I Golden Eagles di Matt Ryan sono tra i favoriti per la vittoria del raggruppamento.
Atlantic Division
Il 2007 propone tre squadre con eguali possibilità di portarsi a casa la Acc, vale a dire Boston College, Clemson e Maryland: i Golden Eagles hanno probabilmente la difesa più forte dell'intera Atlantic, i Tigers ripropongono il duo letale di running backs formato da James Davis e C.J. Spiller nel tentativo di compiere l'ultimo passo, i Terrapins si inseriscono nel mezzo a creare fastidio con un nuovo regista ed una squadra collaudata in tutte le posizioni. In seconda fila i vincitori dell'anno passato, gli stessi Demon Deacons che hanno raccontato una bellissima storia di college football contro ogni pronostico, troppe le perdite da affrontare per pensare di poter ripetere tale impresa; chiudono il raggruppamento Florida State, colma di incertezze in questo momento di ricostruzione dello staff tecnico, e North Carolina State, il cui futuro sembra roseo sotto le direttive di un vincente come Tom O'Brien, ma il cui presente non può portare a risultati eccellenti soprattutto per la scarsa esperienza di molti giocatori.
Boston College
Non appena Tom O'Brien ha legato il suo nome a quello di North Carolina State trovandosi un contratto molto più ricco di quello vecchio si è chiuso un capitolo importante e vincente per i Golden Eagles. Non è intenzione di Jeff Jagodzinski, nuovo head coach che da queste parti aveva già lavorato (bene) come offensive coordinator, permettere che questa striscia finisca considerata la grande mole di giocatori esperti che tornerà ad occupare le posizioni più importanti, principalmente in una difesa che stenta a concedere punti e yards a chiunque.
Matt Ryan, il cardine di tutto l'attacco, è un quarterback tosto, in grado di prendere decisioni eccellenti, proviene infatti da un'annata con il 62% di passaggi completati, ed è sufficientemente mobile per racimolare qualche yarda occasionale con le sue gambe (4 TD personali).
Il suo lavoro potrebbe essere alleggerito dal nuovo sistema di corse, che andrà a privilegiare tramite l'introduzione dei bloccaggi a zona, i corridori più scattanti come Andre Callender. Il backfield è straordinariamente produttivo come potenzialità , Callender ed il compagno L.V. Whitworth hanno registrato qualcosa come 4.200 yards nella loro carriera collegiale, che li ha visti e li vedrà ancora dividere le portate, mettendo anche in campo pure buonissime doti come ricevitori.
Il wide receiver principale è diventato Kevin Challenger, 47 ricezioni e 5 mete l'anno scorso, Brandon Robinson invece sarà chiamato a vestire i panni della seconda opzione con il gravoso compito di smentire chi addita il gioco aereo come punto debole dell'attacco.
Gosder Cherilus e Ryan Poles presidiano un lato sinistro di linea offensiva sostanzialmente infrangibile, che dovrà assorbire i nuovi insegnamenti dettati dal cambio di schema; il tight end Ryan Thompson non ha numeri straordinari in dote, ma può fungere come opzione sui passaggi essendo il migliore nel suo ruolo.
L'aspetto più importante della difesa è la conferma in blocco dell'intera front seven: il defensive coordinator Frank Spaziani, sotto le quali direttive il reparto ha tenuto gli attacchi a 15.6 punti di media, ritrova quindi la sicurezza dell'accoppiata di tackle costituita da B.J. Raji e Ron Brace, 770 libbre combinate ad una buona mobilità per annullare il gioco di corsa altrui; Nick Larkin e Brady Smith sono invece chiamati a maggiorare la pass rush, unico aspetto preoccupante dell'intera faccenda.
La star del pacchetto rimane il middle linebacker Jolon Dunbar, placcatore punitivo e devastante, capace di grandi giocate in grado di decidere un'intera partita (l'anno scorso ritornò due fumbles in meta contro Maryland). Tyronne Pruitt sarà nuovamente impiegato all'esterno grazie all'estrema precisione nei tackles, Brian Toal è fortemente in dubbio per i cronici problemi alla spalla con il consistente Robert Francois pronto a sostituirlo in caso d'emergenza.
