Sam Swank centra i pali allo scadere: pericolo sventato per Wake Forest
Avevamo lasciato la Conference alle prese con un esordio complessivamente ostico, di quelli che avevano fatto riflettere a lungo su quanto effettivamente valesse la ACC del 2008, chiaramente non più la super potenza di qualche tempo fa ma piuttosto una lega ancora alla ricerca di se stessa, in attesa di qualche forza fresca che faccia capolino tra le prime 25 d'America.
Se le indicazioni della prima settimana agonistica erano state deludenti, visto che una squadra, Virginia Tech, aveva subìto un upset tra i più chiacchierati della giornata ed un'altra, Clemson, aveva fallito la prova a battesimo tra le grandi di questa stagione, la seconda non è stata troppo d'aiuto per capire che cosa sia migliorato e che cosa non lo sia stato, questo perchè il calendario non aveva messo di fronte al gruppo delle contendenti di livello assoluto, eccezion fatta per uno dei derby della Florida che da più tempo non avevano luogo.
Ed è proprio da questo primo, significativo, scontro che merita di partire l'analisi della week 2, che ha visto i Miami Hurricanes alle prese con i temibili Gators di Tim Tebow in una partita più combattuta di quello che potrebbe suggerire il punteggio finale.
Un tempo abituati a scontrarsi con i rivali una volta l'anno, i 'Canes hanno ritrovato Florida dopo diversi anni tenendo difensivamente testa agli avversari per tre quarti pieni di gara, mollando la presa solamente nell'ultimo periodo di una contesa dove le difese hanno fatto la voce grossa.
Molte delle 345 yards racimolate dai Gators sono difatti arrivate negli ultimi 15 minuti, mentre in precedenza erano stati due errori provocati dagli special teams a relegare Miami ad uno svantaggio non poi così consistente; Tebow aveva avuto il lavoro facilitato da un punt maldestro di Matt Bosher, che aveva viaggiato solamente per 14 yards, ricavandone una posizione di campo favorevolissima culminata con il touchdown pass per il tight end Aaron Hernandez.
Era stato quindi un punt bloccato a regalare altri due punti, via safety, in un'azione che poteva avere anche esiti peggiori, in quanto un pericoloso pallone rotolante in endzone è fortunatamente terminato fuori dal campo, regalando ai Gators due punti anziché sette; quando poi lo stesso Bosher aveva centrato i pali dalle 50 yards per gli unici punti di serata di Miami, la distanza in prossimità dell'intervallo era ancora inferiore ad una meta, lasciando la gara aperta anche dopo la ripresa delle operazioni. Dopo un terzo periodo molto combattuto Tebow aveva diretto due drives vincenti in un quarto conclusivo dove i Gators avevano messo a segno ben 17 punti, con un option shovel per il rientrante Percy Harvin e con un preciso lancio in endzone per Louis Murphy.
Miami ha terminato la gara con qualche problema offensivo di troppo, evidenziato dalle 140 yards totali, tuttavia l'esordiente Robet Marve, riabilitatosi dopo un brutto incidente automobilistico, si è dimostrato un quarterback molto mobile, dalle discrete doti di leader, che andrà protetto meglio da una linea che ha concesso tre sacks agli avversari.
Sempre il quarto periodo si è rivelato essere il decisivo per la prima sfida inter-conference dell'anno, ovvero quella tra Boston College e Georgia Tech: protagonista della segnatura che ha chiuso i conti è stato ancora quel Jonathan Dwyer che già nella prima gara di campionato aveva messo in mostra le sue grandi qualità di homerun hitter, termine che meglio di altri individua la capacità di un running back di rendersi pericoloso con una sola giocata. E' stato difatti un suo sprint di 43 yards a dare il vantaggio definitivo agli Yellow Jackets dopo che gli stessi si erano scambiati vicendevolmente il comando della gara con gli avversari, riuscendo in precedenza ad accorciare le distanze grazie ad una safety provocata da Vance Walker ai danni di Chris Crane.
