis non sono bastati, perché a tradire sono stati, ancora una volta, i punti di forza della squadra cioè linea offensiva e difesa.
La prima ha subito Deon Smith (tre sacks) e compagni per tutta la gara, la seconda, solitamente infallibile contro le corse, ha concesso 123 yards e 2 td a McAllister. Nel convulso finale è stato decisivo un intercetto di Sammy Knight e i Saints hanno ricoperto l'onside kick che avrebbe potuto riaprire la gara. Finale 32-29 per i Saints.
Senza soluzioni, nonostante i segnali di crescita, la crisi di Cincinnati, sconfitta per 28 a 21 a Indianapolis. Dillon ha provato a svegliare i suoi con 164 yards di corsa e 2 td ma il tentativo di rimonta dei Bengals è stato respinto nel finale di partita da un intercetto di Bashir, il terzo subito da Kitna. Ma almeno è arrivato qualche punto e qualche segnale di vitalità .
AFC SOUTH (Indianapolis 3-1, Jacksonville 3-1, Houston 1-3, Tennessee 1-4)
Una cosa sembra certa: se Indianapolis pensava di passeggiare in vetta alla division ha sbagliato i suoi calcoli, perché Jacksonville, in barba a tanti pronostici negativi, sembra davvero competitiva.
I Jaguars vincono infatti la sfida-verità contro Philadelphia, infilando la terza vittoria in quattro incontri e facendo registrare la più grossa sorpresa della giornata. Una difesa davvero rocciosa ha imbrigliato McNabb e i suoi ricevitori, mettendo al tappeto i qb per ben cinque volte, tre volte ad opera del rookie Henderson.
L'attacco dei Jags non sarà spettacolare ma non commette errori: i td di Mack e Brady e quello su ritorno di punt realizzato da Shaw bastano per battere gli Eagles e per condurre la franchigia della Florida ad un sorprendente 3-1.
Si porta sul 3-1 anche Indianapolis che vince, ma convince solo a metà , contro Cincinnati. Le perplessità sono sempre tutte sulla difesa, che concede 3 td ai Cincinnati Bengals, capaci di segnarne solo uno nelle prime quattro partite. L'attacco funziona, soprattutto grazie a quello straordinario ricevitore che risponde al nome di Marvin Harrison: per lui 145 yards e 1 td.
Dopo aver concluso il primo tempo sul 21-7 i Colts pensavano di avere già archiviato la pratica Bengals. Sbagliato. Un onside kick recuperato dai Bengals ha rischiato di riaprire la gara nel finale. I due intercetti di Harris e quello nel finale di Bashir hanno fatto la differenza.
Fermi gli Houston Texans, la delusione di giornata sono stati ancora i Tennessee Titans, sconfitti per la quarta gara di fila. I Titans pensavano di avere fatto un affare mettendo fuori uso, grazie ad un sack di Carter, il qb partente di Washington Wuerfell. Il sostituto però, il rookie Ramsey, ha vinto la partita guidando i suoi con 2 td e battendo in continuazione la disastrosa secondaria di Tennessee. In attacco le cose non sono andate meglio: McNair si è fatto intercettare tre volte e la linea è stata spazzata via dai blitz dei Redskins. Il punteggio finale, 31-14, è l'approdo naturale di una gara giocata davvero male.
AFC WEST (Oakland 4-0, San Diego 4-1, Denver 4-1, Kansas City 3-2)
L'equilibrio e lo spettacolo continuano a regnare nella Afc West, la divison più aperta e combattuta della lega.
I Raiders prendono il comando solitario, rimanendo l'unica squadra della Nfl senza sconfitte. Denver sconfigge San Diego nello sconto diretto e affianca i californiani a quota 4 vinte e 1 persa.
Ma partiamo da Oakland e dal suo attacco devastante: gli uomini di Callahan sembrano pronti ad ereditare dai Rams la palma del miglior attacco della lega e dopo aver rifilato 52 punti a Tennessee, si fermano a quota 49 contro Buffalo. Gannon fa il bello e il cattivo tempo e stravince lo scontro diretto con Bledsoe, lanciando per 380 yards e 3 td e correndo in end zone per il td del 14-7.
Ottime le prove di Garner, ugualmente efficace dal backfield e in ricezione, e di Porter, per una volta bersaglio prediletto di Gannon. La gara si decide a favore dei Raiders nel quarto periodo, quando Garner e Rice puniscono la secondaria di Buffalo e Buchanon intercetta Bledsoe riportando la palla in end zone (due td in due gare da titolare per il rookie).
Decisiva anche la safety James che chiude la gara con due intercetti a referto. Nell'atteso scontro tra Denver e San Diego prevalgono i primi, che si mettono alle spalle la sconfitta con i Ravens e tolgono l'imbattibilità a Marty Schotteneimer e ai suoi.
Denver ferma Tomlinson, fermato il quale, San Diego è inoffensiva. I Chargers devono anche fare a meno di Seau e la difesa soffre contro un Griese ispirato. Non c'è partita: i Broncos volano sul 19-0 e un intercetto di Delta O'Neal (il secondo della giornata), riportato in end zone chiude i giochi. Ottime le prestazioni di McCaffrey e di Portis, ma è tutta Denver a convincere.
Tra i Chargers di salvano il Lb Moreno (11 tackles) e il Wr Conway, a segno nel finale. I Chiefs espungano New York, sponda Jets, per 29 a 25. Il protagonista è sempre lui, l'immenso e inarrestabile Priest Holmes, che segna due td e vola oltre le 200 yards. Decide la gara proprio un suo td nel finale, ma giù il cappello anche davanti a Wesley, la safety che mette a segno il suo quarto intercetto nel giro di sette giorni.
Tutti gli occhi sono su Oakland, Denver e San Diego, ma attenzione ai Chiefs, che segnano a raffica e non mollano mai.