Le secondarie hanno perso due titolari, ma l'ultimo anno di eleggibilità di DeJuan Tribble garantisce la presenza di un cornerback di grandi qualità in copertura, capace di intercettare 9 palloni nel 2006; proprio per questo è urgente accelerare la crescita di Taji Morris, perché gli avversari preferiranno attaccare il suo lato, considerato il più debole del reparto. Jamie Silva, versatile safety, viene da un annata di 57 placcaggi e 4 intercetti.
Il kicker Steve Aponavicius è stato il protagonista di una delle storie più simpatiche del college football dell'anno passato: arrivato a salvare la squadra in situazioni delicate pur non avendo mai giocato, "Sid Vicius" ha dimostrato ottima precisione da distanze non impressionanti, fallendo però qualche conclusione di troppo dal raggio delle 50 yards. Il freshman Billy Bennett, in caso di assenze di miglioramenti, è pronto a dargli battaglia.
Il materiale per eccellere c'è tutto, come abbiamo visto, ma è altresì necessario che tutti i pezzi vadano al loro posto e che ogni reparto della squadra si faccia trovare pronto nell'assorbire i cambiamenti messi in atto per la prossima stagione. Non sarà comunque una passeggiata, perché il calendario è durissimo, in particolare modo nella seconda parte, quando nel giro di un mese arriveranno gli scontri con Virginia Tech, Florida State, Miami e Clemson. Le aspettative restano quelle di vedere i Golden Eagles impegnati sino in fondo per la conquista della Acc.
Clemson
I Tigers sono stati gradualmente capaci di inserirsi tra le principali contendenti per traguardi divisionali importanti, tuttavia nonostante i notevoli passi avanti fatti rispetto al passato permane l'impressione che manchi sempre qualcosa per riuscire a guadagnare un posto tra le squadre della vera elite.
Tommy Bowden, reduce da un rinnovo quadriennale del suo contratto da capo allenatore, si è distinto in questi ultimi due anni per aver portato a casa delle vittorie di rilievo all'interno della Conference (a farne le spese anche papà Bobby), ma un Bowl di spicco a coronare una stagione ricca di soddisfazioni senza sgonfiarsi nel rush finale sarebbe gradito nell'ambiente.
Clemson è dotata del miglior duo di running back della Acc, probabilmente tra i migliori della nazione: James Davis e C.J. Spiller sono un combo terrificante, in grado di posizionare il running game dei Tigers al quinto posto in tutti gli Stati Uniti; i numeri assemblati dal duo sono sensazionali, 1.187 yards e 17 TD per Davis, con un season high di 216 yards contro Georgia Tech, e 938 yards condite da 10 mete per Spiller, che sarebbe facilmente titolare in numerose altre squadre.
I due backs sono la colonna che regge la maggior parte del peso offensivo e costituiranno la maggiore preoccupazione (e distrazione) per le difese opposte, togliendo così pressione dal nuovo quarterback titolare, Cullen Harper. Il successore di Will Proctor ha dimostrato buone doti di leadership, ha ottime doti fisiche, una statura idonea e tende a lanciare nella tasca: la sua maggiore consistenza rispetto alle decisioni discutibili di Proctor per molti sarà il vero ago della bilancia, perchè il ruolo di quarterback è stato uno dei punti deboli della scorsa edizione dei Tigers e probabilmente una delle cause per la quale il salto di qualità definitivo non è arrivato.
L'attacco ha perso un ricevitore fondamentale, Chansi Stuckey, il quale è sostituito da Aaron Kelly, alto, leggero e capace di ricevere per 355 yards con 3 TD: la sua missione principale è il dimostrare di poter diventare il bersaglio numero uno, dato le sue caratteristiche tecniche si abbinano molto bene alla velocità abbagliante ed alla potenzialità da big plays di Jacoby Ford, pericolosa minaccia in profondità ed atleta di altissimo livello, quindi un ottimo complemento da numero due.
