ACC Rewind: week 3 & 4

Con questa ricezione, Chris Dunlap ha segnato la meta dell'insperata rimonta di NC State contro Boston College.

I fatti

Wake Forest
Wake Forest? Sì, Wake Forest. Dare l'introduzione ai Demon Deacons sembra doveroso, se non altro per l'imbattibilità  mantenuta contro ogni pronostico nonostante la perdita per la stagione del quarterback Ben Mauck e l'infortunio del miglior running back, Micah Andrews, assente nella vittoria per 27-3 ottenuta contro Ole Miss. Tutto ciò pur continuando a girare per gli Stati Uniti con l'etichetta di Cenerentola appiccicata addosso.

Prima, però, torniamo indietro di 15 giorni per capire come lo stesso Andrews fosse stato prezioso nella pochezza dei numeri offensivi messi in piedi dai Deacons, che nella vittoria per 24-13 contro Connecticut hanno ammassato solamente 209 yards di total offense, 73 delle quali prodotte proprio dalle gambe del running back titolare. Decisiva la prestazione della difesa, con 3 turnover provocati agli Huskies tra i quali un ritorno di intercetto in meta di ben 86 yards di Jeremy Thompson in apertura di gara ed una prestazione altisonante di Aaron Curry, autore di 7.5 placcaggi, 2 sacks ed un fumble forzato.

Grazie a questo l'attacco degli Huskies è stato praticamente paralizzato nel secondo tempo dopo una prima metà  molto buona dove erano arrivati tutti i punti segnati ma offensivamente anche Wake Forest ha faticato non poco con Riley Skinner in timone di comando (7/16, 110 yards), non riuscendo ad essere particolarmente efficace nelle conversioni di terzo down (20%), mentre il gioco di corse ha fruttato 2.6 yards per portata.

In condizioni così precarie, non può che sorprendere il successo del fine settimana appena trascorso, quello già  menzionato contro Ole Miss. Con Skinner a lanciare 5 volte in tutto il match completando 4 passaggi per 45 yards, offensivamente è bastato un ground game finalmente convincente trainato da DeAngelo Bryant, 105 yards in 22 tentativi con una meta, per tenere in piedi il tutto sfruttando un terzo quarto particolarmente prosperoso, che ha portato due TD su corsa rispettivamente di Kevin Harris e di Mike Rinfrette dopo che proprio Bryant aveva dato inizio alle segnature nel primo quarto.

L'ottima prova difensiva della settimana precedente è stata replicata, con una pass rush devastante che ha steso per 5 volte il quarterback avversario Brent Schaeffer, mentre il gioco di corse è stato tenuto a 26 yards di produzione complessiva. Il prossimo impegno dei Deacons sarà  contro Liberty, altra partita non impossibile, quindi sarà  il turno della ben più impegnativa sfida contro Clemson, uno degli atenei più in forma del momento. Continuerà  questa bella favola?

Virginia Tech
L'altra squadra imbattuta della Conference, V-Tech, è stata protagonista di altre due vittorie agevoli, rispettivamente contro Duke e Cincinnati.

Le indicazioni fornite dal quarterback Sean Glennon continuano ad essere positive, così come lo sono le sicurezze fornite dal gioco di corsa di Branden Ore; il quarterback ha lanciato per più di 300 yards in occasione del 36-0 con cui sono stati agevolmente battuti i Blue Devils, con 15 completi su 25 tentativi, 2 TD ed un intercetto, mentre il suo bersaglio di riferimento, David Clowney, è stato ancora tra i protagonisti ricevendo per 120 yards in 4 ricezioni.

La passeggiata è cominciata già  al secondo gioco dalla linea di scrimmage con una facile meta di Ore, 15 portate per 64 yards, proseguendo con un punt return da 58 yards di Eddie Royal, e terminando con Glennon a rifinire il tutto con i due passaggi da TD sopra citati, uno per Josh Morgan ed uno per Sam Wheeler tanto per non scontentare nessuno. Mentre la difesa ha tenuto gli avversari a 136 yards di produzione offensiva, vi è un unico neo da segnalare per gli Hokies, rappresentato dai due extra-points bloccati.

Sono cambiati i numeri ma non è mutata la sostanza quando V-Tech ha affrontato e sconfitto per 24-13 i Bearcats di Cincinnati qualche giorno fa, con Branden Ore sugli scudi con 170 yards in 25 portate e Glennon in difficoltà  con il 47% di completi per 188 yards, una meta ed un intercetto.

Con una prestazione decisiva nell'ultimo quarto dopo una partita complessivamente incerta dal punto di vista offensivo, sono arrivati i 17 punti necessari ad assicurarsi il successo grazie ad una corsa vincente di Ore ed un ritorno di intercetto di 72 yards da parte di Victor Harris, ma tra i momenti salienti c'è senz'altro da segnalare la ricezione di 47 yards di Justin Harper in apertura del terzo periodo; difensivamente non si può non evidenziare l'ennesima buona prova fornita da Xavier Adibi e Vince Hall, il duo di linebackers più consistente della Acc e componenti di una difesa che ha concesso 23 punti in 4 partite contro i 138 segnati dall'attacco.

