Attenzione a McCutchen: ottima presenza al piatto e velocità ben al di fuori dal normale!
Rookie Report 2009 - 3
E' arrivato finalmente il momento in cui i nomi più attesi sono stati promossi in prima squadra. E' il turno di Wieters e di McCutchen, di cui parleremo più approfonditamente nel proseguio. E' il turno di Mazzaro, nuovo piccolo fenomeno del farm system degli Athletics, e quello di Hanson, da moltissimi indicato come il miglior giovane pitcher con aspirazioni da Majors; guarda caso, proveniente da quei Braves sempre all'avanguardia nel ruolo.
American League
Vince Mazzaro - SP - Athletics
Parco lanci sviluppatissimo per il 22enne che ha nei primi di giugno ha trovato le sue prime partenze in MLB. Dopo un esordio corrispondente ad una W con 0 ER, ma nel quale si è visto ben poco di buono (1 K e 4 BB), ci sono state altre partite molto più luminose. La ERA è infatti rimasta a zero fino a metà della terza partenza, ed è ora di poco sopra il 2. La basi per ball si sono fatte rarissime, ed il giovane ha potuto già fornire 5 partenze di qualità ai suoi, a prescindere dal record compilato ad oggi.
Dicevamo però del parco lanci. Mazzaro è il classico pitcher da groundball. I rapporti tra GB e flyball sono positivi, anche a causa della buona sinker che scocca. Una curveball solo abbozzata è più che sufficente per essere alternata alla fastball principale che viaggia tra i 90 e i 95 all'ora. Mazzaro dura molto, anche 100 lanci come nei primi due outing, ed è molto probabile che al ritorno di qualche veterano (inutile sperare in Duchscherer ma si può fare con Giese tra un mese) non sia lui il primo a saltare dalla rotazione più giovane della storia. Ci sono Bret Anderson e Trevor Cahill da valutare prima di lui.
Intanto, Josh Outman è ad un bivio. Se i dottori diranno che il suo gomito è a posto, lo rivedremo ancora presto, altrimenti non ci sarà molto tra cui scgeliere per Bob Geren.
Matt Wieters - C - Orioles
Wieters è il rookie più atteso di questo 2009. I giornalisti hanno affollato la sua prima uscita nelle majors come si fa con i più grandi campioni affermati alle prese con partite importanti.
Il 29 maggio scorso è dunque iniziata una carriera che nelle previsioni degli addetti ai lavori, oscurerà quella di molti altri. All'inizio non sembrava proprio, tant'è vero che Wieters va 5 volte K nelle prime 4 partite, ed il rpimo RBI arriva solo una ventina di giorni dopo l'esordio, in una partita con i Mets che segna anche il suo primo HR della carriera.
Poi, il ragazzo della Carolina del Sud inizia pian piano ad essere una minaccia al piatto. La sua media levita, ed arriva fino ai .250 attuali, numero basso ma che è in miglioramento. La disciplina in battuta è qualcosa di ancora oscuro, con 4 BB e 17 strikeout subìti, ed il 38% di groundball è anch'esso un numero pessimo.
Il manager sembra avere fiducia, e nella division con Yankees e Red Sox ha solo da guadagnarci con questo atteggiamento, e lo fa giocare come catcher e come DH, abituandolo così il più possibile a gestire la palla che arrivano dai lanciatori MLB, ben più impegnativi di quelli delle minors. Per questo, una retrocessione in triplo A è non solo indelicata ma anche poco giustificata, viste le qualità del giocatore. Intanto, ci aspettiamo seri miglioramenti nei mesi a venire.
Elvis Andrus - SS - Rangers
Di Elvis ne parliamo proprio nelle ore seguenti alla sua prestazione monster della stagione. Un 4 su 4 rifilato ai Padres, affondati dai suoi Rangers 12 a 2.
Al contrario di quanto ora potete pensare Andrus non è un buonissimo battitore. Entra poco in striscia, e le sue prestazione sono a corrente alterna come poche altre. Una sera fa 3 su 5 e quella dopo 0 su 4. Questo influisce sul suo stile di gioco, che gli permetterebbe un numero di run molto più alto qualora ci fosse maggiore frequenza al piatto, data la sua ottima velocità ed il coraggio che dimostra nel rubare le basi.
Quel numero sotto la casella SB di 11 è davvero misero, considerando tutti questi aspetti. Quello che abbiamo però omesso è l'età del rookie, che ha compirà 21 anni ad agosto. Questo dettaglio lo rende del tutto impressionante, un prospetto da tenere sott'occhio, e le sue prestazioni finora giustificano l'imbarazzo creato a Michael Young nello spostamento pre-stagionale a terza base.
National League
Tommy Hanson - SP - Braves
Il debutto nelle Majors dell'alto Hanson ha subito fatto intravedere le ottime qualità e la presenza sul monte che molti gli aggiudicavano sin dall'anno scorso, quando si vociferava di un suo inserimento nei Braves.
