ACC Preview: Atlantic Division

James Davis proverà  per l'ultimo anno a fare di Clemson una seria contender.

Il minimo comune denominatore della Atlantic Coast Conference degli ultimi tempi è sempre lo stesso: il livello complessivo della lega è rimasto molto buono anche se inferiore rispetto al passato, le squadre che vincono il titolo di Conference sono molto forti ma non riescono ad imporsi nei Bowl più importanti. Le ultime due vincitrici, Wake Forest e Virginia Tech, sono uscite sconfitte dalle ultime due edizioni dell'Orange Bowl, Clemson è un'eterna promessa giunta alla sua ultima chiamata per eccellere, Florida State è una ex-contender ancora in cerca della sua identità , Boston College ha perso il pezzo da novanta Matt Ryan. L'Atlantic Division, oggetto di quanto sotto riportato, gode di un apparente vantaggio rispetto alla sorella Coastal, essendone molto più competitiva e contenendone un numero di squadre in ricostruzione molto minore: facile quindi che la padrona della ACC esca dall'elenco di squadre qui analizzate, opportunamente riportate nel presunto ordine di arrivo, ovviamente secondo l'opinione di chi scrive.

Clemson Tigers

La Boston College di Matt Ryan non c'è più. Florida State non è un problema da anni. Wake Forest è in ascesa, ma è abbordabile. Che cosa può separare i Tigers, dunque, da un titolo di Conference che dovrebbero vincere con due anni di ritardo? In teoria dovrebbe essere il turno delle coincidenze astrali corrette, la squadra di Tommy Bowden, che per inciso ha lasciato sul piatto un'offerta di 2.5 milioni di dollari di Arkansas per restare nel South Carolina sino al 2014, ha una cosa importantissima che molte delle rivali divisionali non hanno: esperienza nei ruoli chiave di attacco e difesa. Ecco quindi che il titolo della Acc può essere un primo obbiettivo da raggiungere, in attesa di capire se questa squadra possa davvero valere una delle prime 10 posizioni del ranking nazionale.

L'attacco è esplosivo, assai produttivo, e sarà  gestito da quello che forse è il miglior quarterback della Acc, Cullen Harper, un senior che ha concluso il 2007, suo primo anno da starter, con 27 passaggi da touchdown e solamente 6 intercetti, restando solamente d'un soffio sotto le 3.000 yards aeree, dimostrando di avere un braccio interessante anche sul profondo. Harper, che ha battuto 21 diversi records d'ateneo nel corso della passata stagione, è considerato tra i favoriti per vincere il titolo di miglior giocatore della Acc. I bersagli a sua disposizione torneranno in blocco, i titolari saranno i due seniors Aaron Kelly, 1081 yards ed 11 mete, e Tyler Grisham, tanto diversi tecnicamente quanto complementari per caratteristiche fisiche, con l'aggiunta del sempre pericoloso Jacoby Ford, per il quale è stato ritagliato ad hoc un ruolo che prevede il suo utilizzo in ricezione su tracce veloci, screen e slants, in modo da poterne sfruttare al massimo le potenzialità  di sprinter dall'accelerazione abbagliante. Il fulcro dell'attacco rimarrà  il gioco di corse, dal quale nel recente passato è stata sviluppata una pericolosa dipendenza, sfociata in numerose sconfitte arrivate in concomitanza alle prestazioni peggiori del backfield dei Tigers: il forte James Davis e l'alter ego C.J. Spiller, una delle coppie di running backs più forti della nazione, avrà  un peso notevole sulle spalle, e dovrà  trovare maggiore continuità  di rendimento per contribuire a far compiere l'ultimo passo che manca a Clemson per la tanto attesa gloria. Il tandem, responsabile di più di 1.800 yards in combinata, dovrà  rivelarsi maggiormente efficace nelle partite che contano di più, producendo numeri da capogiro non solo contro le avversarie più abbordabili del calendario. Il centro Thomas Austin sarà  l'unico titolare a tornare al suo posto dopo la fine dell'eleggibilità  di Barry Richardson e Chris McDuffie, Cory Lambert e Chris Hairston andranno ad occupare i ruoli di tackle, mentre ad affiancare il centro ci saranno i due juniors Barry Humpries e JaMarcus Grant, quest'ultimo in competizione con David Smith, redshirt freshman attualmente impegnato nel recupero da un infortunio. E' chiaro che gioco di corse e la pressione su Harper saranno controllati solamente attraverso un giusto grado di coesione raggiunto da tutti questi nuovi elementi, non ancora abituati a giocare a memoria.

