Pujols è caldissimo per il rush finale dei Cardinals…
Ben ritrovati, cari lettori, con il consueto appuntamento dedicato alla NL Central.
Manca meno di un mese al termine della regular season e, contrariamente a tutti i pronostici, la division sembra ormai decisa, con i Cardinals che veleggiano con un margine di 11.5 partite sui rivali dei Cubs, squadra delusione di quest'anno.
A battagliare per il terzo posto, con uno sguardo al secondo, troviamo gli Astros e i Brewers mentre i Cincinnati Reds riescono ad ingranare quel tanto che basta per distanziare i Pittsburgh Pirates, che appaiono destinati all'ultimo posto nella division.
Andiamo, come al solito, ad analizzare la situazione squadra per squadra.
ST. LOUIS CARDINALS (82 vinte - 57 perse)
Non si ferma il volo dei RedBirds, che anche in queste due settimane collezionano vittorie su vittorie consolidando il comando della division. 10 vinte e 3 perse il record, frutto sia delle belle prestazioni fornite dalla squadra, sia del calendario favorevole: le squadre affrontate infatti erano tutte senza ambizioni playoff e sono arrivate vittorie in tutte le serie con Astros, Nationals, Brewers e Pittsburgh. E anche la serie in trasferta a Milwaukee, che apre le prossime due settimane, è iniziata con una W grazie ad una gemma di Carpenter (one hitter).
Dopo l'inizio lento post-ASG, Pujols ha ritrovato la sua classica forma ed è tornato a dominare letteralmente gli avversari, aiutato da un sempre strepitoso Matt Holliday, vero e proprio ago della bilancia nella division, visto che dopo il suo arrivo i Cards hanno iniziato ad andare fortissimo.
In generale comunque quasi tutto il lineup sta andando bene, e fra le sorprese sicuramente ci sono Brendan Ryan, che dopo l'ASG batte quasi .300, e Yadier Molina, dal quale non ci si aspettava certamente un rendimento elevato e costante per tutta la stagione. Altra nota positiva è il rientro di Troy Glaus, che però si dovrà conquistare spazio in squadra mentre l'unica nota negativa è Colby Rasmus, che dopo l'ASG non sta confermando le buone cose messe in mostra.
Sul monte Carpenter e Wainwright costituiscono uno dei più micidiali uno-due di tutta la MLB e aggiungendo anche la costanza mostrata da Joel Pineiro, si capisce come i Cards stiano letteralmente dominando la division. Lohse è rientrato in questi giorni dall'ennesimo viaggio in DL e addirittura sembra che stia andando a buon fine anche l'esperimento di Smoltz, che in tre partenze con la maglia dei Cards non ha certo sfigurato, anzi.
Nel bullpen verrà tenuto a riposo Franklyn, che ultimamente ha mostrato segni di stanchezza e dovrà migliorare Motte, ma in generale è un bullpen che si è stabilizzato su ottimi livelli.
Nelle prossime due settimane i RedBirds, dopo la fine della serie in corso con i Brewers, affronteranno ben 3 serie casalinghe contro Braves, Marlins e Cubs: se tutto andrà come sperato, fra due settimane i Redbirds potrebbero già essere ai playoffs.
CHICAGO CUBS (69 vinte - 67 perse)
Continuano a perdere terreno i Cubs, che ormai sembrano rassegnati ad essere estromessi dalla lotta playoffs visto il ritardo accumulato sia nei confronti dei Cardinals, sia nei confronti delle rivali per la corsa alla wild-card. 7 vinte e 7 perse il record in queste due settimane, non certo un buon record per una squadra che deve rincorrere e che arriva come frutto della sconfitta contro i Nationals, della vittorie casalinghe contro Mets e Astros, della sconfitta nel recupero della gara contro i White Sox e nella serie di ritorno coi Mets, al Citi Field.
In ultimo, vittoria nella prima partita della serie contro i Pirates della scorsa nottata.
