Michigan torna a volare

Tate Forcier, nuova guida dei Wolverines e grande protagonista del match contro Notre Dame.

The M is back! Uno dei college più famosi degli states è tornato grande in una sfida dal sapore antico, giocata contro i rivali storici di Notre Dame e vinta proprio in dirittura d'arrivo, grazie ad un'intuizione da campione di un ragazzo che sembra destinato a ripercorrere le gesta dei suoi più grandi predecessori, Tate Forcier, freshman quarterback arrivato ad Ann Arbor per risollevare le sorti di un programma caduto in disgrazia l'anno passato e risorto in questo avvio di stagione.

Dopo il peggior record, 5-9, nella storia dell'università  Rich Rodriguez rischiava infatti di dover alzare bandiera bianca arrendendosi ad una realtà  che vedeva Michigan come una squadra di football mediocre, sorte che in questo senso lo avvicinava al collega degli Irish Charlie Weiss, guardato ormai in cagnesco da diversi Alumni dopo le ultime, altalenanti, stagioni, e sempre più vicino al licenziamento nonostante i poll che lo vedevano partire al 18 posto del ranking nazionale.

Un ranking che appartiene nuovamente anche ai Wolverines, rientrati proprio all'ultima posizione della famigerata Top 25 dopo questa vittoria, in parte inaspettata, ottenuta contro una squadra dotata di maggiore esperienza e qualità , soprattutto nel backfield, dove staziona uno dei più interessanti prospetti della NCAA, il quarterback Jimmy Clausen, atleta che pare, finalmente, definitivamente maturato.

Con queste premesse e la concreta possibilità  di andare sull'1-1 dopo la bella vittoria sui cugini di Western Michigan in avvio di stagione, ad Ann Arbor la tensione era papabile, tanto più con un Michigan Stadium strapieno, che vedeva 110,000 anime pronte ad esultare e gioire ad ogni sussulto offensivo dei propri eroi; una tensione che irrimediabilmente pesava su un ragazzino di diciannove anni con appena 60 minuti di college football alle spalle e nulla più, nemmeno una redshirt season in cui prendere confidenza con playbook e compagni.

Il pupo in questione è però probabilmente la più bella sorpresa di questo avvio di stagione al pari del suo giovane collega, altro freshman, Matt Barkley, che qualche ora più tardi guiderà  i suoi Trojans ad un'importantissima vittoria su Ohio State, e rappresenta il futuro per un team che sembrava destinato a sparire sotto il peso di un'eredità  storica sempre più difficile da sopportare e supportare.

Michigan in questo ragazzo venuto dalla California che si fa chiamare Tate, per via del film Little Man Tate, conosciuto da noi come Il mio piccolo genio, ma in realtà  si chiama Robert, ha probabilmente trovato la guida che cercava da un paio d'anni, ovvero da quando a fine 2007 l'attuale backup dei Dolphins Chad Henne ha terminato la propria scholarship e si è dichiarato per il draft NFL, lasciando di fatto i Wolverines privi di un leader, tanto in campo quanto fuori.

Forcier, che ha avuto modo di conoscere alcuni dei suoi attuali teammates quando nel 2007 è stato un paio di settimane a far visita al suo fratello maggiore Jason, backup QB proprio di Henne prima di trasferirsi a Stanford, è arrivato ad Ann Arbor dopo aver ottenuto importanti riconoscimenti a livello personale ed essere stato indicato come miglior passer della nazione alla fine della junior season, chiusa con un invidiabile 77 % di passaggi completati, in cui ha guidato la Scripps Ranch High School fino alle semifinali regionali della California.

Considerato un quarterback dal grande futuro fin dagli anni del Pop Warner Football Championship, quando guidò gli Carsbald Charging Lancers alla finale nazionale, persa contro gli Oak Grove Rage, il numero 5 di Michigan sembra essere l'atleta ideale per emergere all'interno della spread offense di Rodriguez, che con lui è tornata a brillare come ai tempi di Morgantown, quando il principale interprete era un certo Pat White.

Memore della gloria regalatagli dal QB/WR in forza ai Miami Dolphins, l'head coach dei Wolverines aveva tentato di ingaggiare Terrelle Pryor nella passata stagione, ottenendo quel grande rifiuto che alla fine è stato una causa scatenante per la pessima stagione 2008 della squadra ma che, a vedere oggi Forcier in campo, ha permesso comunque a Michigan di trovare un ragazzo, ed un atleta, straordinario.

Abile tanto a correre quanto a lanciare, veloce di gambe e dotato di un braccio potente e preciso, Tate è piombato come un fulmine a ciel sereno nel match tra Michigan e Notre Dame, cambiandone l'inerzia e risultandone, infine, il fattore che ne ha maggiormente condizionato l'esito finale, che poteva anche cambiare, certo, se Weiss non si intestardiva ad insistere sui passaggi, due dei quali caduti incompleti, in quel penultimo drive offensivo degli Irish, ma che per fortuna ha seguito il suo destino, rivelandoci un giocatore del tutto nuovo.

