NLDS 2009: Cards vs Dodgers

Kemp ed Ethier esultano felici. Riusciranno a ripetersi anche contro i Cards ?

Due squadre storiche, un confronto che appassionerà  due grandi tifoserie, due amici che si sfideranno a distanza sulle rispettive panchine.

Per gli appassionati di baseball non si può chiedere di meglio che assistere alle NLDS 2009 che vedranno protagonisti Los Angeles Dodgers e St.Louis Cardinals.

Vediamo come arrivano a questo scontro le due squadre.

Los Angeles Dodgers

Hanno guidato la division più competitiva della NL dalla prima all'ultima giornata, navigando oltre mille difficoltà .

Hanno perso uno dei propri migliori lanciatori (Kuroda) per ben tre volte ed hanno visto evaporare le prestazioni del loro giovane asso (Billingsley) dopo l'All Star Game ma la rotazione presenta la migliore ERA della lega.

Si sono visti sospendere per 50 partite Manny Ramirez che era visto come il trascinatore dell'attacco e lo hanno visto tornare simile all'ombra di se stesso ma hanno compensato con medie battute altissime ed un gioco molto aggressivo sulle basi, chiudendo la stagione come uno degli attacchi più prolifici.

Una brutta ultima settimana, dove il titolo è stato sempre lì a portata di mano ma continuava a sfuggire, ha leggermente offuscato la grande stagione dei ragazzi di Torre che si sono confermati come una delle squadre più solide degli ultimi anni.

Arrivano ai playoff con una rotazione piena di punti interrogativi.
In gara 1 vedremo Wolf, il più continuo tra i lanciatori di LA e protagonista di una splendida quanto sfortunata (a livello di statistiche) stagione.

Lo seguirà  il giovanissimo talento Kershaw, che ha superato un infortunio in settembre ma è tornato in tempo per dominare letteralmente il lineup di Colorado nel match che ha deciso la griglia dei playoff e l'assegnazione del Pennant.

Per gara 3 e 4, Torre ha calato una cortina fumogena dietro alla quale aspettano Billingsley, Garland e Padilla: quest'ultimo è reduce da una splendida prova contro i Rockies e potrebbe avere un vantaggio, mentre Garland ha dalla sua l'esperienza mentre Billingsley resta il lanciatore con più W in stagione.

Praticamente un rebus che toccherà  a Torre risolvere e che probabilmente verrà  affrontato a serie in corso, non escludendo neppure un riciclo di Wolf per gara 4 con riposo accorciato.

Meno incerta la situzione nel bullpen, vera arma segreta dei Dodgers: con due closer a disposizione, ambedue fortissimi, segnatamente Broxton e Sherrill, e una batteria di rilievi affidabilissimi (Kuo, Troncoso, Belisario, Weaver, Mc Donald, Elbert) ai Dodgers basta arrivare in partita agli ultimi innings per essere automaticamente pericolosissimi.

Senza contare le volte che arrivano al sesto o al settimo inning già  in vantaggio, situazione che li vede vincere quasi sempre.

La questione degli innings finali riguarda anche l'attacco; tante partite in regular season hanno visto Kemp e soprattutto Ethier battere valide decisive in extremis, denotando una certa attitudine del duo ai momenti caldi della partita.
Da notare poi il grande contributo dalla panchina, che spesso viene chiamata in causa proprio alla fine del match: Pierre (alla sua miglior stagione in blue), Loretta, Ausmus ed adesso il neo arrivato Belliard hanno sempre risposto presente quando sono stati chiamati in causa, in attesa che l'acquisto di Thome (esclusivamente preso in ottica playoff) paghi i suoi dividendi.

Detto che Kemp ed Ethier hanno fornito la potenza che Ramirez sembra aver smarrito, occorre dire che la forza offensiva dei Dodgers si basa più sul contatto e sul baserunning che sulla forza; non per niente guidano la NL in Batting average e OBP.

Loney, Hudson e Blake qualcosa creano sempre mentre Furcal sembra tornato ai suoi livelli dopo una stagione opaca; deludente il solo Martin che pare abbia perso lo swing che gli era valso 19 HR nel 2007.

Questo quintetto compone comunque un infield difensivo di tutto rispetto e sicuramente non è estraneo al fatto che LA abbia il minor numero di punti subiti di tutte le majors (con i Giants).

Ma il punto interrogativo più grosso resta Manny Ramirez; se l'eclissi post sospensione finisse e Manny tornasse Mannywood, questi Dodgers assumerebbero tutta un'altra fisionomia e l'attacco da solido diverrebbe veramente temibile perchè qualcuno in giro per le basi c'è sempre e Ramirez potrebbe portarne a casa tanti.

Basterà  l'aria dei playoff ?

St. Louis Cardinals

Un agosto di fuoco ha portato i ragazzi di La Russa ad incenerire la propria division e soprattutto la resistenza dei Cubs, per poi gestire un settembre non certo memorabile ma sufficiente a vincere il pennant con una certa tranquillità .

Le addizioni di metà  stagione fatte dal front office hanno certamente ha che vedere con tutto ciò: quando una division è sul filo e tu aggiungi ad una buona squadra gente come Hollyday, De Rosa, Lugo e Smoltz qualcosa accade di sicuro.

