Ron Prince, coach di KSU
Fine settimana come da tradizione caratterizzato, per gli amanti del college football, dalla consueta intervista esclusiva. Le spring practices sono finite, gli spring game tutti giocati e ci avviamo così a grandi passi verso la preseason estiva.
Oggi siamo a Manhattan, Kansas, sede della Kansas State University.
Rule by Obeying Nature's Laws è il motto dell'università , la cui squadra di football è guidata da Ron Prince, il coach che intervisteremo quest'oggi, uno dei soli 6 head coaches Afro-Americani di tutta la Division I-A.
Prince allena i Wildcats dalla scorsa stagione, conclusa con un record di 7-6 e la partecipazione al Texas Bowl.
Precisando che il coach ha risposto direttamente alle nostre domande, abbiamo il dovere ed il piacere di ringraziare Garry Bowman, Sports Information Director Kansas State University, per averci messo in contatto con Prince.
Coach, i Wildcats hanno esibito sufficiente solidità e talento per strappare una emozionante vittoria su Texas la scorsa stagione, però sono stati schiacciati da 2 teams che avevano precedentemente dominato, Missouri e Kansas. Alla fine, quale è la sua opinione circa la vostra stagione 2006?
Abbiamo commesso multipli turnovers in entrambe le partite con KU
(6 totali) e Missouri (4 totali). Abbiamo commesso un solo turnover nella partita con Texas. Penso che questa sia stata la più grande differenza in queste esperienze. In aggiunta, abbiamo chiamato una partita veramente aggressiva contro Texas essendo estremamente audaci e coraggiosi come coaches. Penso che non siamo stati neanche vicini a questa aggressività nè contro KU nè contro Missouri.
In complesso, sono molto orgoglioso dei nostri giocatori, dei nostri coaches e del nostro staff per lo sforzo ed il cuore che hanno mostrato in alcune circonstanze un anno fa. Credo che siamo migliorati e “showed grit” (lett. abbiamo mostrato la ghiaia).
Il coaching staff ha perso il defensive coordinator Raheem Morris a favore dei Tampa Bay Buccaneers, mentre la D deve rimpiazzare i top tacklers Brandon Archer e Zach Diles. Cosa pensa di queste perdite difensive? Il team sarà in grado di sostituire questi ragazzi?
La sola cosa certa del college football è il cambio. Principalmente, un quarto di un college team cambia ogni stagione. Fa parte del gioco, diversamente dal livello professionistico dove il management può rifirmare un giocatore con un accordo a lungo termine. Abbiamo fatto dei piani per questo scenario nel coaching staff. Le tattiche e le strategie a K-State riflettono la filosofia dell'head coach ed il nostro defensive coordinator Tim Tibesar ha un tremendo record come coordinatore. Sappiamo che questi giorni sarebbero venuti e ci siamo preparati.
Uno degli obiettivi primari per Kansas State questo autunno sarà quello di continuare a sviluppare una offensive line, che a volte non è stata buona la scorsa stagione ed ha spesso avuto problemi nel coprire i buchi per i rushatori avversari o nel proteggere Freeman. Quale è la sua opinione?
La offensive line è la posizione critica in ogni programma e la nostra non fa differenza. Abbiamo una motivazione aggiuntiva per performare bene con la OL per via del talento del nostro QB josh Freeman. Insieme con un buon running game di complemento, l'abilità della offensive line di proteggere Josh consentirà al suo talento di lanciare la palla per dare ai nostri wide receivers una possibilità . Questa è la nostra priorità più grande. E stiamo progredendo molto.
La chiave della stagione potrebbe essere il placekicker dove Jeff Snodgrass è andato dopo aver colpito 17 su 24 field goals e tutti e 32 i suoi extra points. KSU ha vinto 3 partite per 4 punti o meno, ed è certo che sarà ancora in molte battaglie serrate. Cosa pensa in proposito?
