Chase Daniel, candidato Heisman e guida indiscussa dei Tigers
Considerata ormai una delle conference più combattute la Big XII offre ogni anno spunti e sorprese interessanti, lanciando sempre nuovi giocatori o rilanciando le azioni di team che da anni parevano essere caduti nel dimenticatoio del college football; lo scorso anno l'attimo per tornare grandi è stato colto da Kansas, che ha centrato una stagione al limite della perfezione insediandosi ai vertici della division e della NCAA stessa. I Jayhawks promettono di impensierire Missouri fin dalle prime partite di questa stagione, e proprio tra queste due università dovrebbe uscire il nome del North Division Champion 2008, vista la mediocrità , piuttosto conclamata, delle restanti compagini, con Nebraska e Colorado che paiono comunque leggermente superiori a Kansas State e Iowa State.
Missouri Tigers
A dodici mesi di distanza i Tigers di Gary Pinkel ripartono con la nomea di favoriti per il dominio della North division dopo aver centrato la vittoria nel Cotton Bowl, 38-7 su Arkansas, a conclusione di una stagione trionfale che li ha visti chiudere con 12 vittorie e 2 sole sconfitte, che di fatto gli sono costati la permanenza al numero 1 del ranking BCS; fallita di poco la storica impresa, i ragazzi di Missouri sono pronti a riprovarci, forti della consapevolezza di essere guidati da uno dei maggiori talenti della NCAA, il candidato all'heisman Chase Daniel, quarterback letteralmente esploso nel 2007.
Del numero 10 di Mizzou se ne parlava già tantissimo all'inizio dello scorso torneo collegiale, ma grazie ad una stagione condotta in crescendo il suo volto e il suo gioco sono ormai riconosciuti da tutti i numerosi appassionati che seguono il football d'oltreoceano; piuttosto basso per il ruolo, appena 183 centimetri, il senior QB è dotato però di un grandissimo braccio, che gli consente di coprire il campo in ogni direzione, sia per vie laterali che per vie centrali. Proprio nel mezzo Daniel ha sempre completato la maggior parte dei passaggi, soprattutto grazie alla presenza di una delle migliori coppie di Tight End della NCAA, composta da Martin Rucker e Chase Coffman.
Partito il primo con destinazione NFL, è stato scelto dai Browns, l'altro All-American rimane una grandissima risorsa a disposizione del quarterback che già nel corso della passata stagione ha dimostrato di cercare con maggior convinzione anche le finalizzazioni per vie laterali, puntando tantissimo sul freshman 2007 Jeremy Maclin, in odore di Heisman a partire già da questo suo anno da sophomore; piccolo e veloce, il WR si propone come la grande sorpresa di Mizzou per il 2008, vista anche la poca concorrenza nel reparto, dove l'unico in grado di fornire un valido apporto alla causa pare essere l'altissimo, quasi 2 metri, Danario Alexander, giocatore che a causa di un infortunio aprì le porte della depth chart nello scorso torneo proprio a Maclin.
Un gioco aereo con opzioni ben definite fa da contraltare ad un running game ancora tutto da decidere dopo l'addio a Tony Temple, anche lui passato tra i professionisti, e gli spring camp primaverili che hanno messo in seria competizione il senior Jimmy Jackson, attualmente favorito, e il sophomore Derrick Washington, che potrebbe comunque trovare già moltissimo spazio; qualche incertezza regna anche sulla linea, soprattutto nel mezzo, dove un altro sophomore sembra pronto a diventare starter, il center Tim Barnes, e dove si rischia qualcosa in termini di esperienza visti i soli due senior tornati, il LG Ryan Madison e il RT Colin Brown, in corsa anche per il ruolo di centro.
Diversa la situazione sulla linea difensiva dove l'unico Junior è il tackle di destra Jaron Baxton, entrato prepotentemente tra gli starter per affiancarsi al fortissimo Evander "Ziggy" Hood, giocatore straordinario e perno centrale di una linea che può contare sul valido end Stryker Sulak, leader difensivo con 6 sacks nella passata stagione; stesso lato, il destro, ma un passo indietro, per il miglior linebacker dei Tigers, il weak Sean Whiterspoon, All-American e All-Big XII al termine dello scorso torneo, concluso da leading tackler con 130 placcaggi all'attivo, davanti ai compagni Brock Christopher, MLB da cui si aspetta tantissimo nella senior season, e Van Alexander.
