Sean Glennon ha l'occasione di condurre Virginia Tech al secondo titolo Acc consecutivo.
La Coastal Division della ACC è il raggruppamento che, tra i due che compongono la Conference, sta attraversando il momento più delicato dal punto di vista della ricostruzione delle squadre. Molto del talento dell'anno passato è andato via a causa del draft, atenei come Georgia Tech e Virginia non sembrano in grado di stabilirsi nelle parti alte della classifica, pur restando a portata di Bowl. Virginia Tech sembra l'unica contender capace di accaparrarsi la finale della ACC con una certa sicurezza, visto che le concorrenti più pericolose, Miami e North Carolina sono nel pieno di un nuovo corso ed in prospettiva non immediata di ascesa. Ecco una panoramica di tutte le squadre, ordinate secondo quelli che potrebbero essere i piazzamenti finali, naturalmente sempre secondo lo scrivente.
Virginia Tech Hokies
Gli Hokies hanno perso i pezzi, ma il livello della competizione che li circonda non rappresenta nulla di preoccupante: se ne sono andati i due migliori linebackers, il running back di riferimento e la linea difensiva è stata smantellata, tuttavia quarterback e secondarie sono assicurati dal sufficiente dose di esperienza (tra l'altro, sempre ad alti livelli competitivi) e chi vi è titolare sa come far succedere quelle cose che portano a casa la vittoria. Non ultimo c'è il fattore Beamer Ball, ossia quell'insieme di concetti fondamentali predicati da coach Frank Beamer, che con le giocate di difesa e special teams riesce a risolvere gare dovel'attacco fatica.
Nel 2007 l'attacco ha visto l'implemento del doppio quarterback, con il veterano Sean Glennon ed il più giovane ed atletico Tyrod Taylor ad alternarsi in fase di snap. Glennon, senior, è un tipico passatore da tasca che sa come condurre un attacco, è sensibilmente migliorato nel corso della sua permanenza al campus sia a livello decisionale che tecnico; Taylor può essere confuso come la seconda incarnazione di Michael Vick, in quanto ne possiede le medesime qualità atletiche e gli stessi problemi di precisione sui passaggi. Beamer userà uno o l'altro a seconda della situazione, anche nel corso della stessa partita. Lo spot di running back è stato messo in discussione dall'allontanamento di Branden Ore per motivi disciplinari, aprendo una competizione a quattro che vede impegnati Kenny Lewis e Jahre Cheesman, ambedue reduci da piccoli interventi chirurgici in primavera, ma anche John Oglesby e Darren Evans, due redshirt freshmen di peso che possono contribuire nell'affermare il gioco di corsa, il principio della filosofia offensiva di Beamer. I primi cinque ricevitori del 2007 non sono più a roster, lasciando un vuoto non facile da coprire: i candidati a rimpiazzare Eddie Royal e soci sono Brandon Dillard, junior che si propone come principale arma sul profondo in quanto dotato di grande velocità , Zack Luckett, bersaglio grande e grosso (6'3'', 212), ed Ike Whitaker, ex quarterback molto fisico ed atletico. Un importante aiuto arriverà dai tight ends, in quanto Sam Wheeler e Greg Boone sono pesanti (rispettivamente 269 e 290 libbre) e dotati di grandi mani per le situazioni di corto yardaggio. La guardia Sergio Render, bloccatore di qualità per le corse, sarà il riferimento della linea offensiva, che annovera pure il forte centro Ryan Shuman.
La difesa è sempre stata il punto di forza di tutte le squadre allenate da Beamer, questa sua edizione avrà nelle secondarie il miglior reparto a disposizione: ritorna difatti per l'ultimo anno Victor “Macho” Harris, uno dei migliori corners di tutta la conference, playmaker in grado di collezionare 9 intercetti nelle ultime due stagioni e perennemente puntuale nel chiudere le linee di passaggio ai ricevitori assegnatigli. Beamer, per lui, ha pensato anche ad occasionali allineamenti da wide receiver. L'altra star del gruppo è il safety Kam Chancellor, dotato di atleticità da corner ma anche di un fisico adatto a colpire duro. Il quadro dietro sarà completato dall'altro cornerback Rashad Carmichael, l'anno scorso presente solo negli special teams, e dallo strong safety Dorian Porch. La linea difensiva è composta da atleti ibridi, e viste le qualità da outside linebackers l'aggressione contro l'opposizione del fronte offensivo la parola chiave per il successo sarà velocità . A creare più confusione possibile agli attacchi saranno Orion Martin e Jason Worilds, entrambi d'un soffio sopra le 250 libbre, contrastate dalle 320 del tackle Cordarrow Thompson, sul quale si fa affidamento per contrastare le corse. Cam Martin è l'unico linebacker rimasto di un gruppo straordinario che comprendeva Vince Hall e Xavier Adibi, che saranno rimpiazzati dalla vivacità di Brett Warren e Purnell Sturdivant. Gli special teams vedono una serrata competizione per lo spot di kicker, che vede al momento come vincente Dustin Keys, mentre il junior Brent Bowden rimane al suo posto come punter. Macho Harris e Dillard saranno i giocatori più gettonati per riportare il pallone più in profondità possibile.
