Kevin Challenger è uno dei bersagli preferiti di Matt Ryan.
Sono passate solamente tre settimane dall'inizio delle ostilità all'interno della Acc, ed è quantomai chiaro che c'è una forza al di sopra delle altre che sta trasmettendo un importante segnale di imposizione dopo aver conseguito tre importanti vittorie, tutte divisionali, ed aver dimostrato sul campo una superiorità tangibile.
Guidati dallo stato di grazia di Matt Ryan, i Golden Eagles di Boston College sono saliti alla ribalta dell'attenzione nazionale, ed a un primo mini-bilancio di quello che è stato lo svolgimento di questa lega risultano essere la squadra che più delle altre ha impressionato.
Fa molto, moltissimo rumore la vittoria strappata da Duke a Northwestern, se non altro perché manda segnali d'ossigeno in un campus dove la parola successo era passata di moda, passa sotto il radar l'ennesima vittoria di Clemson contro una squadra nettamente inferiore, con i Tigers bisognosi come l'acqua nel deserto di un vero avversario con il quale potersi confrontare.
Lo scontro tra Golden Eagles e Yellow Jackets poteva essere l'anticipo della prossima finale Acc, ma dai valori visti in campo l'equilibrio non è stato all'altezza delle anticipazioni tanto larga è stata la sensazione di onnipotenza che in questo particolare momento pervade la figura di Matt Ryan.
Già in grande spolvero nell'opener contro Wake Forest con 5 passaggi da TD, Ryan ha scelto una gara tra le più significative della stagione per battere il suo massimo personale in fatto di yards lanciate, registrandone 435; il senior, oltre ad avere in dote una notevole scioltezza nel prendere decisioni incisive circa la direzione dei drives offensivi ha un braccio niente male, migliore di quello che molti scouts pensavano di ricordare, ed a conferma di ciò vi sono diverse giocate arrivate laddove i suoi bersagli principali, Brandon Robinson (128 yards ed una meta) e Kevin Challenger, possono fare male a tutte le secondarie, ovvero in quel profondo dove un passo in più rispetto al cornerback fa tutta la differenza del mondo.
La chiave della partita può essere letta anche in altro modo, perché molto peso sul 24-10 finale l'ha avuto l'ennesima dimostrazione di grandezza della difesa interiore di Boston College, la quale per la terza volta consecutiva ha mandato in briciole il gioco di corsa avversario: vittima di turno è stato quel Tashard Choice che sinora aveva fatto danni a destra e manca, qui costretto ad accontentarsi di 31 yards in 15 frustranti portate, troppo limitante per un attacco che non può affidarsi ai soli lanci di Taylor Bennett.
La difesa di Georgia Tech si è stancata molto presto, e qui pesa il 2/14 dell'attacco in conversione di terzo down, così come sono state influenti 10 penalità per un centinaio di yards: è questa la spiegazione lampante di tre quarti passati completamente all'asciutto di fronte a 21 punti consecutivi senza replica da parte degli Eagles, i quali alla fine del primo tempo potevano vantare 318 yards offensive contro le 86 dei georgiani.
Il 3-0 complessivo di Boston College, ottenuto integralmente contro avversarie della Acc, ha permesso un bel saltino nel ranking nazionale, dove i ragazzi di Jagodzinski sono saliti al quattordicesimo posto assoluto, appena un gradino sopra rispetto ai concorrenti di Clemson.
Riguardo i Tigers sono ottime le notizie che arrivano in materia statistica dopo il 16/19 per 266 yards e 3 TD con il quale Cullen Harper ha concluso la partita contro Furman, ma la domanda è: tali cifre saranno ripetute anche contro le grandi squadre che Clemson affronterà prossimamente?
La risposta arriverà a breve, per il momento ci si basa su quanto osservato e si conclude che in attacco le potenzialità di questa squadra sono tantissime, persino quando il famoso gioco di corsa comincia ad arrancare un po'. In una giornata dove solo 60 sono state le yards totali prese sul terreno (giustificate dal generoso numero di ricevitori costantemente liberi per Harper) non sono mancate soluzioni verticali, le quali hanno portato ad una bella meta di 49 yards per Tyler Grisham, e né le giocate di pura e semplice velocità , come in occasione dello screen tramutato in punti dal sempre pericoloso Jacoby Ford.
