Taylor, la reincarnazione

Ecco a voi Michael Vick, parte seconda. Tyrod Taylor, con le sue corse, è elettrizzante come lui.

Michael Vick è tornato alla sua alma mater, con la sola differenza che non scommette sulle battaglie tra cani e che ha cambiato nome e numero di maglia.

L'anno scorso, quando Tyrod Taylor mise piede in campo per la prima volta da true freshman, coach Beamer fu così sorpreso da ciò che aveva visto che azzardò un paragone con il giocatore più elettrizzante della storia del campus, in quanto le movenze e la forza del braccio sembravano proprio quelle dell'ex Falcons.
Taylor ha avuto modo di giocare la sua prima partita intera da titolare nello scorso fine settimana nella delicata sfida contro Georgia Tech, che ha solidificato la posizione degli Hokies, usciti dal Lane Field con una sudata vittoria per 20-17, fondamentale per la corona della Coastal Division della ACC.

Beamer, quindici giorni dopo aver cambiato le sue intenzioni riguardo Taylor tenendolo attivo a roster anziché praticargli il consueto anno redshirt, ha persino abbandonato (per il momento) il sistema a doppio quarterback con cui aveva giocato un soddisfacente campionato 2007, mettendo di fatto l'ex titolare Sean Glennon in condizioni di non vedere addirittura più il campo.
Curioso come gli Yellow Jackets schieravano da parte propria un giocatore costruito in maniera analoga a Taylor, ovvero quel Josh Nesbitt che ha dimostrato di possedere larga padronanza della triple offense, nonché di saper prendere la decisione corretta al momento opportuno, elemento essenziale per far funzionare un sistema celebrale come pochi altri.

Nello scontro che era quindi di cartello per la settimana ACC, Georgia Tech e Virginia Tech si sono sfidate a suon di corse, e seppure azioni aeree se ne siano viste gran poche, lo spettacolo non è comunque mancato.
Taylor ha sfiorato le 5 yards a portata (con una meta) ed esaltato uno stadio che in lui sembra riconoscere un nuovo idolo, Nesbitt ha invece accumulato ben 151 yards in 28 opportunità  varcando anch'egli la linea della endzone, collezionando 41 delle 109 yards lanciate in un solo gioco, in occasione del touchdown pass per Roddy Jones che ha completamente disorientato la difesa a zona degli Hokies.

Hokies che hanno comunque mostrato maggior cura per il pallone e che hanno colpito ancora una volta con gli special teams, che hanno bloccato un calcio, specificatamente un extra point, per la terza volta in altrettante settimane. Tre gli errori che alla resa dei conti hanno condannato il pur ottimo Nesbitt, ovvero due fumbles recuperati dalla difesa avversaria sfuggiti proprio dalle mani del quarterback, ed un intercetto nel terzo quarto che ha chiuso una serie di giochi che aveva prospettive di punti per gli ospiti.

Da segnalare, per Virginia Tech, una prestazione molto positiva per il running back Darren Evans, che ha accumulato 94 yards ed un touchdown rendendo difficili i placcaggi alla difesa grazie ad uno stile che cerca piccoli e continui tagli verticali ed orizzontali, interessante invece riguardo gli Yellow Jackets la visione sul campo dei concetti offensivi di Paul Johnson, dove i running back presenti sono tre (quattro con il quarterback) ed anche un giocatore che si posizionava da fullback in passato come Lucas Cox (5, 63) può avere l'opportunità  di trovarsi in campo aperto in seguito ai pitch del regista, sopperendo ad una giornata non troppo positiva dell'esplosivo Jonathan Dwyer.
Se Virginia Tech si conferma come squadra da battere in questa parte del raggruppamento, Georgia Tech si propone come interessante outsider considerando il basso posizionamento che le analisi pre-stagionali le davano, posizionamento che sarebbe certamente più alto se nel drive più importante della gara, quello del definitivo vantaggio Hokies, si fossero evitate due penalità  di 15 yards ciascuna, che gli arbitri hanno forse giudicato con eccessiva severità .

Rimanendo nella Coastal, la partita del giovedì sera aveva visto North Carolina demolire ciò che rimane di Rutgers, alle prese con un Mike Teel ai limiti del disastroso e con delle secondarie non in grado di leggere con adeguatezza le coperture a zona.
Il quarterback T.J. Yates non si è fatto pregare troppo nel mettere la palla in aria con successo, lanciando il 90% delle sue 221 yards nelle mani della terribile coppia formata da Brandon Tate (4, 138, TD) ed Hakeem Nicks (6, 63, 2 TD), mentre la difesa intercettava con successo Teel per ben 4 volte ottenendo pure un ritorno di 66 yards ad opera del linebacker Bruce Carter. Jay Wooten, kicker chiamato alla difficile sostituzione del forte Connor Barth, ha centrato i pali in tutte e tre le occasioni avute, dimostrando di essere un elemento di ottima affidabilità , caratteristica non sempre appartenente ad un kicker collegiale.

Mentre il massacro propinato dai Tar Heels su una squadra irriconoscibile rispetto allo scorso campionato (il dopo-Ray Rice è sin troppo pesante da digerire) lascia ben sperare Butch Davis in attesa di test più impegnativi (ed i primi non tarderanno ad arrivare, sabato c'è Virginia Tech), la arci rivale Duke può già  stappare lo champagne, in quanto è arrivata la seconda vittoria in tre partite disputate, un'autentica rarità  dalle parti di Durham.
Giova difatti ricordare che il record del precedente coach, Ted Roof, si era fermato al momento del licenziamento ad un pessimo 6-45, il che significa che mantenendo tale ritmo David Cutcliffe può decisamente ambire a qualcosa di meglio.
"Vincere è uno stato mentale", ha detto il quarterback Thaddeus Lewis, "ne parliamo ad ogni allenamento. Se credi di poter vincere, allora vincerai. Sapevamo di poter affrontare con successo una partita come questa, ed abbiamo fatto tutte le giocate che servivano per portare a casa la vittoria."

