Snead, da riserva di McCoy nei Longhorns a guida indiscussa dei Rebels, tra i contender per il titolo nazionale.
A West la sfida per il dominio della division sembra riservata solo ai Rebels di Mississippi e ai Tigers di Louisiana State, che dopo aver vinto il titolo nazionale due anni fa vogliono provare a tornare in alto cambiando offensive coordinator e puntando su un nuovo quarterback dopo il fallimento di Jarrett Lee.
Alle loro spalle cercheranno di fare da terzo incomodo gli Alabama Crimson Tyde, che guidati dal formidabile receiver Julio Jones faranno di tutto per ripetere la passata stagione, che gli ha visti ad un passo dal BCS Championship, approfittando anche della ricostruzione in atto ad Auburn, dove Gene Chizik succede a Tommy Tuberville, ed Arkansas, e dell'ennesimo rinnovamento in corso a Starkville, sede dei Mississippi State Bulldogs, ancora una volta fanalino di coda della divisione.
Mississippi Rebels (OleMiss)
Passare dall'ultimo posto del ranking prestagionale al primo è possibile, come dimostrano i Rebels di coach Houston Nutt, che dopo il sorprendente 9-4 conquistato nella passata stagione, con annessa vittoria del Cotton Bowl, vogliono provare ad arrivare ancora più in alto, magari cominciando a contendere alla favoritissima Florida il titolo di SEC Champions.
La rinascita di Mississippi passa principalmente dal braccio dell'ottimo Jevan Snead, che alla prima season da starter ha lanciato per 2,762 yards, 26 touchdowns e 13 intercetti, dimostrando, anche se non ce n'era alcun bisogno, che come backup di Colt McCoy a Texas, avrebbe sprecato tempo, e talento, prezioso; dotato di un buon timing e di una decente mobilità , abile nel prendere sempre le decisioni migliori per far avanzare l'attacco, ha saputo rimettere in sesto il passing game pur non avendo a disposizione grandissimi ricevitori.
Escluso Mike Wallace, passato in NFL con comunque pochissime credenziali, l'attacco aereo si affida al piccolo e veloce Dexter McCluster, dotato di ottime mani e piuttosto letale sul profondo ma in perenne difficoltà contro i DB più fisici, che dovrebbe occuparsi di contrastare l'altro starter Shay Hodge, leader del reparto nel 2008 con 7225 yards e 8 TD all'attivo ed in leggero vantaggio rispetto al junior Markeith Summers, primo rincalzo davanti all'attesissimo freshman Patrick Patterson.
Tra i ragazzi appena reclutati ha buonissime possibilità di diventare subito titolare il left tackle Bobbie Massie, prospetto dell'Alabama che ha le potenzialità per sostituire degnamente il formidabile Michael Oher, che per anni è stato il punto di forza di una linea diventata sempre più solida e completa; al suo fianco agirà il sophomore Rishaw Johnson, unico giovane all'interno di una OL espertissima formata dal centro Daverin Geralds, dal RG Reid Neely, e dall'All-American tackle John Jerry, tutti senior in cerca della definitiva consacrazione.
Considerata uno dei reparti che ha permesso ai Rebels di fare il salto di qualità , la linea offensiva oltre a Snead dovrà proteggere adeguatamente il runningback che si siederà nel backfield, ovvero il sophomore Brandon Bolden, reduce da una stagione positivissima come matricola in cui ha corso per 542 yards, facendosi battere solo dal già citato Dexter McCluster, un "ibrido" che potrebbe essere saltuariamente impiegato come runner, ad esclusione delle situational offense, dove invece dovrebbe trovare spazio il senior Cordera Eason.
