Ray Maualuga guida la difesa di USC alla ricerca del titolo nazionale
La Pac-10 è da anni una Conference che vede dominare USC, con ampio margine rispetto alle altre Università . Negli ultimi anni, solo il 2002 ha visto un altro college oltre ai Trojans giocarsi un posto nel BCS Ranking, mentre nel resto degli anni poche sono state le sorprese, soprattutto interne alla Conference, come lo scorso anno quando USC perse la possibilità di giocarsi il titolo causa due sconfitte contro Oregon e soprattutto contro Stanford, fanalini di coda del 2007.
Anche quest'anno le cose non sembrano diverse, nonostante i Trojans abbiano perso pedine importanti sia in attacco che in difesa, scelte nell'ultimo Draft NFL. USC davanti a tutti con ampio margine, il resto della Conference a giocarsi i Bowls, con un trio di college pronti ad entrare nel ranking BCS e sperare in un viaggio a Pasadena per il Rose Bowl (sempre che USC vada a giocarsi il titolo al BCS Championship).
USC
Coach Carroll è sempre sulla cabina di comando e pur perdendo pezzi importanti ogni anno, riesce a formare una squadra che può competere per il titolo nazionale. Negli ultimi due anni USC è rimasta fuori dalla finalissima, con qualche polemica sulle modalità di calcolo del BCS Ranking e battute d'arresto sorprendenti che hanno generato qualche campanello d'allarme sulla possibilità di mantenersi ancora fra l'elite del college football.
Quest'anno la squadra, pur perdendo il QB David Booty, il TE Fred Davis, il RB titolare Chauncey Washington, il DT Sedrick Ellis, il LB Keith Rivers e un paio di linemen della favolosa linea offensiva, quali Sam Baker e Chilo Rachal. Perdite che avrebbero messo in ginocchio qualsiasi università , ma non USC, perchè il programma organizzato da coach Carroll sa sempre sopperire alle perdite con innesti di qualità eguale se non superiore.
In attacco la squadra sarà affidata a Mark Sanchez, anche se il junior redshirt durante il camp ha dovuto fare i conti con l'ex quarterback dei Razorbacks di Arkansas, Mitch Mustain, le cui prestazioni hanno fatto dubitare della possibilità di Sanchez di essere lo starter ad inizio stagione, cosa che comunque avverrà nonostante una brutta distorsione al ginocchio, che ha rischiato di tenerlo fuori per l'opening game contro Virginia.
Se nel ruolo di quarterback ci sono ancora dei dubbi, il gioco di corse ha tante certezze, a partire dal sophomore Joe McKnight, che ha chiuso la stagione 2007 con la fantastica prestazione nel Rose Bowl contro Illinois, accumulando più di 200 yards tra corse, ricezioni e ritorni e in questa si candida nella corsa all'Heisman Trophy, visto che sarà sicuramente la punta di diamante su cui Carroll costruirà il proprio attacco.
Attacco che potrebbe risentire della perdita di quasi tutta la linea offensiva, punto chiave delle vittorie di USC in questi anni, l'unico rimasto è la guardia sinistra Jeff Byars, coadiuvato dall'ottimo centro O'Dowd, ma il resto sono tutte incognite, soprattutto nella pass protection, fondamentale per dare a Sanchez più respiro e permettergli di trovare con continuità i ricevitori, Hazelton e Turner, entrambi titolari anche nella passata stagione.
Se l'attacco finora è sempre stato il fiore all'occhiello dei Trojans, quest'anno probabilmente sarà la difesa a permettere a coach Carroll di sognare il Championship. Un reparto difensivo che pur perdendo pezzi da novanta quali Ellis e Rivers, può schierare ancora stelle di prima grandezza e si candida come miglior reparto dell'intero college football. Poter schierare un defensive tackle come Fili Moala, sicuro primo giro del prossimo Draft, o un gigantesco defensive end come Kyle Moore, o riproporre la coppia di talento Maualuga-Coushing nel reparto linebackers, anche loro sicuri del primo giro al Draft NFL, non è da tutti. Maualuga, miglior placcatore della squadra sarà il leader, con Coushing chiamato a riproporre i numeri dell'anno da sophomore, soprattutto nella caccia al quarterback, dopo una stagione passata più in infermeria che in campo.
Ma è forse la secondaria il reparto che potrà garantire a USC i maggiori successi, con la miglior coppia di safeties dell'intero panorama collegiale, Mays, fisico da linebacker e velocità da cornerback, terzo miglior placcatore dopo Maualuga e Rivers lo scorso anno, intimidazione e senso della posizione che si completano con Ellison, eccellente in campo aperto nel raddoppio e nella protezione oltre la linea di scrimmage. Anche i cornerbacks sono una certezza, con il ritorno di Harris per il suo anno da senior e la promozione di Wright, corner fisico, intimidatorio, reduce da un ottimo camp primaverile.
