Con questa ricezione di Rich Gunnell, Boston College si è qualificata per la finale della ACC.
Hanno dominato la ACC per nove settimane consecutive. Si sono sbriciolati contro avversarie più deboli, che li hanno estromessi dalla corsa al titolo nazionale, una corsa che pareva sempre più probabile man mano che le vittorie arrivavano. Sembrava una corsa entusiasmante finchè non si è fermata.
I Golden Eagles di Boston College di emozioni ne hanno provate tante, nel giro di quindici giorni sono passati dal Sogno con la S maiuscola al raccogliere i cocci della loro stessa immaginazione, mandati in frantumi dagli upset subiti per mano di Florida State e Maryland.
Nel weekend scorso, altro momento della verità con possibilità di salvare il salvabile, le cose si sono rimesse a posto con la vittoria su Clemson, talvolta squadra capace finalmente di dimostrare un po' di concretezza, ma talvolta ancora priva di quel tassellino così piccolo, ma così importante che continua a negarle la scalata al top.
Onore lo stesso ai Tigers, che si sono battuti fino in fondo rischiando di portarla anche a casa questa partita, nonostante il gioco di corsa da cui troppo dipendono abbia prodotto solamente 62 yards per la coppia Davis/Spiller, la quale fa sempre fatica contro avversari di un certo spessore, figuriamoci contro una delle migliori difese sulle corse dell'intera nazione; quando Cullen Harper (26/40, 226, INT), rimasto senza passaggi da TD solamente per la seconda occasione quest'anno, ha attraversato personalmente la linea di meta per il vantaggio a poco più di 5 minuti dal termine, si erano verificate quasi tutte le condizioni necessarie per ottenere finalmente una vittoria di quelle che contano davvero, ma il quasi, con il Matt Ryan di quest'anno nei paraggi, è pur sempre d'obbligo.
Ecco quindi che d'un tratto Clemson e la frase "comin' short" sono uno a fianco all'altro come due fidanzati che non si sopportano più, altro che condizioni favorevoli, ma dove sta lo scarabocchio all'interno di un quadro che pur contenente errori era venuto fuori bene lo stesso? Gameplan perfetto, nulla da dire: solo, è accaduto tutto troppo in fretta.
Difficile dunque pensare che un candidato all'Heisman nonché ad un primo giro in aprile, tra l'altro specializzato in rimonte, possa essere preoccupato di migliaia di magliette arancioni ostili e di un livello assurdo di decibel quando può assaporare cinque giri d'orologio per vendicarsi di due settimane pesanti, frustranti. Ecco quindi che Boston College un motivo per ricordare il 2007 ce l'avrà comunque, perché il decisivo TD pass di 43 yards che Ryan ha sparato verso Rich Gunnell ha proiettato l'ateneo nella storia nonostante le due disgraziate sconfitte stagionali, perché mai prima d'ora era arrivata una finale ACC da disputare. Contro chi, lo vedremo questo fine settimana.
Ad Harper non rimane che un luminoso futuro per provarci l'anno prossimo e quello dopo ancora, quando avrà finito di sbattersi i casco sulla testa per il drop di Aaron Kelly ad un passo dalla endzone a pochi istanti dal termine: se Kelly avesse mantenuto intatta la sua concentrazione sulla palla, i se ed i ma sui tigrotti se ne sarebbero andati tranquillamente a quel paese"
Mentre i Cavaliers di Virginia raccoglievano le forze nella settimana di riposo, i cugini di Virginia Tech, il loro ultimo ostacolo per il raggiungimento della suddetta finale, hanno inferto un'altra dura umiliazione a ciò che rimane di Miami la cui stagione, invece, è completamente da dimenticare. Se gli uomini di Randy Shannon usciranno sconfitti dalla sfida contro Boston College, infatti, l'ateneo non sarà eleggibile per giocare un Bowl.
Gli Hurricanes di quest'anno non sanno correre, ne hanno viste di cotte e di crude dai due registi impiegati, Kyle Wright (21/36, 215, TD, INT) e Kirby Freeman, di conseguenza la difesa è continuamente esposta e finisce per prendersi una bastonata dietro l'altra, tradotta in altri 44 punti subiti. La ricetta del coach degli Hokies Frank Beamer, cui va il merito di aver saputo miscelare l'utilizzo di Sean Glennon e dello scrambler Tyrod Taylor a seconda delle situazioni, funziona sempre: controllo del cronometro con un gioco di corse che sa come imporsi, 182 yards e 4 mete i parziali di sabato scorso, una difesa forte ed opportunista (13 i placcaggi del rientrante Vince Hall) ed un gioco aereo tenuto al minimo ma privo di sbavature come dimostrato dalla totale assenza di turnovers a carico.
Gli Hokies e Branden Ore (81 rush yds, 2 TD) sembrano tornati quelli di un anno fa,
ora manca solo il tocco finale. Al Groh non vede l'ora di impedire loro di piazzarlo"
La vittoria di Florida State su Maryland è stata la terza delle ultime quattro uscite, segno che nella seconda parte del campionato la situazione ha finalmente trovato un dritto per Bobby Bowden, che per l'occasione si è adornato della vittoria numero 300 della sua illustre carriera, con 31 stagioni vincenti consecutive ora accumulate dai Seminoles.