Sempre un senior sarà il titolare nella posizione di tight end, dove Gerald Harris si fa preferire per le sue buone doti in fase di ricezione rispetto a Reggie Hicks, più abile a bloccare e quindi ad aprire spazi in campo aperto. In difesa esperienza e solidità sono le qualità principali di una linea che fa affidamento su due potenziali All-American del calibro di Ted Laurent, defensive tackle da 24 placcaggi nell'ultima stagione, e Greg Hardy, leader dei blitzer con 8.5 sacks totalizzati nel 2008, che saranno affiancati da Marcus Tillman e Lawon Scott, fattosi preferire nel ruolo di DT al talentuoso Jerell Powe, sempre irrimediabilmente sovrappeso.
Non ha di questi problemi invece Jonathan Cornell, ancora una volta chiamato a dirigere un reparto di linebackers, in cui è MLB, molto fisico ed abbastanza produttivo, che nella passata stagione è riuscito ad arginare piuttosto bene gli attacchi avversari, puntando sulla discreta velocità di Allen Walker, giocatore che verrà impiegato nuovamente sul lato opposto a Patrick Trahan, atteso ad una stagione di alto livello dopo le ottime prove fornite durante i training camp; rapido ed aggressivo, potrebbe rivelarsi la sorpresa dei Rebels in vista del prossimo draft.
Evento dove sicuramente si presenta come papabile protagonista Kenderick Lewis, free safety dotata di una buona tecnica di placcaggio e capace di svolgere un importante lavoro contro le corse che ha chiuso la passata stagione da leading tackler della squadra con 85 stops messi a segno, preparandosi a vivere un 2009 da leader di secondarie esperte e pronte a difendere ogni centimetro di campo; l'unico junior titolare giocherà al suo fianco nel box, la SS Johnny Brown, mentre toccherà a due senior coprire le sideline, Cassius Vaughn, in cerca di consacrazione, e Marshay Green.
Molto esperto e preciso, nonché altro punto di forza della squadra, il kicker Joshua Shene, nominato All-SEC nell'ultima stagione e con discrete possibilità di entrare nel draft NFL al termine di questa, dove con i suoi Rebels spera finalmente di conquistare l'accesso ad un bowl BCS, magari grazie anche ad un calendario che non si presenta affatto difficile, riservando un solo, difficilissimo, scoglio da superare; la sfida intradivisionale con Louisiana State, in programma il 21 Novembre. Se fino ad allora la difesa sulle corse sarà stata magica come nel 2008, dove ha concluso con appena 85.5 yards concesse a partita, una vittoria potrebbe addirittura aprire ad Ole Miss le porte del Championship.
Louisiana State Tigers (LSU)
Un 2008 altalenante all'indomani del titolo nazionale vinto con Flynn al timone nel 2007 ha spiazzato Les Miles e i suoi Tigers, costretti a giocarsi un bowl di secondo piano, il Chick-fil-A-Bowl, dopo una stagione condotta senza grandi acuti e con tante, troppe, cadute, tra le quali quella conto la numero 1 Alabama, che probabilmente è costata a LSU le possibilità di mantenersi ai vertici del ranking NCAA.
Sconfitta a parte rimediata con i Crimson Tyde a non funzionare l'anno passato sono state molte cose, partendo dalla cabina di regia dove sono miseramente fallite le speranze riposte nelle braccia di Jarrett Lee, che ha lanciato 1,672 yards, 14 touchdowns e 16 intercetti, fino ad arrivare al reparto difensivo, costantemente messo alle corde dagli avversari che in più occasioni hanno superato, un paio di volte anche abbondantemente, i 30 punti.
A farne le spese per un annata tragicomica sono stati i due defensive coordinator Doug Mallory e Bradley Dale Peveto, allontanati in fretta e furia da Baton Rouge e prontamente sostituiti da John Chavis, ex Tennesse con alle spalle una buona esperienza in NCAA; l'ex coordinatore dei Volunteers è arrivato in Louisiana con le idee chiarissime, ed in cima alla lista, prima di qualunque ristrutturazione o rinnovamento, si è appuntato che occorre far ritrovare al reparto sicurezza e fiducia nei propri mezzi.
