Bret Bielema sorride dopo aver vinto il Capitol One alla fine di una immensa stagione con Wisconsin.
Lo sport americano non riposa il 1° gennaio; non fa eccezione la NCAA che vede disputarsi a capodanno 4 bowls di primissimo piano: Gator Bowl, Outback Bowl, Cotton Bowl e Capital One Bowl.
Vediamo allora come è andata.
Gator Bowl
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A Jacksonville, Florida, si affrontavano Georgia Tech e
West Virginia, una delle grandi deluse della stagione regolare.
Alla fine i Mountaineers sono riusciti a spuntarla 38-35.
E questo con una grande rimonta, dato che Georgia Tech aveva chiuso il primo tempo in vantaggio 28-17 ed aveva iniziato il terzo quarto con un Td di
Tashard Choice (alla fine per lui 27 portate con 169 yards e 2 Td) portandosi avanti di 18 punti.
Ma la prestazione di Patrick White, ha permesso ai Mountaineers di vincere.
Il quarterback di Wv ha giocato con caviglia, mano e collo infortunati, ma ha concluso con un 9 su 15 per 131 yards e 2 TD, ai quali si devono aggiungere 145 yards ed 1 TD su corsa.
Tutte le segnature di White sono arrivate nel terzo quarto, determinando la rimonta.
“La sua volontà ci ha portato alla vittoria” , ha detto il coach dei Mountaineers Rich Rodriguez.
White ha cominciato a maneggiare più corse perchè il tailback Steve Slaton, terzo nella NCAA Division I-A in stagione regolare nelle corse con una media 144 yards a partita, è stato limitato da una contusione alla coscia sinistra a sole 3 corse per 11 yards, tutte nel primo tempo. A dare una mano a White nel gioco di corsa ha provveduto Owen Schmitt, con 13 portate per 109 yards e 2 touchdowns.
Per Georgia Tech, da segnalare, oltre al già citato Choice, le prove del sophomore quarterback Taylor Bennett e del wide receiver All-America Calvin Johnson.
Per Bennett, alla seconda partita da titolare in carriera, 19 su 29 per 326 yards, 3 TD ed 1 INT.
Per Johnson 9 ricezioni per ben 186 yards e 2 touchdowns che lo collocano al 5' posto nel libro dei record del Gator Bowl, dietro Andre Rison, Javon Walker e Fred Biletnikoff e davanti a Marvin Harrison.
Ora il ricevitore di Georgia Tech avrà da prendere una decisione in merito alla eventualità di saltare l'anno da senior per entrare nel prossimo draft NFL.
“Dovrò sedermi e decidere in fretta”, ha detto Johnson.
Johnson questa stagione ha vinto il Biletnikoff Award come ricevitore numero 1 del Paese.
Outback Bowl
La partita fra Tennessee e Penn State è stata decisa da un gioco; quello del quando quarto quando, sul punteggio di 10-10, Tony Davis ha catturato un fumble di Arian Foster ed ha corso per 88 yards portando Penn State in vantaggio a 10 minuti dalla fine.
Per Tennessee, alla fine, 3 turnovers, mentre Penn State non ne ha commesso nessuno.
Buona la prova del quarterback dei Nittany Lions Anthony Morelli, che ha completato un 14 su 25 per 197 yards ed 1 TD.
Soprattutto, però, non ha commesso intercetti.
“Ha mostrato un grande tocco ed ha guidato l'attacco molto bene”, ha detto coach Joe Paterno, che ha visto la partita dal box della stampa a causa della rottura della gamba subita nelle scorse settimane.
Bravo anche Tony Hunt con 31 corse per 158 yards.
Per i Vols, Erik Ainge ha ottenuto un 25 su 37 per 267 yards, ma 0 Td ed un intercetto, il primo per lui dal 21 ottobre.
“Tu giochi contro le squadre di Joe Paterno, sono squadre disciplinate, che portano bene il pallone con le corse”, ha detto il coach Tennessee Phillip Fulmer, che aveva già perso contro Penn State nel Florida Citrus Bowl del 1994.
Anche questa volta, pur conoscendo il gioco di Penn State, non è riuscito a vincere.
Cotton Bowl
Nonostante la scarsa prova del suo attacco, Auburn è riuscita a vincere, divenendo la quarta squadra consecutiva della SEC ad aggiudicarsi il Cotton Bowl.
I Tigers hanno ottenuto solo 178 total yards contro i Cornhuskers, di cui appena 46 nella prima metà di gara; i loro 2 touchdowns sono venuti nel primo tempo con drive totali di 23 yards grazie a Carl Stewart; per lui 2 palloni toccati e 2 Td, uno su ricezione ed uno su corsa.
