Il Rose Bowl si tinge di Buckeyes

finalmente Tressel gioisce

Come ogni anno Dicembre e Gennaio sono i mesi più importanti per il mondo del college football, in tale periodo si decidono le sorti di squadre che hanno duramente lottato per tutto il campionato, sabato dopo sabato ognuna di loro ha superato sconfitte anche umilianti (Ohio State contro Purdue), subito infortuni pesanti che hanno cambiato l'intera stagione (Oklahoma senza Bradford e Gresham ne è l'esempio emblematico, passati dalla finale per il titolo ad un Bowl secondario).
Tutte comunque lottano dall'inizio alla fine per un solo obiettivo, un BCS Bowl (che si disputano nel mese di Gennaio), queste partite rappresentano un' occasione unica per ogni università  per la la possibilità  di aggiungere un altro trofeo alla propria bacheca, ma sono anche il palcoscenico ideala per tanti giocatori per mostrare il proprio potenziale, le proprie qualità  vista la cospicua presenza di scouts di tante franchigie NFL.

Vedere queste due università  disputarsi il Rose Bowl (che in passato ha spesso deciso il titolo nazionale) in quel di Pasadena rappresenta una vera rarità , nell'ultimo decennio infatti questo Bowl è stato una sfida privata tra USC (tre titoli consecutivi e ben 5 finali dal 2003) e il resto della NCAA.
La sfida metteva di fronte Ohio State (che non vinceva il Rose Bowl dal '97 e un Bowl dal 2005) allenati dal veterano Jim Tressel, e Oregon allenato da Chip Kelly al suo primo anno come capo allenatore, due squadre dal passato molto diverso e con una filosofia di gioco molto differente sia in attacco che in difesa.

I Buckeyes hanno nella difesa il loro punto di forza ( 5th nella nazione in total defense,scoring defense e run defense, 5th in palle perse/recuperate) mentre Oregon ha proprio nell'attacco l'arma principale con la quale scardinare le difese avversarie (7th in scoring offense, 6th in rushing offense), entrambi gli attacchi sono guidati da due QB molto simili tra loro: buon braccio, agilità  da vendere, estrema capacità  di evitare il pass rushing dotati di una capacità  di corsa fuori dal comune, ma mentre Terrell Pryor (2094 yds, 18 TD, 11 INT, 778 yds 7 TD su corsa) era un predestinato già  al liceo, Jeremiah Masoli (2147 yds,15 TD 6 INT, 668 yds e 13 TD su corsa) ha costruito la sua carriera collegiale nel corso del tempo esplodendo proprio quest'anno in tutto il suo potenziale.

Se nella PAC 10 Gherart, giunto ad un passo dall'Heisman Trophy, ha corso con una media di 5.58 (1736 yds, 26 TD), LaMichael James di Oregon ha fatto di meglio dopo la squalifica di Blount, con una media di 6.87 (1476 yds, 14 TD) con quasi 100 corse in meno di Gherart, rappresentava un bel test per la difesa di OSU. Dal canto suo la difesa di Oregon aveva un ottimo gruppo di LB capace di limitare le corse di Pryor, ma pure troppe lacune nella secondaria dove solo Thurmond è in grado di marcare a dovere i WR di OSU.

Nonostante sia Gennaio, la giornata a Pasadena è splendida, la parata delle bande di entrambe le squadre è altrettanto splendida, in nessuno altro sport tranne il college football, lo spettacolo che precede la partita è di tale bellezza, la parata si conclude con l'inno nazionale suonato dalla banda di Oregon, pubblico e giocatori sono visibilmente emozionati.
Ormai manca poco all'inizio, le squadre hanno fatto il loro ingresso in campo, coach Jim Tressel appare davvero rilassato a bordo campo (come non dimenticare i due titoli nazionali persi nel 2006 e nel 2007 da N°1 del ranking?) dalla parte opposta invece Chip Kelly non nasconde la propria tensione, trovarsi al Rose Bowl al primo anno da capo allenatore di una squadra come Oregon è una bella responsabilità  ma anche una grande opportunità .

