Troy Smith sfugge alla pressione di Indiana; il QB di OSU è lanciatissimo verso l'Heisman Trophy e il BCS.
Arrivati all'ottava partita di college football si può smettere per un secondo di discutere di questa o quella giocata in particolare e focalizzarsi con più decisione verso la corsa al BCS e, perché no, all'Heisman Trophy. Ohio State domina in entrambe le categorie, ma la lotta è aperta e porterà il risultato finale solo al fotofinish. Per il titolo individuale continua ad essere in netto vantaggio Troy Smith che con l'infortunio di Adrian Peterson (Oklahoma) si è trovato quasi a raddoppiare il distacco in favori sul primo inseguitore; ma è il ritorno di Brady Quinn a far paura, con il quarterback ormai al massimo dello splendore e sempre più protagonista nella stagione dei suoi Irish.
Smith ha certamente avuto meno "pubblicità " del quotato ragazzone di Notre Dame in passato, ma i suoi numeri e le sue giocate sono sempre di livelli altissimi e solo lui sembra in grado di poter buttare via questa occasione, possibilità attualmente piuttosto remota. Basti guardare a come ieri ha steso Indiana con le proprie giocate; il secondo, terzo e quarto TD passes sono una miscela di precisione e tecnica per il braccio e di velocità e atletismo per quel che riguarda l'uso delle gambe e del corpo. Fantastico il movimento con cui si libera di una doppia pressione nel backfield attraverso un roll out prima e una breve accelerazione subito dopo che gli permettono di servire con una bomba perfetta Tedd Ginn. Smith sta mostrando dei progressi incredibili, cominciati a metà della stagione scorsa e culminati in quella in atto, dovuti a una incredibile maturazione e agli aggiustamenti tecnico-tattici di Jim Tressel che hanno permesso a OSU di sfruttare ogni singola potenzialità del proprio quarterback.
La sfida più interessante dei Buckeyes resta comunque quella a distanza con l'odiata Michigan, sfida che terminerà con il rivarly game per eccellenza che potrebbe decidere il titolo di Conference e le pretendenti al campionato nazionale. Michigan avanza senza sconfitte e con un 5-0 in Big Ten (contro il 4-0 di OSU), e la sua posizione nel ranking nazionale è la #2, subito dietro ai Buckeyes. Una sfida che terrà tutti col fiato sospeso fino a dicembre e che vede Ohio State avanti secondo pronostico grazie ad un talento offensivo che trova poche rivali in NCAA e a una difesa da subito riprogrammata per vincere. Solo 66 punti subiti e anche ieri, nell'ultima gara giocata, Indiana tenuta ferma a un field goal nel primo quarto, calcio che aveva smosso il risultato dallo 0-0 e unica segnatura per gli Hoosiers.
I Wolverines di Michigan non sembrano avere molti più problemi in difesa, almeno all'interno delle sfide in conference (56 punti), ma non trovano ugual spessore in attacco. Chad Henne è un buon giocatore, lontano però anni luce dal leader di OSU; il pacchetto ricevitori non è fenomenale e non può contare sugli attacchi in downfield di un personaggio come Ted Ginn jr, e va ad appoggiarsi soprattutto su Mike Hart come unica risorsa letale del gioco offensivo.
Hart è già arrivato ad alzare 1032 yards rimanendo in una sola gara sotto le cento yards corse (91 contro Wisconsin) e la sua personale sfida a distanza contro Antonio Pittman sembra pendere a suo favore. Il running back di OSU, però, gioca in un attacco più equilibrato all'interno del quale non è la sola grande minaccia da contenere; per questo i numeri sono inferiori ed anche la sua presenza ha "meno" peso di quella che non porta Hart a Michigan.
Le tre partite rimaste prima del grande scontro non vedono particolari ostacoli per le prime due squadre del ranking nazionale, con tre scontri diretti per OSU (Minnesota e trasferte a Illinois e Northwestern) e due per Michigan (Northwestern e trasferta in Indiana inframmezzate dalla gara casalinga con Ball State). Questo porta quindi a supporre che il 18 novembre, ad Ann Arbor (Michigan), vedremo una sfida di Big Ten importante per il destino di tutte le squadre in corsa per un bowl di prestigio e per gli esiti del titolo nazionale.