Un po' meglio i Tigers lo sono stati nel secondo tempo, anche senza essere particolarmente prolifici.
“Offensivamente, non siamo mai stati consistenti ma nel secondo tempo abbiamo fatto scorrere il tempo per dare un break alla nostra difesa”, ha detto il coach Tommy Tuberville, “questo team ha vinto come gruppo tutto l'anno”.
Ed infatti il grande merito della vittoria è della difesa, dato che i 2 touchdowns sono venuti in seguito all'intercetto da 52 yards del linebacker Karibi Dede ed al fumble ricoperto dalla safety Tristan Davis su un fake punt di Nebraska.
“E' stata una tipica vittoria di Auburn”, prosegue coach Tuberville, “siamo stati fortunati ad essere in partita dopo il primo tempo”.
Ma la fortuna, come sempre, non c'entra.
La differenza è stata che Auburn ha capitalizzato al massimo gli errori di Nebraska, mentre i Cornhuskers non hanno fatto altrettanto.
Kenny Irons ha ottenuto 72 yards in 24 portate con un fumble alla fine di un drive nel terzo quarto; Brandon Cox ha passato per solo 111 yards ed 1 touchdown ed anche lui ha perso un fumble, a metà campo, nel quarto quarto.
Il punteggio finale di 17-14, ha già fatto piovere critiche da parte dei fans di
Nebraska su coach Bill Callahan, in merito alla sua chiamata di un fake punt nelle 30 yard difensive ed alla non chiamata di un field goal quando i Cornhuskers si sono trovati, più tardi, nelle 30 difensive dei Tigers.
Un fake punt sbagliato che ha lasciato ad Auburn la possibilità , centrata, di ottenere un facile Td da 14 yards.
Un field goal a 2:03 dalla fine, un FG da 47 che, per Callahan, era fuori dalla portata del kicker Jordan Congdon, 7 calci tutta la stagione dopo averne presi 19 su 23 come freshman e con un calcio più lungo questo anno da 40 yards.
In questa ultima azione, la situazione era di 3 e 9 alle 28 difensive di Auburn.
Come alcuni giornalisti hanno fatto notare, invece di cercare una forte penetrazione per mettere Congdon in un raggio da field goal accettabile secondo Callahan, il coach decide per uno shovel pass verso Brandon Jackson, che perde 2 yards.
A quel punto, con un 4-11, invece del minimo rischio con un calcio, Callahan, non fidandosi del suo kicker, chiama un gioco che si conclude con un incompleto di Zach Taylor.
“Nel pre-game abbiamo analizzato le distanze ed il vento ed abbiamo convenuto da dove avremmo potuto rischiare il calcio e da dove no”, si è giustificato Callahan, “questo calcio era oltre le nostre possibilità , così abbiamo deciso di andare per il quarto down invece di temtare il field goal”.
Se ne discuterà ancora…
Capital One Bowl
Si è molto parlato, recentemente, intorno al record di Wisconsin ed al suo calendario, considerato facile.
Ebbene, la vittoria su Arkansas nel Capital One Bowl per 17-14 avrà messo a tacere diversi critici, anche se si tratta della prima vittoria stagionale su un avversario da ranking.
John Stocco ha lanciato 2 touchdowns nel primo tempo ed i Badgers sono andati all'intervallo in vantaggio 17-7; la maggior parte della ripresa si è giocata nella metà campo di Wisconsin ma Arkansas, nonostante il Td di Felix Jones che ha portato i Razorbacks a soli 3 punti di distanza nel quarto quarto, non è riuscita a rimontare.
Wisconsin vince così 12 partite in stagione per la prima volta mentre Arkansas, dopo 10 vittorie consecutive, perde la sua terza partita di seguito, non riuscendo ad ottenere le 11 vittorie in stagione, record che manca dal 1977.
Stocco è stato nominato MVP della partita, anche se le sue cifre non sono eccezionali; i 2 Td, è vero, ma anche un totale di 14 su 34 per 206 yards e 2 INT.
Per lui anche 6 sacks subiti.
Ai Razorbacks è mancato l'apporto di Darren McFadden, che si era infortunato alla caviglia nel championship della SEC il 2 dicembre e non è sembrato ancora completamente recuperato.
Inoltre, sono stati martoriati dalle penalità ; 12 per 123 yards.
Alla fine, comunque, quel che resta è la vittoria di coach Bret Bielema alla prima stagione da head coach.