I Golden Eagles si erano infatti trovati a condurre le operazioni in due distinte occasioni, dapprima in occasione di uno dei tre field goals di giornata di Steve Aponaviucius, quindi con un touchdown recapitato da Crane nelle mani di Ifeanyi Momah sullo scadere del terzo periodo, approfittando tra le altre cose di tre fumbles commessi da Georgia Tech nei primi trenta minuti. Ancora in evidenza il quarterback Josh Nesbitt, che ha condotto con maestria la triple option di coach Johnson accumulando 50 yards su corsa, una meta personale ed il primo down che ha messo tutto in ghiaccio. Per Crane, invece, 142 yards e la sopra citata meta, ma anche due intercetti costosi.
Georgia Tech può quindi usufruire di una partenza a quota 2-0, e della stessa cosa si può vantare Wake Forest, salvata in extremis dalla freddezza di nervi dimostrata da Riley Skinner e dal kicker Sam Swank.
In una partita altamente spettacolare, dove le squadre si sono superate nel punteggio per ben sei volte, Skinner ha conlcuso con 32 completi su 43 tentativi per 267 yards e due passaggi vincenti, il piccolo D.J. Boldin, fratellino di Anquan, ha giocato la sua miglior partita collegiale con 11 ricezioni per 123 yards, ed il duo Adams/Pendergrass si è distribuito a dovere la responsabilità del gioco di corse, fornendo quei cambi di ritmo che servono a tenere una difesa sulle spine.
Proprio la difesa è stata uno dei grattacapi principali della giornata di coach Jim Grobe, che non è riuscito a rallentare la confusione creata nei suoi ragazzi dagli allineamenti della Wild Rebel di coach Houston Nutt, che ha portato ad Ole Miss concetti già esibiti da Arkansas nel corso della passata stagione, confondendo le idee tramite snaps rilasciati direttamente nelle mani di running backs e ricevitori. I Demon Deacons hanno concesso al quarterback Jevan Snead 253 yards su passaggio con 4 mete, l'ultima delle quali aveva messo, ad un minuto dal termine, i Rebels davanti di un punto, in seguito ad una frustrante trasformazione di un quarto down nei pressi della endzone.
I tradizionali nervi freddi di Skinner hanno tuttavia risposto adeguatamente conducendo Wake Forest all'altro versante del campo accumulando 56 yards negli ultimi 60 secondi, permettendo all'altrettanto freddo Swank di inquadrare i pali e mantenere i Deacons imbattuti.
Solo parziale la redenzione di North Carolina State contro William & Mary, per Daniel Evans è arrivata la seconda sostituzione in altrettante settimane di gioco e per Harrison Beck potrebbe essere invece arrivato il momento di prendersi definitivamente il posto di regista titolare.
Con Beck in campo la produzione offensiva dei ragazzi di Chuck Amato ha preso un'altra consistenza, fatto che ha permesso a NC State di costruirsi un vantaggio rassicurante, giunto sul 21-3 dopo la meta da una yarda di George Bryan. Tuttavia Beck ha pure rischiato di rimettere in partita gli avversari, quando un suo passaggio è stato intercettato e ritornato per 45 yards da Derek Cox, episodio provvidenzialmente arrivato quando il tempo per recuperare già non era più sufficiente se non per ritoccare il 34-24 finale in favore dei Wolfpack.
Di redenzione andavano in cerca pure Clemson e Virginia Tech, per l'appunto le due grandi deluse del primo turno: l'operazione è riuscita e onestamente non v'era pericolo che fallisse, dato che le rispettive avversarie si chiamavano The Citadel e Furman. Nel primo caso ci sono da mettere in evidenza tre touchdown di uno scatenato C.J. Spiller, una buona prova di Cullen Harper (che ha lasciato il posto a risultato acquisito al promettente Willy Korn) e qualcosa come 525 yards totali, mentre nel secondo ha avuto estremo successo il ritorno al passato di coach Beamer, che ha abilmente mischiato i due quarterbacks a disposizione ricreando quella formula che tanto successo gli aveva reso un anno fa. Per la nuda cronaca, Tyrod Taylor ha lanciato solo quando necessario, concludendo la sua prestazione personale con ben 122 yards ottenute…a piedi. Se funziona perchè cambiare?