Della situazione ne approfitta anche Wisconsin che dopo aver pagato lo scotto della sconfitta contro Michigan avanza senza sbagliare più un colpo agevolata dal fatto di non avere OSU in schedule per la stagione in corso. Un bell'aiuto del calendario che permette ai Badgers di stazionare all'interno del rankings (#20) con tranquillità e di provare a puntare a qualcosa di importante anche se le sfide contro Iowa e Penn State non sono da sottovalutare. L'offensive team di Wisconsin piace, gioca un football concreto e dotato di ottime soluzioni. La coppia John Stocco (QB arrivato a 1590 con 3 soli intercetti) e P.J. Hill jr (RB da 1172 yards e 13 TD) trascina la squadra ogni week end; Stocco mostra un ottimo tocco sull'ovale, una grande intelligenza tattica che lo spinge raramente a forzare e a giocare sempre palloni ricevibili ai propri receiver, sfruttando un'accuratezza invidiabile. I suoi completi sono arrivati al 62.3% e oltre alle proprie capacità non possiamo non notare l'ausilio di un duo di receivers come Travis Beckum e Paul Hubbard rispettivamente a 501 e 410 yards.
Purdue non ha potuto opporre troppa resistenza contro i Badgers, ennesima sconfitta in trasferta dove uno degli attacchi più frizzanti del giro Big Ten sembra non girare mai a fronte di una difesa che come al solito è sempre troppo in difficoltà . Iowa è invece la più delusa del lotto con due sconfitte consecutive che ne hanno minato credibilità e classifica. Sconfitti come preventivato da Michigan, una settimana fa gli Hawkeyes erano incredibilmente crollati anche contro Indiana (30-27). Iowa era riuscita a controllare metà gara abbastanza tranquillamente, ma dal terzo quarto in avanti si era via via persa per strada soprattutto a livello difensivo fino a cedere le armi ai padroni di casa. Partita forse sottovalutata che ha avuto un impatto psicologico tremendo e ha decisamente rovinato la buona stagione di coach Ferentz.
Sabato ci sono stati altri due scontri interni alla conference, con i primo che ha visto Penn State capace di avere la meglio su Illinois dopo aver faticato per due quarti. I Nittany Lions erano però reduci della sconfitta (17-10) contro Michigan e le possibilità di giocarsi qualcosa di buono a fine anno sono ormai ridotte al lumicino. Peccato per i ragazzi di Joe Paterno, forse un po' sopravvalutati a inizio anno ma che anche contro i Wolverines erano riusciti a mostrare una discreta compattezza e la possibilità di giocare fino alla fine contro (quasi) chiunque. Chiuso ogni discorso per i Fighting Illini, invece, che dopo la vittoria su Michigan State sono caduti tre volte consecutive e affronteranno nelle ultime quattro gare Wisconsin e Ohio State, puntando alle sole sfide con Purdue e, soprattutto, con Northwestern le proprie chance di migliorare il record.
Northwestern, sconfitta appunto sabato da Michigan State, rimane insieme a Minnesota l'unica università a non aver vinto nemmeno una gara all'interno della Big Ten. Sconfitti dagli Spartans, i Wildcats affronteranno le numero uno e due della nazione nelle prossime quattro gare, rendendo impossibile il proprio miglioramento in fatto di record per almeno due quarti del finale di stagione. Incredibile la rimonta degli Spartans che sotto per 38-3 a metà del terzo periodo hanno rimontato e scavalcato gli avversari grazie a cinque TD consecutivi e il field goal decisivo di Brett Swenson a pochi secondi dal termine. Il calcio di Swenson ha trasformato la partita in una dei più grandi comeback di sempre, assolutamente storico per Michigan State.
Minnesota riesce a staccarsi nell'overall ranking da Northwestern solo grazie alla partita contro North Dakota State vinta con più di una sofferenza (10-9). Ottenere di misura la vittoria su un team inserito nei programmi di Division I-AA nella Great West Conference non è motivo di vanto soprattutto quando si impiegano cinquanta minuti prima di riuscire a passare in vantaggio. La meta di Amir Pinnixdel momentaneo 10-6 è giunta infatti a quarto periodo avviato. Un disastro.
Big Ten Overall Standings
Michigan 8-0
Ohio State 8-0
Wisconsin 7-1
Iowa 5-3
Penn State 5-3
Purdue 5-3
Indiana 4-4
Michigan St. 4-4
Illinois 2-6
Northwestern 2-6
Minnesota 3-5