La schedule non è complicata, ma tutto passa dal 13 settembre, la partita dell'anno contro Ohio State, una vittoria vorrebbe dire strada spianata verso il Championship, anche perchè poi le rivali maggiori dovranno venire tutte al Coliseum, un'eventuale sconfitta pregiudicherebbe la stagione di USC e probabilmente toglierebbe ai Trojans, per il terzo anno consecutivo, la possibilità di giocarsi il titolo nazionale.
OREGON e ARIZONA STATE
Le squadre pronte a giocarsi un posto da outsider nella PAC-10 e di cercare di entrare nel ranking BCS sono due, i Ducks di coach Bellotti e i Sun Devils di coach Erickson, entrambe con sogni da Rose Bowl e con la volontà di rendere la vita difficile a USC.
Oregon viene da una stagione partita alla grande, ma segnata dall'infortunio di Dennis Dixon nel finale di stagione, con le conseguenti tre sconfitte finali e l'impossibilità di entrare nei Bowls BCS, dopo una partenza che aveva fatto sognare i rumorosi tifosi dei Ducks. Le perdite dello stesso Dixon e di Jonathan Stewart, passati tra i pro, hanno levato di fatto le due punte di diamante dell'attacco, cosa che potrebbe segnare la stagione in entrata, ma che non preoccupano coach Bellotti, sicuro che la squadra riuscirà a essere ancora protagonista all'interno della Conference.
La battaglia per il ruolo di quarterback che sostituirà Dennis Dixon era serrata, fin dal camp primvaerile, tra Justine Roper, che ha guidato Oregon alla vittoria nel Sun Bowl contro South Florida, ma è parso in difficoltà nel training camp, e Nate Costa, più piccolo e agile del compagno, ma l'ennesimo infortunio al ginocchio del secondo (8-10 settimane out) ha tolto i dubbi su chi sarà il partente. Roper non potrà mai giocare come Dixon, nessuno ha la versatilità dell'attuale Steelers, ma il compito sarà evitare turnovers e seguire l'attacco, che sicuramente si baserà molto sulle corse, dato che il sostituto di Stewart, Jeremiah Johnson, ha tutte le carte per diventare il leader offensivo della squadra, dopo un 2007 iniziato alla grande e concluso prematuramente causa rottura dei legamenti. Insieme a lui ci sarà il junior college transfer LaGarrette Blount, potentissimo runner da 230 libbre, che si completa perfettamente col più elusivo Johnson e può portare il backfield dei Ducks ai vertici della lega, specialmente se la linea offensiva si dimostrerà in grado di reggere il gioco di corse, con il centro Unger, uno dei tre migliori nel ruolo dell'intera Pac-10, il tackle sinistro Tupou e la guardia destra Lewis, entrambi prospetti di valore che potranno garantire ampi spazi per le corse dei runningbacks. Jaison Williams è la star del reparto ricevitori ed ha i numeri fisici e tecnici per candidarsi tra i top15 del prossimo Draft.
La linea di difesa ha perso due pedine importanti al centro, Faaeteete e Gibbs, e chiede a Linehan, titolare per metà stagione nel 2007, di riempire il buco lasciato dai suoi predecessori. Sui lati pochi dubbi, Reed sul lato destro è stato il miglior sacker (12) della Pac-10, pass rusher di valore assoluto, così come il compagno Tukuafu dall'altra parte, più portato a fermare il gioco di corsa.
Se i linebackers sono il punto debole della difesa di Oregon, la secondaria è il reparto migliore, una delle migliori dell'intero college football, capace di generare turnovers ad ogni down e che vede il ritorno dei cornerbacks Byrd e Thurmond, 12 intercetti in coppia nel 2007, nonchè la scelta della strong safety Chung di restare per l'anno da senior, dopo aver pensato di fare il grande salto tra i pro.
Arizona State sembra una squadra più solida rispetto ad Oregon, reduce dal secondo posto dello scorso anno e dalla sconfitta nell'Holiday Bowl contro Texas, i Sun Devils vedono tornare buona parte del roster per questa seconda stagione sotto coach Erickson, guidati dal talento di Rudy Carpenter, fantastico nel 2007, chiuso con 25 td e solo 10 intercetti, nonostante una linea offensiva che ha concesso 55 sacks, la peggiore dell'intero panorama college.