Clemson
Avevamo lasciato i Tigers alla scioccante sconfitta di un punto contro Boston College in overtime, ed altrettanto scioccante è stata la vittoria, importantissima, che Will Proctor e soci hanno confezionato due settimane orsono contro nientemeno che i Seminoles, sconfitti da Clemson in casa per la prima volta in 17 anni.

In una gara giocata complessivamente molto bene in tutti i reparti, Clemson ha arginato la perdita del linebacker Anthony Waters fornendo una prestazione difensiva ugualmente determinata, che ha concesso 204 yards di total offense mettendo in difficoltà  più volte Drew Weatherford; tutti i punti di Fsu dei primi tre quarti sono arrivati dall'abilità  di Tony Carter, special teamer che ha dapprima bloccato un extra point riportandolo per 2 punti e quindi un tentativo di field goal per altri 7.

Prima di ciò i Tigers avevano già  messo le mani avanti, con un TD su corsa ed uno su passaggio di Proctor, che in apertura del periodo conclusivo avevano permesso ai Tigers di condurre per 20-9. Nonostante il vantaggio accumulato, si è deciso tutto nell'ultimo drive, con i 'Noles a difendersi per l'ultima volta dopo essere riusciti ad acciuffare il pareggio con una corsa breve del solito Joe Surrat ed un field goal di Cismesia; fondamentale per Clemson il running back James Davis che proprio nella serie in questione si è liberato per un guadagno di 47 yards arrivando sino alla linea della yarda in territorio favorevole e quindi, con 8 secondi da giocare, ha segnato di persona il TD (il suo secondo di giornata) che ha permesso l'upset per 27-20 ai danni della squadra di Bobby Bowden, che si è visto così sconfiggere dal figlio Tommy per la terza volta in quattro anni.

Ben più agevole l'impegno contro i Tar Heels della settimana successiva, grazie a 327 yards totali su corsa e 4 mete ancora dello scatenato Davis: sopra 21-0 già  nel primo quarto con 2 segnature del running back ed una del backup C.J. Spiller, la pratica North Carolina è stata presto archiviata con altre 4 segnature su corsa per 52 punti totali, lasciando al quarterback avversario Cam Sexton gli unici 7 punti di giornata per il team di Chapel Hill in pieno garbage time.

Con una linea offensiva dominante nel creare spazi per tutti ed un running game così efficace, molta della pressione è stata tolta dalle spalle di Proctor, che si è così limitato a lanciare 9 completi su 14 per 134 yards con un intercetto, contenendone al minimo i margini di errore. Con Lsu, Wake Forest e Temple di fronte nei prossimi tre impegni, non sarebbe impensabile trovare i Tigers con un record di 6-1 la prossima volta che ne riassumeremo i fatti.

Florida State
Dopo l'insuccesso contro Clemson, non c'era niente di meglio per Fsu di un calendario benevolo che ha opposto loro Rice, facilmente affossata per 55-7.

In occasione di questa gara finalmente si è visto correre dalle parti di Talahassee, con 287 yards ottenute tramite il ground game e con 2 mete ciascuno per Joe Surrat ed Antone Smith, autore alla fine anche di 137 yards di produzione personale.

Non era certo questo il test migliore per smuovere dal fango il difficoltoso sistema di corse di Florida State, ma se non altro sono arrivate delle buone indicazioni sia per Smith che per il titolare Lorenzo Booker (115 yards in 13 portate). Vista la facilità  dell'impegno c'è stato spazio per il backup di Weatherford, Xavier Lee, che ha concluso il suo sprazzo di gara lanciando per 111 yards ed una meta, pur non dimostrandosi preciso come sta a dimostrare il 5/11 rimediato. Greg Carr, uno dei ricevitori più pericolosi del raggruppamento, ha segnato mete di 18 e 57 yards, ricevendone 107 in totale.

L'impressione generale resta quella di sempre: questo reparto offensivo, contro avversari di spessore, va spesso in confusione e pecca di continuità  e molti dei successi dei 'Noles vanno giustamente assegnati anche ad una difesa con gli attributi. Di sicuro non si può andare lontano se, escludendo quest'ultima prestazione, il reparto offensivo continua a non segnare punti nei primi tempi delle partite.

Georgia Tech
Gli Yellow Jackets sono riusciti ad ottenere due vittorie consecutive rispettivamente contro Troy e Virginia, sfruttando tutte le molteplici armi offensive a propria disposizione.

Nella prima gara, vissuta con molte incertezze ed una marcatura asfissiante dedicata a Calvin Johnson, il gioco di corse è stato fondamentale per riuscire ad avere ragione di un avversario apparentemente facile, ma che già  in precedenza aveva pur spaventato Florida State. Fenomenale la prestazione del quarterback Reggie Ball, autore di 164 su passaggio e ben 130 su corsa, record dell'ateneo, il tutto in aggiunta ad un bel passaggio da TD di 55 yards con James Johnson quale destinatario prescelto.

