La festa degli Spartans; la sconfitta contro Michigan State ha riportato a galla vari dubbi su ND
La partenza 2-0 aveva illuso i tifosi. Contro Michigan State, Notre Dame è tornata a giocare quel football impacciato cui aveva purtroppo abituato i suoi numerosi tifosi nella scorsa stagione.
La sconfitta dei Fighting Irish per 23-7 allo Spartan Stadium ripropone la questione su dove stia andando il programma. “Non abbiamo meritato di vincere,”ha detto l'head coach Charlie Weis. Ed è vero…
Notre Dame non è stata in grado di correre la palla mentre, al contrario, ci è riuscita benissimo Michigan State, che ha avuto da Javon Ringer una prestazione stile Heisman; non ha prodotto punti pesanti nelle due occasioni in cui ha avuto la palla nella red zone; non è stata in grado di proteggere il proprio quarterback, che è stato sackato3 volte, dopo non aver subito atterramenti nelle prime due partite stagionali, subendo anche numerosi colpi.
I Fighting Irish hanno quindi evidenziato diversi problemi, primo fra tutti, il gioco della offensive line, che non libera spazi per i RBs Robert Hughes e James Aldridge e che mostra inusuali lacune nella pass protection.
A proposito di Jimmy Clausen: è o no il campione che tutti pensano? Se si pensa all'esplosione di Tim Tebow e alle aspettative che c'erano su Clausen, la risposta ovvia è: no. Costantemente sotto pressione, Clausen è stato 24 su 41 per 242 yards con 1 TD e 2 INT, che si aggiungono ai 2 lanciati contro Michigan ed ai 2 lanciati contro San Diego State. E, a parte la difficile partita contro Michigan, non si tratta di secondarie di primissimo livello, anche se gli Spartans hanno nella SS Otis Wiley uno dei migliori giocatori nel ruolo.
Riguardo il coaching staff, Charlie Weis è ora 6-8 contro squadre della Big Ten. Le 16 yards su corsa prodotte dagli Irish sono state la 5° peggior prestazione dell'Era Weis. Ora, il punto è: non puoi avere una West Coast offense valida se non porti la palla per terra con produttività . Allora, o Notre Dame trova il modo di stabilizzare le corse, oppure passa ad una spread…in entrambi i casi dovrà fare la transizione in fretta.
E nel secondo tempo, contro Michigan State, Notre Dame ha abbandonato le corse, correndo shotgun con nessun backs e 4 o 5 wide receivers. Questa strategia ha permesso a Clausen di tirare un pò su la testa dalla sabbia, trovando Golden Tate (5 ricezioni, 83 yards) ed il freshman Michael Floyd (7 ricezioni, 86 yards, 1 TD).
Se tu scegli di privilegiare i lanci, ok…ma se tu sei una offense e sei costretto a lanciare in ogni down, sei nei guai, come detto anche da Pat Narduzzi, defensive coordinator degli Spartans.
Contro i prossimi avversari, Purdue, Stanford, North Carolina e Washington, che non hanno certo una grande run defense, bisognerà vedere che gameplan Weis sceglierà .