Contro North Carolina State James Davis ha giocato una delle sue migliori partite di carriera.
Dopo un mese di partite giocate le direzioni prese nei due raggruppamenti della Acc sembra abbastanza delineato, anche se i confronti che rimangono da disputare rendono come sempre impossibile, o comunque molto difficile, la previsione di pronostici troppo precisi.
La settimana passata ha sorprendentemente confermato Virginia in testa alla Coastal Division dopo una pesante vittoria contro Georgia Tech, sorprendentemente ultima e cacciata fuori anche dal ranking nazionale; nella medesima divisione buonissimo il passo avanti di Miami, che batte un avversario appartenente alla Top 25 e può ora concentrarsi su un calendario fatto solo di impegni di conference, mentre nei piani alti della Atlantic poco è cambiato visti i facili impegni di Boston College e Clemson.
Per Randy Shannon e gli Hurricanes l'occasione di giocarsi un Thursday Night in diretta nazionale all'Orange Bowl aveva il sapore del riscatto, c'era infatti bisogno di riprendersi dal cinquantello subito contro Oklahoma due settimane fa, ed in campo si è presentata finalmente una squadra disciplinata ed intimidatoria in difesa e concretamente produttiva in attacco, come da tradizione locale.
Contro Texas A&M sono state tante le note di merito da attribuire ai vari protagonisti della gara, proprio perché diversi sono stati i giocatori che da un lato all'altro del campo hanno eseguito le giocate necessarie ad incamerare un successo psicologicamente fondamentale: Kyle Wright (21/26, 275 yards, 2 TD) è stato il quarterback di cui i Canes abbisognavano per dare continuità e punti alla fase offensiva, Sam Shield ha devastato le secondarie degli Aggies con 6 prese per 117 yards, frutto anche di un sapiente uso della playaction, e la difesa ha concesso 17 punti e 240 yards di total offense ad un avversario che di punti ne aveva segnati 46.3, e comunque mai meno di 38.
Miami ha segnato i primi 31 punti della serata senza subirne, approfittando di ogni singolo errore dei propri opposti: due delle prime cinque segnature sono nate da fumbles recuperati dalla difesa immediatamente capitalizzati da Wright e compagni, bravi esecutori di tutte le varianti offensive impartite dal coaching staff, che per alcune situazioni ha anche previsto lo spostamento a ricevitore dello stesso regista ed alcuni giochi con snap diretto al running back.
La difesa ha fatto un lavoro eccellente sulle corse limitando al massimo le prestazioni di Stephen McGee, Mike Goodson e Jorvorskie Lane concedendo loro 69 yards totali, per diverse dalle 235 con le quali i ragazzi di coach Franchione erano soliti divorare la concorrenza.
Come ha dichiarato più di qualche protagonista davanti ai microfoni nel post gara il palcoscenico ed il luogo (ricordiamo che dal 2007/2008 Miami giocherà al Dolphins Stadium lasciando lo storico Orange Bowl) erano perfettamente consoni per la riuscita di una serata speciale, e la missione di successo progettata da coach Shannon, sia strategica che motivazionale, è riuscita in pieno.
Molto incisiva la vittoria che Virginia ha ottenuto contro una Georgia Tech in crisi, buona per mantenere salda la vetta divisionale e per smentire quelle persone che avevano condannato il team di Al Groh ad una stagione di mediocrità .
Decisivi penalità e turnovers nel 28-23 finale con il quale i Cavaliers sono riusciti ad imporsi, come pure le piccole giocate che da sole riescono a decidere una gara completamente girata sul fumble perduto dal ritornatore Andrew Smith, turnover dal quale è conseguito il TD pass di 26 yards del mancino Jameel Sewell per Stanton Jobe in una rara dimostrazione di precisione da parte del regista al secondo anno.