Freddo, calcolatore come pochissimi altri ragazzi alla loro prima esperienza in NCAA, Forcier ha sezionato tutti i suoi ricevitori prima di trovare il target giusto verso cui effettuare il lancio decisivo, pazientando quanto bastava per concedergli il tempo necessario a liberarsi dalla pressante marcatura avversaria; un lancio da 5 yards per Greg Mathews quando mancavano 11 minuti sul cronometro che passerà  alla storia come la prima grande impresa del numero 5 di Michigan.

Autore di una partita arrembante, Forcier è venuto fuori proprio nel finale, lanciando 2 TD pass ed andando a segno con un touchdown personale dopo una corsa da 11 yards che ha sorpreso tutta la difesa di Notre Dame, intenta a seguire i movimenti dei suoi ricevitori, tra i quali oltre a Mathews, 5 per 68, si è fatto notare Kevin Koger, bersaglio del primo lancio in endzone del quarterback ed autore di 4 ricezioni per un totale di 38 yards nell'arco del match.

Match iniziato con il freno a mano tirato da entrambi gli attacchi, che ci hanno messo undici minuti abbondanti a trovare la prima realizzazione, formalizzata proprio dai padroni di casa grazie ad una corsa da 2 yard del valido Brandon Minor a cui gli Irish rispondevano timidamente sul finire del quarto, con il field goal da 34 yards di Mark Tausch; neanche il tempo di gioire per i 3 punti appena incamerati che ND subisce ancora una meta, questa volta ad opera del receiver Darryl Stonum, che li infila con una galoppata da 94 yards nel kickoff immediatamente successivo.

Correva voce che però in estate Weis avesse davvero lavorato bene con la squadra, forgiandola soprattutto sul carattere, e ciò trovava presto conferma con l'avanzare del secondo quarto, quando l'offense guidata da un buonissimo Clausen si rimetteva in carreggiata infilando due touchdowns ed un field goal in rapida successione che permettevano ai ragazzi di South Bend di portarsi in vantaggio; ad andare a segno sono stati i due ricevitori Golden Tate, 4 yards, e Michael Floyd, leading receiver degli Irish con 131 yards e 1 TD all'attivo a fine partita.

Prima dell'intervallo il kicker Jason Olesnavage riporta sotto i Wolverines con un field goal trasformato dalle 39 yards che manda le due compagini negli spogliatoi con gli ospiti che comandano 20 a 17; un risultato destinato a cambiare ancora altre sei volte, ad iniziare dalla già  citata ricezione in endzone di Koger, che sancisce il nuovo sorpasso targato Michigan nel terzo quarto, dove Forcier comincia a lievitare.

Il giovane quarterback inaugura infatti l'ultimo periodo con la corsa da 11 yards che gli toglie definitivamente qualsiasi paura, annullando timori ed inibizioni che poteva aver avuto alla vigilia di un match così importante e trasformandole in conoscenza, profonda, dei propri mezzi e delle grandi doti tecnico-atletiche; doti che gli torneranno assolutamente utili per avere ragione di Notre Dame nel rush finale.

Gli Irish infatti non mollano e con due drive consecutivi, favoriti anche dall'intercetto lanciato da Forcier, si riportano avanti grazie all'ottimo passing game orchestrato da Jimmy Clausen che confeziona il terzo TD pass, 21 yds., della partita trovando per la seconda volta le sicure mani di Golden Tate, che conclude con 9 ricezioni per 115 yards, e che poi lascia spazio alle corse del sorprendente Armando Allen Jr., autore di una prestazione superlativa, 21 portate per 139 yds, corredata dal rushing TD da 8 yards.

Con 5 minuti e 13 secondi da giocare una Michigan che sembrava ormai spacciata risorge dalle proprie ceneri e con piglio aggressivo va a prendersi una vittoria sognata da tanto tempo, che lo stesso protagonista della ricezione decisiva, Greg Mathews, non esita a definire "una delle più belle di sempre", ottenuta al termine di "una delle più grandi partite nella storia di quest'antica rivalità  tra Michigan e Notre Dame"; incredibilmente la stessa sensazione che molti di noi hanno avuto comodamente seduti sul divano di casa.

Il 38 a 34 con cui i Wolverines hanno avuto ragione dei Fighting Irish non è un semplice risultato di una partita da consegnare agli annali, ma è molto di più, perché rivela a tutti gli appassionati che due tra le più grandi squadre del college football sono in procinto di tornare, ricominciando a fare quello che gli è riuscito meglio nei tanti anni della loro lunga storia: vincere.