In difesa si riparte da un fronte a quattro molto forte ed atletico, che continua a produrre pass rushers di qualità . La pressione sul quarterback avversario sarà  la principale occupazione di Ricky Sapp, dotato di un fisico tipico dell'outside linebacker ma in grado di allinearsi, a questi livelli, in trincea. Sapp occuperà  la parte destra della linea, la stessa dalla quale ha prodotto 5 sacks un anno fa opposto a Philip Merling, che sarà  invece sostituito dal junior Kevin Alexander, sul quale incombe la forte ombra di una delle migliori reclute dell'ultima nidiata di high schoolers, DaQuan Bowers. Non sono pochi a sostenere che il freshman prodigio farà  suo il posto di starter prima di fine anno, protagonista com'è stato di uno straordinario spring game (intelligente la sua scelta di arrivare al campus prima del tempo), nel quale ha ottenuto 3 sacks grazie ad un fisico (6'5'', 265) addirittura già  sviluppato per la Nfl. Il mezzo è ancorato dalla potenza di Dorrell Scott, assai efficace contro le corse e capace di attirare raddoppi quasi ad ogni snap. Il ruolo di linebacker, tra scadenze di eleggibilità  e problemi disciplinari, sarà  costretto ad avere tre nuovi titolari, con il senior Josh Miller a prendersi cura del mezzo, ed i più inesperti Scotty Cooper e Kavell Conner a prendersi cura delle linee esterne. I quattro titolari delle secondarie dispongono di un'ottima esperienza, il strong safety Michael Hamlin è un probabile All-American molto efficace in fase di placcaggio e dotato di ottimo senso dell'anticipo, e sarà  accompagnato da Chris Clemson, free safety di grande considerazione, e dal piccolo e veloce Chris Chancellor, cornerback che ha intercettato 4 palloni nella scorsa stagione. Riguardo gli special teams, il prolifico Mark Bucholz sarà  il kicker titolare per l'ultimo anno, mentre i punts saranno responsabilità  di Jimmy Maners, anch'egli un senior.

Il quadro sembra completo, gli indizi dicono che i Tigers hanno un'occasione che potrebbe non ripetersi. Tommy Bowden ha vissuto per anni ai margini dell'eccellenza, accontentandosi di riuscire a battere costantemente il padre Bobby, ma senza vincere qualcosa di grosso. Dopo anni di critiche, licenziamenti temuti e fans contrariati dalle sue continue conferme, il coach sa che è alle corde, e solo una partecipazione ad un Bowl BCS potrà  salvargli la pelle stavolta.

Wake Forest Deamon Deacons

La cura Jim Grobe funziona oramai da due anni, la radicale trasformazione del programma di Wake Forest da eternamente perdente a capace di raggiungere un insperato Orange Bowl nel 2006 sta proseguendo il suo cammino felice e di rosee prospettive. Proprio come Bowden, Grobe ha declinato un'offerta dei Razorbacks per proseguire l'importante lavoro iniziato nel campus di Winston-Salem, che aveva visto i propri beniamini vincere 38 partite nella decade precedente al suo arrivo, ben altra cosa rispetto ai 20 successi accumulati nelle ultime due stagioni regolari.