Johnson ha fornito nell'occasione un'ottima alternativa facendo ciò che gli era stato chiesto, ovvero fare un passo avanti quale secondo ricevitore in caso di difficoltà  dell'omonimo Calvin e la sua gara è stata preziosa per i Jackets, che si sono assicurati il 35-20 finale solamente nell'ultimo periodo, quando per 3 volte hanno oltrepassato con una corsa la linea di meta avversaria.

Johnson, stavolta Calvin, è tornato alla ribalta sfornando una prestazione da All-American contro i Cavaliers, battuti per 24-7; il wide receiver ha infatti segnato per due volte con ricezioni da 58 e 66 yards, terminando la sua giornata con 165 totali. In una gara già  decisa in apertura di ripresa grazie ad una difesa che ha concesso 166 yards di total offense, Reggie Ball ha completato il 53% dei suoi passaggi accumulando 205 yards e 2 mete, arricchendo il tutto con uno scramble da 6 yards per un TD personale.

All'orizzonte arriva ora lo scontro decisivo con Virginia Tech, in una parte di calendario che vedrà  gli Hokies affrontare sfide con Maryland, Clemson e Miami.

North Carolina State
Per il capitolo "partita della settimana" siete pregati di rivolgervi ai Wolfpack: in una gara decisa da un passaggio vincente di Daniel Evans, (player of the week della conference) con 5 secondi da giocare e che sembrava già  vinta dai Golden Eagles grazie alle mete di Tony Gonzales e Bryan Toal, è passata inosservata la prestazione di una difesa notoriamente problematica, ma capace di limitare la prestazione del quarterback Matt Ryan, che proveniva da una serie di partite di alta qualità .

Con i suoi sotto di 5 punti grazie anche ad una conversione da due fallita in precedenza da Boston, Evans ha preso possesso dell'ovale con 46 secondi da giocare e molto campo da coprire trovando le ricezioni fondamentali di Anthony Hill e John Dunlap partendo dalle proprie 28 yards ed arrivando in un amen sulle 34 avversarie, posizione dalla quale ha sparato in direzione dello stesso Dunlap il pallone dell'incredibile vittoria.

E dire che una settimana prima i Wolfpack erano stati surclassati da Southern Miss per 37-17 con 442 yards di total offense al passivo e la solita, scialba, performance di Marcus Stone, non a caso panchinato in favore di Evans, che aveva concluso con 10/24 per 100 yards, una meta e due intercetti.

Le altre squadre
– i Terrapins di Maryland hanno perso la difficile sfida contro i Mountaneers di West Virginia per 45-24, dopo una buona prestazione di Sam Hollenbach (24-45, 211 yds, 2 TD, 2 INT), ma penalizzati da un 28-0 di parziale nella prima parte della gara grazie anche alle corse di Steve Slaton (195 yards, 2 mete); vittoria risicata invece contro FIU per 14-10 con Hollenbach a lanciare ambedue i passaggi da TD nel primo tempo e con la difesa a concedere ben 375 yards agli avversari con soli 10 punti al passivo. 82 le yards corse da Lance Ball.

– continua la crisi degli Hurricanes, battuti per 31-10 da Louisville: su di loro potete leggere un interessante approfondimento qui.

– Boston College, una settimana prima di perdere contro Nc State, ha battuto in overtime BYU grazie al decisivo passaggio da TD di Matt Ryan per Tony Gonzales nonostante 554 yards concesse dalla difesa. La vittoria al supplementare è stata la seconda consecutiva dopo il 34-33 rifilato ai Tigers di Clemson;

– Virginia, prima dell'insuccesso contro Georgia Tech, ha perso anche la settimana precedente per mano di Western Michigan, evidenziando gravi difficoltà  offensive specialmente sulle corse e con il quarterback Kevin McCabe a completare 11 dei 14 passaggi tentati, con 2 dei 3 incompleti trasformati però in intercetti;

North Carolina, precedentemente al massacro subito da Clemson, ha vinto una partita ricca di punti contro Furman per 45-42 con un Cam Sexton da 14/20 per 265 yards, 2 mete ed un intercetto, con 3 TD su corsa di Ronnie McGill ed 85 yards condite da una segnatura per il miglior ricevitore di squadra, Ronnie McGill.

Classifica

Atlantic Division
Wake Forest 4-0 (1-0)
Nc State 2-2 (1-0)
Clemson 3-1 (2-1)
Boston College 3-1 (1-1)
Florida State 3-1 (1-1)
Maryland 3-1 (0-0)

Coastal Division
Virginia Tech 4-0 (2-0)
Georgia Tech 3-1 (1-0)
Miami 1-2 (0-1)
Virginia 1-3 (0-1)
North Carolina 1-3 (0-2)
Duke 0-3 (0-2)

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