Il calendario sembra favorevole a questi Hokies, le cui insidie maggiori saranno portate dalle sfide divisionali contro Miami e North Carolina, nonchè dalla trasferta in Nebraska. Le altre gare sono tutte a portata di vittoria, il che potrebbe voler significare che Virginia Tech è pronta a bissare la finale ACC di un anno fa.
North Carolina Tar Heels
Tra gli allenatori più incisivi degli ultimi anni, intesi come quelli capaci di cambiare rotta al programma immediatamente dopo la loro assunzione, uno dei nomi più i vista è quello di Butch Davis, che sta lentamente riuscendo a rivoltare come un calzino il football di un ateneo altrimenti votato al basket. Forse azzardare un secondo posto per i Tar Heels potrà sembrare per qualcuno eccessivo, tuttavia la squadra ha elementi giovani che hanno potuto fare tesoro degli errori fatti in passato, e che potrebbero essere pronti per fare il grande salto.
L'attacco è una miccia pronta ad esplodere, il quarterback T.J. Yates ha prodotto 2.655 yards e 14 passaggi da touchdown, ambedue record dell'università , ed ha dimostrato di poter condurre un reparto offensivo che va spesso e volentieri sul profondo; tuttavia sono anche arrivati 18 intercetti che dovranno calare drasticamente per avere il successo sperato, pena vedere la concorrenza di Greg Paulus e Cam Sexton avvicinarsi pericolosamente. Il bersaglio principale di Yates sarà il forte Hakeem Nicks, spettacolare wide receiver capace di 74 ricezioni, anche questo un record d'ateneo, ma soprattutto di 958 yards e 5 mete, una minaccia da raddoppiare costantemente perle difese avversarie, che badando a lui potrebbero lasciare troppo scoperti Brandon Tate e Brooks Foster, ambedue parte di una rotazione intercambiabile. L'attacco potrà usare due differenti tight ends, a seconda delle situazioni: in schemi tradizionali sarà Richard Quinn ad entrare nella lineup, mentre Zack Pianalto, interessante sophomore, verrà schierato da H-back. Altro elemento candidato aduna grande stagione è il running back Greg Little, divenuto titolare del ruolo nel novembre scorso dopo la positiva conversione da wide receiver: sviluppatosi come corridore tosto e difficile da atterrare è anche un ottimo ricevitore fuori dal backfield, visti i suoi trascorsi proprio in quel ruolo. Uno dei problemi del reparto è la linea offensiva, che ha subìto la pressione avversaria lasciando spesso scoperto Yates, Calvin Darity e Garrett Reynolds, rispettivamente guardia e tackle a sinistra, ne sono gli elementi più rappresentativi.