Carpenter, dopo una turbolenta annata da sophomore, ha dimostrato tutto il suo talento e si candida tra i prospetti All-American per il prossimo Draft, sempre che la linea offensiva gli garantisca di finire la stagione.
Il vero dilemma è quello, riuscirà la linea a garantire a Carpenter una protezione maggiore? Il gigantesco Fanaika potrebbe essere la pietra su cui costruire una linea produttiva, che possa dare oltre che a Carpenter, anche a Herring e Njunge, coppia di runningbacks da 1300 yards e 12 td, la possibilità di ripetersi.
I ricevitori si completano tra loro, in primis Jones, reduce da una stagione in doppia cifra per touchdowns, seguito dalla velocità di Williams e dalla capacità di andare oltre la ricezione di McGaha.
La difesa non è mai stato il lato forte dei Sun Devils, anche se qualche gemma c'è, come Dexter Davis, secondo team difensivo, dopo una stagione da 10.5 sacks e 3 fumbles forzati, ma la partenza del leader nei placcaggi Robert James, e i problemi della secondaria, dove Bolden dovrebbe fare il salto di qualità auspicato da Erickso, sono incognite molto grosse per una stagione di vertice nel college football.
Sicuramente nei finali punto a punto Arizona State può stare tranquilla, ha il miglior kicker dell'intera Nazione, il sophomore Weber, che al suo primo anno ha vinto il Groza Award, sbagliando solo un field goal su 25 tentativi e regalando tre vittorie alla propria squadra.
UCLA, CALIFORNIA, ARIZONA
Tre università storiche della Pac-10, tre programmi che nel football stanno vivendo stagioni non proprio esaltanti e cercano nel 2008 un riscatto per ripartire, magari non nel BCS Ranking, ma un viaggio nel Sun Bowl o nell'Emerald Bowl, tornando da vincenti.
I Bruins cominciano un nuovo corso sotto la guida di Rick Neuheisel, arrivato dopo un anno turbolento come offensive coordinator dei Baltimore Ravens, accoppiato all'arrivo della ex mente offensiva di USC, Norm Chow, anche lui reduce da un'annata difficile in NFL, come coordinatore dell'attacco dei Titans.
Entrambi vogliono un riscatto e lo cercano nella più vincente tra le università d'America, desiderosa di rilanciarsi ai vertici della PAC-10, dopo due annate buie, chiuse con le sconfitte nell'Emerald del 2006 e nel Las Vegas dello scorso anno. La stagione non è sicuramente iniziata nel migliore dei modi, con l'infortunio del quarterback Ben Olson, chiamato alla stagione del riscatto, che dopo essersi fratturato il piede in primavera, ha ripetuto lo stesso infortunio ad inizio agosto durante un allenamento e dovrà restare fuori per un paio di mesi.
L'infortunio di Olson fa perdere molte certezze a UCLA, che dovranno promuovere il community college transfer Kevin Craft, primo transfer a partire titolare all'opener dai tempi di un certo Troy Aikman, ben visto da Chow, che ne ha decantato l'atletismo e la dedizione negli allenamenti. Non sarà facile passare da un piccola realtà alla Pac-10, ma il coaching staff crede in Craft.
Una delle sicure certezze tra i Bruins è il runningback senior Kaill Bell, che nella passata stagione viaggiava a 100 yards di media per partita prima di infortunarsi ad un ginocchio e perdere l'intera stagione. La produzione e l'efficacia di Bell saranno importanti in un attacco molto run oriented, visto che entrambi i ricevitori del 2007, Breazell e Cowan, non ci sono più.
La linea offensiva ha perso tre titolari e dovrà dimostrare di poter sopperire a queste partenze, soprattutto nella pass protection, vista l'inesperienza di Craft, ma è la linea difensiva che ha subito le perdite più gravi, con il defensive tackle Kevin Brown e soprattutto il defensive end Bruce Davis (12 sacks l'anno scorso) passati tra i professionisti. Molto dipende dall'impatto di Brian Price, il DT al secondo anno, che molti vedono come sicura prima scelta e dall'impatto dei giocatori che nello scorso anno avevano un ruolo limitato, come i linebackers Reggie Carter, Joshua Edwards o la free safety Aaron Ware.
California viene da una stagione piuttosto deludente, con sei sconfitte all'interno della Conference, salvata in parte dalla vittoria contro Army nel bowl minore Armed Forces Bowl, ma le ambizioni di coach Tedford sono alte e la possibilità di una stagione positiva sono spesso menzionate nei discorsi prestagionali del coaching staff.
