Riuscirà Steve Spurrier a battere anche quest'anno Tennessee con i suoi Gamecocks?
Impegni interni alla Big Ten per le prime due della classe. Ohio State (#1, 8-0) riceve Minnesota (3-5) mentre Michigan (#2, 8-0) riceve la visita di Northwestern (2-6). Entrambi gli impegni sono, sulla carta, molto facili e le due università devono solo fare attenzione a pericolosi cali di tensione.
Stando alle dichiarazioni della vigilia dalla difesa di OSU ci si aspetta una prestazione super. Anche se molti titolari di quest'anno giocarono poco l'anno scorso contro Minnesota, nessuno ha dimenticato le 568 yard concesse ai Gophers dodici mesi fa. Ohio State vinse lo stesso ma quel totale rappresenta la seconda peggiore prestazione nella storia dei Buckeyes.
Sarà motivata anche la difesa di Northwestern che vuole evitare un altro collasso come quello di sabato scorso. L'unica cosa che potranno però fare i difensori è limitare i danni perché l'attacco di Michigan pare troppo superiore.
Da quando manca Manningham i Wolverines non segnano più così tanto ma l'eccellente forma del RB Mike Hart maschera bene il problema. A proposito del wide receiver l'head coach ha dichiarato che Manningham dovrebbe tornare a metà novembre. Giusto in tempo per la trasferta del 18 novembre contro Ohio State.
Dopo una settimana di riposo USC (#3, 6-0) è di nuovo in campo. I Trojans torneranno sul campo di Oregon State (4-3) a due anni di distanza dal Fog Bowl (versione NCAA). In quell'occasione la nebbia e i Beavers “spaventarono” parecchio USC che riuscì a vincere solo all'immensa differenza di talento. Stavolta i Trojans non potranno su Leinart, White o Bush e l'esito non è poi così scontato.
Oregon State ha una delle migliori difese della Pac-10 e l'attacco di USC prima della pausa era piuttosto discontinuo (addirittura si sentivano i primi fischi). Un successo netto contro Oregon State permetterebbe di partire con il piede giusto in una seconda parte della stagione che prevede sfide con Oregon, California e Notre Dame.
La numero quattro (West Virginia) e la numero sei (Louisville) riposano in vista dello scontro che le vedrà opposte giovedì in casa dei Cardinals. Ne potrebbero approfittare Texas ed Auburn per guadagnare qualche posizione grazie ai facili impegni di sabato.
Texas (#5, 7-1) gioca in trasferta con Texas Tech (5-3) e sarà l'occasione per testare la difesa dei Longhorns. Già sappiamo che sono bravissimi a fermare le corse (solo 46.5 yard concesse a partita) ma contro Texas Tech vedremo come se la cavano contro i lanci. I Red Raiders sono al secondo posto nella nazione per lanci tentati a partita e sono terzi per yard guadagnate con il gioco aereo (341.1 a partita).
Auburn (#7, 7-1) invece visita Mississippi (2-6) su un campo su cui non perde dal 1992. Così come per Texas l'unico motivo di interesse è quello di mettere alla prova un aspetto del gioco dei Tigers. In questo caso si tratta in particolare del RB Kenny Irons che dovrebbe tornare in campo dopo un turno di riposo.
È dall'inizio dell'anno che gli infortuni non gli danno tregua, ma il giocatore non vede l'ora di affrontare Ole Miss per continuare la sua ricorsa al primo posto nella SEC per yard corse (titolo vinto l'anno scorso).
Il calendario propone poi due sfide davvero interessanti tra squadre della SEC: Tennessee (#8, 6-1) contro South Carolina (5-2) e Georgia contro Florida. La prima vede contrapposti Fulmer e Spurrier, due allenatori che appena possono non esitano a colpirsi a distanza.
L'ex coach di Florida ha vinto otto degli ultimi dieci incontri con Fulmer e quello dell'anno scorso è sicuramente uno dei successi più "gustosi". South Carolina giocava in trasferta ed era considerata alla stregua di uno sparring partner. Invece i Gamecocks sfornavano il più classico degli upset battendo 16 a 15 i Vols davanti a più di 100 mila spettatori.