Il reparto offensivo sarà  nelle mani capaci di Riley Skinner, il quarterback più preciso della nazione, che ha mantenuto le promesse del suo anno da freshman nonostante un aumento degli intercetti lanciati. Skinner fa della tranquillità  la sua caratteristica principale, sa pazientare per trovare il ricevitore smarcato ma soprattutto sa come mantenere il ritmo di lancio, qualità  che sopperisce di gran lunga alla sua mancanza di braccio sul profondo. Le sue qualità  di scrambler e la nota propensione a giocare meglio sotto pressione contribuiscono a fare di Wake Forest il candidato ideale per rovinare la festa di Clemson. Non sarà  facile rimpiazzare tutti i seniors che hanno salutato l'attacco, specialmente il tuttofare Kenneth Moore: dei giocatori rientranti è Chip Brinkman, senior, a detenere le migliori statistiche su ricezione con 225 yards in 27 ricezioni, statistica che sulla carta potrebbe diventare preoccupante. Accanto a lui, ricevitore assolutamente di possesso, si si schiererà  un altro wide receiver fisico (5'11', 220 libbre), J.R. Boldin, il fratello più giovane di Anquan, che dovrebbe diventare il bersaglio primario per Skinner. Fisicità  è una parola che ben si adatta anche al tight end Ben Wooster, molto più bravo a ricevere che non a bloccare, mentre un cambio di ritmo potrebbe arrivare dal veloce Jordan Williams, ricevitore di bassa statura che potrebbe facilmente arrivare ad insidiare uno dei due spot da titolare. Josh Adams ha destato ottime impressioni nel suo primo anno da running back titolare accaparrandosi il merito di rookie dell'anno della ACC, e sarà  alternato al veloce Brandon Pendergrass, le cui quotazioni sono vertiginosamente salite nell'ultima primavera. La linea offensiva sarà  quasi completamente nuova e priva del suo leader, il centro Steve Justice: Trey Bailey è il suo sostituto designato anche se è chiaro che non potrà  portare in campo le medesime qualità  del predecessore, mentre un minimo di esperienza sarà  garantita dai tackle Joe Birdsong e Jeff Griffin, che l'anno passato si sono divisi i compiti sul lato sinistro, ma che in questo saranno entrambi titolari a tempo pieno.

La forza di una difesa che ha concesso 22 punti a partita nel 2007 sta nelle retrovie: precisione nei placcaggi, puntualità  negli interventi e copertura delle tracce avversarie sono stati i punti di forza primari di questo reparto, al quale manca una pass rush di qualità . Le stars della difesa sono essenzialmente due, il linebacker Aaron Curry ed il defensive back Alphonso Smith: il primo è un giocatore di grande impatto e vivacità , versatile, capace di captare l'andamento della corsa come di difendere sul ricevitore assegnatogli, mentre il secondo è un playmaker che talvolta osa più del necessario, ma che quanto indovina la giocata produce sovente anche dei punti sul tabellone. Il ruolo di linebacker è quello meglio coperto, data la presenza dei veterani Stanley Arnoux e Chantz McClinic, ambedue dotati di ottima velocità  che consente loro di restare in campo anche in situazioni di ovvio passaggio, caratteristiche che talvolta ne fanno dei safety aggiunti: Chip Vaughn, grande intimidatore titolare del ruolo di strong safety, potrebbe essere invece confuso per il quarto linebacker in campo. Il fronte a quattro è il reparto che più degli altri desta dubbi, in quanto vede l'ennesimo rientro di Matt Robinson, reduce da tre operazioni chirurgiche in sei anni di eleggibilità , mentre il nose tackle Boo Robinson sembra esserne l'elemento di maggior spicco, la principale arma contro le corse altrui. L'eccellente Sam Swank sarà  interamente responsabile del kicking game, avendo affrontato il doppio ruolo ormai da diverso tempo, mentre i ritorni saranno probabilmente affidati alle qualità  di Alphonso Smith.

La battaglia per la supremazia della Atlantic Conference passa anche da Winston Salem. Wake Forest si ritrova con una squadra molto compatta in difesa, nonchè paziente e precisa in attacco, una squadra capace di gestire i vantaggi ed il cronometro, e di limitare le offese avversarie. Lo scontro del 9 ottobre contro Clemson sarà  determinante per capire se i Demon Deacons possono tornare ai livelli di due stagioni fa, quando furono una delle più belle favole d'America.

Florida State Seminoles

C'è una corrente di pensiero, negli Stati Uniti, che sostiene che Florida State non tornerà  grande finchè Bobby Bowden non deciderà  finalmente di ritirarsi. Gli anni d'oro sono difatti passati da un pezzo, la svolta di pagina necessaria a portare aria fresca nel campus tarda ad arrivare, il nuovo ciclo targato Jimbo Fisher sta solo attendendo di poter muovere i primi passi. Al momento Fisher dovrà  accontentarsi di proseguire il lavoro iniziato l'anno scorso con l'attacco, il vero problema che affligge da anni questa squadra.