Ottimo come già altre volte quest'anno il gioco di corse, per il quale Cedric Peerman ha contribuito con altre 138 yards ed una meta, opportunista la difesa, andata a segnare su ritorno di intercetto con Jeffrey Fitzgerald e decisiva nel chiudere la partita con un big play del solito Chris Long, già responsabile della deviazione in occasione dell'appena citato intercetto nonché del sack che ha impedito agli Yellow Jackets di convertire un quarto down nel tentativo di rimonta.
Nonostante statistiche offensive molto simili tra le due squadre, è risultata evidente la differenza in termini di consistenza: le percentuali di Taylor Bennett in materia di conversione di terzi down non depongono a favore del ragazzo, che ha chiuso sotto il 50% di passaggi completati, e pongono delle serie decisioni in merito nelle prossime settimane dato lo scalpitare del backup Josh Nesbitt. L'offensive coordinator John Bond ha sottolineato i problemi di footwork di Bennett, causa principale del difettoso timing con i ricevitori e chiara indicazione del motivo per cui non si riescono a convertire diversi cruciali terzi downs.
Molta la sfortuna che circonda l'ateneo riguardante gli infortuni, i quali non hanno risparmiato molti dei migliori giocatori del roster: Tashard Choice è stato limitato a 19 yards da un problema al tendine posteriore del ginocchio, James Johnson, che doveva essere il punto di riferimento del gioco aereo, ha subito un piccolo intervento prestagionale al ginocchio e le 4 ricezioni in altrettante partite dimostrano che non si è ancora ripreso, Djay Jones, il miglior defensive back di squadra, ha seri problemi ad una spalla. A loro si aggiungono il linebacker Shane Bowen (braccio) ed il tackle offensivo Jacob Lowonski, il quale infortunio non è ancora stato pubblicamente discusso dai medici di squadra: la lunga lista che avete appena letto mette in dubbio la presenza dei nominati in una sfida decisiva per il futuro degli Yellow Jackets, nel delicatissimo scontro che li opporrà A Clemson.
Proprio i Tigers hanno sommerso North Carolina State sotto 608 yards di total offense, prodotte dal quarterback al primo anno da titolare Cullen Harper, giunto a quota 12 passaggi vincenti contro zero intercetti, e dal duo di soliti noti composto da James Davis e C.J. Spiller, finalmente autori di una di quelle prestazioni che per loro sono diventate oramai degli standards minimi.
La coppia ha finito con 280 yards complessive, arricchite da una corsa ed una ricezione vincente per ciascuno, per un contributo totale di 28 dei 40 punti messi a segno sabato: la partita era sostanzialmente chiusa già nel primo quarto con i Wolfpack a quota 1 yarda contro le 220 avversarie, e con gli unici punti del periodo procurati da un kickoff return di 99 yards da parte di Darrell Blackman.
Pesante l'autocritica di Tom O'Brien davanti alla stampa: "E' chiaro che non siamo una buona squadra di football, oggi si sono visti tutti i nostri limiti. I nostri avversari hanno disposto di noi a piacimento, non li abbiamo fermati né placcati a dovere." O'Brien ha dovuto rinunciare ad Harrison Beck per un infortunio al ginocchio riportato dallo stesso, Daniel Evans 123 yards con una meta ininfluente ed un intercetto, non è sembrato all'altezza del compito.
Incredibile la rimonta subita da Maryland contro la Wake Forest del rientrante Riley Skinner, assente dai campi di gioco sin dalla prima settimana di campionato.
In vantaggio per 24-3 nel terzo periodo i Terrapins si sono scavati la fossa da soli quando il quarterback Jordan Steffy ha commesso un grave errore dinanzi la endzone avversaria facendosi intercettare da Alphonso Smith, il quale ha ritornato il turnover per 100 yards dando inizio ad un parziale di 28-0 concluso dalla segnatura del running back Josh Adams in overtime.
Lo stesso Adams ha ricevuto gli elogi di Jim Grobe al termine di una prestazione da 20 portate per 91 yards, statistiche utili per rivitalizzare un gioco di corse che sembrava oramai estinto dopo le deludenti prove dell'ex stella Micah Andrews, il quale potrebbe definitivamente aver perduto lo spot di titolare a favore del true freshman.
