Randy Shannon, coach dei Miami Hurricanes.
Sappiamo che ci seguite numerosi in questa cavalcata attraverso l'America per approfondire la conoscenza di coaches e squadre che daranno vita alla stagione 2007 del college football.
E' quindi, da parte nostra, doveroso un ringraziamento, prima di introdurre il coach della settimana.
E, questa settimana, la nostra esclusiva intervista ci porta a Miami, Florida, sede di una delle squadre più amate tanto negli States quanto qui in Italia.
Stiamo parlando dei Miami Hurricanes.
Abbiamo infatti avuto la possibilità di contattare il nuovo head coach della squadra della Florida, Randy Shannon.
Ex giocatore dei Dallas Cowboys, Shannon è stato defensive coordinator degli Hurricanes dal 2001 al 2006 prima di venire nominato head coach del team l'8 dicembre 2006.
Ringraziamo ancora una volta il nostro tramite d'oltreoceano, vale a dire mister Mark Pray, che ha reso possibile questa intervista che speriamo vi sia gradita.
Coach, la stagione appena trascorsa è stata particolare: in campo, l'inizio con un record di 5-2, poi le 4 sconfitte consecutive, la rissa all'Orange Bowl durante il 3° quarto dell'incontro contro Florida International, il record finale di 6-6 e la vittoria nel MPC Computers Bowl; fuori del campo, la tragica morte di Bryan Pata, Quale è la sua opinione riguardo alla stagione 2006?
Il 2006 è stata una annata inusuale. La perdita di Bryan Pata è stato qualcosa che si è fatto sentire per lungo tempo nel team.
Lei è il nuovo head coach dei Miami Hurricanes ruolo ricoperto in passato da Jimmy Johnson, Dennis Erickson, Butch Davis…è preoccupato?
L'università di Miami ha avuto grandi coaches e grande successo in campo. Mi sento veramente fortunato ad essere in grado di essere il prossimo a guidare il programma. Sono entusiasta della sfida, non preoccupato.
Obiettivamente, il primo compito per il 2007 è di risolvere i problemi della sua interior line in primavera, per avere un miglior gioco sulle corsa. Cosa pensa in proposito?
Negli allenamenti primaverili, tutte le posizioni, non solo la interior line, sono stati aperti alla competizione. Questa competizione continuerà in autunno. Ogni giocatore ha la possibilità di essere un titolare. Quanto giocheranno dipenderà da loro e da come si comporteranno in allenamento.
Altra area da migliorare è il return game: i Canes hanno bisogno di produrre una media superiore al 7.21 yards per punt return ed alle 19.94 yards dei kickoffs…cosa ne pensa?
Abbiamo posto enfasi nel return game durante la primavera. Abbiamo reclutato diversi giocatori che hanno le abilità per questa area così ci aspettiamo di avere un miglioramento.
Kirby Freeman e Kyle Wright: Miami ha fatto partite titolari 2 quarterbacks nel 2006, così ci sarà una controversia la prossima stagione? Ora c'è anche Robert Marve…
Non c'è controversia. Abbiamo una competizione fra tutti i nostri quarterbacks e quello che produrrà le migliori performances sarà il titolare.
Riguardo il reclutamento: Miami ha sempre reclutato bene sotto Larry Coker, ma i giocatori non hanno mai sviluppato il loro potenziale. Questa classe dà al nuovo coaching staff molte opzioni in attacco e dovrebbe produrre un'interessante competizione nella depth chart attraverso la stagione. Quale è la sua opinione riguardo la sua classe 2007?
Nonostante una partenza ritardata e pur non avendo un completo staff di assistent coaches, penso che abbiamo avuto un anno di reclutamento veramente buono. Questo è un complimento per i coaches che abbiamo avuto nello staff e per il lavoro che hanno fatto.
Gli Hurricanes hanno 18 starters che tornano, così se la situazione nella posizione di quarterback è risolta, ci potrebbe essere un grosso miglioramento nel 2007…quali sono i suoi obiettivi per la stagione 2007?
Ci sono sempre alte aspettative per il programma di football degli Hurricanes. Andremo nella stagione 2007 con l'atteggiamento che ogni partita sarà importante come le altre. Il nostro obiettivo è di prepararsi per ogni partita, giocare con fiducia ed aspettarsi di produrre al meglio di quanto possiamo.