I Seminoles, illusi dalle premesse, speravano di aver trovato in Drew Weatherford il quarterback del ritorno al successo, solo per accorgersi del contrario. Weatherford, arrivato dopo una carriera di alti e bassi all'annata da senior, non ha mai dato l'impressione di poter giocare ai livelli richiesti per poter riportare in alto un programma di questo tipo, non ha mai mostrato progressi da un anno all'altro, trovandosi perennemente afflitto da problemi di turnovers. Lo scorso anno ha ridotto il numero di intercetti a 3, lanciando però solamente 9 passaggi vincenti in più di 300 tentativi. Questi dati ed i recenti problemi al menisco di Weatherford hanno spostato l'attenzione sul sophomore Christian Ponder, che si è allenato con i titolari in primavera ed ha mostrato un miglior livello di decisioni prese in fase i lettura, ed un atletismo notevolmente superiore rispetto a quello del veterano collega, il che fa ben sperare per i suoi prossimi due anni di eleggibilità , dove sarà  il nuovo titolare del ruolo. Da tempo in cerca di risposte per lo spot di running back, l'attacco ha trovato delle più che soddisfacenti risposte nella stellina Antone Smith che ha portato la palla per quasi 200 volte segnando 3 mete, mentre per le situazioni di corto yardaggio la soluzione ideale sarà  ancora il fullback Seddrick Holloway, 247 libbre molto difficili da buttare giù. Una volta superati i problemi di sospensione e sperando in un suo comportamento migliore in futuro, Preston Parker tornerà  per essere il playmaker offensivo dell'intero reparto, dopo i flash di talento già  mostrati nello scorso campionato. Il wide receiver sarà  utilizzato nella posizione tradizionale ma anche partendo dal backfield, per sfruttare in tutti i modi possibili la sua velocità , che spesso e volentieri ha procurato ingenti guadagni di terreno, mentre del gioco sul profondo sarà  protagonista l'intrigante senior Greg Carr, stazza da tight end, velocità  da ricevitore e davvero difficile da contrastare quando si tratta di combattersi un pallone ad alta quota. Caz Piurowski, tight end, è solamente un bloccatore, e potrebbe essere spostato in una linea offensiva molto giovane, che ha nei sophomores Rodney Hudson e Ryan McMahon i giocatori di maggiore esperienza.

La difesa vivrà  una stagione piena di cambiamenti, in quanto molti giocatori importanti sono stati scelti dalla Nfl od hanno terminato la loro eleggibilità  collegiale. Il buco più grande sembra essere nel mezzo della linea difensiva, dove sarà  impegnativo trovare dei rimpiazzi degni di Andre Fluellen e Letroy Guyon: al loro posto si schiereranno Paul Griffin, senior che rientra da un'operazione al legamento crociato anteriore, e Budd Thacker, che durante la sua carriera a Fsu è sempre stato un giocatore di situazione. Everette Brown è il miglior defensive end a disposizione del roster, si è classificato primo di squadra per sacks e placcaggi per perdite di terreno, mentre Neefy Moffett deve trovare maggiore continuità  se vorrà  continuare ad essere il titolare dell'altro estremo della linea. Come da tradizione i linebackers sono il punto di estrema forza di questa difesa, la perdita di Geno Hayes sarà  compensata dal ritorno nel mezzo di Derek Nicholson e dei suoi 99 placcaggi, mentre ai lati si allineeranno Dekoda Watson, di stazza ideale per coprire i tight ends, e Toddrick Verdell, che sarà  alla prima esperienza da titolare e dovrà  guardarsi le spalle dall'ingombrante arrivo del super-prospetto Nigel Bradham, veloce colpitore che avrà  sicuramente il suo spazio da true freshman. Le secondarie saranno orchestrate dall'emergente Myron Rolle, junior seriamente candidato ad una chiamata nel prossimo draft, strong safety di grandi istinti ed intelligenza, non troppo veloce ma dotato dei giusti angoli di chiusura; il leggerissimo (166 libbre) Tyrone Carter sarà  il primo cornerback titolare, mentre il secondo verrà  fuori dalla gara tra Patrick Robinson e Michael Ray Garvin, entrambi dotati dell'esperienza necessaria per stare in campo con continuità . Graham Gano, già  titolare del ruolo di punter e responsabile di notevoli miglioramenti, sarà  anche il nuovo kicker dopo la fine dell'eleggibilità  di Gary Cismesia; per i ritorni di punt e kickoff si farà  infine affidamento sulle doti di playmaker di Parker, ma anche sulla velocità  di Garvin.