OSU ha il possesso palla dopo il lancio della monetina, e come ci si aspettava l'inizio da parte di Pryor è entusiasmante, al primo blitz dei LB di Oregon corre sulla sinistra evitando per un pelo un sack, e guadagna agevolmente ben 25 yds, la parte "rossa" dello stadio è già  in visibilio, e la partita è iniziata da alcuni minuti, dopo due azioni Pryor trova Saine sul lato destro della endzone per un facile TD, 11:35 sul cronometro, 7-0 OSU, Oregon appare subito in difficoltà  nel contenere Pryor, c insolitamente a suo agio nella tasca, la OL dei Buckeyes tiene perfettamente anche i blitz multipli di DL e LB, adesso tocca a Masoli e soci mostrare il proprio potenziale, ma di fronte si trova una delle migliori difese della nazione contro le corse.

Se Oregon con il suo no huddle offense ha entusiasmato per gran parte della stagione, la difesa di OSU non è stata da meno, l'attacco di Oregon cerca di affidarsi a James per guadagnare terreno, ma i difensori di OSU fermano ogni tentativo, alla prima bootleg Masoli subisce un sack da parte di Heyward perdendo ben 15 yards, le parti si invertono ma il risultato non cambia, Pryor trova con facilità  i ricevitori smarcati chiudendo ben tre primi down di fila, dopo un terzo e 15 convertito con difficoltà  Tressel si affida a Herron per sfondare la linea dei Ducks, ma la linea regge e OSU è costretta ad un FG, così finisce il primo quarto con la netta sensazione che Tressel abbia preparato alla perfezione la partita.

Il secondo quarto inizia dove il primo era terminato, con la differenza che la difesa di Oregon pare abbia preso le misure, i DB marcano stretti i WR dei Buckeyes, correre non è più difficile perchè gli spazi si riducono, d'altronde non puoi far correre un QB per tutto il primo tempo rischiando di farlo arrivare spompato a fine partita, nel primo drive del secondo quarto i Ducks arrivano ad un passo dalla segnatura ma devono accontentarsi di un FG dalle 25 yards. Adesso le parti si sono invertite, Ohio State stenta nonostante Pryor faccia ottime scelte quando lancia, la OL tiene ancora benissimo, ma è l'attacco di Oregon che adesso ingrana, Kelly ha capito che non si può correre per vie centrali, quindi usa schemi offensivi per sfruttare la velocità  di James verso l'esterno, l'accorgimento funziona e dopo 6 minuti Blount segna dopo il replay arbitrale, siamo in parità  10-10.

La difesa di OSU stenta mentre l'attacco di Oregon è davvero in palla, Masoli opera speso sulle bootleg per sbilanciare la difesa dei Buckeyes e trovare un WR libero, Blount viene usato per piccoli guadagni mentre James è letale quando prende velocità , ma per entrambi la endzone è proibita, Herron converte un cruciale 4&1 ma ancora una volta Ohio State deve accontentarsi dell'ennesimo FG dalle 30 yds. Manca meno di un minuto all'intervallo, Masoli cerca rapidamente di guadagnare terreno ma forza su un WR raddoppiato e la difesa di OSU intercetta facilmente sulle proprie 30 yds

Nel dirigersi verso lo spogliatoio Tressel appare molto soddisfatto dei suoi ragazzi, intervistato dalla CBS dichiara "stiamo davvero giocando bene sia in attacco che in difesa, affrontiamo una delle squadre offensivamente più forti del campionato, dobbiamo dare il meglio come abbiamo fatto nel primo tempo", non gli fa eco Kelly "Pryor sta disputando una grande partita ( che sia un profeta?), da parte nostra dobbiamo cercare di controllarlo e di essere più incisivi in attacco".

Per ora il punto cruciale della partita è il controllo dell'orologio, l'intento di Tressel è quello di tenere in campo la difesa di Oregon il più al lungo possibile per farla arrivare senza fiato a fine partita, e lasciare l'attacco dei Ducks a bordo campo in modo che non possa incidere nel risultato della partita.

Coach Kelly nel secondo tempo cambia le carte in tavola, poche corse centrali e solo con Blount, maggior uso di screen e bootleg per non dare punti di riferimento alla difesa di Ohio State, in attacco Kelly anche Barner sia sulle corse che in ricezione, proprio Barner apre il quarto con una corsa laterale da 25 yds, nelle azioni successive Oregon arriva vicina alla endzone, Masoli finta una corsa di James sul quale si concentra gran parte della difesa di OSU, corre per 3 yds, rompe un placcaggio e segna il vantaggio per i Ducks, siamo 17-16, questa rimarrà  l'unica segnatura di Oregon per il resto della partita.
Pryor è il predestinato, prende sulle spalle l'intero attacco dei Buckeyes, drive dopo drive guadagna terreno con lanci brevi e precisi sui quali i DB di Oregon posso ben poco, Herron viene usato poco ma in maniera efficace per chiudere down cruciali, ancora una volta OSU non riesce a segnare accontentandosi dell'ennesimo FG dalle 38 yards, siamo 19-17.