Per una difesa che ha nella parte centrale quella più forte sarà fondamentale riuscire a sostituire Kentwan Balmer, andato a cercare fortuna nella Nfl. Il principale indiziato per il rimpiazzo è Marvin Austin, reduce da un'eccellente campagna da true freshman, nella quale ha messo a segno 4 sacks e 26 placcaggi totali; il suo compagno di allineamento sarà quell'Aleric Mullins che ha terminato il 2007 in forte crescendo, dimostrando di poter essere affidabile arma nei downs di corsa. Quasi interamente confermato, invece, il reparto linebackers, che ha perso il solo Durell Mapp, ma che ritroverà i servizi di Chase Rice, il quale aveva abbandonato la ciurma nella prima partita dello scorso campionato per la frattura della caviglia. Il middle Mark Paschal ed il weakside Quan Sturdivant garantiscono una più che buona profondità per uno dei singoli reparti più in crescita di tutta la squadra. Un altro cambio di ruolo è stata la chiave di parte del successo delle secondarie: il free safety Deunta Williams, ricevitore convertito, ha vissuto un anno fuori dall'ordinario meritandosi il premio di rookie difensivo dell'anno per la ACC, e si prospetta come uno dei migliori defensive backs di tutta la conference anche per la prossima stagione dall'alto dei suoi 57 placcaggi e 3 intercetti. Lo strong safety Trimane Goddard è l'elemento più esperto di tutto il settore, altrettanto non si può dire per i corners titolari Charles Brown e Kendrick Burney, opportunamente gettati nella mischia da Davis nel corso del passato campionato. Brandon Tate, oltre che ricevitore di prim'ordine, sarà il principale ritornatore di calci di squadra avendone già riportati 5 in meta nel giro di tre anni, mentre Jay Wooten sostituirà il forte Connor Barth nel ruolo di kicker e dirà la sua quando ci sarà da scegliere un punter tra lui e Terrence Brown.
Solo una crescita corale di tutti i reparti potrà dare ai Tar Heels una stagione di rilievo all'interno della ACC, e mentre è chiaro che ancora non si può parlare di vittoria della division, che sembra ancora un paio d'anni distante, si può davvero pensare che questa squadra sia pronta per recitare un ruolo molto più importante di quello vissuto finora. Butch Davis è stata la cosa migliore che potesse capitare da queste parti…
Miami Hurricanes
Non è facile essere Randy Shannon in questo preciso momento, specialmente se si è chiamati a risollevare un glorioso programma che nel 2007 ha vissuto ogni sorta di umiliazione. La ricetta proposta dal coach al secondo anno è anzitutto ferrea disciplina, necessaria a far dimenticare onte quali lo 0-48 contro Virginia nell'ultima partita di sempre giocata all'Orange Bowl, e quindi la rivitalizzazione di quarterbacks e difesa, un tempo punti di forza di un'università dominante.
La situazione quarterback, senz'altro disastrosa sotto le mani di Kirby Freeman e Kyle Wright, sta cercando soluzioni nelle qualità del redshirt freshman Robert Marve, venuto fuori dagli allenamenti primaverili come regista in grado di eseguire ogni tipo di lancio e dotato di soddisfacenti doti di leader; i suoi principali concorrenti saranno due freshmen autentici, Jacory Harris e Cannon Smith, che completano un trio completamente privo di esperienza a questi livelli. Quest'ultima sarà la ragione per chiedere successo al gioco di corse, con Javarris James pesantemente chiamato in causa: James ha fatto un passo indietro rispetto al suo primo anno in squadra totalizzando 532 yards, e sarà coadiuvato dal velocissimo Craig Cooper, messosi in luce con 682 yards, miglior prestazione di squadra, e 4 touchdowns. Interessante l'aggiunta del fullback Patrick Hill, reclutato dal junior college. Il ricevitore più esperto del roster è Sam Shields, autore di 7 mete e dotato di grandi doti in elevazione, nonchè l'unico sicuro del posto di starter: Khalil Jones sembra avere il vantaggio sugli altri per giocarsi l'altro spot, a patto che risolva quei problemi di drop che l'hanno spesso tenuto fuori dal campo, anche se tutti parlano molto bene del true freshman Aldarius Johnson, paragonato per fisico e caratteristiche tecniche ad un altro Johnson, Andre, anch'egli un Hurricane. La linea offensiva è molto forte ai lati, presidiati da due candidati All-America, Jason Fox e Reggie Youngblood.
Per una difesa che aveva necessità di un gran colpo di spugna si è pensato a Bill Young, ex assistente di Mark Mangino a Kansas, che gioca uno schema di blitz a zone. Si confida sulla crescita del defensive end Eric Moncur, reduce da un'annata fatta di 11.5 placcaggi per perdita di terreno e 6.5 sacks, mentre Allen Bailey sarà il sostituto di Calais Campbell dall'altro lato, e porterà alla linea una bella combinazione di forza e velocità , oltre a diversi problemi di contenimento per via delle quasi 290 libbre che porta a spasso con notevole disinvoltura. Il settore linebackers ha perso Tavares Gooden ma ha ritrovato Glenn Cook, un titolare della squadra di due stagioni fa che ha perso tutto il 2007 per un infortunio al piede; molte promesse arrivano da Colin McCarthy, candidato ad un ruolo di primo piano dopo una stagione con 74 placcaggi e 2 sacks. Per delle secondarie che hanno perduto il playmaker Kenny Phillips rientreranno Lovon Ponder ed Anthony Reddick per il ruolo di safety, mentre i probabili cornerbacks saranno DeMarcus Van Dyke ed il senior Bruce Johnson, con Chavez Grant a fungere da potenziale outsider. Riguardo gli special teams c'è da notare una lieve contraddizione da aggiustare, in quanto i 'Canes posseggono uno dei migliori cover teams della Conference, assai poco supportato dagli scarsi guadagni prodotti dai ritorni. Il nuovo kicker titolare potrebbe essere il redshirt freshman Jake Wieclaw, che ha fatto vedere buone cose in allenamento, impegnato tuttavia nel battere la concorrenza del punter Matt Bosher, ampiamente in grado di giocare entrambi i ruoli.