I Seminoles sono sicuramente una squadra da postseason, ma il livello dei Bowls giocati negli ultimi anni non ha paragone con le abitudini di alta classe cui i tifosi erano abituati quando questo ateneo era una cosiddetta powerhouse. Con Bobby Bowden ancora al timone, è chiaro che il meccanismo di rinnovo rimane ancora inceppato.

Boston College Golden Eagles

Dopo aver salutato la migliore edizione che la storia degli Eagles ricordi è ora di andare avanti, di scrivere il prossimo capitolo. Prima di tornare a pensare alla vetta, tuttavia, sarà  necessario ricostruire tenendo in considerazione l'alto numero di seniors che ha salutato la compagnia, ed il potenziale impatto che i nuovi innesti potranno avere in quella che si preannuncia come una stagione del tutto transitoria per Jeff Jagodzinski e soci.

All'attacco non mancherà  solamente Ryan, i conti andranno fatti anche con le dipartite dei running backs L.V. Whitworth ed Andre Callender, nonchè del produttivo ricevitore Kevin Challenger e dell'affidabile tackle Gosder Cherilus. Il ruolo di regista successore è stato vinto nettamente da Chris Crane, senior che ha passato gli ultimi due anni a portare le cuffie, dotato di un fisico possente, di un buonissimo braccio e soprattutto di una buona mobilità  in uscita dalla tasca, caratteristiche che gli hanno fatto sconfiggere la concorrenza dell'agile Dominique Davis, che avrà  tutto il tempo di giocare a partire da 2009. Il vuoto lasciato nel backfield sarà  riempito dal true freshman Josh Haden, che fa parte di una nidiata molto interessante, da valutare a fondo tra un paio di stagioni, quando il gruppo si trasformerà  in un bel pacchetto di veterani. Haden ha lavorato sodo in palestra per diventare un corridore per ogni down, il coaching staff avrebbe preferito proporlo in campo a piccole dosi, ma la carenza di profondità  non ha dato altra scelta. A bloccare per lui e per i suoi coetanei ci sarà  il fullback James McCluskey, duro lavoratore divenuto opzione fissa in situazioni di goal line, che ha varcato con successo per tre volte in soli otto tentativi stagionali. Le buone notizie per Crane arrivano da un corpo ricevitori quasi interamente confermato: rientrano difatti le 931 yards con 7 mete dell'affidabile Rich Gunnell e le prese acrobatiche del funambolico Brandon Robinson, nonchè i continui progressi del tight end Ryan Purvis, che corre delle tracce intermedie molto pulite ed è spesso libero come opzione sul corto. Ci sarà  sicuramente maggiore spazio per il fisico Clarence Megwa e per il junior Justin Jarvis, che con Ryan avevano combinato per circa 500 yards e 4 touchdowns partendo dalle seconde linee. Il fronte offensivo sembra attrezzato per poter fare ancora bene, tutto partirà  dal centro Matt Tennant e dalla guardia senior Clif Ramsey; a loro si aggiungerà  il roseo potenziale di Anthony Castonzo, che nel suo anno da true freshman ha giocato 14 partite da titolare da tackle destro, e che si sta ora preparando a cambiare lato per prendere proprio il posto che era di Cherilus.

