USC vince ma non convince

Finalmente dopo mesi di attesa, dopo un'intera estate passata a studiare gli avversari, a trovare la chimica e l'assetto giusti all'interno della squadra la stagione del college football sta per avere finalmente inizio.

USC, dopo un'estate molto travagliata, esordisce in trasferta contro Hawaii, una squadra nettamente diversa da quella che anni fa faceva divertire tifosi ed appassionati.

Sono lontani i tempi di Timmy Chang e le sue 17.000 yards lanciate (record assoluto NCAA) in carriera con i Warriors, come sono ormai passati gli anni con Colt Brennan in cabina di regia, con entrambi Hawaii ha vissuto momenti davvero entusiasmanti, ma adesso la realtà  ha riportato i Warriors sulla terra e l'esordio contro i Trojans è tutt'altro che agevole.

Kiffin e la sua squadra arrivano a Honolulu con due giorni di anticipo, un modo per stemperare la tensione della prima partita della stagione, per molti giocatori al primo anno rappresenta il palcoscenico ideale per dimostrare il proprio valore e convincere lo staff di meritare più spazio tra i titolari.

Come ogni americano che si rispetti Kiffin porta i suoi ragazzi al monumento nella baia di Pearl Harbour, dove il 7 Dicembre 1940 la marina Giapponese alle 6.05 sferrò un attacco premeditato alla base navale nella baia Hawaiana dove era attraccata quasi tutta la forza navale americana ad esclusione delle portaerei che erano in mare aperto ad effettuare esercitazioni, quello viene considerato come il giorno dell'infamia, il Giappone inviò la dichiarazione di guerra agli Stati Uniti proprio mentre l'attacco era in corso senza dare così al nemico la possibilità  di prepararsi.

Dal monumento è ampiamente visibile il relitto affondato della Corazzata Arizona, la nave fu colpita da una bomba che, sfondando il ponte principale, terminò la sua corsa nel deposito munizioni provocando una deflagrazione che squarciò la nave i due, molti dei ragazzi nel leggere la lapide del monumento, sono visibilmente commossi, forse alcuni di loro hanno addirittura perso un lontano parente nell'attacco o nella seconda guerra mondiale, se c'è una cosa che ho sempre apprezzato negli americani è il loro attaccamento alla patria, mostrato anche da ragazzi appena ventenni che della guerra forse hanno letto solo sui libri di scuola.

USC si presenta all'evento in gran forma dal punto di vista sportivo, ma all'orizzonte durante l'estate si sono addensate nuvole che per parecchio tempo oscureranno il sole in quel di Los Angeles, la NCAA dopo una lunga indagine condotta su Reggie Bush nel football e su O.J Majo nel basket e il relativo reclutamento, ha punito pesantemente i Trojans (allora allenati da Pete Carroll), ecco in sintesi le sanzioni comminate:
– perdita di 30 scolarship nei prossimi 3 anni.
-o gni giocatore è libero di lasciare USC e trasferirsi in altre università  senza subire sanzioni (un anno di stop).
– impossibilità  per USC di partecipare alla postseason per i prossimi due anni.

Con questi presupposti era scontato che qualcuno abbandonasse la nave prima della partenza della stagione, il primo e più clamoroso caso è quello del miglior T della nazione a nome Seantrell Henderson TOP recruit 2010 che ha deciso di accasarsi a Miami.

Quello all'Aloha Stadium è il primo scontro diretto dal 2005, USC schiera il talentuoso QB Matt Barkley, che dopo una stagione caratterizzata da alti e bassi conclusa con poco più di 2700 yards lanciate, 15 TD e 14 intercetti, ha ricevuto attestati di stima dallo stesso Kiffin che gli affida la gestione del gioco fin dalla prima partita.