Un rivitalizzato attacco, a segno in endzone per tre volte nel solo primo tempo, ha beneficiato indubbiamente del ritorno in campo di Drew Weatherford (16/26, 204, TD) dopo l'assenza della settimana precedente a questa, ma ha altresì trovato un nuovo protagonista offensivo, quel Preston Parker prestatosi (volontario gioco di parole) per cambiare ruolo a causa delle infinite emergenze nello spot di running back.
Parker, normalmente un ricevitore, ha collezionato 133 yards ed una meta in 20 portate schierandosi quale unico corridore attivo del roster, date le assenze per infortunio di Antone Smith e di tutti (!) gli altri backups, sollevando dai problemi un reparto additato come responsabile delle sabbie mobili offensive appartenenti sia all'anno scorso che all'inizio di questo campionato.
Il bravo Chris Turner (16/32, 242, TD, INT) ha quasi riaperto una gara andata quasi istantaneamente sul 21-3 a sfavore lanciando una meta di 14 yards per Darrius Heyward-Bey nel terzo quarto, ma un suo intercetto (il sesto stagionale di Patrick Robinson) e quattro sacks al passivo non sono bastati a riemergere dalla situazione di difficoltà .
Wake Forest si è resa responsabile della fine della striscia vincente di North Carolina State, squadra che vinceva da quattro turni consecutivi.
La divertente sfida tra le due compagini, dominata dai Demon Deacons per tutto il primo tempo, ha visto i Wolfpack rimontare fino ad arrivare ad un distacco di un semplice field goal per poi volgere nuovamente in favore dei padroni di casa, spietati nel chiudere la contesa con un 17-0 nella parte finale della stessa.
Le giocate decisive sono arrivate da nomi noti: Josh Adams ha segnato l'ottava meta stagionale correndo per 84 yards, Riley Skinner (20/29, 208, 2 TD) e Jordan Williams hanno estratto un big play di 62 yards nel momento più delicato e Aaron Curry ha riportato in endzone un intercetto di Daniel Evans (24/56, 286, TD, 3 INT) per sigillare il successo, riuscendo nell'impresa di segnare per la terza volta in questa stagione portando ad 8 il numero di TD difensivi prodotti dall'ateneo, primato assoluto della nazione.
I criticati Deacons non avranno la possibilità di giocarsi il titolo di conference, ma una stagione arrivata a quota 7 vittorie con minime possibilità di ripetersi è da considerarsi un risultato di tutto rispetto.
Maturità sarà un parola d'ordine per North Carolina quando a settembre ricominceranno le operazioni, in quanto i ragazzi di Butch Davis hanno perso la terza partita stagionale per 3 o meno punti non riuscendo tra l'altro a capitalizzare sui 4 turnovers recuperati.
Nonostante un infimo 1/13 nelle conversioni di terzo down, T.J. Yates (21/35, 283, TD, oltre al record di ateneo per passing yards in una stagione) ed Hakeem Nicks (7, 162, TD) hanno dato di nuovo spettacolo, il running back Greg Little (freshman) è saltato fuori dal nulla correndo per 89 yards in 24 chiamate, ma non sono riusciti ad uccidere la partita regalando agli avversari di Georgia Tech l'ultima possibilità di salvare almeno la dignità .
Diversi i trucchi sfoderati dagli Yellow Jackets per l'occasione: Chan Gailey si è sbizzarrito travestendo Tashard Choice da regista improvvisato ottenendone un TD pass ricevuto dal quarterback Taylor Bennett, ed ha persino inserito il backup Josh Nesbitt ricavandone la seconda meta di giornata (bomba da 47 yards) per il wide receiver Greg Smith, responsabile di 155 yards e della miglior partita della biennale carriera.
La resa dei conti è arrivata quando Yates, con i Tar Heels sopra di un punto, non è riuscito a muovere le catene per tre azioni consecutive, consentendo a Travis Bell di calciare il field goal della vittoria a sedici secondi dalla fine.
Gli ultimi avversari stagionali di North Carolina saranno i Blue Devils, che sono riusciti nell'ardua impresa di resuscitare persino Notre Dame perdendo per 28-7 nella prima vittoria casalinga di quest'anno per i ragazzi di Charlie Weis.
Risultati e classifiche
Virginia Tech vs Miami 44-14
Clemson vs Boston College 17-20
Florida State vs Maryland 24-16
Georgia Tech vs North Carolina 27-25
Duke @ Notre Dame 7-28
Wake Forest vs North Carolina State 38-18
Atlantic Division
Boston College 5-2 (9-2)
Clemson 5-3 (8-3)
Wake Forest 5-3 (7-4)
Florida State 4-4 (7-4)
North Carolina State 3-4 (5-6)
Maryland 2-5 (5-6)
Coastal Division
Virginia 6-1 (9-2)
Virginia Tech 6-1(9-2)
Georgia Tech 4-4 (7-4)
Miami 2-5 (5-6)
North Carolina 2-5 (3-8)
Duke 0-7 (1-10)