La forza più grande di una difesa sottovalutata nella distribuzione dei meriti dei successi recenti è stato il muro eretto contro le corse, specialità  che ha visto gli Eagles finire al secondo posto in tutta la nazione. Parte del merito di tutto questo è stata del tackle Ron Brace, che ha giocato una stagione a tratti dominante sostituendo proprio quel B.J. Raji sospeso dopo due partite per problemi accademici, e che ora dovrà  dimostrare di poter tornare ad essere quel prospetto professionistico di cui gli scouts avevano preso nota. L'unico pass rusher di talento è Alex Albright, 8.5 sacks nel 2007, che vista la scarsa profondità  del ruolo dovrà  probabilmente dare anche di più. Sembra interessante la firma del freshman Max Holloway, end di 230 libbre, molto grezzo e sotto peso per poter essere determinantenell'immediato: il coaching staff sostiene che sia un pezzo del futuro di questa linea per le sue grandi doti in materia di pass rush. Con un pò di fortuna Brian Toal sarà  in campo con continuità  per comandare, dal lato debole, l'intero reparto dei linebackers, del quale è l'elemento più decisivo e di migliori prospettive pro. Toal è rimasto fuori per l'intero campionato scorso dovendo sopportare la riabilitazione della spalla, ultimo di una miriade di infortuni che ne hanno azzoppato la carriera; a fargli compagnia ci saranno Mike McLaughlin nel mezzo e Mark Herzlich, 97 placcaggi, dal lato forte, ambedue supportati da backups esperti come Robert Francois e Kevin Akins, pronti a garantire una profondità  eccellente in caso di emergenza. Le secondarie saranno il reparto più indebolito dalle partenze, avendo perso un playmaker come DeJuan Tribble ed un solido colpitore come Jamie Silva. Il successore designato di Tribble è il sophomore De Leon Gause, che sembra poterne ricalcare le doti in copertura, mentre Silva sarà  rimpiazzato da Marcellus Bowman, che ha perso diverse partite per infortunio ed ha pochissima esperienza in clima agonistico. Lo spot di strong safety sarà  ancora di Paul Anderson, valido supporto contro le corse e capace di rompere più di qualche gioco aereo, mentre persistono dubbi sull'altro starter nella posizione di cornerback, che vedrà  uno tra Roderick Rollins e Razzie Smith emergere sull'altro. I field goals saranno calciati dal walk-on senior Steve Aponavicius, accolto da eroe in principio ma rivelatosi molto inaffidabile da distanze tutt'altro che proibitive in seguito, mentre il true freshman Ryan Quigley dovrebbe assumere i gradi di punter per via di una gamba particolarmente potente. Brandon Robinson, come l'anno passato, gestirà  ritorni di punt e di kickoff a tempo pieno.

Inutile illudersi, Boston College ha vissuto da poco la sua miglior stagione di sempre, e ripetere quel tipo di impresa senza i medesimi protagonisti sarà  difficilmente possibile. Ciò non significa che una stagione di 7-8 vittorie sia pienamente nelle possibilità  di una squadra comunque dotata di quella manciata di giocatori in grado di fare la differenza tra attacco e difesa, tuttavia sono grandi le perplessità  che nascono da un running game completamente privo di test sul campo e da un kicker che lascia sempre con il fiato sospeso, anche da distanze ravvicinate. Se l'attacco non dovesse riuscire a segnare mete con continuità , la pecca del kicking game potrebbe addirittura costare qualche sconfitta indesiderata.

North Carolina State Wolfpack

La prima stagione sotto Tom O'Brien ha dato i suoi frutti verso il termine del campionato, il che equivale a poter pensare di poter cominciare con il piede giusto la nuova stagione, ottenendo quei progressi necessari a pensare, tra qualche anno, in grande. Non sarà  facile, perchè i Wolfpack fanno parte della division più competitiva delle due che compongono la ACC, ma il nuovo corso (anche disciplinare) che O'Brien ha portato al campus potrebbe rivelarsi più efficace di quello che i pronostici possono dire.

Uno dei problemi che ha afflitto la squadra durante la scorsa stagione è stata l'instabilità  nel ruolo di quarterback, nel quale Daniel Evans non ha tenuto fede alla sorprendente stagione da freshman di due anni orsono. Evans sarà  ancora il favorito per partire da starter se non altro per l'esperienza accumulata in questo biennio, anche se il rapporto tra passaggi da touchdown ed intercetti è tutt'altro che soddisfacente. Alle sue spalle premerà  nuovamente per giocare Harrison Beck già  subentratogli (con scarsi risultati) nello scorso campionato, il che significa che il redshirt freshman Russell Wilson, il più atletico del gruppo, fungerà  da potenziale outsider. Per chiunque vada in campo sarà  ottima cosa vedersi togliere parte della pressione da un gioco di corsa particolarmente funzionale, la cui affidabilità  sarà  garantita dall'interazione del trio formato da Jamelle Eugene, produttivo titolare molto efficace anche in ricezione, Andre Brown, ariete che ama andare dritto e forte, e Toney Baker, il meno fisico dei tre ma decisamente il più elusivo. I ricevitori posseggono tutti un discreto tonnellaggio, e sono perlopiù armi di possesso: Donald Bowens è il migliore a roster ed ha bisogno di una maggiore continuità , Jarvis Williams farà  la transizione da backup a starter ed ha un fisico che gli consente di imporsi sui difensori e di bloccare molto bene sulle corse, il tight end Anthony Hill rientra dopo un grave infortunio che gli ha precluso una stagione che l'avrebbe altrimenti visto in rampa di lancio, e ripartirà  dalle 45 ricezioni per 478 yards del campionato 2006. Una linea offensiva sulla carta molto debole al suo interno vedrà  la novità  provenire dalla trasformazione di ruolo di due componenti della linea difensiva, John Bedics e Ted Larsen, che andranno rispettivamente a collocarsi da guardia e da centro.