Ma i nomi da ringraziare per i Cardinals sono altri: se hai due lanciatori ed ambedue sono in lizza per il Cy Young sai da chi andare ad accendere i tuoi ceri.

Carpenter aveva lanciato una ventina di innings in due anni: quest'anno ne ha dipinti 192,2 con la più bassa ERA (2,24) della NL e della sua carriera, tornando lo splendido lanciatore che tutti conoscevamo e forse ancora più incredibilmente difficile da colpire con potenza (solo 7 gli HR subiti) rispetto a prima. Oggi, per la cronaca, gli è stato dato il NL Comeback Player of the year.

A fargli compagnia ci ha pensato Wainwright, giunto a completa maturazione nel suo terzo anno da partente; ha mancato le 20 W solo perchè l'attacco glielo ha negato ma per 233 inning (primo in NL) è stato un incubo per chi lo doveva affrontare ed una garanzia per La Russa che aveva la fortuna di mettergli la palla in mano.

Finiti i ringraziamenti ?

Certo che no, a meno che si dimentichi che nei Cardinals gioca il miglior giocatore di baseball al mondo, ovvero Albert Pujols.

Gli aggettivi per definirlo sono esauriti ormai da qualche stagione, dunque elenchiamo solo alcune cifre con il ranking MLB: 47 HR (1st), 135 RBI (3rd), AVG 327 (6th), OBP 443 (1st), SLU 658 (1st, con 52 punti % di vantaggio dal secondo) e spero che questo possa bastare perchè si potrebbe continuare ancora per un pò.

Certo che l'arrivo di Hollyday è stato un toccasana anche per Pujols, visto che adesso non è più così produttivo mandare gratis in base il fenomeno: l'ex Rockies, tornato in NL dopo la breve parentesi di Oakland, è tornato a battere come ai tempi del Coors Field, smentendo anche chi aveva attribuito le sue medie al più hitter friendly ballpark che esista.

Attorno ai due bomber una bella mano la offrono anche Ludwick, calato rispetto allo stellare 2008 ma pur sempre un signor battitore, ed il giovane Rasmus che ha relegato Ankiel in panchina reclamando la titolarità  dell'esterno centro.

Nell'infield, al centro, giostreranno Schumaker e Ryan: battitori di contatto, si sono assestati intorno al .300 di batting average, così come il forte catcher Yadier Molina
mentre l'hot corner vedrà  le gesta dell'altro nuovo De Rosa, capace anche di battere lungo e di completare un attacco temibile.

Completano il quadro Lugo e Glaus, preferito a Greene che non farà  parte del roster NLDS.

Ma la vera forza dei Cards è la rotazione: in una serie playoff al meglio delle 5 gare, avere due lanciatori come Carpenter e Wainwright che, per assurdo, potrebbero lanciarne 4 (lasciando gara 3 a Pineiro e forzando Carpenter in gara 4) è una garanzia.

La Russa sostiene che gara 4 sarà  lanciata da uno tra Smoltz e Lohse ma se in quel momento LA fosse sul 2-1 sicuramente andrà  "all in" con il suo asso.

Tra l'altro, sia Smoltz che Lohse potrebbero lanciare partendo dal bullpen le due prime gare, fornendo l'esperienza che manca al settore forse più carente dello squadrone di La Russa.
Lo stesso dicasi per Wellemeyer, in ballottaggio per un posto a roster con i più giovani Hawksworth, Boggs e Thompson.

Certi nel bullpen, il closer Franklin nonostante una discreta crisi lo attanagli da un po' di tempo, ed i rilievi Mc Clennan, Motte, Miller e Reyes

Il pronostico

L'importanza del pitching nei playoff è un dogma che puntualmente si conferma ad ogni stagione: come non preferire allora i Cardinals che esibiscono un duo di intoccabili rispetto ad una rotazione che nemmeno Torre riesce a mettere in chiaro ?

Ed in attacco, Kemp ed Ethier sono bravi ma come non preferire il duo Pujols/Holliday ?

I Cardinals inoltre hanno già  vinto 5 volte su sette in stagione contro i Dodgers, 3-1 in casa e 2-1 al Dodgers Stadium. Tutto sembra contro i Dodgers ma non credo assolutamente che sarà  una passeggiata per St.Louis; un settembre opaco testimonia di una forma non certo scintillante per i Cards che, se non risolvono presto le partite, si troveranno a fare molta fatica nei momenti decisivi.

Starà  ai Dodgers riuscire a far uscire presto dalla partita i partenti di St.Louis per provare a vincere contro i rilievi, anche se con Wainwright sarà  difficile perchè non ha grossi problemi di stamina e può lanciare tranquillamente 120 lanci e anche oltre.

Più probabile ci possa riuscire con Carpenter e sperare che Wolf e Kershaw riescano a zittire le mazze avversarie: in match equilibrati, i Dodgers possono avere un edge significativo.

Molto dipenderà  per loro da che tipo di Ramirez scenderà  in campo: uno come lui può colpire qualsiasi lanciatore ed allora potrebbe anche toglierlo dal monte a pallate come spesso gli è capitato in carriera.

Pronostico un 2-2, con gara 5 (Wainwright vs Kershaw) agli extra innings decisa da un home run ma non vi dico di chi. Dovrete guardarvela!

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