Non sarà un anno facile da digerire per i tifosi di Miami, il talento c'è ma va sviluppato con pazienza, il calendario propone partite molto difficili, tra cui le sentite rivalità statali con Florida, Florida State e Central Florida.
Virginia Cavaliers
I Cavaliers di Al Groh sono inaspettatamente finiti nel ranking nazionale durante un'entusiasmante cavalcata nel corso della scorsa stagione, dimostrando di saper vincere sul filo i lana e sorprendendo diverse squadre apparentemente più attrezzate di loro. Le perdite subìte non sono indifferenti e sembra davvero improponibile riuscire a bissare i nove successi ottenuti in dieci gare, tra cui lo shut-out rifilato agli Hurricanes, in quanto Chris Long, Branden Albert e Jameel Sewell, escluso per problemi accademici, erano giocatori unici nel loro genere.
L'attacco sarà quindi affidato al sophomore Peter Lalich, un tipo di quarterback completamente diverso dal suo predecessore, dotato di grande stazza (6'5'', 225) ed a suo agio nella tasca, quindi il contrario dello scrambler che Sewell era, che sembra avere le giuste qualità caratteriali per poter divenire il nuovo leader dell'attacco. A dargli una mano tornerà lo sfortunato Cedric Peerman, running back bloccato da un infortunio al piede nel mezzo della scorsa stagione ma comunque capace di produrre 585 yards e 5 mete in 113 portate, che venne sostituito da quel Mikell Simpson dimostratosi da subito giocatore d'impatto, in grado di segnare 8 touchdowns su corsa e 2 su ricezione. L'intenzione di Groh e del suo staff è di farne i nuovi Alvin Pearman e Wali Lundy, per cui le loro portate saranno equamente suddivise. Altro ragazzo sfortunato è stato il wide receiver Kevin Ogletree, fermato da un infortunio al ginocchio nel marzo del 2007, ed assente per tutta la stagione: il junior è il miglior ricevitore a roster, il suo ritorno non potrà che aiutare un quarterback alle prime armi, che con lui avrà a disposizione un giocatore velocissimo e bravo nel correre le tracce. Maurice Covington, emerso in concomitanza dell'assenza del compagno, sarà l'altro titolare e si proporrà come ricevitore di stazza e possesso rientrando pure lui da un infortunio (mano rotta) che ne aveva accorciato la passata stagione, mentre John Phillips tenterà di seguire le orme di Heath Miller e Tom Santi diventando un tight end in grado di ricevere e bloccare con la stessa consistenza. La linea offensiva, molto alta, sarà ancorata dal tackle Eugene Monroe, che l'anno passato non ha concesso alcun sack e che a fine stagione andrà dritto in Nfl; B.J. Cabbell, possente guardia, tenterà di rimpiazzare adeguatamente Albert, mentre l'altro tackle Will Barker è atteso a dei miglioramenti in fase di protezione del quarterback.