La difesa è stata la penultima della Conference in termini statistici, ed accoglierà  numerose novità  confidando in un nuovo inizio. La linea possiede un tandem pericoloso, formato dall'end Willie Young e dal tackle Alan-Michael Cash: Young è un potenziale outside linebacker per la Nfl, si è distinto grazie alla grande velocità  di partenza con la quale batte i tackles evitando di combattere sproporzionate battaglie fisiche con essi, Cash è un junior che ha terminato il primo anno da titolare con 50 placcaggi e numerose situazioni di pressione sul regista opposto. Il rimpiazzo per l'end DeMario Pressley sarà  Antoine Holmes, che ha già  esperienza in ambedue le posizioni del fronte e dovrà  aiutare a migliorare una run defense molto debole. Ricostruito integralmente invece il reparto linebackers, che vedrà  tre riserve dello scorso anno tentare di dare maggiore incisività  rispetto ai protagonisti dello scorso campionato. Il linebacker esterno Nate Irving ha finito la stagione in crescendo dopo aver cominciato in seconda fila, il middle Ray Michael è costantemente entrato in campo da rimpiazzo ed offre discreta esperienza, mentre Robbie Leonard, fisico da safety (205 libbre) ma cattiveria da uomo di linea, è candidato a prendersi l'altro ruolo all'esterno. Si parla un gran bene di Dwayne Maddox, true freshman che ha il fisico già  pronto per giocare a questi livelli, e che è considerato il fulcro futuro dell'allineamento. Le secondarie sono solide ed hanno fatto un ottimo lavoro di copertura del 2007, la perdita di DaJuan Morgan non è da sottovalutare, ma l'esperienza del veterano J.C. Neal e l'esuberanza del giovane Justin Byers sono ciò che serve per superarla. I corners titolari saranno Jeremy Gray e DeAndre Morgan, ma attenzione a Javon Walker, alto, fisico e rientrante da un infortunio che ne ha accorciato la stagione passata. Il preciso Steven Hauschka, eccellente kicker che ha terminato l'eleggibilità , sarà  rimpiazzato dal sophomore Josh Czajkowski, mentre lo spot di punter sarà  affare di Bradley Pierson, che ha tenuto la media più bassa della ACC, e Jeff Ruiz, il suo sfidante. Eugene e Bowens saranno invece i principali ritorni di calci per uno special team particolarmente produttivo.

Si sapeva che il 2007 sarebbe stato un anno di transizione, un cambio di allenatore per una squadra con molte incertezze tra i ruoli più delicati non è stato propriamente facile da digerire. La pazienza e la comprensione sono stati componenti necessarie per traghettare i Wolfpack verso lidi migliori, ma da quest'anno è ora di mettere in luce decisi miglioramenti. A North Carolina State sperano che O'Brien porti il programma allo stesso livello di qualità  della Boston College che lo stesso ha allenato, ma per il momento le distanze con le migliori squadre sembra ancora troppa da colmare: attenzione agli sgambetti che tuttavia i Wolfpack potrebbero fare alle sorelle più grandi…

Maryland Terrapins

Da qualche anno l'attacco dei Terrapins viene pubblicizzato come potente e pericoloso, tuttavia senza riuscire a far seguire i fatti alle parole. Per questa motivazione Ralph Friedgen, all'ottavo anno alla guida della squadra, ha lasciato le chiamate offensive per la prima volta ad un'altra persona, assumendo l'ex Kansas State James Franklin, che ha messo a punto la sua West Coast Offense per raggiungere lo scopo desiderato dal suo superiore. Sarà  la soluzione giusta? Può darsi, perchè il talento c'è sia nel backfield e sia tra i ricevitori, ma manca sempre un quarterback in grado di dirigere le operazioni con la continuità  richiesta a questi livelli.