Dovessimo tirar fuori dei dubbi sui ragazzi di Tommy Bowden cominceremmo a gettare qualche piccola ombra su una difesa andata a concedere, con tutto il rispetto per le squadre di Division I-AA, 384 yards totali a Furman, rifacendosi tutto sommato con 3 intercetti che hanno tenuto i Paladins inchiodati ad un field goal per la maggior parte della contesa, dato che il TD su corsa di Brantley Kendall altro non è arrivato che a 6:28 dal termine della stessa.
Il largo punteggio finale, 38-10, ha consentito l'ingresso in campo del giovane qui considerato come un importante pezzo del puzzle futuro, Willy Korn: accolto da un boato assordante al suo ingresso in campo a partita già andata, il backup si è distinto per un TD pass di 42 yards per La'Donte Harris, ultima emozione di giornata per un pubblico sazio ma desideroso di sfide più alte.
Queste non tarderanno ad arrivare, perchè i prossimi 15 giorni riserveranno ai Tigers confronti delicati all'interno della Acc, dove già godono di una vittoria contro Florida State, e saranno NC State e Virginia Tech a dirci se i tigrotti in arancio possono essere dei veri contendenti nei confronti di Boston College per il titolo della Atlantic Division.
Se studiate a Duke e vi piace il football più del basket o scorso fine settimana dev'esservi piaciuto parecchio.
Presumiamo, ovviamente con quella dose di ironia consona a situazioni del genere senza mancare di rispetto a nessuno, che per una notte l'educazione e le buone maniere consone a questo tipo di università siano andate comodamente a quel paese, tanta era la voglia di festeggiare una vittoria dopo 22 tentativi consecutivi andati a male, ponendo il termine alla striscia più lunga di tutta la nazione.
Decisiva per il sospirato successo contro Northwestern la bella prova del quarterback Thaddeus Lewis, autore di 3 mete (una di 56 yards) e 246 yards senza particolari errori, utili per condurre la partita di 14 punti all'arrivo dell'intervallo; tuttavia sappiamo che squadre del livello dei Blue Devils non sono esattamente esenti da errori e presumendo una scarsa esperienza a livello psicologico in situazioni di vantaggio visto l'esiguo numero delle stesse vissuto di recente da questi ragazzi, la partita si è inesorabilmente riaperta concedendo ai Wildcats la possibilità di andare a vincere sul filo di lana.
La stessa difesa che aveva concesso una giocata furente, nella quale il quarterback avversario C.J. Bacher una bella passeggiata nel proprio territorio dopo che questi aveva effettuato una finta di lancio ben oltre la linea di scrimmage alla quale i Devils avevano abboccato in massa, ha messo pressione quando contava, ovvero all'ultimo tentativo di difendere con i denti quei sei miseri punti di vantaggio con gli avversari pericolosamente vicini alla endzone.
Duke non vinceva una partita dal 17 settembre 2005, quando si impose sul Virginia Military Institute, mentre erano 4 gli anni trascorsi dall'ultimo successo conseguito in trasferta, quando i Devils violarono lo stadio dei nemici Tar Heels.
Non troppo divertente ma intensa di emozioni la partita tra Virginia e North Carolina, presa dai Cavaliers grazie ad una conversione da due punti fallita dai Tar Heels negli ultimi due minuti di gara.
Protagonista indiscusso della partita, tra i migliori performers della settimana, è stato il running back Cedric Peerman, il quale ha lasciato il campo con 186 yards su corsa e l'unico touchdown offensivo dei suoi, al quale sono seguiti ben cinque field goals del bravo ed affidabile Chris Gould.
