Sarà l'infortunio di Michael Young a fermare i Rangers o la Wild Card sarà loro?
Dopo aver saltato un report, ritroviamo la AL West nelle medesime condizioni in cui l'avevamo lasciata. Classifica identica a tre settimane fa, distacchi cambiati di poco, prestazioni dei singoli paragonabili a quelle riscontrate prima di fine agosto. Gli Angels aggiungono un vero asso alla loro rotazione, i Rangers inseguono mai domi e con molte chance di playoff ancora in piedi. I Mariners si staccano ancora un attimo e gli Athletics rimangono nel limbo delle ultime della classe.
Los Angeles Angels
A fine agosto Scott Kazmir è andato a completare una rotazione già molto forte. L'ex Rays è l'acquisto chiave di questa ultima parte di stagione a livello di tutta l'MLB. Oltre a possedere dei fondamentali e dei lanci fantastici, è un giocatore concentrato come pochi altri sul risultato; non distraggano i numeri inferiori alla superba stagione scorsa. Quando c'è da lanciare su conto pieno o su un conto sfavorevole, egli è forse il mancino migliore che ti può capitare in squadra. Ne sanno qualcosa i Red Sox, da lui eliminati l'anno passato in gara 7 dell'ALCS.
La contropartita ai Rays è di second'ordine, e la vera perdita è a livello economico, visto che Kazmir prende 20 milioni entro fine 2011.Uno sforzo che giustifichiamo facilmente, vista la qualità che il giocatore può fornire sin da subito alla causa angelina, che è palesemente quella di raggiungere le World Series.
Per dovere di cronaca segnaliamo il primo ottimo outing di Kazmir con la nuova maglia rossa: 6 inning e 1 out, sole 3 hit e 2 punti concessi. Peccato che dall'altra parte ci fosse King Hernandez, pronto ad entrare nella lotta per il Cy Young, su cui magari torneremo dopo.
Anche l'attacco non delude: credevate che Kendry Morales si fermasse prima o poi? Sbagliavate, perchè quando non batte valido in una partita è evento nazionale, ed il numero di RBI, HR e doppi sta ulteriormente levitando. Mostruoso contro Oakland qualche sera fa (5 su 5 con 2 doppi, 2 HR e 6 RBI), lo vedremo alla prova del nove dei playoff a cui LA dovrebbe iscriversi senza troppi problemi.
Le 15 partita con una valida sulle 17 giocate dopo l'infortunio, fanno anche di Torii Hunter un'arma ritrovata. Senza l'infortunio probabilmente starebbe attentando al premio di MVP della stagione, ma anche così sembra contento, riuscendo ad aiutare la squadra al minimo bisogno.
Ultimo tassello che doveva tornare a posto in lineup è Vladimir Guerrero, che affronta con successo la sfida di essere un DH di impatto.
Un dato emerge: dei battitori degli Angels ben quattro hanno più di 100 partite e più di .300 di media, a cui si aggiunge il .310 di Hunter in 92 incontri ed il .296 di Bobby Abreu, che riscatta il fatto di essere sotto il .300 con un OBP ottima come al solito.
Le armi angeline si stanno affilando, e quetso nuova verve offensiva targata 2009 sarà il primo fattore da prendere in considerazione per chi si troverà davanti gli Halos, che essi siano gli Yankees o una delle altre grandi della American League.
Texas Rangers
Frustrante 2009 per i Rangers. Ottimo team, con potenza da vendere e che ha potuto contare anche su buone prestazioni al monte.
Il record è ottimo, ma lo sanno anche in Texas che ne serve uno più che ottimo per primeggiare nella division o vincere la Wild Card. Questo “più” è quantificabile nelle 2/3 partite di gap che i blu hanno sulla testa della AL West e della Wild Card. Un clichè che si ripete da tutto l'anno.
L'ultimo periodo non fa eccezione: serie vinte, Yankees battuti a domicilio, preziosissime vittorie contro Tampa Bay e Boston, dirette concorrenti. Ma il distacco non si assottiglia.
Come se non bastasse, arrivano gli infortuni. Il peggiore a Michael Young. Il protagonista di un ennesima stagione incredibile al piatto ha avuto un affaticamento alla schiena che lo terrà fuori fino a fine settembre, rendendolo disponibile solo per un eventuale rush finale per un posto ai Playoff.
All'arrivo (al ritorno) di Ivan Rodriguez il 19 agosto, sono seguite buone prestazioni della squadra, spinta anche da uno dei catcher migliori della storia, che altro non può fare se non migliorare un fielding deficitario come quello texano.
Il più caldo è però Scott Feldman. Tirando una somma parziale della sua stagione, 14-4 con 3.72 di ERA. Primo in American League per winning percentage, a soli 26 anni. Con Nelson Cruz, è per distacco la migliore buona notizia per il suo manager in quest'anno. Ha chiuso agosto ed aperto settembre con 6 vittorie consecutive in trasferta, e non ha numeri peggiori di quelli di Beckett o Verlander, sempre per tornare ai mostri sacri della lega.
La sua giovane lo rendono il perno per i Rangers del futuro. Manmano che il tempo passa, i Rangers credono sempre meno nella Post Season, soprattutto ora che non possono più contare sul mostruoso .322 in 129 partite di Young.
La schedule non è tuttavia troppo difficile. Ci sono serie con Cleveland, con Baltimore, con i Rays che stanno sempre più scivolando fuori dalle discussioni di Playoff.
Non diamo quindi per spacciati questi Rangers, anche perchè sta tornando Brandon McCarthy, ed è probabilmente intorno al partente che girerà il nostro prossimo report.