Il posto di starter in regia sarà  deciso tra Jordan Steffy e Chris Turner: Steffy era partito da titolare nel 2007 salvo lasciare la stagione dopo la quinta gara per una commozione celebrale, mentre Turner ha chiuso il campionato lanciando 7 passaggi da touchdown ed altrettanti intercetti. Nessuno dei due giocatori è riuscito ad impressionare positivamente, dalla loro parte gioca solamente una discreta esperienza. Per uscire dalle secche serve un running game coi fiocchi, proprio nel momento in cui i Terps devono sostituire un duo che aveva fatto molto bene, quello composto da Lance Ball e Keon Lattimore. Il nuovo combo farà  invece riferimento a due sophomores, Da'Rel Scott e Morgan Green: il primo si è fatto vedere con una ricezione vincente di 57 yards nello scorso campionato, il secondo ha fama di essere un corridore esplosivo, anch'egli in grado di piazzare il big play all'improvviso. Il miglior giocatore offensivo a disposizione è senza dubbio il wide receiver Darrius Heyward-Bey, junior che da un biennio è il punto focale dell'attacco in quanto dotato di un gran fisico e di una velocità  superiore alla norma, caratteristiche che mettono in serio pericolo il completamento del suo ciclo di studi in prospettiva di un approdo Nfl con un anno di anticipo. Isaiah Williams, il secondo violino, è chiamato a produrre ben più delle 395 yards con una meta di un anno fa, e potrebbe essere proprio il beneficiario delle maggiori attenzioni riservate al compagno. Il quadro è completato da Danny Oquendo, schierato nelle situazioni con tre ricevitori in campo, e dal tight end Dan Gronkowski, massiccio bloccatore che in primavera ha mostrato mani migliori rispetto alle previsioni. La linea offensiva è molto pesante, e sarà  capeggiata dalla guardia Jaimie Thomas, uno dei migliori giocatori della scorsa edizione dei Terps, che si affiancherà  all'affidabile centro Edwin Williams, 36 gare consecutive in saccoccia, e dal tackle Dane Randolph, il più forte e fisico del gruppo.

Il problema più evidente della difesa è l'impossibilità  di riuscire a limitare il gioco di corse avversario, impresa che quest'anno rischia addirittura di diventare più difficile a causa delle partenze di Dre Moore, Carlos Feliciano e di Erin Henderson. I primi due ancoravano una linea difensiva dipinta quale punto debole del reparto, che vedrà  lo spostamento dell'end Jeremy Navarre nel mezzo per trovare appunto soluzione contro il ground game; Henderson sarà  invece sostituito da Chase Bullock, un senior che ha giocato una vita da riserva prima di avere la sua occasione, al quale faranno compagnia il playmaker Dave Philistin, 124 placcaggi di cui 6.5 per perdite di terreno, e Moise Fokou, leggero e veloce, che ritornerà  nella posizione di strong side dopo essere venuto fuori dal nulla nel corso del passato campionato. La star Trey Covington sarà  invece l'arma più affidabile in materia di pass rush, e potrà  dare il suo meglio nel tradizionale assetto 3-4 di Maryland, che lo vede protagonista nell'altra posizione di esterno. Kevin Barnes, senior, sarà  il defensive back di riferimento di una secondaria che avrà  due nuovi titolari nei ruoli di safety, Terrell Skinner e Jeff Allen, dietro i quali si attende lo sviluppo di Antwine Perez, free safety trasferitosi da Usc e futuro giocatore d'impatto delle retrovie. Gli special teams sembrano affidabili dopo le buone stagioni del kicker Obi Egekeze e del punter Travis Baltz, mentre il già  menzionato Oquendo sarà  il ritornatore di calci principale, ruolo che gli compete da oramai tre anni pieni.

Il ritorno in auge di un programma che sotto Friedgen è cresciuto tanto non sembra nulla d'immediato, Maryland deve trovare in fretta delle soluzioni, a questo punto tra le nuove reclute, nel ruolo di quarterback, ma soprattutto non può permettersi di peggiorare una rush defense già  precaria dovendo affrontare squadre come Clemson, Wake Forest e Virginia Tech, tutte dotate di accoppiate di corridori altamente produttivi.

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