Chris Gould festeggia il field goal della quinta vittoria di Virginia.
Gli scontri diretti all'interno della Acc sono ormai entrati a pieno regime dopo una fase iniziale più o meno agevole per tutti: dalle prime indicazioni è chiaro il passo in più che Boston College ha preso nei confronti delle concorrenti e che se Virginia Tech difende in questo modo e segna anche senza l'ausilio dell'attacco resta molto pericolosa, seppure troppo dipendente. Continua la grande sorpresa di Virginia, che non perde dall'opener, mentre Florida State fa il suo ingresso nel ranking per la prima volta quest'anno dopo un'altra bella partita del suo nuovo quarterback.
Scontro importante quello svoltosi sabato tra Virginia Tech e Clemson, in una partita dove gli Hokies hanno riprodotto alla perfezione i concetti della Beamer Ball.
I malcapitati Tigers, ridotti a dei micetti davanti al loro pubblico, non sono riusciti ad acquisire un primo down nei primi 20 minuti di partita, i loro special teams hanno condizionato negativamente il risultato per la seconda settimana consecutiva ed hanno mostrato chiari limiti in assenza della loro arma principale, quel gioco di corse che ha visto Davis e Spiller totalizzare 12 yards in altrettante portate.
Gli Hokies hanno chiuso la partita prima di quanto fosse lecito pensare: la difesa, a una manciata di minuti dal kickoff, stava già festeggiando il ritorno di intercetto di D.J. Parker, mentre gli special teams hanno segnato 14 punti nel solo primo tempo con un punt return di Eddie Royal di 82 yards, terzo più lungo della storia dell'ateneo, ed un kickoff return di Victor Harris di ben 100 yards, portato in meta senza troppi disturbi da parte degli avversari. Royal aveva addirittura bissato la sua impresa, sarebbero stati due ritorni di punt in serie consecutive, ma un blocco illegale di un compagno gli ha negato l'impresa.
Tyrod Taylor non ha certo dovuto sudare le cosiddette sette camicie in attacco, accontentandosi di lanciare per 14 volte in tutta la partita per 65 yards, ma restando molto efficace nei giochi in option accumulando 118 yards su corsa.
Ben diversa la giornata del suo collega, Cullen Harper, costretto dall'inesistenza delle corse a lanciare per addirittura 66 volte, i 38 completi sono un record per i Tigers, ma il suo buonissimo secondo tempo non è servito a completare un'improbabile rimonta mai arrivata a meno di 11 punti, solco poi ulteriormente marcato dalla meta finale di Branden Ore.
Che piaccia o meno, la Beamer Ball vince così: 41 punti a referto, 9 primi downs offensivi in tutta la gara, 219 yards totali ed un tempo di possesso inferiore a quello dei Tigers. Finchè funziona, avanti così.
I Seminoles hanno raggiunto il numero 21 del ranking nazionale dopo una lunga rincorsa, alla quale erano stati costretti dalla sconfitta nella giornata di apertura contro Clemson.
Xavier Lee, alla sua prima partita da titolare, ha giocato ancora molto bene conducendo un attacco che ha prodotto 381 yards di total offense, e la sua intesa con Greg Carr (140 yards, 2 TD)comincia ad impensierire diversi avversari.
Contro North Carolina State i due hanno disposto a piacimento delle secondarie: nel primo drive offensivo è arrivato istantaneamente un gioco di 58 yards, trasformato in seguito da una segnatura personale di Lee su corsa, quindi nell'ultimo periodo è stato un gioco di 40 yards a sigillare una partita già chiusa dal precedente ritorno di intercetto di Michael Ray Garvin.
I Wolfpack sono stati nuovamente plagiati dai turnovers, e siamo a quota 21 a metà campionato, dati i 3 intercetti subiti da Daniel Evans ed il fumble recuperato dalla difesa di Florida State; tra le (poche) note positive per la compagine di Tom O'Brien c'è da segnalare la prestazione del sophomore Jamelle Eugene, autore di 101 yards in 14 portate nonché secondo miglior ricevitore di giornata con 5 ricezioni per 30 yards.
