Joe Novak sulla sideline.
Siamo veramente felici di offrirvi oggi un'altra intervista esclusiva, testimonianza del fatto che la redazione del college football della vostra rivista virtuale preferita non vi lascia mai soli.
Quest'oggi ci troviamo a DeKalb, Illinois, United States, sede del campus della Northern Illinois University che, con 25,313 studenti (dati primavera 2007) è la seconda più grande università dello Stato.
A Northern Illinois allena Joe Novak, head coach dal 1995; ex giocatore della Mid-American Conference alla Miami University (Ohio), Novak è stato anche assistente alla University of Illinois, Miami University (Ohio) e Indiana University.
Ringraziamo il coach per la sua disponibilità e Donna Turner, Associate Athletic Director for Communications Northern Illinois University, per aver reso possibile questa intervista.
Gli Huskies hanno terminato con il record della scuola la 7° consecutiva stagione vincente ed hanno segnato 2 apparizioni ai bowls negli ultimi 3 anni…quale è la sua opinione riguardo alla stagione 2006?
JN: Bene, onestamente, c'è stata un pò di delusione. Avevamo aspettative alte, e probabilmente non le abbiamo centrate come sperato, dato che sotto questo aspetto le cose sono cambiate qui. Qualche hanno fa cercavamo di vincere una partita, ma ora le aspettative sono molto più alte, ed io apprezzo certamento questa cosa. Lo scorso anno è stato una delusione.
Area da migliorare: kick returns. Marcus Perez e Greg Turner sono stati fantastici nel ritornare i punts, ma Perez ha avuto problemi nei kickoff returns con una media di sole 18.9 yards per tentativo. NIU è stata 107° nella nazione nei kickoff returns con una media di 17.33 yards. Quale è la sua opinione in proposito?
JN: Ancora, non sono contento della nostra performance dello scorso anno nei kickoff returns. Questo sarà uno dei punti da mettere a fuoco questa primavera. P.J. Fleck è arrivato nel nostro staff. Durante lo spring break è volato a San Francisco ed ha speso un giorno con i 49ers per parlare del loro kickoff return. Non era solo Marcus Perez, c'è stata probabilmente una non grande performance del nostro intero kickoff return team. Così, il problema è stato accentuato. Siamo stati abbastanzi buoni come kicking game nel complesso, ma questa fase non lo è stata lo scorso anno. P.J. allenerà questo aspetto, ed ha anche fatto qualche ricerca. Speriamo che il tutto migliori.
I ricevitori Britt Davis e Marcus Perez sono i cardini del reparto, mentre Matt Simon ha il potenziale per essere un valido go-to target nella posizione di slot così quale è il suo parere circa il vostro attacco 2007?
JN: Bene, a me piace la nostra batteria di ricevitori. Hai menzionato Perez, Britt, e Simon. Poi abbiamo Greg Turner, Marcus Lewis ed alcuni freshman che arriveranno dei quali sono entusiasta. Penso che possiamo fare abbastanza decentemente in questo reparto. Britt è probabilmente il nostro big-play guy ed anche Perez può certamente esserlo. Penso che potremo avere un gruppo di ricevitori di successo.
Poche squadre hanno sviluppato running backs produttivi come Northern Illinois, da Thomas Hammock a Michael Turner a Garrett Wolfe (e andando indietro nel tempo, LeShon Johnson). La battaglia per il posto da titolare questa primavera dovrebbe essere fra Cas Prime, Justin Anderson, Montel Clanton,
Ricky Crider, e Alan Smith. Chi è il favorito per lo starting spot? Potrebbe essere impiantato un comitato di tailbacks fino a quando non ne emergerà uno?
JN: Potrebbe essere; potrebbe esserci un comitato di tailbacks questa stagione. In passato, avevamo un solo ragazzo che portava la palla nel 90% delle corse. Quest'anno, potrebbe esserci un 60/40 o un 60/20/20. Dobbiamo ancora vedere. Certamente, ritengo che Montell Clanton sia attualmente il numero 1, ma siamo ansiosi di vedere quello che questi altri ragazzi possono fare, e poi vedremo cosa fare e cosa ne uscirà . Ma probabilmente ci sarà un comitato più di quanto non ci sia stato prima.
Il passing game ha il potenziale per essere fantastico se Dan Nicholson ritroverà la forma che aveva da freshman 2 anni fa; comunque lei ha anche, come quarterback, DeMarcus Grady. Grady dà agli Huskies una necessaria infusione di atleticismo. Ci sarà una controversia la prossima stagione?
JN: Non penso che ci sarà una quarterback controversy. E' difficile per un freshman arrivare e prendere quel ruolo. Daremo un occhio sia a Grady che a Chandler Harnish e vedremo a che punto sono questi ragazzi quando arriveranno. Sai, penso che Danny Nicholson sia ancora il titolare, a meno che non accada qualcosa di imprevisto. Certamente ci sono a lavorare qui anche ragazzi come Billy Lowe e Ryan Morris. Vedremo che cosa ne esce fuori. Questo è gran parre del lavoro primaverile. Sicuramente, Danny è il titolare entrando nella prossima stagione.
Riguardo al reclutamento: gli Huskies sono diventati una potenza nello stato per quanto concerne il reclutamento. Lei ha un programma basato su giocatori locali di talento e con carattere. Quale è la sua opinione riguardo alla sua classe?
JN: Ritengo sempre che ogni volta che tu recluti un gruppo, questo ti piaccia. Puntiamo molto sul carattere e ci piace prendere in primo luogo ragazzi locali e certamente abbiamo fatto questo con questa classe. Sono entusiasta della classe. Avremo qualche giocatore pronto a giocare subito così sono soddisfatto dei ragazzi che abbiamo preso per coprire le nostre
necessità , sono tranquillo riguardo alla classe di reclute 2007.
Per anni NIU è stata fra le migliori squadre della MAC ed è stata ad un big pass dall'essere campione della lega nel 2005, tuttavia non è sembrata in grado di superare l'ultimo ostacolo così possiamo dire che il programma è in una fase di stallo? Quali sono gli obiettivi per la prossima stagione?
JN: Io spero di non essere in una fase di stallo. E' un pò diverso ora, siamo le prede piuttosto che i cacciatori così penso che dovremo fare uno sforzo maggiore. E' più dura ora ma è una gran cosa, abbiamo ancora molti obiettivi da centrare. Non abbiamo ancora vinto un championship, è qualcosa che dobbiamo ancora fare. Spero che non si sia in stallo. Ancora, abbiamo da centrare obiettivi che non abbiamo per ora raggiunto.