Si attendono segnali anche dal tight end Akeem Robinson, grande bloccatore che deve migliorare la fase di ricezione del proprio gioco, pena restare un talento mono-dimensonale. La linea avrà un solo titolare dell'anno passato, il forte tackle Barry Richardson, e si presenta come pesante, fisica ed in grado di sostenere ugualmente il gioco di corsa grazie anche all'esordio da titolare fisso della guardia Chris McDuffie, in grado di creare varchi interessanti. Barry Humpries, il nuovo centro, deve far dimenticare Dustin Fry.
La difesa, nonostante la perdita di Gaines Adams, rimane tra le migliori della conference: la front four è pericolosa e può mettere pressione da una posizione sempre diversa con minacce provenienti da Philip Merlino, end, e Dorell Scott, tackle con il vizio del sack, mentre il nuovo titolare Ricky Sapp è leggero ma velocissimo, atteso alla non facile transazione da specialista di situazione.
Solidissimo il trio di linebackers: Nick Watkins è sul taccuino di molti scouts, leader nei placcaggi e forte contributore anche nelle azioni di special teams, ha fiuto per leggere i giochi e può coprire bene in fase di passaggio; Antonio Clay presidierà la zona centrale dando rapidità e precisione nei placcaggi, l'unico dubbio riguarda il ritorno a pieno regime di Tremaine Billie, fuori per tutto il 2006 con una caviglia in disordine.
Chris Clemons comanda le secondarie quale free safety sopra la media, essendo dotato di grande rapidità e della fisicità necessaria per infastidire gli avversari in fase di ricezione, gradito il ritorno del cornerback Michael Hamlin dall'infortunio che lo tolse di mezzo verso la fine della stagione scorsa. Chris Chancellor è la novità per lo spot di cornerback restante, è reduce da un ottimo campionato come specialista e come partecipante alle azioni di passaggio dichiarato.
Mark Bucholz, giocatore di soccer, si propone come nuovo kicker al posto di Jad Dean, giudicato troppo inconsistente e rischioso dallo staff.
Qual è la chiave della stagione dei Tigers? La ricetta per il successo nell'anno 2007 è una ed una sola, vale a dire evitare i collassi di fine anno che contraddistinguono l'ateneo nei tempi recenti. Tommy Bowden ha compiuto un percorso interessante, ha compiuto l'impresa di battere suo padre, ha condotto la division con partenze spettacolari, ma ora manca l'ultimo passo.
Vincere la Acc è l'obbiettivo che l'ateneo si aspetta di centrare, lo scontro del 24 novembre contro Boston College sarà un passo fondamentale.
Maryland
La squadra di Ralph Friedgen è attesa al varco da una stagione di riscatto, non certo perché quella trascorsa sia stata una stagione deludente, ma semplicemente perché l'ottimo lavoro di tutto l'anno è stato mortificato sul più bello, ovvero nelle ultime due uscite stagionali, quando le relative sconfitte hanno precluso la possibilità di andarsi a giocare una partita più prestigiosa del Champs Sports Bowl.
Per riuscire nell'intento, Friedgen ha un'idea molto bilanciata di quello che dovrà essere il nuovo attacco, non nel senso dei nomi, molti dei quali ritornano a dare man forte, ma nel senso celebrale del termine, dato che Jordan Steffy non ha esperienze di gioco e la dipartita di Sam Hollenbach gli lascia molte, forse troppe responsabilità da coprire. Quello che si chiede al giovane quarterback non è certo di compilare chissà quali statistiche, dato che il running game si ripresenta come uno tra i più forti in circolazione, piuttosto Steffy dovrà stare attento a non commettere errori gravi e limitarsi a rispondere presente quando verrà chiamato in causa. A facilitargli il compito ci sarà la consistenza di Darrius Hayward-Bey, ricevitore coi fiocchi dotato di gran fisico ed eccellente velocità , un soffio sotto le 700 yards e protagonista di 5 mete lo scorso anno; la velocità è la dote principale anche di Danny Oquendo, l'altro titolare, e di Isaiah Williams, pericoloso slot receiver, mentre per la taglia fisica meglio bussare alla porta del tight end Joey Hanos, 37 ricezioni per 369 yards e 3 TD, vero incubo (per gli avversari) quando si tratta di mismatches.
