Eccolo, nella sua prima apparizione nella Big Apple: Kazuo Matsui !
Sembra un po' una parodia la situazione baseballistica newyorkese, un po' come quando nell' Ascoli arrivò Hugo Maradona, fratello meno dotato del grande Diego, ma la situazione in realtà è tutt' altro che una parodia, i Mets stavolta fanno sul serio.
Dopo le dichiarazioni di fratellanza tra il front-office di Flushing e Mike Piazza, che sembrano avere scongiurato una trade riguardante il catcher della Pennsylvania, i New York Mets si sono assicurati lo shortstop giapponese Kaz Matsui, omonimo e senza legami di parentela con il più famoso Godzilla che veste la casacca dei cugini del Bronx. Come detto, sembra una pantomima, ma è appurato che Kaz Matsui è un giocatore dall' enorme potenziale, lo sta a testimoniare il fatto che gli stessi Yankees si erano insistentemente fatti avanti per appropriarsi dello shortstop omonimo di Hideki.
Comincia così a delinearsi il line-up dei Mets, ancora comunque bisognosi di interventi di prima necessità in alcuni reparti. Il mercato sembra offrire comunque qualcosa di interessante. Le parole grosse erano Luis Castillo, Ugueth Urbina, Mike Cameron e Miguel Batista. Per Castillo il discorso si è chiuso nel momento della firma di Kaz Matsui, anche se le speranze di portarlo a New York erano comunque flebili. Anche Ugueth Urbina sembra non incontrare i favori del general manager Jim Duquette e di Art Howe, essendo la loro idea quella di non affidarsi a "mezze misure" e di prendere un closer con la C maiuscola, e in assenza di quello, fare crescere un giovane pitcher del bullpen in quel ruolo.
Sono molto più approfondite invece le trattative per Mike Cameron e per Miguel Batista. Ci sono stati reiterati contatti con entrambi i giocatori, e tutto dovrebbe essere definito nei giorni a venire. Andiamo per ordine: i Mets hanno bisogno di un paio di esterni, di un buon partente, di un closer e di un po' più di continuità nel bullpen. Con Mike Cameron la sezione esterni avrebbe tra le proprie fila un vero e proprio fuoriclasse, capace anche di essere leader nei momenti difficili. Con Miguel Batista la rotazione dei partenti sarebbe buona, non straordinaria ma di certo da rispettare, sperando nella tenuta di Leiter, nella riabilitazione di Glavine e nella crescita di Seo.
Gli interni dovrebbero essere il fiore all' occhiello dei New York Mets, con Mike Piazza e Jason Phillips dietro il piatto e in prima base (magari non esattamente in quest' ordine), con Josè Reyes spostato in seconda base (super Joe McEwing è ufficialmente sul mercato) per fare spazio in shortstop a Kaz Matsui e infine con Ty Wigginton in terza base. Il bullpen è sempre una incognita, è una entità troppo variabile per essere definita buona o cattiva nella off-season. Appare comunque certo che qualche aggiunta non guasterebbe.
L' attacco non dovrebbe essere un problema per i Mets, con bocche da fuoco come Reyes, Phillips, Piazza e Floyd (sperando che questi ultimi due rimangano integri fisicamente per gran parte della stagione), e con l' eventuale aggiunta di Cameron, il line-up offensivo è di assoluto prim' ordine. La buona notizia è che sembra chiaro l' intento del front-office del Queens di puntare in alto, di puntare perlomeno a dei play-off da protagonisti, insomma di non fare la politica del risparmio. Rimangono miliardi di incognite, certo, ma le incognite sono parte integrante di tutte le off-season, e molto spesso anche delle regular-season e dei play-off stessi.
Intanto in giro per le migliaia di negozi di gadget di New York, oltre alle magliette pin-stripes numero 55 di Matsui, c' è anche la maglietta blu-arancio-nera numero 25 di Matsui, Little Godzilla, e questa è già una buona notizia.