Soprattutto, c'è già un miglioramento sostanziale tra le sue ultime uscite e le prime della stagione, iniziata per lui ad inizio giugno. Dopo aver concesso molto ai Brewers in sei inning lanciati all'esordio, ha concesso molto meno contro Baltimore, per poi non concedere nulla ai Reds. Ma il banco di prova, il primo vero test della sua carriera che si ipotizza stellare, erano gli Yankees, che arrivavano ad Atlanta in Interleague. In 5 inning e 1 out, Hanson concede solo 4 valide, nessun punto e forza 8 groundball. La squadra supera agevolmente l'ostacolo con un bel 4 a 0.
E' proprio il numero di groundball generate che rende il parco lanci di Hanson qualcosa di molto solido. Se con la fastball propizia un HR a partita, con la curveball crea abbastanza groundball da mantenere i suoi in gioco; questo probabilmente il canovaccio delle sue uscite, con un numero discreto di K accompagnato dal 33% di groundball rispetto al totale delle battute su di lui.
Proprio il modo di gestire i lanci ed uscire dalle situazioni difficili potrebbe fare la differenza per lui nella corsa ad un titolo di RoY alla portata.
Jordan Schafer - CF - Braves
Nel fielding dei Braves è facile trovare posto, visti i disastri che combinano. Più difficile è dare un apporto decisivo al piatto, in una division che ha i campioni del Mondo ed i Mets. Vittima della NL East, dunque è Schafer, autore di un debutto sfolgorante con 2 HR nelle prime tre partite della stagione contro gli stessi Phillies.
Da quel momento in poi, è iniziata la parabola discendente, fino ad assestarsi su numeri quantomeno bassi, se non imbarazzanti. Il mancino non ha più superato le recinzioni, ed ha fatto registrare alla fine di maggio un pallido .204 con un .600 di OPS che hanno fatto decidere i dirigenti per lo scambio con Blanco, ed alla retrocessione in triplo A. Perchè ne parliamo solo ora? Perchè è degli ultimi giorni la notizia dell'infortunio di Schafer, che perderà altre due settimane per un problema osseo ad una mano.
Come rookie, non se ne riparlerà nemmeno l'anno prossimo, perchè ha già troppi at-bat per essere eleggibile. Le sue qualità torneranno fuori, ne siamo certi, ma la strada per lui è ora tutta in salita.
Andrew McCutchen – OF – Pirates
Avevamo già parlato di questo prospetto, con un excursus nelle minors il mese scorso. Ipotizzando la mancanza di occasioni per una chiamata in prima squadra, ci sbagliavamo.
Le porte della MLB gli si sono aperte lo scorso 4 giugno, contro i Mets, quando McLouth ha lasciato la Pennsylvania. Ma la consacrazione è arrivata contro Atlanta qualche giorno dopo. Con un 4 su 7 con due tripli ed un doppio McCutchen si è rivelato come quel corridore incredibile che è.
Attualmente ha ancora più tripli che doppi (5 a 4), dato incredibile, a cui si aggiungono 4 basi rubate ed una media di tutta rispetto poco sotto il .300. Va K come moltissimi suoi coetanei, cioè molto spesso, ma nel complesso possiamo dire che ha stupito anche al piatto.
I mesi estivi ci diranno quanto il ventiduenne, anch'egli nato in Florida, sarà fenomenale. Il rischio è che sia un fenomeno solo per il pubblico, attirato al ballpark per vederlo volare sulle basi, e non per lo scoreboard. Nel frattempo, rimane solo da sottolineare la fisicità di un ragazzo che, se mantiene le premesse di questo mese, sarà sicuramente uno dei candidati al premio finale.
Antonio Bastardo - SP - Phillies
Il nuovo pitcher dei Phillies è stato promosso in prima squadra dopo l'infortunio di Myers. Bastardo è un pitcher senza grossi lanci, ma con la fastball stabilmente sopra i 90 mph che alterna ad un cambio raffinato e ad una slider ancora di poco impatto. I suoi numeri in queste prime uscite sono buoni anche se non perfetti. Ai 7 K a partita si affiancano i quasi 1.5 home run concessi. Anche le partite in sé sono state altalenanti, come contro Boston in cui, concedendo moltissimo nel solo primo inning, è stato subito sostituito; sembra che i giocatori avversari lo abbiano capito, e le loro medie si alzino manmano che la carriera di Bastardo va avanti. Sarebbe forse indicato che la slider salisse di livello.
Detto questo, il dominicano rimane il migliore prospetto sul monte dei campioni in carica, nonostante fosse l'undicesimo prospetto nell'organizzazione. Non sembra avere le caratteristiche per avere una grossa stagione da rookie, e certo nella combattutissima NL East avere un punto debole in rotazione potrebbe essere un lusso da non permettersi. E' stato già utilizzato un anno fa come rilievo, ed un'idea, qualora il resto del reparto rimanesse integro, potrebbe essere quella di farlo lanciare nel bullpen.
Torneremo nei prossimi numeri su Bret Anderson, Rick Porcello e altri giovani MLB, per il momento ricordiamo che le statistiche sono aggiornate a circa una settimana fa e quindi non tengono conto degli ultimi risvolti nelle prestazioni dei giocatori citati.