La forza offensiva si concentra sempre sulle corse, il duo formato da Lance Ball e Keon Lattimore è pronto, per l'ultimo anno, a dare ai Terrapins quella combinazione di potenza con il primo e velocità con il secondo che ha tenuto ogni difesa affrontata sul chi va là , forte anche di una delle migliori linee offensive della Acc. L'intenzione è ancora quella di dividere quasi esattamente le portate tra i due, lasciando a Ball il compito di colpire nel mezzo, per permettere quindi a Lattimore di svariare nel backfiled con i suoi cambi di direzione abbinati ad un fisico non meno massiccio rispetto a quello del collega, il tutto dietro ai blocchi precisi di Cory Jackson, prezioso fullback. Andrew Crummey, guardia/centro di 300 libbre, è la stella della linea offensiva.
La forza di una difesa che può essere determinante sta nel mezzo: Erin Henderson, il middle linebacker, placca qualsiasi cosa gli passi nei paraggi, ha una stazza che gli consente di atterrare i corridori più pesanti ed una forza che lo ha aiutato a forzare tre fumbles nella stagione scorsa, in aggiunta ai 114 placcaggi di cui si è reso protagonista; il defensive tackle Dre Moore è l'altro punto di forza, è ottimo contro le corse (47 placcaggi) e può persino arrivare al quarterback creando confusione nel backfield. Uno dei pochi difetti del reparto è riscontrabile nella pass rush, dove i numeri prodotti dal junior Jeremy Navarre non sono stati straordinari.
Kevin Barnes ed Isaiah Gardner sono la coppia di cornerbacks titolari dopo la perdita nel neo-Seahawks Josh Wilson: Gardner è un corner basso ma molto fisico, così come colpitori molto duri sono le due safety, J.J. Justice e Christian Varner. Ogni ricevitore avversario che si avventurerà in prese in mezzo al campo è avvertito.
Nel ruolo di kicker esordirà Obi Egekeze, un junior che non ha mai calciato in una partita ufficiale e dovrà quindi testare se stesso sotto pressione, Chris Roberts sostituirà il bravo Adam Podlesh nel ruolo di punter.
I Terps si inseriscono sostanzialmente alla pari con Boston College e Clemson quali favoriti per vincere il titolo divisionale, il materiale c'è e molto dipenderà dal grado di validità che un giovane quarterback come Steffy saprà dare alle sue prestazioni. Le due rivali divisionali affronteranno Maryland nel giro di 15 giorni verso il termine della regular season, da qui si capirà chi sarà destinato a spuntarla tra le tre contendenti.
Wake Forest
La storia più bella del college nel 2006 è chiamata a ripetersi in questa nuova sfida, cercando quindi di ripetere una stagione che definire miracolosa è persino limitante. Senza credito, con una tradizione recente tutt'altro che vincente, con due titolari importanti persi addirittura nella stessa partita, i Demon Deacons sono riusciti a sorprendere tutti vincendo il titolo divisionale, andando poi a perdere il " Bowl per mano di Louisville in una sconfitta che non ha minimamente messo in secondo piano quanto già fatto in precedenza.
Le perdite non sono state poche, quelle della difesa sembrano più gravi, e non sarà facile per coach Jim Grobe riuscire a bissare il successo di un anno fa, le defezioni più importanti sono quelle di Jon Abbate, onnipresente middle linebacker leader in placcaggi che ha tentato la strada del draft con un anno d'anticipo senza venire scelto, Josh Gattis, safety che invece tra i professionisti ci sarà , Steve Vallos, ottimo tackle offensivo tra i responsabili del successo nelle corse, ed infine il wide receiver Willie Idlette, 511 yards e 3 TD nel suo ultimo anno al college.
Al timone offensivo ritorna Riley Skinner, secondo anno tanto di sostanza quanto poco spettacolare, il quale ha giocato benissimo in sostituzione dell'infortunato Ben Mauck, ora trasferitosi a Cincinnati; Skinner non è uomo da big plays ma sa come far avanzare un attacco sul campo e come limitare gli errori al minimo, ricordiamo che ha lanciato solamente 5 intercetti nell'annata d'esordio, ed a togliergli un po' di pressione dalle spalle ci sarà il rientro del running back Micah Andrews, fuori per i noti problemi al crociato anteriore ed eterna promessa mai realizzata in pieno.