C'è poco di positivo in questi Cubs al piatto, da segnalare la buonissima seconda metà di stagione di Derrek Lee e un Fukudome finalmente positivo lungo tutto l'arco di una stagione.
Segnali di risveglio sono arrivati anche da Milton Bradley, ma è soprattutto Soriano a tenere banco tra i tifosi di Chicago: i suoi numeri non sono assolutamente all'altezza del contratto che ha firmato e se il trend non cambia, anche l'anno prossimo potrebbe essere tra i giocatori più criticati.
Sul monte sono finalmente rientrati gli assi della rotazione, che adesso sembra essere tornata su buoni livelli. Certo, rimangono dei grossi punti interrogativi (il valore di Zambrano, il contrattone di Dempster, il futuro di Harden), ma la stagione almeno da questo punto di vista dovrebbe finire discretamente.
La piacevole sorpresa è il rookie Randy Wells, che la Cubs nation spera si possa confermare il prossimo anno, al contrario del catcher Soto che quest'anno ha fatto sinceramente pietà . Nel bullpen Marmol ormai si è stabilito come il closer ufficiale della squadra, soppiantando definitivamente quel Gregg che dubito che i tifosi vorranno rivedere nel 2010.
Nelle prossime due settimane, terminata la serie con i Pirates, i Cubbies affronteranno Reds, Brewers e Cardinals, questi ultimi a St. Louis, per cercare di restare vivi nella corsa alla post-season.
HOUSTON ASTROS (67 vinte - 70 perse)
Mantengono il terzo posto gli Astros grazie ad un record di 6 vinte - 7 perse, non certo brillante, ma in linea con la stagione che vede la squadra texana oscillare sempre attorno a quota .500. Come più volte detto, date le premesse, si tratta comunque di un buon risultato per questa franchigia in grosse difficoltà economiche.
In queste due settimane il record è frutto delle sconfitte nelle serie con Cardinals, DBacks e Cubs prima dello sweep in 4 partite rifilato ai campioni del mondo dei Phillies.
La pausa dell'ASG non ha certamente cambiato le carte in tavola, visto che al piatto i migliori sono sempre Carlos Lee, Hunter Pence e Michael Bourn. Ha avuto un calo invece Miguel Tejada, che aveva avuto una prima metà stagione di fuoco. Frenato dagli infortuni, Lance Berkman è stato nettamente sub par e tra gli altri non è emerso nessun nuovo nome in grado di far sorridere il front-office.
Anche sul monte l'ASG non ha rallentato la meravigliosa stagione di Wandy Rodriguez, tra i pitcher più sottovalutati quest'anno, mentre Oswalt, in silenzio, ha messo assieme buoni numeri. Peccato che il resto sia completamente da buttare, salvo forse Bud Norris, il giovane rookie che sta alternando buone prestazioni ad outings veramente pessimi. Nel bullpen possiamo ufficialmente dire che Valverde è tornato ad essere il signor closer che conoscevamo.
Nelle prossime due settimane gli Astros affronteranno i Braves e i Pirates a domicilio, prima di partire per un viaggio che li porterà a Cincinnati prima e a Milwaukee poi.
MILWAUKEE BREWERS (66 vinte - 71 perse)
Periodo non proprio positivo per Milwaukee, che con un record di 6 vinte e 8 perse nelle ultime due settimane si allontana dalla agognata quota .500 anche se resta comunque in scia agli Astros nella battaglia per il terzo posto.
Il record è frutto della sconfitta nella serie casalinga (sweep) contro i Reds, dello sweep rifilato ai Pirates e delle sconfitte rimediate con Cardinals e Giants. In più la scorsa nottata la serie casalinga contro i Cards è iniziata con una sconfitta per 3-0.
Dopo l'ASG al piatto, dietro i soliti Braun e Fielder, sono due i giocatori ad aver disputato una buona seconda parte di stagione: Felipe Lopez e Craig Counsell. Gli altri navigano nella mediocrità e a settembre ci saranno probabilmente molti esperimenti del manager, per capire se c'è qualche giocatore dalle minors che l'anno prossimo potrà guadagnarsi il roster mlb. Occhio di riguardo soprattutto per il top prospect, Mat Gamel.
