Mike Hart sarà la principale arma offensiva di Michigan contro Ohio State
Siamo finalmente arrivati alla partita che deciderà quale squadra tra Ohio State e Michigan chiuderà al primo posto del ranking. Inoltre se l'incontro non vedrà vincere nettamente una delle due ci sono molte possibilità che la distanza nel ranking non aumenti poi così tanto. Questo vorrebbe dire che l'otto gennaio a Glendale, Arizona, potrebbero essere proprio Ohio State e Michigan a scontrarsi per il titolo nazionale.
All'Ohio Stadium si affronteranno due delle migliori difese della nazione quindi saranno gli attacchi a fare la differenza. La squadra che avrà fra le sue fila il maggior numero di giocatori in grado di sorprendere la difesa è Ohio State quindi i Buckeyes sono i favoriti.
In attacco per la squadra allenata da Tressel tutto dipenderà da come andrà sulla linea di scrimmage. La linea offensiva di OSU (veloce e potente) sembra avere le carte in regola per fermare il reparto difensivo più forte di Michigan: la linea difensiva.
Se Troy Smith non risentirà della pressione avversaria (grazie anche alla sua mobilità ) OSU sarà in netto vantaggio. Questo perché la secondaria dei Wolverines pur contando sul cornerback Leon Hall concede sempre troppo nel gioco aereo (Michigan è 82esima nella nazione per yard concesse). Ohio State inoltre può fare affidamento su un buon gruppo di wide receiver che rende impossibile raddoppi continui.
Tra i Buckeyes è ben assortito anche il reparto dei running back con il titolare Antonio Pittman (12 TD e 1032 yard finora) e Chris Wells, usato con ottimi risultati nello short yardage (se riesce a non perdere il pallone però). Non è poi da sottovalutare Troy Smith che pur non correndo come in passato ha migliorato parecchio la "qualità " delle sue corse.
Quando invece è Michigan ad avere in mano il pallone le opzioni sembrano più ridotte. Il principale playmaker è il running back Michael Hart che sta attraversando un ottimo periodo di forma. I problemi nasceranno se la difesa di OSU, 11esima nella nazione per yard concesse a partita contro le corse, riuscisse a fermare Hart.
Da quando Mario Manningham si è infortunato il gioco aereo di Michigan non è stato più lo stesso e molto dipenderà proprio dalla prestazione del WR. Nelle due precedenti partita Manningham è stato utilizzato pochissimo quindi non conosciamo il suo stato di forma. Se in forma il WR è letale per la sua abilità nell'allungare le difese, la sua intesa con il quarterback Henne e la sua abilità nel ricevere nel traffico.
Se Manningham non dovesse essere al 100 percento ad Henne rimangono Adrian Arrington e Steve Breaston. Il primo è molto affidabile mentre il secondo prima dell'exploit contro Indiana era piuttosto anonimo. Se Breaston non fosse motivato abbastanza dall'ultimo incontro con Ohio State (è un senior) la difesa di OSU avrebbe gioco facile a controllare Arrington. I Buckeyes sono 23esimi nella nazione per yard concesse a partita contro il gioco aereo e sono terzi per TD concessi (soltanto 6 in 11 partite).
La partita sarà seguita ovviamente con particolare attenzione dalle squadre che sperano di scavalcare nel ranking la perdente. Quelle con più chance (relative perché il distacco è grande) sono USC e Florida. Mentre questi ultimi sono attesi dalla facile partita casalinga con Western Carolina è molto più difficile, e interessante, l'incontro di USC.
I Trojans se la vedranno in casa con California in una partita che deciderà probabilmente chi vincerà la Pac-10 e riceverà un invito automatico ad un Bowl BCS. In una rivalità i numeri contano poco ma USC non perde in casa da 31 partite, ha un record di 18-0 in novembre da quando la allena Carroll e quest'ultimo conduce 3-1 nelle sfide contro Tedford.
Cal ha dalla sua la sicurezza nei propri mezzi (nonostante la recente sconfitta con Arizona) e la certezza che i Trojans di quest'anno non sono quelli del passato. Anzi a differenza del precedente incontro questa volta sarà Cal a presentarsi col miglior attacco della conference. I Bears possono contare sia un buon gioco aereo (grazie al WR DeSean Jackson) che sul running back Marshawn Lynch che sta viaggiando ad una media di 109 yard guadagnate a partita.
USC invece ribatte col WR Dwayne Jarrett e con il tailback Chauncey Washington. Il primo sarà protagonista di una sfida nella sfida tutta da seguire con uno dei cornerback più apprezzati della nazione, Daymeion Hughes. Quest'ultimo pare in vantaggio sia per i suoi precedenti quest'anno contro Jaison Williams e Sammie Stroughter sia perché Jarrett deve ancora ricevere un TD in questa stagione.
Molto dipenderà anche da quanto John David Booty saprà approfittare degli errori di una difesa che non è proprio perfetta contro il gioco aereo. Anche contro Oregon Booty è stato piuttosto incostante e alla fine potrebbe essere ancora una volta Washington a decidere l'incontro. Cal non è particolarmente forte neanche contro le corse e visto lo stato di forma del tailback non è difficile precedere un'altra ottima partita per lo junior.
Tutte le altre squadre della Top 10 hanno, almeno sulla carta, incontri facili con la sola eccezione, per motivi opposti, di Rutgers e Louisville. I primi affrontano Cincinnati e dovranno soprattutto evitare cali di concentrazione, sempre possibili dopo l'importante successo di una settimana fa.
Gli Scarlet Knights hanno superato proprio Louisville che dovrà invece essere brava a rimettere insieme i cocci dopo la cocente delusione patita. I Cardinals affrontano in casa quella South Florida che l'anno scorso li umiliò con una sconfitta per 45 a 14. Un'altra sconfitta per Louisville vorrebbe dire l'addio alle speranze di titolo di conference che andrebbe così proprio tra le mani di Rutgers.
Come detto impegni accessibili per Arkansas (trasferta sul campo di Mississippi State), Notre Dame (partita casalinga con Army) e LSU che sfrutterà l'ennesima prestazione super di Russell contro avversari di media levatura (in questo caso Ole Miss).
Nel resto del panorama della Top 25 da segnalare due incontri interni alla ACC e la sfida tra Auburn ed Alabama. Wake Forest e Maryland, attualmente appaiate in testa alla Atlantic Division, affrontano rispettivamente Virginia Tech e Boston College.
In teoria l'impegno più facile è quello di Maryland se non fosse che la partita si gioca sul campo di BC. Virginia Tech invece è reduce da quattro vittorie consecutive, anche contro avversari importanti, e un upset non sarebbe poi così sorprendente.
Chiudiamo con l'impegno dei Tigers che si recano in Alabama per affrontare il Crimson Tide. La differenza di talento in campo farebbe pensare ad una netta vittoria di Auburn ma l'Iron Bowl è una rivalità così sentite che è difficile fare pronostici. La stagione di Alabama è stato molto deludente e coach Shula motiverà a dovere i suoi per chiudere bene la regular season e allontanare gli spettri di un esonero.