Jeff Snodgrass è stata una parte fondamentale della nostra produzione offensiva e del nostro field position game, insieme con il nostro terrificante punter Tim Reyer. Questi 2 hanno veramente protetto la nostra difesa. I compiti di placekicking sono in competizione fra i 2 giovani Schwerdt e Rossman ed il vero freshman kicker Josh Cherry competerà nel training camp.
Riguardo al reclutamento: questa è una classe enorme con 35 giocatori e la maggior attenzione che è stata data alla linea ed ai wide receivers. Cosa pensa della sua classe 2007?
Il centro della nostra prima classe, un anno fa, è stato in difesa. Pensavamo che questo fosse il posto più importante per reclutare per la depth. Comunque, abbiamo firmato giocatori chiave, di impatto, in attacco (Freeman, Patton, Mastrud e Johnson) che sono stati tutti titolari per noi nella loro prima stagione.
Pensavamo, anche prima di arrivare, che questa classe avrebbe avuto bisogno di sistemare i problemi di profondità che abbiamo affrontato in attacco nelle posizioni che voi avete indicato (OL e WR), e pensiamo di averlo fatto. Comunque, abbiamo firmato 4 giocatori in difesa che riteniamo abbiano l'abilità per avere un impatto (Chandler, Patterson, Stewart e Abana). Un numero di questi ragazzi non menzionati frequenteranno un community college prima di immatricolarsi a K-State. Quindi, sono entusiasta del make-up del team ma capisco che dobbiamo integrare questo talento nell'attuale roster immediatamente per realizzare questi benefici.
Riguardo Josh Freeman: lanciato nel fuoco come vero freshman, il talentuoso quarterback ha avuto problemi all'inizio per poi implodere successivamente. Ha lanciato soltanto 6 touchdown passes (tutti i 3 partite) e 15 intercetti durante l'anno ed è stato mediocre nelle 2 partite finali, così quanto Josh Freeman migliorerà la prossima stagione?
Uno dei più importanti problemi intorno allo sviluppo di Josh è stato quale sarebbe stato il backup QB se ci fossimo confrontati con alcune decisioni tattiche riguardanti quanto aggressivo chiamare il gioco con Josh questa stagione. Io credo che abbiamo sistemato questa situazione con lo sviluppo di Carson Coffman. Freeman non è un senior del 5° anno, è un vero sophomore. Così anche se siamo entusiasti del suo talento e per il suo futuro, sappiamo anche che questa sua esperienza guadagnata sarà il fattore chiave quest'anno. Lui può prendere tutti i lanci, semplicemente deve continuare a progredire ed ognuno introno a lui ha bisogno di performare meglio di un anno fa.
Coach, lei ha costruito un calendario duro, con trasferte ad Auburn e Fresno State, per promuovere la consapevolezza del suo programma, ma queste partite potrebbero costare ai Wildcats un viaggio ad un bowl…quale è la sua idea in proposito?
Non saremmo stati in grado di battere Texas un anno fa (in casa) senza l'esperienza di aver affrontato Louisville(in casa). Siamo stati abili a valutare dove eravamo nel nostro sviluppo e ad aggiustare il nostro gioco tdi conseguenza. Vediamo il calendario di quest'anno in una simile ottica. Giocando ad Auburn (ed anche a San Jose e Missouri St) ci consentirà di valutare presto a che punto saremo siamo (con un critico open date) prima di giocare a Texas. Saremo in vantaggio nello sviluppo di alcuni di questigiovani giocatori nella nostra squadra. Partite come un bowl game, ed altre competizioni di qualità , ci aiutano a prepararci per il nostro reale obiettivo: vincere la Big 12 North.
E il coach fa una citazione:
“Chi non rischia, non può vincere.” John Paul Jones, US Naval Commander.
Quali sono gli obiettivi per la stagione 2007?
Il nostro obiettivo 2007 è di vincere la partita che si giocherà a San Antonio il 1° dicembre (cioè il BIG 12 CHAMPIONSHIP GAME, N.D.A.).
“Una terrificante serie di domande. Grazie”, ci dice il Coach.
Grazie a lei per la disponibilità .