La rotazione dopo la pausa è andata completamente nel pallone, anche Yovani Gallardo non è riuscito a mantenere lo stesso standard di rendimento mostrato nella prima metà di stagione; fatto comprensibile se pensiamo che nel 2008 Gallardo praticamente ha giocato pochissimo. Nel bullpen, oltre al solito Trevor Hoffman, grande stagione la sua, troviamo un Vargas che sembra essersi ritagliato un buon ruolo per ravvivare la sua carriera.
Le prossime due settimane vedranno i Brewers alle prese con la conclusione della serie casalinga contro i Cardinals prima di volare in Arizona e a Chicago per le serie con DBacks e Cubs. Chiusura casalinga contro gli Astros.
CINCINNATI REDS (63 vinte - 74 perse)
Assieme ai Cardinals, sono la squadra più calda della division grazie a 11 vittorie e 3 sconfitte nelle ultime due settimane. Un cambio di rotta per certi versi inaspettato, che arriva troppo tardi nella stagione ma che consente al team di Dusty Baker di allontanare lo spettro dell'ultimo posto della division.
Il record è frutto dello sweep rifilato ai Brewers, della sconfitta con i Dodgers, dello sweep in 4 partite rifilato ai Pirates e di quello rifilato in 3 partite ai Braves. La serie da 7 vittorie consecutive si è chiusa in nottata con la sconfitta in Colorado per 4-3.
Al piatto nel post-ASG non c'è un giocatore in particolare che si stia mettendo in mostra, Votto dopo l'infortunio è tornato non in condizioni ottimali, Philips sta giocando su discreti livelli, mentre rimane inspiegabile il fatto che Taveras possa ancora trovare degli at bats. Sarebbe sicuramente il caso che Baker lo mettesse da parte e facesse giocare qualche ragazzo, ma sappiamo che questo difficilmente succederà .
Sul monte da sottolineare il fantastico post-ASG di Bronson Arroyo, che sicuramente fa rimpiangere a qualche squadra il fatto di non aver insistito nel cercare di prenderlo alla deadline. È arrivata la prima vittoria dopo l'all-star game di Cueto mentre l'ex top-prospect Bailey continua ad essere un pitcher dall'andamento difficilmente decifrabile. Il bullpen invece continua a dare buoni segnali.
Nelle prossime due settimane, finita la serie in Colorado, i Reds affronteranno i Cubs a Wrigley Field prima di tornare a casa per giocare con Astros e Marlins.
PITTSBURGH PIRATES (54 vinte - 82 perse)
Pessimo periodo per la franchigia di Pittsburgh, solamente 3 gare vinte a fronte di ben 11 gare perse nelle ultime due settimane: perse tutte le serie, con Phillies, Brewers, Reds e Cardinals ed è stata persa anche la prima gara della serie contro i Cubs.
Al piatto il mix di giovani schierato non sta dando risultati nell'immediato, tuttavia si intravedono quali possano essere le potenzialità dei vari McCutchen, Milledge e Jones, ragazzi su cui potrebbe basarsi la franchigia nei prossimi anni. Deludenti invece Brandon Moss, Delwyn Young e Ryan Doumit, pessima anche la seconda parte di stagione di Andy LaRoche.
Sul monte nella seconda metà di stagione è il solo Ohlendorf a mantenere una buona costanza di rendimento, mentre Zach Duke e Paul Maholm vanno a corrente alternata. Male Morton e malissimo Kevin Hart. Nel bullpen Capps ha mostrato tutti i suoi limiti in queste settimane: in generale si ha l'impressione che il front office debba lavorare parecchio prima di poter portare una rotazione accettabile nella città delle acciaierie.
Nelle prossime due settimane, una volta chiusa la serie con i Cubs, i Pirates affronteranno in trasferta Astros e Dodgers prima di rientrare a casa per chiudere con i Padres.