Skinner ha avuto nuovi problemi di turnovers, tre gli intercetti da lui lanciati, ma ha dimostrato carattere nel saper dimenticare gli errori e condurre in rimonta il proprio attacco; la freddezza per la quale lo ricordavamo l'anno scorso è stata confermata nel touchdown del pareggio, quando a tre secondi dalla fine dei tempi regolamentari è arrivata la ricezione vincente del tight end John Tereshinski. Fondamentale la prova difensiva dell'end Jeremy Thompson, senior con speranze di professionismo, che ha atterrato Steffy per ben due volte nel supplementare facendo terminare in maniera brusca il drive di risposta dei Terrapins.
Agevoli invece gli impegni riguardanti Boston College e Virginia Tech, le quali non hanno per nulla faticato rispettivamente contro Army e William & Mary.
Matt Ryan ha lanciato per 356 yards ed altri 3 TD (aggiungendovi una sneak da una yarda) e subito un intercetto riportato in meta nel quarto periodo con il punteggio comunque saldamente in mano, ulteriormente arrotondato dalla bella corsa di 66 yards di Andre Callender convertita dallo stesso nei due punti aggiuntivi della definitiva sicurezza.
Molto tranquilli gli Hokies di Tyrod Taylor, non troppo preoccupato di dover forzare lanci (6/13, 72, TD) ed abile nel gestire guadagni di terreno interessanti con gambe proprie, con condizioni senz'altro meno imbrigliate rispetto alla scorsa settimana.
Grande è stata l'agevolazione data da difesa e special teams, ovvero due marchi di fabbrica del football targato Frank Beamer: sempre presenti nel recente passato quando l'attacco entrava in fase di stallo, i due reparti hanno segnato due mete, la prima con un ritorno di intercetto di Brandon Flowers di 46 yards, la seconda con un punt return di Eddie Royal appena prima dell'intervallo, giocata che ha fissato il risultato sul 34-0 dopo nemmeno due quarti completi di gioco.
Chiudiamo con quello che poteva essere un evento storico, ovvero la mancata seconda vittoria consecutiva per i Blue Devils, protagonisti di una vera e propria sparatoria contro Navy, contraddistinta dalla notevole ed encomiabile la prestazione personale di Thaddeus Lewis, 23/36 per 428 yards e 4 passaggi vincenti, tutti ricevuti dal wide receiver Erron Riley.
Sopra di 11 punti entrando nel quarto periodo Duke è andata in tilt nel periodo decisivo concedendo una meta, una conversione da due ed un paio di field goals ai Midshipmen, i quali al triplo zero sono così riusciti ad infilare i tre punti della rocambolesca vittoria per 46-43.
L'ateneo di Annapolis, primo di tutta la nazione per yards su corsa, ha demolito i Blue Devils con 304 yards terrene, in una partita molto divertente dove i due attacchi ne hanno prodotte 1.046 complessive.
Risultati e classifiche
Miami vs Texas A&M 34-17
Boston College vs Army 37-17
North Carolina State vs Clemson 20-42
Virginia Tech vs William & Mary 44-3
North Carolina @ South Florida 10-37
Virginia vs Georgia Tech 28-23
Duke @ Navy 43-46
Wake Forest vs Maryland 31-24 OT
Atlantic Division
Boston College 3-0 (4-0)
Clemson 2-0 (4-0)
Wake Forest 1-1 (2-2)
Florida State 0-1 (2-1)
Maryland 0-1 (2-2)
North Carolina State 0-1 (1-3)
Coastal Division
Virginia 3-0 (3-1)
Virginia Tech 0-0 (3-1)
Miami 0-0 (3-1)
Duke 0-1 (1-3)
North Carolina 0-1 (1-3)
Georgia Tech 0-2 (2-2)