Dietro di lui ritorna Kevin Harris, ovvero il maggior produttore di mete dello scorso campionato con 6: Josh Adams, redshirt freshman, e De'Angelo Bryant, 336 yards e 3 mete, completano un reparto affollato dove ognuno scalpiterà per mettere piede in campo.
Il gioco aereo, ultimo della Conference, virerà verso il versatile Kenneth Moore, che nel 2006 ha giocato come running back d'emergenza collezionando più di 500 yards, aggiungendone altre 300 giocando nel suo ruolo principale. Non troppe le alternative dietro di lui, dove il solo Kevin Marion, folletto di 5-10 per 168 libbre, può emergere dal ruolo di specialista sui ritorni per aggiungere ricezioni a lunga gittata, dato che mettere qualche punto in più sul tabellone con l'attacco non dispiacerebbe affatto. La linea offensiva vede tre componenti al rientro, il più importante è senz'altro quello del centro Steve Justice, un all-Acc.
Difensivamente la nuova star tra i linebackers sarà Aaron Curry, che ha cercato invano di distinguersi data la presenza ingombrante di Abbate, nonostante un campionato con quasi 90 placcaggi, il 10% dei quali causanti una perdita di terreno avversaria. Il posto nel mezzo è una corsa a due data l'estromissione di Eric Berry per problemi accademici, con i giovani Hunter Haynes e Matthew Woodlief a darsi battaglia. Un ritorno importante per il fronte difensivo potrebbe essere quello del defensive end Matthew Robinson, fuori per tutta la stagione scorsa per la rottura del ginocchio, il quale nel 2005 aveva compilato statistiche di tutto rispetto; dall'altro lato si allineerà Jeremy Thompson, autore di 13 placcaggi nel passato campionato, impegnato a tenere in alto una linea che ha perduto i senior Bryan Andrews e Jyles Tucker, i migliori sackers del 2006.
Le secondarie saranno capitanate dall'ottimo Alphonso Smith, che ha esperienza da vendere ed entra nell'annata da junior avendo giocato sempre da titolare. Le sue doti di playmaker saranno utili nel sopperire le perdite di Josh Gattis, Patrick Ghee e Riley Swanson, in un reparto che avrà maggior spazio per gli esordienti Brandon Ghee, fratello minore di Patrick, ed Alex Frye.
Gli special teams rimangono ancorati alla classe di Sam Swank, kicker capace di 5 field goals da oltre 50 yards e punter da 41.2 yards di media, semplicemente il miglior specialista della Conference; il già menzionato Kevin Marion sarà il ritornatore designato.
Dopo un 2006 scoppiettante sarà molto difficile ripetersi per Jim Grobe, che nella offseason ha siglato un prolungamento decennale del suo contratto. L'attacco può continuare a funzionare come un anno fa ma dev'essere forzatamente più produttivo in termini di yards e punti, mentre la difesa si gioca molti rischi in posizioni delicate, e non è più il reparto che ha tenuto in piedi il palco durante la fantastica corsa di un anno fa.
Florida State
A Talahassee la scomparsa della tradizione vincente ha lasciato un segno profondo, tempo quindi di ristrutturare e cercare di risalire in fretta la corrente. Bobby Bowden è ancora qui per tentare l'ennesima sfida della sua lunghissima carriera, fondamentale per questo rinunciare al figlio Jeff, offensive coordinator oramai indigesto ai fans, e via libera a Jimbo Fisher, il quale programma principale è quello di rivitalizzare il gioco di corse per molteplici motivi, non ultimi quelli di essere troppo prevedibili per gli avversari e per togliere la pressione dal quarterback.