Attanagliati tra penalità ed un gioco aereo non troppo produttivo nonostante le diverse caratteristiche dei due quarterbacks (Sewell e Lalich) che Al Groh mette in campo per tenere le difese attente, i Cavaliers hanno vissuto molti drives stagnanti sul concreto, e l'inefficacia nel saper infliggere almeno un colpo mortale è stata perlomeno supportata dalla straordinaria prestazione del sopracitato kicker, che si è tolto la soddisfazione di un massimo di carriera di 51 yards e di decidere la partita con gli altri quattro calci piazzati tra i pali.
Per i Tar Heels c'è da segnalare l'ennesima buona prova per T.J. Yates, ancora sopra le 300 yards ed ancora autore di 3 passaggi vincenti, 2 dei quali per il fondamentale Hakeem Nicks; uno dei pochi errori di Yates, un intercetto del defensive end Chris Long, è stato pagato con il minor prezzo possibile, tre punti, rendendo ancora possibile un pareggio mancato solo da una beffarda deviazione sulla linea di scrimmage in occasione della suddetta conversione, tentata di conseguenza ad una serie di 85 yards gestita con disinvoltura dal nuovo leader offensivo dei ragazzi di Butch Davis.
Magari non durerà a lungo, ma la vittoria divisionale a favore dei Cavaliers li pone al primo posto della Coastal Division in virtù del loro ancora illibato record all'interno della Conference.
Nessun problema riguardo l'esordio di Tyrod Taylor alla guida offensiva degli Hokies di Virginia Tech, impostisi facilmente su un avversario di non difficili resistenze come Ohio.
Taylor, sostituto del bocciato Sean Glennon, ha collezionato 287 yards su passaggio senza esagerare nel correre in scramble, proprio come il piano partita gli chiedeva di fare, ma sono state proprio le sue gambe a dare il vantaggio definitivo in occasione di una situazione di goal line, per la quale il quarterback ha iniziato il dropback cambiando direzione in un nulla, fuggendo indisturbato in endzone coprendo con agilità le 6 yards che lo separavano da essa.
Splendida la difesa, che è tornata a livelli vicini alla sua fama grazie al fondamentale contributo di una delle coppie di linebackers più devastanti dell'intera nazione: Vince Hall e Xavier Adibi, elogiati pubblicamente anche da Frank Beamer, sono stati anima e corpo dell'intero reparto rendendosi responsabili di 25 placcaggi complessivi, nonché di 2 due dei tre sacks totali messi a segno durante il pomeriggio.
In una giornata dove il Branden Ore versione 2006 ha deciso che non era ancora arrivato il momento di presentarsi, il backup Kenny Lewis si è fatto notare con una galoppata di 44 yards per la segnatura che ha chiuso un parziale di 28-0 a favore dei padroni di casa.
Chiudiamo con una nota di merito per Andre Brown, running back di North Carolina State, vero e proprio seminatore di terrore per l'esigua difesa di Hofford: il sostituto di Toney Baker, fuori per la stagione, ha risposto alla chiamata alle armi con 133 yards e 3 mete, suo massimo personale, coronando una giornata composta da 217 yards totali su corsa che ha permesso ad Harrison Beck di lanciare in tutta sicurezza per 113 yards, ben altro affare delle 321 della settimana scorsa ma perlomeno prive di qualunque turnover.
Risultati e classifiche
Maryland vs West Virginia 14-31
North Carolina vs Virginia 20-22
Clemson vs Furman 38-10
Virginia Tech vs Ohio 28-7
Wake Forest vs Army 21-10
Miami vs Florida International 23-9
NC State vs Wofford 38-17
Georgia Tech vs Boston College 10-24
Duke @ Northwestern 20-14
Florida State @ Colorado 16-6
Atlantic Division
Boston College 3-0 (3-0)
Clemson 1-0 (3-0)
Maryland 0-0 (2-1)
Florida State 0-1 (2-1)
Wake Forest 0-1 (1-2)
NC State 0-1 (1-2)
Coastal Division
Virginia 2-0 (2-1)
Miami 0-0 (2-1)
Virginia Tech 0-0 (2-1)
Georgia Tech 0-1 (2-1)
North Carolina 0-1 (1-2)
Duke 0-1 (1-2)