Colt McCoy contro Kansas State va a caccia del record di TD lanciati per un freshman
Impegni interni alla Big Ten per le squadre che sembrano ormai sempre più sole nella corsa per i primi due posti del ranking BCS: Ohio State e Michigan. La prima fa visita a Northwestern mentre la seconda viaggia nell'Indiana per sfidare gli Hoosiers.
Tra le due partite quella meno scontata è la seconda ma se le pretendenti al titolo non si distrarranno come accaduto sabato scorso non ci sarà storia. Northwestern è reduce dalla vittoria contro Iowa che ha interrotto una striscia di sei sconfitte consecutive ma resta uno dei peggiori attacchi della nazione.
La pessima difesa contro le corse dei Wildcats dovrebbe inoltre permettere ad Ohio State di rinvigorire un gioco di corse che ha stranamente stentato nell'ultima partita. Sarà anche l'ennesimo test stagionale per il freshman Beanie Wells che dopo tutti i fumble deve dimostrare di saper proteggere meglio il pallone.
Indiana invece è molto più forte di Northwestern e potrebbe presentare parecchi problemi ai Wolverines. Sabato scorso Michigan è parsa molto deconcentrata e vedremo se gli appelli di giocatori e coach serviranno a far dimenticare per qualche ora la sfida con Ohio State. Gli Hoosiers sono molto motivati dopo un ottimo ottobre e quella con Michigan è l'ultima occasione per i senior di chiudere la carriera con un risonante upset.
Coach Carr ha detto che fra gli undici titolari dell'attacco di Michigan sabato dovrebbe esserci anche il WR Mario Manningham. Sarà importante valutare la resistenza e l'impatto sulla gara di una delle armi più pericolose dei Wolverines.
Giocano in trasferta anche i Texas Longhorns che si recano a Manhattan, Kansas per sfidare Kansas State. Quest'ultima è reduce da due vittorie consecutive (contro Iowa State e Colorado) e sembra finalmente aver organizzato l'attacco sotto la guida del quarterback Josh Freeman. Nonostante ciò la differenza di talento e di forza fisica tra le due squadre è troppa per prevedere un upset.
Il fattore casalingo non sembra essere abbastanza per fermare una squadra motivata ed in forma come Texas. I Longhorns anche a causa dell'incontro del 18 novembre e dei problemi di chi sta davanti hanno infatti ancora qualche chance per il titolo e daranno il massimo. Colt McCoy sarà ancora una volta uno dei migliori in campo e potrebbe eguagliare il record NCAA per TD lanciati da un freshman (29 contro gli attuali 27 di McCoy).
Ci sono poi tre partite che pur non essendo tutte tra squadre del ranking sono molto interessanti e aperte. La prima è fra Georgia ed Auburn con i primi che hanno l'ultima occasione per salvare una stagione disastrosa (per gli standard dei Bulldogs).
La differenza tra le due squadre e soprattutto gli errori che Gorgia commette in ogni partita dovrebbero rendere la partita meno equilibrata degli ultimi incontro della serie. Le due squadre saranno però condizionate dal fatto che la partita per esigenze televisive si gioca più presto rispetto al solito. Il kick-off infatti è previsto alle 11.30 della mattina e specialmente Auburn quest'anno ha sofferto parecchio l'inizio così anticipato (upset con Arkansas e uno sfiorato con Ole Miss).
La seconda partita da seguire (ed è quella che ha fatto anticipare la sfida tra Georgia e Auburn) è il ritorno di Steve Spurrier sul campo di Florida. Il coach ha allenato dal 1990 al 2001 i Gators raccogliendo successi su successi e prima ancora ci aveva giocato quattro anni vincendo anche l'Heisman.
Se è sicuro che l'accoglienza che lo stadio gli riserverà sarà ottima non è altrettanto certo invece come giocheranno i Gators. In teoria il programma è ancora in lotta per il titolo nazionale ma ora che i Gators hanno già vinto la divisione potrebbe esserci un calo di concentrazione. Non è un caso che in settimana oltre a riconoscere la pesante eredità di Spurrier coach Meyer non ha perso occasione per motivare i suoi.
La possibile mancanza di concentrazione è infatti una dei pochi motivi che potrebbero fermare i Gators contro i Gamecocks. Un altro potrebbe essere il quarterback Blake Mitchell che sabato scorso ha mostrato buone cose una volta mandato in campo da Spurrier. Sembra però poco contro una difesa che concede molte yard ma riesce quasi sempre a fermare l'attacco nelle vicinanze della end-zone.
