Week #6: il meglio e il peggio

Tim Tebow si eleva sulla linea offensiva per il touchdown del 14 a 7 per Florida

Il meglio

Tim Tebow, freshman, QB di Florida

Può sembrare strano inserire in questa lista un quarterback che ha lanciato solo due palloni ma Tim Tebow è stato fondamentale nella vittoria di Florida contro LSU. Non solo ha segnato due TD con i suoi lanci ma ne ha guadagnato un altro con una sua corsa in occasione di un quarto down quando LSU era in vantaggio 7 a 0 e dava l'impressione di essere mentalmente pronta all'upset.

Dopo quel touchdown LSU (e in special modo l'attacco) ha iniziato a commettere errori dopo errori raccogliendo nel resto della partita soltanto un field goal. Resterà  nella memoria dei presenti anche il touchdown lanciato alla fine del secondo quarto su un 2nd and Goal ad una yard dalla end-zone.

Appena ricevuto lo snap Tebow correva verso l'end-zone solo per fermarsi vicino alla linea offensiva, salire in aria per un'eternità  ed usare un pallonetto per raggiungere il compagno isolato nella end-zone. Non per niente i giornalisti hanno riferito che lo schema sembrava preso direttamente dal playbook della squadra di basket dell'università .

Va dato merito anche al coach di Florida, Urban Meyer, che inserendo Tebow nei momenti chiave ha prodotto quel cambio di ritmo contro una difesa che pur subendo Chris Leak non gli aveva concesso molto.

Colt McCoy, sophomore, QB di Texas

Anche nel caso dell'erede di Young i numeri non riescono a dire quanto fatto vedere in campo dal giocatore. L'undici su diciotto per 108 yard e due TD può sembrare poco ma il sophomore ha portato in dote ai suoi molto di più: quella calma e sicurezza nei propri mezzi che contro Oklahoma di recente solo Young aveva mostrato.

Tra i due quarterback almeno per il momento c'è un abisso ma aver passato il test contro quei Sooners che in passato avevano fatto impazzire diversi QB (compreso Young all'inizio) non è cosa da poco. "Vincere contro Oklahoma ti eleva in un'altra categoria se sei il quarterback qui", ha dichiarato il coach di Texas Mack Brown, "Questo potrebbe essere il momento decisivo per la sua carriera". I tifosi dei Longhorns certamente se lo augurano e dopo la sfida contro Baylor si aspettano una replica contro Nebraska.

Il coach oltre a quanto mostrato in campo ha sicuramente apprezzato anche le doti di leader sfoderate dal sophomore nel secondo quarto. L'attacco di Texas si era fermato consentendo il sorpasso ad Oklahoma ma uno dei pochi a non perdersi d'animo è stato proprio McCoy che sulla sideline ha incitato senza sosta i suoi compagni.

Una volta in campo poi invece di limitarsi al compitino per paura di sbagliare ancora non si è fatto problemi nel cercare anche il big-play per girare la partita in suo favore. Visto il parziale di 14 a 0 che ha dato la vittoria a Texas la scelta sembra essere stata indovinata ed anche il resto del reparto offensivo sembra essersi convinto che l'attacco ha un nuovo leader: Colt McCoy.

Linea offensiva di Tennessee

Quasi sempre si dà  il merito di una vittoria ad un singolo giocatore ma nel caso della vittoria dei Vols contro Georgia non si può non menzionare la linea offensiva. Specialmente i due offensive tackle Arron Sears (senior ) e Eric Young (junior) si sono distinti contro una linea difensiva che tra le sue fila annovera giocatori del calibro di Charles Johnson e soprattutto Quentin Moses.

Eppure sabato i due difensori di Georgia non si sono proprio visti in campo e i Bulldogs, che prima della sfida contro Tennessee avevano concesso solo 6.8 punti di media a partita, sono tornati a casa con 51 punti sul groppone. Coach Fulmer aveva disegnato per l'occasione dei precisi schemi di protezione del quarterback che comprendevano l'uso dei tight end per raddoppi di marcatura ma non ce n'è stato bisogno.

Sears sarà  sicuramente uno dei tackle di cui sentiremo parlare prima del draft anche se quest'anno sta avendo un po' troppi problemi fisici e questo potrebbe fargli perdere qualche posizione. Quando è sano però c'è poco da fare contro di lui ed è sicuramente materiale da primo round. Da notare anche la sua versatilità  (può giocare anche da guardia) che l'anno scorso contro LSU gli ha permesso di giocare in quattro posizioni differenti nella stessa partita.

Il peggio

JaMarcus Russell, senior, quarterback di LSU

Tanto Russell era stato bravo a guadagnare yard su yard contro avversari di livello inferiore tanto è stato disastroso nel test più probante contro Florida. Così come ha fatto Tebow per Florida anche Russell è stato decisivo (in negativo però) nel girare la partita. Quando la partita era ancora in parità  nel secondo quarto in un modo o nell'altro i Tigers erano riusciti ad arrivare ad una yard dalla end-zone avversaria.

Nel secondo tentativo Russell pasticciava durante lo snap e perdeva il pallone che era recuperato dai Gators. Per sua fortuna Florida non riusciva a segnare ma nel possesso successivo il senior ne combinava un'altra facendosi intercettare il primo lancio. Di fronte a tanta grazia i Gators non potevano non approfittarne e allo scadere del quarto Tebow si trasformava in giocatore di basket e portava i suoi in vantaggio. Da quel momento in poi i Tigers non sono più entrati nella red-zone avversaria ed hanno perso la seconda partita stagionale.

Per aggiungere la beffa al danno va anche detto che prima della sua partenza verso la Florida gli era stata rubata l'auto e al suo ritorno a Baton Rouge la polizia non l'aveva ancora ritrovata. Se il ladro è un tifoso di LSU possiamo star certi che Russell non rientrerà  più in possesso della sua auto. Buon per lui che Russell si sia rimproverato per essersi preoccupato per beni materiali"

Quentin Moses, senior, defensive end di Georgia

Così come per Russell c'era parecchia attesa anche per la prestazione di Moses contro una buona linea offensiva per capire le reali potenzialità  del senior. La fama del giocatore è così alta che a fine partita il quarterback avversario si è vantato del fatto che neanche una volta Moses si è avvicinato a lui.

D'ora in poi il defensive end dovrà  però cambiare registro se vorrà  riguadagnare quel posto nel primo round di cui si parlava nella pre-season. Quest'anno infatti Moses ha messo a segno un solo sack (erano 11.5 l'anno scorso) e 16 tackle e soprattutto la scarsa prestazione contro una buona linea offensiva gli ha fatto sicuramente perdere altro terreno.

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