Una cosa è certa: per riuscire ad imporsi in una Acc sempre più equilibrata, i Wolfpack non possono permettersi di avere una così scarsa cura del pallone; nel frattempo i mal di testa di coach O'Brien continuano a premere"
Continua la striscia imbattuta di Boston College (ecco uno dei motivi dei mal di testa), che sabato scorso ha inflitto 55 punti a Bowling Green: Matt Ryan ha arricchito le sue statistiche stagionali con altri 4 passaggi da TD che gli hanno consentito di toccare la quota complessiva di 15, eguagliando di fatto l'intero totale del 2006.
Tra i sicuri protagonisti di giornata troviamo Andre Callender, responsabile di 158 yards tra corse e ricezioni, ma soprattutto dei 3 touchdown che hanno posto una seria ipoteca sulla partita già dopo una ventina di minuti; un secondo quarto a prova di indigestione, frutto di 31 punti segnati, è stato coronato da due ritorni di intercetto con relativa segnatura ad opera rispettivamente della safety Jamie Silva e del linebacker Nick Larkin.
I Golden Eagles sono saliti di altre tre posizioni all'interno del ranking, sono ora quarti assoluti, ed hanno davanti una seconda parte di calendario quantomeno ostica, nella quale affronteranno Florida State, Virginia Tech, Clemson e Miami: quale migliore occasione per zittire i critici che ritengono questa squadra inidonea alla zona BCS, nonché per un Ryan che deve legittimare la sua onesta corsa all'Heisman Trophy?
Virginia ha ottenuto la sua quinta vittoria consecutiva pareggiando una striscia di successi che non otteneva dal 2004 e rinsalda il suo status di capofila nella Coastal Division: se cercavate la Wake Forest dello scorso anno (leggi Cenerentola della lega) l'avete trovata.
La partita contro Middle Tennessee è stata più sofferta del previsto, i Cavaliers se la sono infatti aggiudicata con un field goal di Chris Gould allo scadere, ma il sistema offensivo messo a punto da Al Groh è buono, maturo e polivalente: solitamente trascinati dalla generosa produzione del running back Cedric Peerman, fermatosi sabato dopo un infortunio, i Cavaliers hanno trovato 115 importanti yards dai backups Keith Payne ed Andrew Pearman, responsabile quest'ultimo di due mete su corsa.
Ancora positivo l'atteggiamento di Jameel Sewell (22/37, 223, TD, INT), nonostante un errore (intercetto riportato sulla propria yarda e veloce meta avversaria) che avrebbe potuto compromettere la partita, che ha dato ai Blue Raiders l'opportunità di segnare ed andare sopra di un punto a metà del quarto periodo: il giovane quarterback, dopo un drive senza sbocchi, ha infilato un 5/5 che ha portato Virginia sulle 17 yards avversarie, dalle quali è arrivato l'epilogo della partita tramite il già citato field goal.
Tra i motivi della felice serie di successi dei Cavaliers non possiamo non citare il tight end Tom Santi, 5 ricezioni per 82 yards, senior che ha già battuto quasi tutti i suoi records personali dopo sole sei partite e che risulta nettamente il miglior ricevitore di squadra, percorrendo le stesse orme di tale Heath Miller che con questa uniforme fece molto bene.
Rischia contro Georgia Tech ma vince ancora la Maryland di Ralph Friedgen, la quale si è dimostrata ancora una volta squadra incapace di gestire larghi vantaggi.
Con Jordan Steffy ai box per il colpo alla testa di un paio di settimane fa, Chris Turner ha bagnato il suo esordio da titolare con 255 yards ed una meta, giocando un primo tempo di alta qualità (3 passaggi oltre le 40 yards) e sgonfiandosi al rientro dagli spogliatoi, proprio come i suoi compagni.
Turner ha lanciato la sua prima meta da titolare con un TD pass da 78 yards assieme per Jason Goode, quindi il provvidenziale Lance Ball ha allargato il punteggio mettendo a segno due delle sue tre personali mete (oltre ad 86 yards in 16 portate) nel solo primo tempo.