Fisher abbasserà drasticamente la percentuale di differenza a favore dei giochi di passaggio, cercando di sfruttare al massimo le potenzialità di Antone Smith, titolare fisso dopo la partenza di Lorenzo Booker per la Nfl, in quanto le 96 yards a partita fornite dal round game nel 2006 sono insufficienti per tenere testa alle interessanti combinazioni di running backs che le dirette avversarie di division possono altrimenti schierare. L'attacco, una volta prolifico come pochi, è stato solamente il 70mo di tutta la nazione, colpa di troppe ed ovvie forzature arrivate dai passaggi. Come se non bastasse, nessun running back dei Seminoles, da 11 anni, riesce a superare le 1.000 yards stagionali, l'ultimo che vi riuscì fu un certo Warrick Dunn.
Drew Weatherford non ha mostrato i progressi attesi in seguito ad un promettente 2005, per questo motivo la battaglia con Xavier Lee è quantomai serrata: il primo, seppure favorito per via della maggiore esperienza da titolare deve migliorare le sue letture, il secondo può infastidirlo per via della tendenza a creare belle giocate da situazioni difficili, azione che svolge con risultati alterni ma che perlomeno fanno succedere delle cose in un attacco altrimenti prevedibile.
I due ricevitori principali sono i medesimi dello scorso anno, vale a dire il pericolosissimo Greg Carr, 12 mete in 34 ricezioni un anno fa, e De'Cody Fagg: ambedue sono chiamati a fare un grande passo avanti per aiutare di più il reparto offensivo, Carr deve fungere da vero e proprio punto di riferimento continuando ad essere quella minaccia da redzone che è capace di essere, Fagg deve saper approfittare delle attenzioni rivolte al compagno e fare di più delle 37 ricezioni con una sola meta andategli a referto l'anno passato. Dietro di loro avrà modo di crescere esponenzialmente il junior Rod Owens, che vedrà molto il campo grazie a delle mani sicure ed alla carenza di tight ends affidabili in squadra, fatto che farà propendere gli allenatori verso chiamate con allineamenti a tre ricevitori.
Rick Trickett, nuovo coach della linea offensiva, ha torchiato a dovere i ragazzi che compongono il fronte, con l'obbiettivo di aumentare rapidità d'esecuzione ed atletismo. Jacky Claude sembra l'unico componente della vecchia linea in grado di non perdere il posto.
La difesa ha collassato sotto i colpi di numerosi infortuni, e dovrà inoltre colmare la perdita di Buster Davis e Lawrence Timmons. Una delle mosse più astute della offseason riguarda l'assunzione di Chuck Amato quale allenatore dei linebackers, ruolo che già aveva svolto con successo anni fa: a sua disposizione ci sarà Geno Hayes, per il quale è stato pensato uno spostamento nel mezzo, mentre ritorni importanti dopo i problemi alle ginocchia patiti nel recente passato sono quelli di Marcus Ball e Derek Nicholson, fratello minore dell'AJ Nicholson tagliato dai Bengals. Nel caso Ball non risultasse completamente recuperato, potrebbe partire Dekoda Watson, reduce da una soddisfacente campagna d'esordio.
La linea difensiva è molto solida nel mezzo grazie alla fisicità del senior Andre Fluellen, ma manca un pass rusher produttivo in grado anche solo di impensierire il regista avversario di turno; Paul Griffin, mostruoso defensive tackle, è un altro dei giocatori chiamati a dimostrare di essere al 100% dopo aver sofferto l'infortunio al legamento crociato anteriore.
Myron Rolle è il miglior elemento presente nelle secondarie, reduce da una convincente annata da vero freshman: la safety è un prospetto Nfl allettante già ora, grazie ad una combinazione di forza, statura e velocità che intrigano più di qualche scout del piano superiore. Roger Williams, free safety al quarto anno d'esperienza, è stato il miglior intercettatore di squadra con 4 palloni catturati; Jamie Robinson e Tony Carter sono i probabili titolari nel ruolo di cornerbacks.
Gary Cismesia, capace di centrare 14 field goals in 20 tentativi, potrebbe essere soppiantato dal punter Graham Gano, dotato di una gamba molto più potente e quindi maggiormente efficace sia nelle conclusioni dalla lunga distanza che nei kickoffs.