Le perdite nella offseason sono state molto importanti, a partire da DeSean Jackson, per continuare con i runningbacks Forsett e Montgomery e gli altri ricevitori Hawkins e Jordan, e la quarterback controversy tra Longshore e il giovane Kevin Riley non è ancora completamente risolta, anche se Tedford ha dichiarato che quest'ultimo sarà lo starter nell'opener contro Michigan State. I Golden Bears hanno comunque talento offensivo, con lo stesso Riley, il wide receiver transfer da Florida, Nyan Boateng, e il suo compagno di reparto, il freshman Michael Calvin. La stella dell'attacco è un offensive lineman, il centro Alex Mack, un gigante di quasi due metri, probabilmente il miglior centro dell'intero college football, leader di un reparto che schiera quattro senior su cinque e che dovrà guidare il gioco di corse del velocissimo sophomore Jahvid Best.
La difesa cambia modulo, passando alla 3-4, per sfruttare le potenzialità del linebacker Zack Follett come pass rusher e il fisico da top end da 3-4 di Rulon Davis. La secondaria appare solida, con il ritorno di molti titolari e sarà sicuramente un reparto su cui puntare per una stagione positiva.
Il posto di Mike Stoops in Arizona è in bilico, dopo cinque anni con solo 17 vittore all'attivo, molti credevano in un cambio del coach in questa offseason, ma l'attuale è rimasto, forse aiutato dal trend positivo con cui i Wildcats hanno chiuso la scorsa stagione. In questa però si attendono vittorie, soprattutto perchè molti titolari sono rimasti, primo fra tutti il quarterback Tuitama, 3700 yards lanciate lo scorso anno, previsione di superare le 4000 quest'anno, con numerosi target a cui dare la palla, come l'All-American Mike Thomas e il tightend Rob Gronkowski (fermato in questi giorni dalla mononucleosi e sicuramente out per la prima giornata) e una linea offensiva con quattro titolari tra cui il tackle destro Britton, uno dei miglior della Pac-10.
L'attacco è sicuramente l'ultimo dei problemi per Arizona, è la difesa il vero tallone d'achille di una squadra che nel 2007 ha subito troppi punti e che quest'anno ha perso il suo top player, il cornerback Antoine Cason, primo giro dell'ultimo Draft. Se la difesa riuscirà a migliorare le performances degli ultimi anni, Arizona potrà lottare per uno dei bowl importanti, altrimenti la carriera di Stoops a Tucson è a forte rischio.
OREGON STATE, WASHINGTON, WASHINGTON STATE, STANFORD
Le ultime della classe sono le quattro università che cercano gloria e la possibilità di un viaggio ad uno dei bowls minori. Oregon State viene da una stagione da 9 vittorie e dal trionfo nell'Emerald Bowl contro Maryland, ma i dubbi su una ripetizione sono tanti, a partire da una schedule molto più impegnativa che potrebbe far partire i Beavers con una serie di sconfitte. Sean Canfield era il quarterback titolare, ma un'operazione ad una spalla lo terrà lontano all'inizio della stagione e Lyle Moevao dovrà sostituirlo senza averne il talento e le corse di Yvenson Bernard non ci sono piu'.
Stanford sotto Jim Harbaugh ha concluso una stagione altalenante, che ha visto un miglioramento rispetto al 2006, con la ciliegina della vittoria contro USC, ma che comunque alla fine si è conclusa con sole quattro vittorie. Questa è la stagione del definitivo rilancio, ma poche sono le certezze, a partire dal ruolo di quarterback con quattro a giocarsi il posto e Pritchard in pole position, per finire con il ruolo di runningback dove ci potrebbe essere un comitato per correre la palla. Tutto ruota intorno alla ottima offensive line, guidata dal centro Fletcher e dai tackles Marinelli e Smith, se la linea riuscirà a far girare l'attacco, ci potrebbe essere una luce in fondo al tunnell.
Le due Washington sono in fondo, gli Huskies di Tyrone Willingham vengono da quattro anni con sole undici vittorie e tante critiche, nonostante un super quarterback come Locker, 2000 yards lanciate e 986 corse, che però ha perso una pedina fondamentale quando il centro Garcia ha sofferto un tremendo infortunio al piede che ne mette a rischio la carriera. Il vero problema però è la difesa, che nel 2007 ha concesso più di 400 yards per partita e più di 30 punti.
I Cougars hanno tanto talento, come il runningback Tardy e soprattutto il receiver Gibson, l'unico nella PAC-10 a ricevere più di 100 yards per partita nel 2007, ma hanno perso il quarterback Alex Brink senza avere un degno sostituto e hanno un nuovo coach, Todd Sturdy che avrà bisogno di tempo per recuperare un programma di valore, che negli ultimi anni ha visto troppe sconfitte.