Senza il playmaker Tyson Jackson il talento, nella difesa dei Tigers, rimane di altissimo livello, con diversi giocatori esperti che possono puntare ad entrare negli All-American Team a fine stagione e, di rimando, tra i prospetti che si contenderanno una chiamata al prossimo draft NFL; tra questi può entrarvi senza problemi il senior linebacker Harry Coleman, che dopo i 71 tackles messi a segno nel 2008 ha deciso di tornare in Louisiana per giocare l'ultima stagione collegiale, andando a completare un reparto mediano solido ed alquanto consistente che può contare sul MVP del Chick-fil-A-Bowl Perry Riley, 60 placcaggi in regular season, e sullo junior Kelvin Sheppard, ragazzo ben fisicato e di notevole talento.
Un passo più indietro a reggere le fila delle secondarie ci sarà la safety Chad Jones, che potrà contare ancora una volta sul fondamentale contributo del cornerback Chris Hawkins, miglior intercettatore della squadra nella passata stagione con 3 intercetti all'attivo; oltre a questo tandem ormai abbastanza collaudato si attende l'esplosione del true freshman Craig Loston, tra i pezzi pregiati del recruit, che permetterebbe a Coleman di giocare come MLB nella maggior parte degli schemi difensivi, riportando l'altro senior Jacob Cutrera al ruolo di backup.
Nuova cura anche per la linea difensiva, dove il veterano NFL Brick Haley, ex Chicago Bears, si prenderà cura di un gruppo di talenti guidati dal defensive end Rahim Alem, leader della squadra per sacks messi a segno, 8.0, e altro grande lineman prodotto dall'ottima scuola di LSU che ultimamente a sfornato due prime scelte come il già citato Jackson e l'altro Chiefs Glenn Dorsey, che dovrebbe trovare il suo erede nella matricola Chris Davenport, DT che già nel corso della stagione potrebbe soffiare il posto ad uno dei due veterani, Al Woods o Charles Alexander.
Stessa cosa potrebbe capitare per la posizione di quarterback dove c'è grande attesa intorno al talento di Russell Shepard, pitcher atletico, mobile, e dotato di un braccio piuttosto potente che potrebbe addirittura scavalcare il sophomore Jordan Jefferson, ormai preferito a Lee per lo spot titolare ma mai del tutto convincente, nonostante qualche buona prova in cui ha dimostrato di saper guidare l'attacco.
Molto, nella scelta definitiva, dipenderà anche dall'intesa che il quarterback riuscirà a trovare con il proprio reparto ricevitori, dove spicca il velocissimo Brandon LaFell, leading receiver con 929 yards e 8 TD all'attivo e papabile first round pick del prossimo draft; oltre a lui non vanno sottovalutati lo junior Terrance Tolliver, il minuto Trindon Holliday, appena 165 centimetri d'altezza ma dotato di una velocità abbagliante, e il volto nuovo Reuben Randle, giovane che potrebbe avere un impatto devastante fin dalle prime battute del torneo NCAA.
Impatto che promette di avere anche il backfield, dove dovrebbero alternarsi due buonissimi atleti del calibro di Charles Scott, miglior runningback nella passata stagione con 1,174 yards e 18 TD, e Keiland Williams, valido runner che sembrava destinato a diventare titolare indiscusso ma che ha perso il posto ad inizio passata stagione, che cercheranno di mantenere l'attacco su corsa ai livelli del 2008, quando conquistò 2,168 yards per 27 touchdowns totali.
Per farlo avranno certamente bisogno di prove convincenti da parte della linea offensiva, guidata ancora una volta dall'All-American tackle Ciron Black, unico baluardo rimasto sul lato sinistro dopo la partenza di Herman Johnson; sulla destra oltre all'altro senior Lyle Hitt agirà Joseph Barksdale, RT che ha già fatto intravedere ottime cose nella sophomore season e che si spera possa fare da esempio per i due volti nuovi del reparto, il center T-Bob Hebert e il LG Josh Dworaczyk, entrambi al secondo anno in Louisiana.