Ventidue è il numero di National Championship vinti dalle due università , equamente divisi, 11 a testa, come su due piatti della stessa bilancia, come due facce della stessa pagina di storia di quegli anni che hanno caratterizzato la nascita e l'espansione del football; 11 affermazioni tra il 1901 e il 1933, quasi un duopolio negli anni '40, quando dopo il doppio titolo assegnato nel 1947, che la Associated Press ha assegnato a Notre Dame (9-0) nonostante la vittoria di Michigan (9-0) nel Rose Bowl, i Wolverines furono l'unica squadra, nel '48, in grado di spezzare l'egemonia degli Irish, trionfatori nel '43, nel '46, nel '47 e nel 1949, con South Bend che rimane protagonista in tutti i decenni, ad eccezione degli anni cinquanta, fino al 1988, e Ann Arbor che torna al vertice quasi mezzo secolo più tardi, vincendo, ancora una volta, il Rose Bowl targato 1997, contro Washington State.

Vittorie ormai ingiallite dai lustri, dai dieci e dai vent'anni che grosso modo sono passati inesorabili su quelle gesta e che ancora più inesorabili hanno condizionato tutti gli atleti che queste due gloriose divise hanno indossato a partire da allora; peso che sentiranno probabilmente anche i protagonisti di oggi, che a differenza di quelli che negli ultimi anni sono transitati tra il Michigan e l'Indiana hanno un qualcosa in più. Quel qualcosa sono due quarterback in grado di riportarli ai vertici, Jimmy Clausen e Robert "Tate" Forcier, ragazzi californiani lanciatisi alla conquista del Nord.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Informativa cookie

Per far funzionare bene questo sito, a volte installiamo sul tuo dispositivo dei piccoli file di dati che si chiamano "cookies". Anche la maggior parte dei grandi siti fanno lo stesso.

Cosa sono i cookies?

Un cookie è un piccolo file di testo che i siti salvano sul tuo computer o dispositivo mobile mentre li visiti. Grazie ai cookies il sito ricorda le tue azioni e preferenze (per es. login, lingua, dimensioni dei caratteri e altre impostazioni di visualizzazione) in modo che tu non debba reinserirle quando torni sul sito o navighi da una pagina all'altra.

Come utilizziamo i cookies?

In alcune pagine utilizziamo i cookies per ricordare:

  • le preferenze di visualizzazione, per es. le impostazioni del contrasto o le dimensioni dei caratteri
  • se hai già risposto a un sondaggio pop-up sull'utilità dei contenuti trovati, per evitare di riproportelo
  • se hai autorizzato l'uso dei cookies sul sito.

Inoltre, alcuni video inseriti nelle nostre pagine utilizzano un cookie per elaborare statistiche, in modo anonimo, su come sei arrivato sulla pagina e quali video hai visto. Non è necessario abilitare i cookies perché il sito funzioni, ma farlo migliora la navigazione. è possibile cancellare o bloccare i cookies, però in questo caso alcune funzioni del sito potrebbero non funzionare correttamente. Le informazioni riguardanti i cookies non sono utilizzate per identificare gli utenti e i dati di navigazione restano sempre sotto il nostro controllo. Questi cookies servono esclusivamente per i fini qui descritti.

Che tipo di cookie utilizziamo?

Cookie tecnici: Sono cookie necessari al corretto funzionamento del sito. Come quelli che gestiscono l'autenticazione dell'utente sul forum.

Cookie analitici: Servono a collezionare informazioni sull'uso del sito. Questa tipologia di cookie raccoglie dati in forma anonima sull'attività dell'utenza. I cookie analitici sono inviati dal sito stesso o da siti di terze parti.

Quali sono i Cookie di analisi di servizi di terze parti?

Widget Video Youtube (Google Inc.)
Youtube è un servizio di visualizzazione di contenuti video gestito da Google Inc. che permette a questa Applicazione di integrare tali contenuti all'interno delle proprie pagine. Dati personali raccolti: Cookie e Dati di utilizzo. Privacy policy

Pulsante Mi Piace e widget sociali di Facebook (Facebook, Inc.)
Il pulsante "Mi Piace" e i widget sociali di Facebook sono servizi di interazione con il social network Facebook, forniti da Facebook, Inc. Dati personali raccolti: Cookie e Dati di utilizzo. Privacy policy

Pulsante +1 e widget sociali di Google+ (Google Inc.)
Il pulsante +1 e i widget sociali di Google+ sono servizi di interazione con il social network Google+, forniti da Google Inc. Dati personali raccolti: Cookie e Dati di utilizzo. Privacy policy

Pulsante Tweet e widget sociali di Twitter (Twitter, Inc.)
Il pulsante Tweet e i widget sociali di Twitter sono servizi di interazione con il social network Twitter, forniti da Twitter, Inc. Privacy policy

Come controllare i cookies?

Puoi controllare e/o verificare i cookies come vuoi - per saperne di più, vai su aboutcookies.org. Puoi cancellare i cookies già presenti nel computer e impostare quasi tutti i browser in modo da bloccarne l'installazione. Se scegli questa opzione, dovrai però modificare manualmente alcune preferenze ogni volta che visiti il sito ed è possibile che alcuni servizi o determinate funzioni non siano disponibili.

Chiudi