L'ultima partita interessante che vede coinvolta una squadra della Top Ten è la visita che Oregon rende a Southern California. Per i Trojans si tratta della prima sfida di un trittico che comprende anche le partite contro California e Notre Dame. Il motivo principale di apprensione per coach Carroll sarà il quarterback dei Ducks Dennis Dixon. La difesa di USC quest'anno ha infatti sofferto parecchio i quarterback mobili come Dixon e il coordinatore Nick Holt deve ancora trovare il bandolo della matassa.
Per fortuna dei Trojans il gioco aereo sembra aver finalmente trovato il ritmo giusto grazie ai ritorni di Dwayne Jarrett e Steve Smith. Ora ci si attende soltanto un salto di qualità da parte del quarterback John David Booty che contro Stanford non ha giocato benissimo. I Ducks permettono al gioco aereo di guadagnare parecchie yard ma concedono molto poco vicino alla end-zone. Nonostante questo USC ha più giocatori in grado di creare grande giocate e dovrebbe riuscire a vincere.
Incontri facili invece per California (contro Arizona), Notre Dame (contro Air Force) e West Virginia (contro Cincinnati). L'unico motivo di interesse sarà vedere come reagiranno i Mountaineers alla sconfitta della settimana scorsa contro Louisville. Visto il calendario delle ultime partite per le squadre che la precedendo West Virginia ha ancora qualche chance per un Bowl BCS. Tre vittorie le permetterebbero di presentarsi carica all'ultimo incontro della regular season: la sfida casalinga con Rutgers.
Una delle partite più attese di questo sabato è sicuramente Tennessee contro Arkansas. Questi ultimi nonostante l'ottima stagione hanno ricevuto poca attenzione ma una vittoria contro i Vols darebbe loro maggior visibilità . Tennessee non è fortissima contro le corse e avrà molte difficoltà a fermare la coppia Darren McFadden and Felix Jones (insieme 240 yard a partita).
L'unica speranza per i Vols è quella di segnare parecchi punti in attacco ma l'assenza del quarterback titolare pesa parecchio. Jonathan Crompton partirà titolare per la prima volta nella sua carriera collegiale e sarà pure chiamato ad un super lavoro a causa dei problemi del gioco di corse. Arian Foster è stato sospeso dopo l'arresto e LaMarcus Coker non sembra ancora al massimo dopo l'infortunio al ginocchio.
LSU torna a casa dopo l'entusiasmante vittoria contro Tennessee di sabato per affrontare Alabama. Al di là della carica positiva e della differenza di talento i Tigers sono nettamente favoriti anche per lo stato del Crimson Tide. Alabama è reduce da una brutta sconfitta contro la derelitta Mississippi State e per coach Shula peggiori di settimana in settimana.
Partita facile sulla carta anche per Boise State che se la vedrà in trasferta con San Jose State. Gli Spartans hanno perso solo due volte quest'anno ma hanno poche speranze contro Boise State. Basti pensare che sono riusciti nell'impresa di battere Stanford di un solo punto dopo essere stata sotto anche di venti.
Dovrà fare molta più attenzione Wisconsin che sta andando alla grande ma se la vedrà con la sua bestia nera: Iowa. Negli ultimi quattro confronti hanno sempre vinto gli Hawkeyes che sono però reduci da tre sconfitte nelle ultime quattro partite della stagione.
È in fase positiva invece Oklahoma che in casa contro Texas Tech cerca la quinta vittoria consecutiva. L'artefice di questi successi è stato il running back Allen Patrick ed improvvisante la partenza di Adrian Peterson non sembra più così grave ai Sooners.
Nel ranking ci sono poi cinque squadre della ACC con gli unici impegni non scontati che attendono Wake Forest (trasferta sul campo di Florida State) e Maryland (impegno casalingo con Miami). Dovrebbero invece concludersi con nette vittorie le partite di Georgia Tech (contro North Carolina), Virginia Tech (contro Kent State) e Boston College (contro Duke).
Infine la numero 24 Texas A&M ospita Nebraska e sarà l'ennesima occasione per coach Franchione per sfatare il tabù delle grandi squadre della conference. L'allenatore degli Aggies infatti ha un record di 0-8 contro Nebraska, Oklahoma e Texas da quando allena Texas A&M. Nebraska sarà motivatissima perché con una vittoria si aggiudicherà matematicamente il primo posto nella Big 12 North per la prima volta dal 1999.