Sulla carta la differenza tra le due squadre è abissale, in attacco i Trojans sono ricchi di talento in ogni ruolo, mentre in difesa se la linea difensiva e il reparto dei linebackers danno ampie garanzie, la secondaria ha molte lacune rispetto alla scorsa stagione, l'assenza di un leader come Mays priva il reparto di un punto di riferimento fondamentale, ma se i Trojans provengono da una stagione molto deludente, i Warriors non possono dirsi soddisfatti del campionato appena concluso terminata con 6 vittorie e 7 sconfitte e la mancata partecipazione ad un Bowl per la prima volta dal 2005.

Coach McMackin mette le chiavi dell'attacco nelle mani di Bryant Moniz catapultato in campo la scorsa stagione dopo il grave infortunio occorso al titolare Greg Alexander, se per Barkley il bersaglio preferito resta Ronald Johnson, per Moniz è il target resta il talentuso WR Greg Salas 4 nella NCAA per yards a partita (122) e leader assoluto per i Warriors in ricezioni (106) e yards (1590)

La partita si svolge senza tanti patemi d'animo per USC che, nonostante la vittoria per 49 a 36, ha parecchio da lavorare nelle prossime settimane, su entrambi i lati della palla, ecco in sintesi i punti critici.

– Pass defense: Kiffin era indiavolato al termine della partita, non è concepibile ne tollerabile che una squadra come USC conceda ben 459 yards su passaggi da una squadra non certo irresistibile come Hawaii (Pilares 176 yds e 3 TD, Salas 124 yds, Pollard 106), ok la secondaria è rinnovata e manca del necessario affiatamento, ma non può essere una scusante, come sono lontani gli anni nei quali la difesa dei Trojans era un muro contro il quale ci sbatteva chiunque.

– Penalità : alias disciplina; senza di essa difficile avere una difesa efficace nel corso dell'intera partita e anzi si regala terreno all'avversario, 11 penalità  per 100 yards non sono tollerabili contro una squadra come Hawaii, oltre alle penalità  aggiungiamo anche un po' di tecnica; decine di tackles mancati, giocatori fuori posizione sono un brutto segnale per lo staff, ma un bel segnale per gli avversari.

– Presunzione: che Kiffin sia un arrogante è risaputo, ma voler per forza cercare la trasformazione da 2 punti dopo i primi 3 TD (alla fine solo 1 su 3 tentativi) ha del ridicolo, ma si sa, Kiffin o lo si ama o lo si odia, certo che con queste scelte la schiera degli innamorati non andrà  ad ingrossarsi.

Ovviamente ci sono anche tanti spunti positivi dai quali partite per le prossime sfide di campionato:

– Matt Barkley: inizia alla grande con sette passaggi consecutivi, termina la partita con 18 su 23, 257 yards e con ben 5 TD segnati, nessun intercetto e un solo sack subito, apparso subito a suo agio anche sotto pressione, ottima l'intesa con Ronald Jhonson autore di 3 TD, la più bella sorpresa della giornata.

– Reparto ricevitori: facile a dirsi quando in squadra hai un fenomeno come Ronald Johnson che dopo anni passati all'ombra di altri giocatori, ha finalmente la chance di dimostrare il suo immenso talento, se aggiungiamo anche il miglior tandem della NCAA formato da Kyle Prater e Robert Woods, USC rischia di diventare un attacco difficile da fermare.

– Mark Tyler e il gioco di corse: Kiffin a sorpresa lo schiera titolare al posto di Bradford e il RB non tradisce le aspettative, ci mette del suo anche una OL che, nonostante la mancanza di disciplina, è ancora la migliore di tutta la PAC 10, concede solo un sack e permette a Tyler di correre per 157 yards con una media di 9 yards a portata e segnare una meta.

La partita al di la del risultato, lascia molti con l'amaro in bocca, USC ha dato l'impressione di una squadra in costruzione, che stenta ancora nel trovare il giusto assetto specie in difesa, Kiffin ha ancora tanto lavoro da fare, ma i tifosi dei Trojans sono persone dal palato fine e non si accontenteranno di un'altra stagione mediocre come quella appena terminata.

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