A Baton Rouge si continua quindi con il rinnovamento ciclico che ha permesso al programma di football di rimanere ai vertici negli ultimi 5-6 anni, e con un calendario non impossibile nelle prime settimane non è detto che Miles sia tentato da dare spazio al talentuoso Shepard, un ragazzo che dopo essere arrivato con i galloni di numero 1 della nazione potrebbe davvero riscrivere i record universitari; d'altronde, con Georgia, Florida, Alabama, ed Ole Miss che verranno affrontate solo da inizio ottobre in avanti di tempo per maturare e prendere confidenza con il pianeta NCAA ce ne sarebbe abbastanza.
Alabama Crimson Tyde
Arrivare in vetta alla NCAA ha fatto venire le vertigini ad Alabama, che nel rush finale della passata stagione ha mollato sensibilmente fallendo di fatto il viaggio al Championship BCS proprio in dirittura d'arrivo di un torneo che li aveva visti imbattuti per moltissimo tempo; buona parte del merito della serie entusiasmante di vittorie conquistate dai Crimson Tyde è andata a John Parker Wilson, quarterback che proprio nell'ultimo anno universitario ha dimostrato tutte quelle potenzialità che gli erano state riconosciute in precedenza e, soprattutto, all'atto del recruiting.
Ripartire senza la sua esperienza e la sua classe non è stato assolutamente facile, tanto che Nick Saban ha voluto fin da subito vagliare la reale consistenza del nuovo QB Greg McElroy, rivelatosi a sorpresa un leader dell'attacco, capace di guidare la squadra con piglio sul campo e in grado di farsi seguire anche dai compagni sulla carta più esperti; positivo quando è stato chiamato in causa nel SEC Championship e nel Sugar Bowl, ha confermato queste buone sensazioni anche durante i camp primaverili, quando ha messo in fila i papabili avversari.
Il freshman Star Jackson e Thomas Darrah, dotato di un braccio potentissimo, dovranno infatti sedersi sulla sideline, come lo stesso numero 12 di Alabama ha fatto per anni, prima alla Southlake Carroll HS in Texas, quando era la riserva dell'ex QB di Missouri Chase Daniel, e poi proprio a Tuscaloosa, attendendo invano un crollo di Wilson; sempre un ex backup dovrebbe essere il suo compagno nel backfield, visto che il sophomore Mark Ingram pare ormai il più accreditato a raccogliere l'eredità di Glenn Coffee, nonostante la pressante concorrenza Trent Richardson, star recruit che proviene dalla stessa high school della stella NFL Emmitt Smith, Escandia (Florida), e che sembra prontissimo a ritagliarsi uno spazio già nella sua prima stagione in NCAA.
Stagione che l'ottimo Julio Jones, colpaccio del passato reclutamento, si è già messo alle spalle diventando subito il leading receiver dei Tyde con 924 yards e 4 TD realizzati in 58 ricezioni, e dimostrando di avere le carte in regola per essere il nuovo WR numero 1 dell'intero panorama del college football; al suo fianco, sulla sideline opposta, dovrebbe stazionare il senior Mike McCoy, fattosi preferire finora a Earl Alexander e Marquis Maze, con Colin Peek e l'interessante sophomore Brad Smelley impiegati nella posizione di tight end.
Con la formazione a doppio TE che sembra essere la preferita da Saban la linea rimasta orfana dell'All-American Andrè Smith e del centro Antoine Caldwell riceverà importanti aiuti che gli permetteranno di togliere un po' di pressione dai suoi nuovi componenti; lo JUCO transfer James Carpenter e il potente William Vlachos saranno le due new entry che dovranno rafforzare un reparto in cui l'unico senior rimasto è l'altro All-American Mike Johnson, guardia ben fisicata e piuttosto mobile che funge da stantuffo per tutta la OL.
