Lincecum guida i suoi Giants all'inseguimento dei Dodgers. Potrebbero anche andare ambedue ai playoff.
Sempre più bello il duello tra Dodgers, Giants e Rockies nella NL West: nonostante il ricco vantaggio dei Dodgers, le inseguitrici non mollano di un centimetro ed i capoclassifica sono a loro volta costretti a medie infernali per non farle riavvicinare troppo.
Giants a 6 partite e mezzo da LA, tallonata dai Rockies ad una ulteriore partita e mezzo dice la classifica: i Dodgers sfruttano il ritorno di Manny e la buona forma dei partenti, i Giants una rotazione ed un bullpen stratosferici, i Rockies usano le mazze ed un bel quintetto di partenti.
Iniziano intanto i previsti saldi in Arizona ed a S.Diego: lascia Phoenix il rilievo Pena, destinazione White Sox, ed arriva il potente prospetto Allen.
Arizona saluta anche Tracy, rilasciato subito prima dell' All Star Game.
A S. Diego invece è Hairston a fare le valigie ed andare ad Oakland: i Padres acquistano due pitchers ed un PTBN, mettendone subito a roster uno (Webb) e sperando che presto lo segua anche l'altro (Italiano).
Per queste due franchigie è iniziata la stagione 2010.
Passiamo ai dettagli per vedere cosa la NL West ha offerto prima della sosta targata ASG.
Los Angeles Dodgers 56-33
Tre serie esterne ( Padres, Mets e Brewers) e tre serie portate a casa per 2-1.
Tra i lanciatori, segnaliamo in splendida crescita Kershaw che sembra acquisire quella consistenza che sinora era mancata: buono l'apporto di Wolf e di Billingsley mentre delude sinora Kuroda e nel quinto spot si improvvisa di volta in volta.
Intanto Milton è out per il 2009 e Weaver si sdoppia tra rotazione e bullpen: a proposito di bullpen, Broxton si ferma per un problema al pollice del piede (saltando l'ASG) mentre va peggio a Belisario che tornerà a metà agosto.
Grave problema per Torre che si dovrà appoggiare di più a Mota e Mc Donald mentre Troncoso si conferma strepitoso set up e closer affidabile all'occorrenza.
A mulinare mazzate poi è tornato Manny Ramirez che con il finalmente potente Ethier ed al super Kemp di questi ultimi tempi forma una batteria che garantisce runs in maniera costante: non male nemmeno Loney e Martin, ambedue in ripresa ma specialmente il secondo atteso alla rivincita dopo una prima parte di stagione in ombra.
Tutto sembra funzionare bene, dunque.
Colletti sta sondando il mercato in cerca di lanciatori (sia partenti che rilievi) perchè in effetti, specialmente in ottica playoff, qualcosa sembra mancare a LA: improbabile l'assalto ad Halladay che Toronto sembra voler vendere, più probabile che arrivi qualcosa di meno dispendioso dal punto di vista del talento a cui rinunciare come contropartita.
Vedremo se il buon Ned ne farà una delle sue.
S.Francisco Giants 49-39
10 partite sulla baia, sette vittorie ditribuite tra Houston, Florida e S.Diego, un unico minimo comun denominatore: il pitching.
Se si eccettua il rilievo Valdez, protagonista in negativo di due delle sconfitte, ed una brutta uscita di Zito contro S.Diego, il resto è dominio assoluto con la ciliegina sulla torta di un no-hitter lanciato da Sanchez a cui solo un errore di Uribe ha tolto la soddisfazione del perfect game.
Pensare che Sanchez aveva perso il quinto spot della rotazione (andato al giovane Sadowski che ha subito fatto sentire un bell'impatto all'esordio) e vi era rientrato solo grazie all' infortunio di Randy Johnson, che adesso spaventa meno Bochy e Sabean.
A dire il vero, adesso il timore si è spostato su Cain, anche lui costretto a rinunciare alla splendida passerella dell'ASG: per adesso niente DL ma l'asso dovrà essere valutato prima di rischiare un rientro affrettato.