Ad intuito è prevedibile una stagione di assestamento, che potrà migliorare nel suo svolgimento, in quanto molte sono le posizioni ancora oggetto di assegnazione definitiva. Il desiderio locale è quello di una stagione di riscatto, a Talahassee hanno oramai compreso che il livello della Conference si è notevolmente elevato e che non c'è più da scherzare, pena il rischio di diventare una squadra di medio livello. Se l'attacco riprende a funzionare e se gli uomini chiave della difesa restano in salute i Seminoles se la giocano per la division ma nulla più, dato un calendario a dir poco brutale che li vedrà impegnati in trasferta contro Clemson, Virginia Tech, Boston College e Florida.
North Carolina State
Come per i cugini Tar Heels anche a Raleigh si lavora ardentemente sulle prospettive, con tutto l'entusiasmo che il nuovo corso di Tom O'Brien, ex Boston College, può regalare. L'uomo che ha trasformato i Golden Eagles, come Butch Davis a Chapel Hill, è in grado di attirare nuovi adepti con maggiore facilità rispetto a Chuck Amato, e si propone come importante insegnante in grado di operare sulle numerose debolezze che affliggono tutti i reparti qui coinvolti.
L'attacco poggia sul trio di running backs formato da Toney Baker, Andre Brown e Jamelle Eugene, ognuno dotato di caratteristiche diverse: Baker è il portatore principale, Brown l'uomo delle giocate lunghe, Eugene è il più leggero dei tre, che mette a disposizione velocità fulminea e bravura nelle ricezioni.
Dubbi tra i quarterbacks, dove Daniel Evans non ha convinto nonostante una partenza positiva: diversi i segnali che erano arrivati dalle prime uscite, quando il magico Evans aveva superato Boston College con un TD all'ultimo secondo ed aveva sommerso i Seminoles con tre passaggi vincenti, solo per finire con 6 TD ed 11 intercetti ed un parziale di una sola meta nelle ultime sette partite una stagione rivelatasi deludente. L'altra opzione è Harrison Beck, transfer da Nebraska, che non sembra avere la precisione necessaria per accaparrarsi il ruolo di titolare.
L'unico modo per far trovare fiducia e continuità ad Evans è l'aiuto che può derivare dai ricevitori, John Dunlap e Darrell Blackman su tutti, dato che la più grande minaccia offensiva, il tight end Anthony Hill, è fuori per la stagione per la rottura del legamento crociato. Blackman è l'opzione più valida sul profondo, dotato di una fenomenale velocità che ne ha fatto una star nei kick returns, mentre Dunlap è un validissimo slot receiver che è stato incisivo per numero di segnature, 4: ora gli si chiede una maggiore costanza nella produzione di yards.
La difesa appare debole, l'unico giocatore di un certo rilievo è il defensive tackle DeMario Pressley, e la perdita di Tank Tyler accanto a lui potrebbe essere troppo grande da colmare. Littleton Young e Martrel Brown dovrebbero essere gli ends titolari, ma nei programmi esiste una rotazione ben più profonda, comprendente giocatori di minor rilievo e privi di esperienza sul campo.
Tra i linebackers LaRue Rumph è l'unico titolare che rientra dallo scorso campionato, quindi anche in questo caso siamo in fase sperimentale: James Martin rientra da un infortunio al polso, mentre Ernest Jones è un placcatore deciso non altrettanto attrezzato per fare bene nei downs di passaggio. Tra i responsabili di una difesa tra le peggiori come turnovers provocati non possono non essere inseriti i defensive backs: DaJuan Morgan, il migliore del pacchetto, ha avuto all'attivo solamente 2 intercetti, Miguel Scott ne ha registrati altrettanti nelle ultime due stagioni.
Josh Czajkowski è il kicker designato per sostituire l'ottimo John Deraney, Darrell Blackman restituirà pericolosità al gioco di special teams.
E' chiaro che quest'anno si lavora per un futuro migliore, molti dei nuovi starters sono sophomores se non più giovani, l'intendimento di O'Brien è quello di fare una valutazione generale della situazione per poi scegliere il personale adatto a creare un ciclo di annate vincenti. Ci sono delle partite sicuramente abbordabili per i Wolfpack, che potrebbero attestarsi sull'ordine delle 4-5 vittorie stagionali in attesa di un record vincente per il 2008.