Due invece gli shut-outs portati a casa, opera di Virginia e della debuttante Florida State.
Nonostante lo zero lasciato nel tabellino degli avversari, i Cavaliers non hanno faticato poco per avere ragione sulla rivale Richmond, che ha combattuto con ogni sua forza fino a quarto periodo inoltrato. Molti gli errori commessi dai Cavs, tra i quali un intercetto potenzialmente sanguinoso di Peter Lalich lanciato sul 3-0, fortunatamente fermatosi sulle 24 yards anziché in endzone (proprio di conseguenza a quel turnover Richmond aveva tra l'altro sbagliato un facile field goal), da ricordare anche tre scommesse andate male a coach Groh, che ha giocato con la sorte altrettante conversioni di quarto down finite tutte senza punti.
La grande partita della difesa, che ha intercettato il quarterback Eric Ward in due occasioni e tenuto gli avversari a 19 yards totali su corsa, è stata debitamente premiata dal touchdown che ha dato ossigeno alla squadra, segnato dall'onnipresente Mikell Simpson. Ma è stata ancora una giocata difensiva a scrivere la parola fine, quando Vic Hall ha sigillato il tutto riportando per 60 yards l'intercetto del 16-0 finale.
Ben più agevole la "stracciata" di 69-0 che i Seminoles, alla prima stagionale dopo il bye, hanno inferto a Western Carolina, ottimo avversario per testare le qualità di Christian Ponder, che sabato ha fatto la sua prima comparsa in campo al posto del bocciato Drew Weatherford.
Ponder ha condotto l'attacco di Fsu lanciando per 196 e 3 passaggi da touchdown primadi lasciare il posto al backup D'Vontrey Richardson, il quale ha proseguito il massacro lanciando una meta e correndo per altre due. Ben tre le segnature di 40 o più yards a favore dei Seminoles, ma data la caratura dell'avversario il successo di tali giochi poteva essere tranquillamente essere messo in preventivo.
E' stata infine disfatta per Maryland, che non è riuscita ad avere ragione di una rivale appartenente alla Sun Belt, Middle Tennessee, nonostante un Da'Rel Scott da 123 yards (meta di 63 per lui), troppo costosi sono stati infatti i tre turnovers commessi da un Chris Turner incapace di raggiungere il 50% di passaggi completati. A Duke, invece, non è riuscita l'impresa di vincere due partite consecutive, con Thaddeus Lewis (24/42, 256 yards) pietrificato nel vedersi annullare la meta del sorpasso a tempo quasi scaduto a causa di un holding offensivo di un compagno.
Sarà per la prossima volta…
Risultati e classifiche
Miami @ Florida 3-26
Wake Forest vs Mississipi 30-28
Boston College vs Georgia Tech 16-19
Virginia Tech vs Furman 24-7
Clemson vs Citadel 45-17
Virginia vs Richmond 16-0
Florida State vs Western Carolina 69-0
North Carolina State vs William & Mary 34-24
Duke vs Northwestern 20-24
Maryland @ Middle Tennessee 14-24
North Carolina: bye week
Atlantic Division
Wake Forest 2-0
Florida State 1-0
Maryland 1-1
North Carolina State 1-1
Clemson 1-1
Boston College 1-1 (0-1 ACC)
Coastal Division
Georgia Tech 2-0 (1-0 ACC)
North Carolina 1-0
Virginia 1-1
Virginia Tech 1-1
Miami 1-1
Duke 1-1