Seattle Mariners
Costanti anche i Mariners, ed anche loro con un record ampiamente più alto delle previsione. Tant'è che la quota .500 sarà abbattuta prima di fine stagione.
Però la AL West si è dimostrata molto migliore del previsto quest'anno, e nonostante gli sforzi degli M's i Playoff sono pressochè impossibili.
Gran bella notizia per Seattle e per il suo manager Don Wakamatsu è il rilevo Doug Fister, trasformatosi in molto breve tempo in un partente perlomeno decente. 2.94 di ERA e WHIP sotto l'unità per lui, che ha già vinto due partite e che nell'ultimo turno ha guidato per 7 inning e 1 out concedendo una sola earned run ai terribili Angels.
Lancia sempre bene, arrivando ad 80 lanci solo nel sesto inning di una sua uscita standard; pensando al futuro, diamo un'occhiata alla rotazione attuale dei Mariners.
Felix “The King” Hernandez, 23 anni: se non vince il Cy Young quest'anno lo vincerà molto presto.
Ian Snell, 27 anni: non concede troppo nonostante la sua ERA ed il suo record siano negativi quest'anno; arriva da Pittsburgh, potrebbe essere un buon quinto.
Luke French, 23 anni: qualche problema di resistenza, ma scambiarlo con il vecchio e pretenzioso Washburn è stato un affare.
Ryan Rowland-Smith: ha lanci fantastici ma finora ha pagato caro l'adattamente di ruolo da rilievo a partente, nonostante la durata dei suoi outing sia in continua crescita.
Insomma, l'anno prossimo potremmo trovarci una rotazione impressionante, giovane, performante. Insomma, perfetta. I dirigenti hanno messo insieme un quintetto di primo livello, che entro un paio di annata darà sicurezza ai tifosi del SAFECO Field.
Le partenze saranno illustri nello stato di Washington però. Erik Bedard andrà via, anche perchè è gravemente infortunato, mentre Adrian Beltre, che non ha impressionato in questa stagione, si cercherà un'altra franchigia in cerca di un terza base.
L'opzione su Jack Wilson sarà esercitata, altrimenti non avrebbe avuto senso portarlo al nord ovest, mentre servirà un rinforzo sugli esterni.
Come mai questa disamina sul futuro dei Mariners? Perchè sarebbe ora che il management provi qualche rookie nell'ultimo periodo dell'anno, per arginare la probabile diaspora invernale, e dare punti e vittorie ai partenti. E' infatti difficile pensare alla Post Season, possibile solo teoricamente (ESPN dà 0,4%, matematicamente).
Forse si spera che la sola acquisizione di Bill Hall, buon giocatore da Milwaukee dal 2009 non performante, possa risolvere i problemi in attacco della squadra, che già quest'anno è ultima in quanto a punti segnati in American League.
Ultima notizia da riportare è l'intenzione di Ken Griffey Jr. di tornare l'anno prossimo. Bene, ma ben poco può risolvere da solo, anche ipotizzando un ulteriore calo delle sue qualità .
Oakland Athletics
Uno sguardo anche ai poveri A's, che dopo aver rilasciato Giambi e aver dato via Holliday, tornano ad essere la squadra dell'anno scorso, ed in più con una rotazione non all'altezza a causa dell'età , non del talento.
Ma chi sta provando con gli Athletics? Quali sono i rookie che potranno prendersi qualche at-bat in questo ultimo mese di sfide, approfittando dell'allargamento dei roster a 40 uomini?
Attualmente, nella rotazione ci sono 4 rookie: Cahill e Anderson che già conosciamo ed il cui riassunto sulla stagoione arriva a fine anno, Gio Gonzalez, deludente l'anno scorso e poco più che sufficiente in questo 2009, Clayton Mortensen, noto per essere stato acquisito nella trade di Holliday.
A concludere Edgar Gonzalez, messicano giunto agli A's dopo varie vicissitudini nelle minors dei D-Backs, che ha già 26 anni e ha sempre deluso nelle poche apparizioni in MLB che ha avuto la possibilità di fare.
Focalizzandoci un attimo sulla prima partenza di Mortensen, possiamo dire che è stata la classica partenza falsa: 4 inning, 8 valide, 8 ER, 2 HR. Malissimo insomma, ma a questo serve il settembre di una squadra non più in lotta. L'anno prossimo sarà un rookie, lo terremo d'occhio qualora la dirigenza voglia adottare la stesa linea delle passate stagioni facendo della rotazione la più giovane realtà dell'MLB.
Brett Wallace intanto scalpita: un suo schieramento a settembre sembrerebbe ovvio, ma ben poco è chiaro quando si parla della politica degli A's. E' comunque fuor di dubbio che lo vedremo la prossima stagione.
Tommy Everidge, altro giovane prima base, è ritornato nelle Minors, dopo per la verità risultati poco apprezzabili. A salire è Eric Patterson, seconda base. Utility man, Patterson non sembra destinato ad una carriera da star. Ha buon talento invece Landon Powell, catcher da South Carolina, che combina buon contatto e potenza, fondamentale nel quale sovrasta Kurt Suzuki, suo futuro concorrente per il posto da titolare che sta giocando molto bene quest'anno.
Poco altro da dire, Oakland sta evitando di fare il semplice sparring partner e qualche vittoria sta arrivando. E' però il tempo di bilanci, per vedere quanti dei giovani lanciati quest'anno verranno tenuti per il prossimo spring training, e chi invece troverà casa altrove.