Inutile parlare ancora di Lincecum, fenomenale a dir poco: piuttosto notiamo che il martellare di Sandoval, incessante ed indispensabile sinora, adesso è spesso affiancato a quello di Uribe e Schieroltz, mentre Rowand, Winn e persino Ishikawa si stanno facendo rispettare al piatto.
Ne sono venuti fuori 54 punti in 10 partite, molti considerando le abitudini di S.Francisco: un forte battitore servirebbe ancora ma i Giants stanno dimostrando che anche così se la possono giocare con chiunque e, con quella rotazione, ai playoff potrebbero risultare assai indigesti per chi se li dovessi trovare di fronte.
Colorado Rockies 48-41
Una serie casalinga persa inopinatamente contro Arizona (1-2) pregiudica la corsa dei Rockies, in una division che non perdona niente: Colorado reagisce bene sweeppando Washington e poi impattando una strana serie contro Atlanta, dove i Rockies vincono le due partite peggio lanciate dai suoi partenti e perdono le altre due dove Jimenez e Marquis fanno tutto il possibile ma non vengono adeguatamente supportati dall'attacco.
Attacco che torna prepotentemente, come tradizione comanda, al timone delle sorti del team: solo Phila ha segnato più dei Rockies che hanno già sei giocatori sopra quota 10 HR e presto saranno sette, con l'emergente Smith a quota 8 .
Come al solito, Helton e Hawpe su tutti ma è innegabile che Stewart li stia equivalendo ed abbia ormai rimpiazzato Atkins sul cuscino di 3B.
La rotazione resta discretamente solida in Cook, Jimenez e Marquis mentre De La Rosa è in buon momento e Hammel fa il quinto senza lode.
Il problema è il bullpen: a parte Street ed il ripescaggio di Fogg che sta offrendo un buon contributo, gli altri accumulano disastri.
Adesso rientrerà Corpas ed è stato firmato Herges, nel tentativo di emulare il miracolo Fogg; difficile immaginare un Herges che sposta gli equilibri ma un Corpas che torna ai suoi livelli passati sarebbe un aiuto incredibile alla causa.
Ma se fosse lo stesso Corpas di inizio stagione, difficilmente le cose cambieranno.
Arizona D'Backs 38-51
Arizona vende Pena e subito dopo mette insieme una serie tra le migliori del suo campionato: espugna il Coors Field (2-1), sweep ai danni dei Padres e pari (2-2) contro Florida.
Che fosse tutta colpa del rilievo ?
Ovviamente scherziamo ed il merito va piuttosto attribuito ad Haren e Garland che lanciano bene, ad Upton e a Lopez che producono alla grande ed a un pò di fortuna (leggasi errori altrui) che sinora era mancata clamorosamente.
Il rilievo Zavada, pur con qualche dispiacere, si conferma unico rilievo affidabile e piacevole sorpresa in una stagione pessima per Arizona: ora il quesito riguarda quale altro pezzo potrà lasciare il deserto per favorire la rinascita dei D'Backs nelle stagioni future.
Davis e Garland fanno gola a molti e potrebbero essere i prossimi.
S.Diego Padres 36-53
Che dire dei Padres ?
2 vittorie in 10 partite caratterizzano il periodo pre ASG ma impressiona di più vedere la lista dei giocatori che affollano l'infermeria sudcaliforniana.
Si potrebbe ricavarne una signora rotazione (Peavy, Young, Prior, Baek, Hill) per poi mandare in battuta Giles oppure Eckstein ma ormai i rimpianti lasciano il tempo che trovano: la stagione è persa ed il Front Office si sta muovendo di conseguenza.
I pezzi pregiati però sono pochi: Adrian Gonzales e Heat Bell sicuramente ne fanno parte ma, in caso di cessione, da dove si riparte ?
Nessuno acquisterà Peavy o Young senza prima averli visti di nuovo all'opera, cosa che non avverrà prima della deadline di mercato.
Perciò, al momento è difficile anche agire in rebuilding mode e forse l'unico che partirà davvero sarà Correia, se qualcuno avanzerà la giusta offerta a Towers e De Podesta, alle prese con un rebus di difficilissima soluzione.
A loro, tutti i nostri auguri.