Sopra per 21-3, alimentato da un fumble recuperato dalla difesa (TD di Darrell Robertson) e da un field goal sbagliato dagli avversari, i Terrapins hanno erroneamente pensato di poter gestire il resto della gara, andando a subire una parziale rimonta che ha rievocato memorie della sconfitta contro Wake Forest di tre settimane orsono.
Sorretti dalle corse di Tashard Choice, autore di 145 yards ed una meta (ma anche del suddetto fumble) e da un Taylor Bennett finalmente in grande spolvero (22/34, 309), gli Yellow Jackets hanno risposto limitando gli avversari a 7 punti in tutta la seconda frazione di gioco e fallendo un'importante conversione da due punti che avrebbe consentito loro il pareggio con otto minuti da disputare.
L'ultima occasione di rimonta è andata in fumo sul field goal calciato corto da Travis Bell sul filo di lana, andando così a mortificare una partita conclusa con 484 yards di total offense, probabile segno che l'attacco di coach Gailey sta trovando lentamente la direzione giusta di svolta soprattutto in fase aerea.
La vittoria di Maryland aggiunge un'ulteriore concorrente all'intrigante schiera che mira al primo posto dell'Atlantic Division.
Gara-shock quella tra Miami e North Carolina, che ha visto i Tar Heels spadroneggiare per tutto il primo tempo e gestire (con qualche rischio) il resto del tempo portando a casa una vittoria di grande valore: la differenza l'hanno fatta i big plays, arrivati dai soliti noti, ovverosia corsa vincente di 39 yards di Anthony Elzy ed end around di Brandon Tate di 54, ai quali si sono aggiunti un paio di field goals del bravo Connor Barth, detentore di 19 conclusioni consecutive senza errori, record dell'università .
Sotto per 27-0 all'intervallo, l'attacco guidato da Kyle Wright ha risposto troppo tardi: a nulla sono infatti servite ben tre segnature ottenute in un terzo periodo sostanzialmente perfetto, coronato da una ricezione e corsa di Darnell Jenkins di 97 yards, in quanto troppo decisivi sono stati i 4 intercetti subiti dal quarterback, tra i quali uno recuperato dai Tar Heels nella redzone.
Non bastano 4 passaggi da TD di Thaddeus Lewis per far vincere a Duke la seconda partita stagionale, i Blue Devils continuano ad andarci vicini ma puntualmente commettono l'errore che provoca il fallimento dei loro intenti.
Nel botta e risposta contro Wake Forest, con 77 punti totali a referto, pesa come un macigno il ritorno di intercetto del decisivo Alphonso Smith (due mete nelle ultime due gare), il quale ha fatto scattare una mini-rimonta fermata brutalmente da una corsa di Kenneth Moore a due minuti dal termine; il tuttofare dei Deacons è stato ancora la chiave di volta di un attacco che deve ancora ritrovare il miglior Riley Skinner possibile, e per l'ennesima volta il suo contributo è stato il migliore sia sulle corse che in fase di ricezione per una produzione totale di 184 yards e due TD.
Ottima, per Duke, la partita di Erron Riley, con 143 yards e due ricezioni vincenti.
Wake Forest sarà impegnata già stanotte in un fondamentale scontro divisionale con Florida State.
Risultati e classifiche
Boston College vs Bowling Green 55-24
Maryland vs Georgia Tech 28-26
North Carolina vs Miami 33-27
Duke vs Wake Forest 36-41
Florida State vs North Carolina State 27-10
Clemson vs Virginia Tech 23-41
Virginia @ Middle Tennessee 23-21
Atlantic Division
Boston College 3-0 (6-0)
Wake Forest 2-1 (3-2)
Clemson 2-2 (4-2)
Florida State 1-1 (4-1)
Maryland 1-1 (4-2)
North Carolina State 0-3 (1-5)
Coastal Division
Virginia 3-0 (5-1)
Virginia Tech 2-0 (5-1)
Miami 1-1 (4-2)
North Carolina 1-2 (2-4)
Georgia Tech 1-3 (3-3)
Duke 0-3 (1-5)