Nelle secondarie da tenere d'occhio le prestazioni della free safety William Moore, altro candidato All-American, leader indiscusso di un reparto che può contare sulla presenza di diversi giocatori esperti come Justin Garrett, SS, Castine Bridges e Tremane Vaughns, entrambi corner back, con il secondo che dovrà lottare parecchio per strappare la maglia da titolare al sophomore Carl Gattis, preventivato come attuale starter sulla sideline di destra. Negli special team altro graditissimo ritorno del kicker Jeff Woffert, a segno in 21 occasioni su 25 nella passata stagione.
Missouri parte quindi con un roster piuttosto completo nonostante le dolorose perdite, soprattutto in attacco, anche grazie ad un programma che continua a portare a Columbia prospetti con ottime credenziali; ultimi della lunga lista, il quarterback Blaine Gabbert, considerato il miglior passer della classe appena uscita dalle high school e destinato a sostituire Daniel il prossimo anno, e Andrew Jones, TE che promette di continuare sull'ottima strada tracciata da Rucker e Coffman. Con i Tigers l'appuntamento è fissato in diretta su NASN il 30 di Agosto, quando i padroni di casa affronteranno Illinois nel season opener di questa stagione; una grandissima opportunità per ammirare una delle squadre favorite e due potenziali Heisman Winner, Chase Daniel e Jeremy Maclin.
Kansas Jayhawks
Dopo essere stata la grande sorpresa del 2007 Kansas si propone come serissima outsider per quest'anno, nonostante la perdita di un valido playmaker difensivo del calibro di Aqib Talib, ventesima scelta assoluta dell'ultimo draft; il nuovo corner back dei Lions e il RB McAnderson sono state le partenze più dolorose per i Jayhawks, tornati alla ribalta dopo tante, forse troppe, stagioni avare di vittorie.
Il coach Mark Mangino dopo sei lunghi anni è riuscito a portare in attivo il proprio record infilando un torneo straripante, concluso con 12 vittorie ed una sola sconfitta, rimediata contro Missouri in un match dipinto da molti organi di stampa come una vera e propria guerra civile; proprio contro i Tigers l'HC di Kansas potrebbe rifarsi nell'ultimo weekend di regular season, il prossimo 29 Novembre.
Quello stesso giorno il Memorial Stadium di Lawrence potrebbe essere teatro anche dell'ultima roboante sfida per la conquista dell'ambitissimo Heisman Trophy, mettendo di fronte il favorito Daniel con uno dei più acclamati contendenti, Todd Reesing, junior quarterback che ha cambiato volto all'attacco dei Jayhawks chiudendo l'anno con 3,486 yards e 33 touchdown lanciati.
Esploso nel corso dello scorso torneo NCAA il numero 5 di Kansas si è imposto senza troppi problemi, scalzando dallo spot titolare Kerry Meier, giocatore eclettico che sembra aver trovato la propria reale dimensione nel ruolo di wide receiver, dove sfrutta al meglio le doti atletiche e le ottime mani.
Oltre che su di lui il buon braccio di Reesing potrà fare affidamento sulla presenza di altri validi WR, come il senior Dexton Fields, rapido e efficace nello sviluppo delle tracce in profondità , e il sophomore Dezmon Briscoe, giocatore molto abile quando si tratta di guadagnare preziose yards nel traffico; qualche riserva nel ruolo di tight end, dove il secondo anno Bradley Dedeaux e la matricola Nick Plato dovranno raccogliere la pesante eredità lasciata da Derek Fine, passato nel football professionistico.
La competizione regna sovrana anche nel ruolo di runningback, dove Jake Sharp, backup tailback nella passata stagione, dovrà vedersela con il JUCO transfer Jocques Crawford, giocatore elettrizzante che ha guadagnato 1,935 yards e realizzato 19 touchdown con il Cisco Junior College, in Texas, nel 2007; la speranza che uno dei due runner riesca a non far rimpiangere troppo McAnderson è riposta soprattutto nella linea offensiva, molto affiatata ed esperta, dove l'unica new entry è rappresentata dal redshirt freshman Jeff Spikes, che dovrebbe essere schierato come left tackle titolare.
Meno problemi in difesa dove il reparto più solido è senza dubbio quello dei linebacker, considerato il più completo della conference e guidato splendidamente dall'All-American Joe Mortensen, senior MLB con 106 tackles all'attivo nel 2007, che sarà affiancato da James Holt e Mark Rivera, altri atleti arrivati al capolinea delle rispettive carriere universitarie; davanti ad un trio che pare davvero difficile da superare c'è una linea offensiva altrettanto ostica, dove il nome da segnare sul taccuino è quello di John Larson, defensive end piuttosto abile a penetrare nelle difese avversarie per mettere pressione al quarterback.