Sulla trincea opposta si attende una stagione di alto livello da parte del nose tackle Terrence Cody, talento in odore di NFL che fungerà da perno centrale di una linea a tre che comprenderà gli altri senior Brendon Deaderick e Lorenzo Washington, e che dovrà aprire importanti spazi per le penetrazioni dei linebackers, capitanati dall'ottimo ILB Rolando McClain, junior da 95 tackles nel 2008 che affiancherà all'interno Brandon Fanney; sui lati esterni agiranno il valido Cory Reamer, giocatore all'ultimo anno, e Dont'a Hightower, sophomore da seguire con estrema attenzione che dovrà comunque guardarsi dal nuovo arrivato Nico Johnson, considerato l'OLB numero 2 della nazione.
Sempre un sophomore sostituirà nelle secondarie la SS Rashad Johnson, sarà infatti Robby Green ad affiancare il senior Justin Woodell, lasciando all'altro giocatore d'esperienza del reparto il ruolo che più gli compete, quello di cornerback; Javier Arenas, All-American returner, continuerà infatti a difendere la propria zona di competenza sulla sideline, cosa che dovrà fare sul lato opposto anche Kareem Jackson, in attesa di vedere all'opera l'ottimo Dre Kirkpatrick, valutato cornerback numero 1 della nazione a livello di high school.
Un recruit importante e la voglia di conquistare il terzo accesso ad un bowl in tre anni consecutivi dimostrano che Saban vuole portare Alabama ai vertici della NCAA, per questo sarà fondamentale far integrare i volti nuovi nei primi mesi di regular season, ovvero prima di affrontare tra metà ottobre ed inizio novembre le due corazzate della SEC West, Mississippi e Louisiana State.
Aubrun Tigers
Una stagione partita con ben altri auspici e conclusa in maniera pessima ha segnato la fine dell'avventura di Tommy Tuberville, che ha lasciato con un record 84-40 all'indomani del bruttissimo shootout rimediato contro i rivali storici di Alabama, inaugurando, di fatto, l'inizio di una nuova era per i Tigers, che ripartono da Gene Chizik, ex head coach di Iowa State che era già transitato in passato da Auburn, ricoprendo la carica di defensive coordinator/defensive backs coach a cavallo tra il 2002 e il 2004.
Con il poco invidiabile record 5-19 rimediato nelle ultime due stagioni con i Cyclones, una delle cenerentole della Big XII, dovrà lavorare parecchio per rilanciare i Tigers, soprattutto dopo aver cambiato entrambi i coordinatori e buona parte dello staff, sia tra i coach che tra gli scout che si occupano del recruit; come se non bastasse il nuovo HC dovrà fare i conti anche con una guida inedita e del tutto inesperta per il suo attacco, Neil Caudle, junior con alle spalle pochissime apparizioni in NCAA che ha strappato il ruolo di QB titolare a Kodi Burns durante il training camp, approfittando delle assenze del senior Chris Todd e del freshman Barrett Trotter, entrambi fuori dai giochi per infortunio.
Non è una novità invece chi vestirà i panni della stella della squadra, Ben Tate, senior runningback fermamente deciso a proseguire sull'ottima strada tracciata nelle scorse stagioni che lo ha portato a correre per 1,295 yards in carriera nonostante abbia diviso costantemente il backfield con i suoi predecessori; al suo fianco, nel tentativo di essergli quanto più d'aiuto possibile, ci sarà il versatile Mario Fennin, giocatore abile a guadagnare yards anche in fase di ricezione.
Sui passaggi Auburn proverà invece ad investire puntando su un reparto giovane, dove l'unico con una certa esperienza è lo junior Tim Hawtorne, che dovrà fare da guida per i due sophomore Quindarius Carr e Darvin Adams, i quali dovranno guardarsi dal talento di DeAngelo Benton, interessante receiver fisicato con buone doti da playmaker strappato a LSU nel National Signing Day; oltre alla sua possibile esplosione si cercano conferme nel tight end Tommy Trott, unico leader offensivo ritornato oltre a Tate per la senior season.