Per i Blue Devils tale vittoria significa anche rivincita, in quanto Navy, l'avversaria di sabato, aveva condannato Duke ad una sconfitta strappa lacrime giusto un anno fa, quando un field goal allo scadere aveva reso vano un vantaggio arrivato al 43-32 in principio di quarto periodo.
Lewis ha concluso con statistiche mostruose, 25/35 per 317 yards e 3 mete, tutte recapitate nelle mani del suo ricevitore preferito, Eron Riley, sempre più materiale da piano di sopra.
Il break decisivo è arrivato nel terzo periodo, quando i Devils sono riusciti a non farsi scoraggiare da uno svantaggio di quattro punti al rientro negli spogliatoi confezionando due serie consecutive terminate in meta, riuscendo a tenere a distanza i Midshipmen facendoli rientrare mai a meno di tre punti; il passaggio vincente di 49 yards di Lewis per Riley ha sigillato il 41-31 finale, in una partita dove il fumble riportato in meta nel secondo quarto dal linebacker Vincent Rey ha fatto tutta la differenza del mondo.

Rientrare mentalmente da un costoso errore è ciò che serve ad un quarterback per potersi definire vincente, e Cullen Harper ha dimostrato che farsi affossare da un intercetto riportato in endzone al primo gioco della gara contro North Carolina State non è ciò che serve per demotivarlo.

Harper ha condotto Clemson ad un'importante vittoria, importante non tanto l'avversario, alle prese con un'annata di crisi che temiamo sarà  lunga, piuttosto per le condizioni menomate di una linea offensiva in emergenza a causa dei numerosi infortuni.
Il quarterback è stato protetto molto bene da un'unità  dove partivano titolari tre freshmen autentici, che gli hanno lasciato diverso tempo per lanciare: il risultato sono state 262 yards, due passaggi vincenti, e solo sette tentativi finiti incompleti dopo l'intercetto iniziale, con ricezioni da touchdown ad appannaggio di C.J. Spiller (61 yards su corsa, 2 TD totali) e del letale Jacoby Ford, che con Aaron Kelly è stato tra i migliori Tigers visti in campo sabato.

Josh Wilson, quarterback fatto fuori da una commozione celebrale nell'opening game, ha fatto ritorno senza troppo clamore, concludendo una prova assai incolore con 10/21 per 92 yards ed un intercetto; Harrison Beck non è stavolta riuscito a cambiare le sorti dei Wolfpack, concludendo anch'egli con un turnover a carico. Escludendo l'intercetto del linebacker Nate Irving, l'unica altra segnatura di giornata per i ragazzi di coach O'Brien è arrivata da un field goal di Josh Czajkowski, che ha fallito pure due calci, tra i quali un extra point.

Chi prevedeva una sculacciata di California ai danni di Maryland si è dovuto ricredere presto, in quanto i 66 punti propinati dai Golden Bears a Washington State la settimana precedente non hanno impressionato i Terrapins.
La squadra guidata da Chris Turner, stavolta più positivo rispetto alle precedenti uscite (15/19, 156, 2 TD), è riuscita ad avere successo togliendo pressione dal proprio quarterback con il gioco di corse, che ha funzionato a meraviglia grazie al duo formato da Da'Rel Scott e Davin Meggett, responsabili di 169 yards e 3 mete.
Gioco di corse che non ha invece funzionato per la California di Jahvid Best, che ha totalizzato 25 yards su corsa dopo averne tenute 150 di media nelle prime due uscite, grazie ad un lavoro minuzioso della difesa di Maryland, trovatasi in vantaggio per 28-6 nel terzo periodo anche grazie a tale lavoro di contenimento. Le tre mete concesse nel quarto finale ai Golden Bears possono essere ritenute passabili, in quanto il punteggio non era più chiaramente rimontabile.

Il quadro è stato completato dalla sonante sconfitta di Virginia contro Connecticut, che affligge i Cavaliers con 506 yards di total offense e 45 punti (comunque buono l'esordio del quarterback Marc Verica al posto di Peter Lalich, fermato da problemi legali), e dalla facile vittoria di Florida State contro la (non esattamente irresistibile) Chattanooga.
Christian Ponder, 61.5% di completi e 6 passaggi da touchdown nelle prime due uscite da titolare, ha acquisito un livello di fiducia tale da garantire una vittoria nel prossimo scontro con Wake Forest, che questa settimana osservava un turno di riposo. Meglio che qualcuno lo avverta che la parte facile del calendario dei Seminoles è finita sabato scorso.

Risultati e classifiche
North Carolina @ Rutgers 44-12
Maryland vs California 35-27
Duke vs Navy 41-31
Clemson vs North Carolina State 27-9
Virginia Tech vs Goergia Tech 20-17
Florida State vs Chattanooga 46-7
Virginia @ Connecticut 10-45

Atlantic Division
Clemson 1-0 (2-1)
Florida State 0-0 (2-0)
Wake Forest 0-0 (2-0)
Maryland 0-0 (2-1)
Boston College 0-1 (1-1)
North Carolina State 0-1 (1-2)

Coastal Division
Virginia Tech 1-0 (2-1)
Georgia Tech 1-1 (2-1)
North Carolina 0-0 (2-0)
Duke 0-0 (2-1)
Miami 0-0 (1-1)
Virginia 0-0 (1-2)

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