Tressel sprona i suoi ragazzi, l'ordine è limitare Masoli e James ad ogni costo, il coach comanda i ragazzi eseguono, ma James non lo si scopre certo oggi, la OL apre il mare e il piccoletto ci si infila a tutta velocità  guadagnando ben 30 yds, ma nel drive successivo avviene l'imponderabile, Blount sulle 10 yds perde il controllo del pallone che finisce nella endzone di OSU, nessuno la controlla e il pallone finisce fuori, Oregon perde una grande chance per spezzare in due la partita.

OSU ha la palla in mano per controllare la partita, ma i blitz della difesa di Oregon si fanno insistenti e continui, su uno di essi Pryor forza cercando Posey sulla sideline, ma il S Boyett è ben piazzato ed intercetta senza difficoltà , così finisce il terzo quarto, sempre 19-17 OSU.

Nell'ultimo quarto Pryor mostra tutte le sue enormi potenzialità , converte due 3 e lungo, quello più importante,su un 3&13, pesca Ballard in mezzo a tre DB, a 7 minuti dalla fine lancia una spirale perfetta per Posey, Tressel ,solitamente molto pacato, si lascia andare ed esulta, capisce che adesso la partita è sul binario giusto per i suoi ragazzi, ma come diceva il compianto Boskov "partita finisce quando arbitro fischia".
Sul kickoff, Burner si sposta verso sinistra, lo segue l'intero special team dei Buckeyes, ma la palla da Burner va nelle mani di Harris che percorre l'intera sideline fino ad arrivare sulle 30 yds di Ohio State, mancano 5 minuti alla fine, l'unica possibilità  per Oregon di rimanere in partita è segnare subito un TD.

Ma la difesa dei Buckeyes torna a dominare, Masoli lancia due incompleti, e sul terzo down subisce un sack perdendo 8 yds, Flint calcia dalle 45yds, ma il pallone finisce ben lontano dai pali, qui terminano le speranze di Oregon di rimanere in partita.

Tressel ,dopo il consueto bagno di Gatorade, può finalmente esultare, tante delusioni e cocenti sconfitte hanno segnato tutta la sua carriera di capo allenatore, negli ultimi 9 anni alla guida di Ohio State ha visto i suoi ragazzi crescere come uomini e come sportivi, ogni hanno tanti campioni lasciano Columbus per approdare nella NFL, ma ogni stagione Ohio State è sempre competitiva, e lo stesso Tressel ha dimostrato di essere un grande stratega.

Pryor ha mostrato tutto il suo talento sul palcoscenico più importante, eletto MVP all'unanimità  chiude la partita con 266 yds, 2 TD e 1 INT, a cui aggiungere anche 20 corse per 72 yds, ma sopratutto mostrando un'accuratezza e una gestione della partita da veterano, qualità  di cui molti dubitavano prima dell'inizio della stagione.

Oregon ha fallito nella partita che valeva una stagione, ma non per demerito proprio, ma il merito va attribuito agli avversari che sono arrivati preparati e motivati, per OSU fermare le corse di James (solo 70 yds corse) e i lanci di Masoli ( 9-20, 80 yds peggior prestazione dell'anno) era fondamentale la squadra di coach Kelly non riesce ad esprimere il suo potenziale e a segnare con continuità , i Ducks hanno però un futuro radioso, Masoli e gran parte dei titolare di questa stagione ritorneranno anche il prossimo anno, questa potrebbe essere la squadra capace di dominare la PAC 10 per molti anni a venire.

La chiave della partita è stato il controllo del cronometro, alla fine i Buckeyes sono stati in possesso del pallone per ben 41 minuti, nel quarto periodo in 13 giochi hanno macinato 80 yds mangiando ben 6 minuti togliendo così ogni speranza a Oregon per ritornare in partita.

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