Senza grossi nomi su entrambe le linee e con un grande vuoto nel mezzo di quella difensiva causato dalla partenza di Sen'Derrick Marks, il nuovo DC punterà tantissimo su Antonio Coleman, defensive end aggressivo e abile a causare perdite di yards avversarie; un passo più indietro c'è molta attesa intorno al JUCO transfer Eltoro Freeman, un linebacker che pare avere un radar al posto degli occhi per la facilità con cui si fa trovare presente nel luogo di sviluppo dell'azione.
In una mediana dove l'unico con un po' di esperienza sul campo è il WLB Craig Stephens, toccherà alle secondarie tenere botta nelle partite più dure vista la presenza del leading tackler della passata stagione, la SS Zack Etheridge con 75 tackles, ed elementi davvero validi come l'altra safety Mike McNeil, che dovrebbe aver recuperato dopo l'infortunio alla gamba, e il corner Walter McFadden, dotato di un buon fiuto per il pallone che ha deviato diversi passaggi nel corso del 2008 e pronto ad entrare in corsa per il prossimo draft.
Con una squadra da ricostruire e del talento piuttosto latente in quasi tutti i reparti non sarà facile per Chizik far dimenticare in fretta la prima mancata qualificazione ad un bowl dal 1999, anche se le potenzialità per arrivare a giocare la postseason ci sono tutte, sempre sperando che ancora una volta non sia fatale il derby con Alabama, quest'anno programmato proprio per l'ultima di stagione regolare, il 27 novembre.
Arkansas Razorbacks
Il secondo anno di Bobby Petrino in Arkansas comincia con dei buoni auspici anche se non sarà facile emergere in una division difficile nonostante il debutto in maglia Razorback del più grande colpo fatto dall'head coach dopo il suo arrivo, nel 2007, ovvero l'ingaggio di Ryan Mallett, quarterback rimasto fermo nel 2008 a causa delle regole sui trasferimenti in NCAA a cui ha dovuto sottostare dopo aver lasciato anzitempo Michigan.
Con una serie di buonissime prove durante le sedute primaverili pare essere l'erede designato di Casey Dick, che ha lasciato l'università dopo aver chiuso la carriera collegiale; nonostante il lungo periodo lontano dai campi l'ex Wolverine è comunque risultato abbastanza in forma, allontanando di fatto la concorrenza del redshirt freshman Tyler Wilson, che sembrava avere qualche chanches di partire titolare.
Non dovrà guardarsi le spalle invece Michael Smith che dopo aver fugato qualsiasi dubbio sulla sua inadeguatezza a reggere il peso di un attacco in solitaria a causa di una taglia ridotta, è pronto a dimostrarsi un runningback efficiente e produttivo nella sua ultima stagione a Fayetteville, dove sarà il punto di forza offensivo al pari del valido TE D.J. Williams, che ha ricevuto per 723 yards e 3 touchdowns nel 2008.
Le altre opzioni disponibili per il passing game di Mallet che avrà davanti una linea orfana dell'All-American Jonathan Luigs, sostituito dal junior Wade Grayson, saranno i receiver Joe Adams e London Crawford, senior che dovrebbe fungere da ricevitore di possesso; per difendere la tasca viene tenuta in grandissima considerazione la coppia che occupa il lato destro, formata dai due starter della passata stagione Mitch Petrus e Ray Dominguez, talento da seguire con attenzione.
Sulla linea difensiva la maggior parte del lavoro graverà sulle spalle dell'end Adrian Davis, buon pass rusher giunto al suo ultimo anno in NCAA come l'All-SEC defensive tackle Malcom Sheppard, il linebacker Wendel Davis e la safety Matt Harris, i quali saranno sicuramente supportati dall'ottimo MLB Jerry Franklin, reduce da una grandissima freshman season che lo ha visto chiudere con 85 tackles all'attivo.
Con alcune grandi incognite nelle secondarie per Petrino sarà fondamentale conquistare quante più vittorie possibili nella prima parte della stagione, quando rischia seriamente di giocarsi la stagione in cinque partite consecutive che metteranno di fronte ai suoi Razorbacks, Georgia, Alabama, Texas A&M, Auburn e Florida; se riuscirà a centrare qualche risultato positivo li in mezzo il 2009 potrebbe anche concludersi positivamente.