Per una 3-4 che vedrà il fronte difensivo completamente rinnovato, i quattro linebackers rappresenteranno il punto di forza, date le diverse caratteristiche dei suoi componenti: l'esperto Jon Copper rientra al suo posto dopo essere stato il miglior placcatore di squadra degli ultimi due anni, Antonio Appleby è stato un'autentica spina nel fianco per i running backs avversari, Clint Stintim è invece il miglior pass rusher, dall'alto dei 9 sacks portati a segno nel 2007. Jared Detrick sarà l'unica faccia nuova dell'allineamento, proveniente da un anno passato tra gli special teams. Alex Field e Sean Gottschalk saranno i due nuovi defensive ends, mentre Nate Collins, junior, diverrà il nose tackle di riferimento. Altri problemi accademici simili a quelli di Sewell hanno falcidiato le secondarie, che per queste motivazioni hanno perso due giocatori in un colpo solo. Byron Glaspy, giunto in squadra da walk-on, è l'unico elemento di una certa affidabilità nelle retrovie. Simpson, Peerman ed il junior Vic Hall garantiscono l'esplosività necessaria al gioco di special teams e gestiranno kick e punt returns a turno, mentre Chris Hinkebein ed il senior John Thorton saranno kicker e punter per un settore che ha perso l'estrema affidabilità di Chris Gould.
Con diversi dubbi dati dall'inesperienza della linea difensiva e con un quarterback precedentemente non testato a lungo sul campo i Cavaliers non possono pensare di poter ripetere le imprese del 2007, dove la fortuna fece indubbiamente la sua parte. Tuttavia le grandi possibilità d'impatto dei linebackers ed un gioco di corsa che ha già dimostrato di essere produttivo potrebbero garantire a Virginia un posto subito dietro alle squadre più forti, anche se una partenza contro Usc non sarà proprio il modo migliore di iniziare l'impresa.
Georgia Tech Yellow Jackets
Anche per Georgia Tech è l'anno della grande ricostruzione, è finita l'egemonia di Chan Gailey, i cui risultati recenti non hanno per nulla soddisfatto, ed inizia un nuovo corso sotto le direttive di Paul Johnson, che porterà con sè lo stesso schema offensivo praticato a Navy, la triple option. Ma le novità non sono certo finite lì, in quanto anche la difesa è sarà pressochè rivoluzionata: i consistenti blitz di Jon Tenuta saranno sostituiti dalla maggiore valorizzazione della linea difensiva cara al nuovo coordinatore Dave Wommack.
Il titolare dello scorso campionato, Taylor Bennett, ha deciso di trasferirsi perchè sapeva di essere atleticamente il meno idoneo per praticare il nuovo schema offensivo, lasciando quindi il posto libero per Josh Nesbitt, piaciuto molto a Johnson per le grandi abilità come corridore e dotato di un braccio potente, che potrà essere liberato nelle numerose playactions che verranno presumibilmente chiamate. Ad affiancarlo nella triple option vi saranno Jonathan Dwyer, backup di Tashard Choice l'anno scorso, designato per posizionarsi come da schema esattamente dietro al quaeterback quest'anno, e Greg Smith, che verrà invece schierato in una posizione di slot, dalla quale potrà ricevere pitch per correre o diversamente eseguire delle tracce da wide receiver puro. Lo spostamento di Smith in questo ruolo lascerà un vuoto tra i ricevitori veri, già decimati dalla rinuncia a giocare di James Johnson, che ha detto inaspettatamente basta nella scorsa offseason: ai nuovi starters si chiederà solo l'ordinario, dato che il running game sarà la priorità , quindi Demaryius Thomas e Correy Earls svolgeranno un lavoro ridotto ma mentalmente molto importante, attraverso il quale dovranno farsi trovare pronti dopo numerose azioni senza il proprio numero chiamato. La linea offensiva, criicata nella precedente edizione perchè troppo leggera, è invece ideale per gli schemi di Johnson, al quale servono uomini in grado di uscire dalla posizione con velocità e fluidità di movimenti: Andrew Gardner, uno dei migliori tackles della conference, è un'autentica sicurezza, mentre c'è incertezza su entrambe le posizioni di guardia, il quale titolare verrà scelto alla fine degli allenamenti di agosto.