Nelle secondarie il ritorno di ben tre starter, il CB Kendrick Harper, le safeties Patrick Resby e Darrell Stuckey, offre discrete garanzie e dovrebbe consentire anche al nuovo arrivato Chris Harris, sophomore che ha sostituito Talib in depth chart, di inserirsi senza troppi problemi; la vera novità difensiva è comunque rappresentata dall'avvento del nuovo coordinator, Clint Bowen, ex co-allenatore della difesa promosso dopo la partenza di Bill Young alla volta di Miami, Florida, dove lavorerà con gli Hurricane, e atteso alla fatidica prova del nove; a lui e Mangino spetterà il compito di mantenere in alto Kansas.
Nebraska Cornhuskers
Stagione non facile per i Cornhuskers che si trovano a fronteggiare il terzo cambio di quarterback negli ultimi tre anni e che presumibilmente dovranno collaudare nuove connessioni offensive; dopo Zach Taylor e Sam Keller spetterà infatti al senior Joe Ganz prendere in mano le redini dell'attacco di Nebraska, ritrovando quella maglia da titolare abbandonata dopo appena tre partite nella stagione 2007.
Per il QB numero 12 non sarà facile guidare gli Huskers verso un bowl, per questo il record finale della squadra guidata da coach Bo Pelini, al primo anno di esperienza in NCAA, dipenderà tantissimo dalle prestazioni che saprà fornire Marlon Lucky, runningback piuttosto produttivo e prestante, che riesce a sfruttare fisico e qualità atletiche per guadagnare yards in ogni direzione, sia verso la sideline che nel mezzo.
In un attacco dove non mancano alternative ed esperienza, nella linea offensiva ci sarà l'innesto del solo RT Javorio Burkes, i giocatori su cui puntare sono i due wide receiver senior Nate Swift e Todd Peterson, leader del reparto nella passata stagione; sempre per il passing game un importante opzione potrebbe essere rappresentata dal TE Hunter Teafatiller.
In difesa grandi cose promette di farle il tackle Ndamukong Suh, giocatore esplosivo sempre tra i migliori nell'ultima stagione e capace di guidare al meglio una linea in cui rimane comunque l'atleta più giovane, vista la presenza dell'altro DT senior Ty Steinkuhler, e degli end Zach Potter e Barry Turner, coppia che dovrebbe garantire un buon apporto al reparto diretto da Carl Pelini, fratello del capo allenatore.
Il nuovo defensive coordinator avrà il non facile compito di ricostruire un gruppo che nelle ultime stagioni ha fornito pochissime prestazioni di alto livello, e per fare questo ha cercato di velocizzarne i giochi spostando il runningback Cody Glenn nel ruolo di linebacker, dove sembrerebbe essere in grado di mettere su buoni numeri; sempre nel mezzo si ripongono discrete speranze nel junior MLB Philip Dillard e nel strong side Blake Lawrence, sophomore atteso ad una conferma dopo le buone prove di cui si è reso protagonista nell'anno da freshman.
Molta, moltissima, indecisione nelle secondarie, dove il CB Anthony Murrillo è tornato per disputare la senior season e fornire esperienza ad un reparto dove si attende con impazienza l'impatto dei nuovi, su tutti l'altro corner Anthony Blue. Senza nomi di spicco, se si esclude Lundy, Nebraska si candida a coprire il ruolo di terza forza nella North Division, anche se per diventarlo dovrà sfruttare al meglio alcune partite che sulla carta paiono davvero favorevoli e un calendario all'apparenza molto abbordabile, con nessuna Top BCS da affrontare ad esclusione delle superpotenze Big XII.
Colorado Buffaloes
Giunto ormai alla terza stagione a Boulder l'head coach Dan Hawkins ha la ferma intenzione di guidare i Buffaloes verso la prima stagione vincente sotto la sua guida, dopo un paio d'anni chiusi con record non proprio vincenti, 2 sole vittorie nel 2006 e 6 win nel 2007; per fare questo l'allenatore di Colorado punta tantissimo sul figlio Cody, quarterback alla seconda stagione in NCAA che ha stupito tutti nella freshman season mettendosi alla guida dell'attacco più giovane di tutta la Big XII.