Mississippi State Bulldogs
Dopo una nuova stagione fallimentare nel 2008 a Starkville hanno deciso di dare spazio ai giovani, puntando su Dan Mullen, ex componente dello staff di Urban Meyer a Florida University che ha subito messo le cose in chiaro, rivoltando come un calzino il programma dei Bulldogs e mettendo su le basi per permettergli, quanto prima, di raggiungere i vertici della NCAA.
Le premesse per arrivare in altro ci sono tutte, dal grandissimo lavoro fatto per il recruiting fino all'entusiasmo che in poche settimane è riuscito trasmettere ai suoi nuovi fans e, più in generale, all'intera cittadina del Mississippi in cui ha sede il campo di MSU, dove, a seguire il classico spring game si sono ritrovati in 31,600, giusto 26,600 anime in più di quelle che hanno seguito lo stesso evento nel 2008.
Entusiasmo a parte Mullen ha dimostrato di voler fare sul serio, passando buona parte della primavera a ricostruire un attacco che l'anno passato ha chiuso al centotredicesimo posto del ranking, affidandolo nuovamente a Tyson Lee, che ritornerà starter dopo aver completato quasi il 60 % dei passaggi tentati nel 2008; in caso di un suo mancato adeguamento alla spread offense del nuovo HC, potrebbero sostituirlo il sophomore Chris Relf, atletico e dotato di un discreto braccio, e la matricola Tyler Russell, che ha visitato il campus in estate per imparare il playbook offensivo.
Qualunque sia il titolare si troverà a disposizione il veloce receiver O'Neal Wilder, freshman molto fisico ma dotato di una buona rapidità di movimento che giocherà sul lato opposto al veterano Brandon McRae, tra i migliori nella passata stagione con 518 yards ricevute; a completare il reparto ci penserà il TE Kendrick Cook, sophomore che dovrà collaborare attivamente in fase di bloccaggio con la linea guidata dal talentuoso tackle Derek Sherrod, junior che garantisce un'ottima protezione sia nelle azioni di passaggio che in quelle di corsa.
In queste il protagonista sarà senza alcun dubbio Anthony Dixon, 869 yards e 7 TD nel 2008, arrivato al quarto anno da starter dopo essere partito titolare già nella stagione da freshman; ben strutturato fisicamente, ha abbastanza velocità per conquistare terreno in qualsiasi tipo di azione, sia all'interno che all'esterno dei tackle.
La difesa sarà incentrata sulla coppia di linebacker formata dall'All-SEC 2007 Jamar Chaney, tornato dopo l'infortunio alla caviglia che lo ha costretto a saltare per intero la scorsa stagione, e K.J. Wright, uno dei migliori tackler con 72 placcaggi all'attivo nel 2008; in prima linea si punta tantissimo sull'esplosione del JUCO transfer Pernell McPhee, considerato uno dei migliori DT su scala nazionale, mentre nelle secondarie , reparto chiave l'anno passato anche grazie alla presenza di Derek Pegues, si spera di mantenere il livello che gli ha permesso di raggiungere il posto numero 17 della nazione inserendo il sophomore Charles Mitchell in un gruppo collaudatissimo.
Anche se è difficile credere che Mullen riesca ad incidere già nella sua prima stagione a Mississippi State, vuoi per l'inesperienza come head coach, vuoi per la mancanza a roster di playmaker del calibro di Tebow e Harvin, su cui ha costruito le sue fortune a Gainesville, sarebbe importantissimo chiudere con qualche vittoria in più rispetto alla passata gestione, rinnovando parte di quella fiducia che i Bulldogs e i loro fans sembrano aver ormai riposto in lui; certo, la ciliegina sulla torta sarebbe ribaltare il brutto shootout rimediato dai cugini di Ole Miss lo scorso anno, nell'ultimo appuntamento di questo 2009.