Nonostante South Carolina abbia una buona squadra, specialmente in attacco, anche quest'anno Tennessee parte nettamente favorita. L'attacco dei Vols è uno dei migliori della nazione nel gioco aereo e non dovrebbe risentire dell'assenza del WR Jason Swain.
Per i Gamecocks, invece, l'unica possibilità per Spurrier è quella di usare il più possibile il QB Syvelle Newton perché i Vols soffrono molto i quarterback mobili. Altrimenti un secondo upset di fila diventa molto più difficile e sarebbe un peccato perdersi le battute di Spurrier su Fulmer (finché restano in certi limiti, ovvio).
L'altra partita più interessante del weekend è la sfida tra Georgia (6-2) e Florida (#9, 6-1). La partita, giocata nello stadio degli Jacksonville Jaguars (l'Alltel Stadium), vede favorita Florida che ha vinto 14 degli ultimi 16 incontri tra le due università .
Non solo i Gators sembrano avere la squadra migliore ma sono anche reduci da una settimana di riposo. Inoltre il quarterback Chris Leak si esalta ogni volta che vede i colori di Georgia: in tre incontri ha messo insieme 590 yard, quattro TD lanciati ed uno corso senza neanche un intercetto.
Se poi Gorgia dovesse riuscire a fermare Leak a bordo campo per Florida c'è sempre Tim Tebow. Durante queste due settimane coach Meyer sembra aver provato a lungo vari schemi che usano maggiormente il freshman quindi sicuramente lo vedremo di più in campo.
Georgia invece pur avendo finalmente scelto il quarterback titolare (Matthew Stafford) non riesce a fare grandi progressi in attacco. La difesa ha buoni numeri ma nell'unica partita contro un avversario della Top 25, Tennessee, ha concesso 51 punti e 397 yard (nelle altre partite la media è di 249). Probabilmente contro Florida ne concederà meno ma sarà ugualmente difficile portare a casa la vittoria.
L'unica squadra della Top 10 ad aver già giocato è Clemson che ieri ha fatto visita a Virginia Tech. Il calendario per il resto delle squadre del ranking non propone partite dall'esito incerto tranne quella tra Oklahoma e Missouri e quella tra Miami e Georgia Tech.
Missouri (#23, 7-1) nella partita casalinga contro i Sooners (#19, 5-2) ha l'occasione per legittimare una stagione 2006 costruita finora su vittorie contro avversari modesti. Una vittoria permetterebbe poi di presentarsi alla sfida con Nebraska con lo stesso (presumibile) record dei Cornhuskers.
Oklahoma invece è alla ricerca della prima vittoria stagionale contro un avversario della Top 25 (finora è 0-2). La partita con Missouri inoltre inizia un tour de force che prevede quattro partite in trasferta sulle cinque che rimangono nel 2006. Anche per i Sooners questa è una partita importante per la divisione perché le già scarse possibilità di raggiungere Texas diventerebbero nulle in caso di sconfitta.
Sempre per motivi divisionali è importante la sfida tra Miami (5-2) e Georgia Tech (#21, 5-2). Per i primi questa partita è così sentita che hanno sospeso i giocatori della rissa contro Florida International solo per una partita. In questo modo coach Coker può averli a disposizione contro le Yellow Jackets. In una stagione disastrosa per gli standard di Miami una eventuale vittoria contro un'avversaria quotata sarebbe una delle poche cose di cui essere contenti.
Georgia Tech è reduce dalla prima sconfitta stagionale (contro Clemson) e probabilmente dovrà soffrire anche domani a causa dei problemi del QB Reggie Ball. Il senior ha ancora dei problemi fisici che, uniti al braccio non esattamente precisissimo e ai continui raddoppi sul WR, gli impediscono di sfruttare al meglio Calvin Johnson.
Da segnalare infine la trasferta di Notre Dame (#11, 6-1) contro Navy (5-2) e quella di Nebraska (#20, 6-2) contro Oklahoma State. I Fighting Irish cercheranno di ottenere la vittoria consecutiva numero 43 sulla squadra dell'accademia senza dover ricorrere a miracoli di Quinn. I Cornhuskers invece cercano conferme dopo l'ottima prova di sabato scorso contro Texas.