Piuttosto basso, non arriva al metro e ottanta, l'Hawkins jr. ha chiuso in positivo il suo primo anno al timone di una offense NCAA lanciando 22 touchdown a fronte di 17 intercetti e mettendo in mostra buone doti da passatore e discrete abilità come scrambler, qualità utilissima per uscire dalla pressione costante cui sarà sottoposto anche nel 2008, vista la palese inesperienza della linea, zeppa di sophomore, e dove probabilmente esordirà anche un giocatore al primo anno, il freshman LG Matthew Bahr.
Un'altra matricola potrebbe trovare spazio fin dalle prime battute della regular season, Darrell Scott, runningback da St. Bonaventure, California, che ha preferito Colorado alla plurititolata Texas, conscio di poterne diventare una stella di assoluta grandezza; considerato tra i migliori prep player dell'intera nazione il giovanissimo runner dovrà però scalzare il sophomore Demetrius Sumler, affermatosi come titolare del backfield nei camp primaverili.
Tra i giocatori più attesi in attacco c'è poi il WR Scotty McKnight, giocatore al secondo anno che durante la freshman season ha già fatto segnare due record dell'università , diventando il primo Buffaloes a chiudere la stagione da matricola come leader delle ricezioni, 43 in tutto, e delle yards conquistate in media, 19.6 per catch. Stessa grande attesa vige anche nel reparto opposto nei confronti del tackle George Hypolite, rimasto l'unico baluardo difensivo dopo il passaggio in NFL del linebacker Jordon Dizon e del cornerback Terrence Wheatley.
Il tackle all'ultimo anno dovrà diventare l'allenatore in campo della difesa, mettendosi alla guida di un reparto che presenta diversi volti nuovi e presumibilmente vedrà esordire addirittura due redshirt freshman, l'altro DT Eugene Goree e la FS Anthony Perkins. Nelle secondarie dopo la conferma di Gardner McKay toccherà al piccolo, 5' 7'', e veloce Cha'pelle Brown prendere il posto del corner appena scelto dai Patriots, mentre sarà schierato come strong l'esperto senior Daniel Dykes.
Qualche incertezza in più regna invece nel reparto centrale, dove il senior Brad Jones e gli junior Jeff Smart e Marcus Barton, sono seriamente insediati da tre volti nuovi, gli "hawaiiani" B.J. Beattie, linebacker efficacissimo contro le corse, e Lynn Katoa, uno dei top recruit del 2008, e Jon Major, giocatore possente e veloce che potrebbe trovare un ottimo sviluppo come outside linebacker o defensive end grazie a doti fisico-atletiche davvero eccezionali.
Kansas State Wildcats
Il vuoto lasciato in attacco da Jordy Nelson non sarà proprio facile da colmare per i Wildcats che si presentano alla partenza della nuova stagione con in tasca già il record, non invidiabile, di aver firmato il maggior numero di transfer dell'intera nazione; 19 sono infatti i volti nuovi arrivati da altre scuole o dagli junior college sparsi per il paese per soddisfare la precisa richiesta di coach Ron Prince, che al terzo anno di mandato vuole provare a far salire vertiginosamente le quotazioni del team di Manhatten.
Per centrare l'obiettivo inutile dire che dovrà sperare in una pronta rinascita del quarterback Josh Freeman, apparso irrimediabilmente appannato nel corso del 2007 dopo essersi rivelato come uno straordinario playmaker nella freshman season, conclusa ai primissimi posti del ranking NCAA a braccetto con un altro grandissimo prospetto della Big XII, il collega di Texas Colt McCoy. Il pitcher al terzo anno potrà contare comunque sull'affiatamento ormai raggiunto con l'intero corpo ricevitori, dove, nonostante la partenza di Nelson, mantengono gli spot titolari tre senior di buon livello, Ernie Pierce, Cedric Wilson, e il velocissimo Deon Murphy, probabilmente il migliore del gruppo.
Oltre a loro il corpo ricevitori a disposizione di Freeman può avvalersi dell'apporto e dell'esperienza fornita da due giocatori tornati in Kansas per disputare le rispettive senior season, ovvero i TE Jeron Mastrud e Brett Alstatt, che dovranno fornire valide alternative al gioco aereo messo in piedi da Prince; la stessa cosa si spera la faccia anche il runningback junior Leon Patton, che ha chiuso il 2007 superando per la prima volta le 1,000 yards su corsa. Davanti al runner i Wildcats presentano una linea davvero esperta, che presenta ai propri estremi i due possenti tackle di origine hawaiiana Alesana Alesana e Pensini Liu, giocatori che dovrebbero garantire un certo impatto contro le difese avversarie.