La difesa punta tanto sul proprio fronte a quattro, fondamentale per la riuscita dei nuovi schemi implementati. Quella che è forse la coppia più forte di defensive ends della ACC, formata da Michael Johnson e Derrick Morgan promette scintille: Johnson, 6'7'', ha prodotto sacks in doppia cifra partendo solamente in de occasioni da titolare ed è un ottimo prospetto per il draft 2009, mentre Morgan ha giocato davvero bene da true freshman, ed è il futuro di questa posizione. Nel mezzo tornano due affidabili giocatori quali Darryl Richards e Vance Walker, quest'ultimo addirittura capace di essere distruttivo con 8.5 sacks nel corso del passato campionato. Shane Bowen sarà l'unico linebacker titolare a rientrare in posizione, e deve combattere con un passato che l'ha visto scivolare in secondo piano dietro le prodezze dei graduati Philip Wheeler e Gary Guyton; sul lato debole i Jackets schiereranno la promessa Anthony Barnes, ex safety molto efficace contro le corse, mentre nel mezzo sarà il turno di Brad Jefferson, dal quale sono attesi numeri interessanti. Le secondarie mancano di fisicità e saranno ancorate dal giovane safety Morgan Burnett, versatile al punto di saper giocare in tutte le posizioni dietro, mentre Jahi Word-Daniels, cornerback, sarà starter per il terzo anno consecutivo. La contemporanea fine dell'eleggibilità di Travis Bell e Durant Brooks potrebbe creare qualche grattacapo di troppo agli special teams, che confideranno nelle abilità degli inesperti Scott Blair e Kevin Crosby, rispettivamente in lizza per divenire i nuovi kicker e punter.
Con un calendario terrificante, che prevede trasferte a Boston College, Clemson, Virginia Tech e la classicissima Georgia, non sarà affatto facile mettere insieme troppe vittorie, aggiungendo che l'attacco deve passare da una transizione molto impegnativa e che la sola difesa non può portare la croce senza aiuti, per Johnson ed il suo nuovo staff sarà un'annata dura. Il futuro, però, sembra tutto degli Yellow Jackets.
Duke Blue Devils
Quale altra soluzione sarebbe stata consona per un programma che non vince uno scontro di conference dal 2004 se non un repulisti totale? Ted Roof, dopo aver miseramente fallito, non poteva restare a lungo, ed il sospirato arrivo di qualcuno che potesse dare nuove speranze si è materializzato nella persona di David Cutcliffe, genio dell'attacco che aiutò a suo tempo Eli Manning a divenire ciò che è oggi. Il nuovo head coach ha una strada lunga e tortuosa da percorrere per trasformare Duke da barzelletta della lega a squadra da Bowl, ma l'entusiasmo che ha portato nel campus fa di lui il miglior acquisto di questa offseason.
La maggiore implementazione portata da Cutcliffe sarà la no-huddle offense, che sarà diretta da Thaddeus Lewis, consistente quarterback giunto al suo terzo anno da starter; Lewis, non facesse parte di un programma di così basso profilo, avrebbe potuto mettersi in mostra di più, difatti pochi hanno notato che ha concluso la scorsa annata con 21 passaggi vincenti e 10 intercetti. Dietro di lui ci sarà Zack Asack, che di questa squadra era il titolare nell'anno da freshman, il quale non si accontenterà di rimanere in seconda fila. Eron Riley, wide receiver, è il giocatore di maggior talento di tutto l'attacco ed il primario go-to-guy per qualsiasi regista si allinei dietro il centro, nel 2007 ha mantenuto una media per ricezione di 20 yards (terzo anno consecutivo che gli riesce l'impresa) ed ha segnato 9 mete, formando con Lewis un tandem di tutto rispetto. Il running back di riferimento sarà Re'Quan Boyette, in passato protagonista di uno dei peggiori giochi di corsa dell'intera nazione e che è chiamato, all'ultimo anno di eleggibilità , a dimostrare di saper dare qualcosa in più. Non sarà facile dietro alla peggiore linea offensiva della conference, che ha concesso un numero troppo alto di sacks senza riuscire contemporaneamente a creare varchi per i corridori.
La star indiscussa della difesa è il defensive tackle Vince Oghobaase, junior destinato alla Nfl che ha aperto diversi occhi nel corso della passata stagione imponendosi come giocatore in grado di provocare raddoppi quasi ad ogni azione. Il mezzo del reparto è assicurato dalla presenza dei linebackers Micheal Tauillili e Vincent Rey, statisticamente i due migliori placcatori di squadra, in possesso di quel talento che sembra invece mancare quasi totalmente nelle secondarie, andate a concedere il 64% di completi ai registi avversari e numericamente ultime in tutte le categorie che compongono la pass defense.
Le partite abbordabili sono poche, per un ateneo come Duke ogni partita di football sembra un ostacolo insormontabile. Tuttavia il calendario presenta due impegni tutt'altro che impossibili nelle prime due giornate di campionato, James Madison e Northwestern, questi ultimi unica vittima dei Blue Devils nel 2007. Visti i risultati di conference degli ultimi quattro anni non sorprenderebbe se da lì in poi Duke non riuscisse più a vincere.