Rimanendo in tema difensivo le grandi novità sono attese nel reparto dei linebackers dove si propongono per la depth chart gli JUCO transfers Ulla Pomele e Hansen Sekona, anch'essi hawaiiani e prontissimi a dare battaglia ai veterani John Houlik e Reggie Walker, inside della linea capitanata da Eric Childs, OLB al terzo anno. Un passo più avanti la DL che potrà contare tantissimo sul due volte All-American Ian Campbell, end senior calato un po' nella passata stagione a causa di qualche acciacco ma che potrebbe tornare decisivo nel 2008, visto anche l'impatto che promette di donare un altro giocatore trasferitosi nel corso della primavera, Daniel Calvin, prospetto di cui si parla un gran bene.
Tra i defensive back le speranze e le certezze sono riposte nella coppia di safeties, formata dagli ottimi Gary Chandler e Chris Carney, mentre sulle sideline in attesa della definitiva esplosione del sophomore Joshua Moore c'è molta fiducia sull'espertissimo Ray Cheatam, che in questa sua ultima stagione si giocherà le chanches di entrare nel prossimo draft. Con un calendario molto favorevole, soprattutto nelle prime partite stagionale, i Wildcats rischiano però seriamente di ripetere la caduta verticale del 2007, quando persero le ultime quattro partite stagionali, visti gli avversari che si troverà di fronte nel rush finale, che prevede visite a Kansas e Missouri e partite interne contro Oklahoma e Nebraska; un poker assolutamente non facile da servire.
Iowa State Cyclones
Un anno fa di questi tempi ad Ames c'era tantissima fiducia aria, grazie soprattutto all'avvento del nuovo head coach Gene Chizik, che dopo aver fatto grandi cose con le difese di Texas ed Auburn non è riuscito ad invertire una rotta perdente che in Iowa devono sopportare ormai da diverse stagioni; chiuso con appena tre vittorie all'attivo il 2007, l'ex mente difensiva dei Longhorns ha perso anche due delle poche certezze che aveva trovato al suo insediamento alla guida dei Cyclones, ovvero il quarterback Bret Meyer e il wide receiver Todd Blythe, arrivati entrambi al termine delle loro carriere NCAA.
Ripartire senza di loro per Chizik e ISU non sarà tanto facile, soprattutto perché ora sarà quantomeno necessario trovare la più presto il giusto affiatamento tra i protagonisti del nuovo attacco aereo dei Cyclones, che potrà si contare su un senior receiver di assoluta qualità come R.J. Sumrall, ma dovrà anche fare i conti con l'inesperienza del giovane quarterback, e giocatore al secondo anno, Austin Arnaud, che pare ormai aver convinto tutti durante le buone prove fornite durante gli spring camp.
Se il sophomore non convincerà comunque appieno durante la regular season è probabile che ad Ames decidano di riproporre Phillip Bates, che ha battagliato per lo spot titolare durante tutta l'estate. Nel backfield rimane ancora al suo posto il senior Jason Scales, che dovrà guardarsi però con attenzione dalla concorrenza di J.J. Bass, che gli ha lasciato lo starting role a causa di un infortunio patito nelle prime battute della stagione 200, e di Alexander Robinson, talentuso tailback capace di totalizzare ben 391 yards nelle ultime quattro partite del passato torneo.
Quasi del tutto invariate le due linee, in quella difensiva spicca per qualità e concretezza il validissimo end Kurtis Taylor, che ha chiuso lo scorso anno al secondo posto della Big XII con 6.5 sacks messi a segno; sul lato opposto troverà invece spazio Rashawn Parker, anche se si attende un buon impatto da parte del sophomore Bailey Johnson, tackle di grandi speranze, e dal linebacker Michael Bibbs, giocatore che potrebbe mettere su discreti numeri nel ruolo di strong.
La stessa cosa potrebbe farla Josh Raven, piccolo e veloce LB che dovrebbe invece essere impiegato principalmente come weak, a protezione di secondarie non sempre impeccabili ed in cui è difficile trovare un vero e proprio playmaker; qualcosa in più, forse, lo si può aspettare da parte dei senior Chris Singleton, cornerback, e Chris Brown, SS di buon livello, anche se non è facile prevedere chi, tra i defensive backs, può dare la scossa ad una difesa che ha chiuso undicesima nella Big XII per yards concesse all'avversario.