ACC Preview: Coastal Division

Calvin Johnson (21) è tra i ricevitori più forti del panorama collegiale.

La Coastal Division della Acc non sembra essere equilibrata come la Atlantic e le forze che verranno messe in campo sono maggiormente definite.
I favoriti per il titolo divisionale sono senza dubbio i Miami Hurricanes, mentre per il secondo posto sono candidati gli Hokies di Virginia Tech e gli Yellow Jackets di Georgia Tech, già  capaci di qualche upset importante in passato.

Miami Hurricanes

Gli Hurricanes sono considerati non solo la squadra favorita per vincere comodamente la Coastal Division, ma principali candidati ad aggiudicarsi la Conference e quindi andare a disputare uno dei Bowls più importanti nel prossimo mese di gennaio.

Tante certezze e pochi dubbi per uno degli atenei tradizionalmente più forti del football Ncaa, a partire dal navigato head coach Larry Coker, che quest'anno avrà  però maggiori pressioni in quanto la storia stessa del college impone dei risultati minimi ad alto target ed a Miami, si sa, se si gioca la finale nazionale è andata bene, altrimenti la stagione è da dimenticare. La squadra è sostanzialmente la stessa che, un anno fa, mise fine all'imbattibilità  di Virginia Tech e che perse due settimane dopo un'apparente facile contesa contro Georgia Tech.

L'attacco è decisamente il più attrezzato dell'intera Acc: in cabina di regia ritorna il discreto Kyle Wright, che ha avuto momenti di pura esaltazione miscelati a gare in cui ha faticato a venirne fuori: il ragazzo ha lanciato 18 passaggi vincenti e 10 intercetti, ma 12 di quei 18 TD passes sono arrivati contro 3 squadre deboli, Wake Forest, Duke e Temple; tuttavia la squadra conta sulla sua possente struttura fisica e sul suo braccio, che si divertirà  di volta in volta a scegliere l'opzione più corretta quale destinataria dei suoi lanci.

La stella del reparto wide receivers è sicuramente il tight end Greg Olsen, materiale da primo giro, in possesso di ottime mani, di educazione e precisione nel correre le tracce e di ottima velocità  rapportata alla stazza nel posizionarsi in profondità  e presumibilmente sarà  il giocatore che registrerà  i numeri migliori; prima opzione sui terzi downs, lo scorso campionato lo finì con 14,5 yards per ricezione e 4 mete. I suoi colleghi di reparto saranno i due seniors Ryan Moore (che però è sospeso a tempo indeterminato) e Darnell Jenkins, il primo (6-3 per 215 libbre) dotato di un fisico straordinario e di ottime mani seppur trasformatosi da prima opzione a ricevitore di profondità , il secondo una minaccia tuttora inesplosa dal quale si attende un ultimo anno da ricordare, e che quindi deve dare di più e dimostrare di non essere solo un ricevitore di possesso. Il running game sarà  gestito da Tyrone Moss, che dovrà  scontare la squalifica di una partita e perderà  l'esordio contro i Seminoles, ma la chiave della stagione di Miami sarà  la linea offensiva: lo scorso anno Wright è stato steso 36 volte, è un miracolo che sia ancora vivo"

Forte l'attacco, fortissima la difesa: il reparto secondarie dispone della presenza della star Brandon Meriweather, in grado di giocare ambedue le posizioni le safety e candidato ad una chiamata importante dalla Nfl il prossimo aprile; il giocatore ha guidato la squadra in placcaggi con 115 ai quali ha aggiunto due forzature di fumble e 3 intercetti, meritandosi il titolo di giocatore più incisivo dell'intero reparto. A fargli compagnia ci saranno Glen Sharpe, al ritorno dopo un anno di assenza per infortunio al legamento, e due sophomores, la safety Kenny Phillips, 88 placcaggi, ed il cornerback Randy Phillips, l'elemento che più degli altri ha bisogno di stare in campo e fare esperienza.

La linea difensiva per tre quarti sarà  composta da seniors, tali Baraka Atkins, Kareem Brown e Bryan Pata. Atkins, il migliore del gruppo, è spesso addosso al quarterback (41 hurries in tre anni) e riesce quindi a velocizzare e spesso peggiorare le decisioni del regista avversario, e può ricoprire saltuariamente anche il ruolo di tackle sfruttando la statura non eccelsa per incunearsi tra i linemen opposti.

Il gruppo linebackers non è eccelso, non per qualità  ma per questioni di durabilità : Tavares Golden rientra da un infortunio alla spalla, Daryl Shampton è stato messo fuori gioco da una caviglia e Willie Williams ritorna da un infortunio al ginocchio costatogli il posto di titolare.

Miami, come l'anno passato, giocherà  l'esordio contro Florida State, subito un grande test da affrontare per capire la salute della squadra che resta in ogni caso un passo avanti alle altre.

Virginia Tech Hokies

La squadra-sorpresa del 2004 e quasi imbattibile del 2005 ha perso qualche pezzo significativo che, specialmente in attacco, costringerà  coach Beamer ad apportare dei sostanziali cambiamenti allo stile di gioco conservativo e vincente che ha contraddistinto le edizioni con Marcus Vick da titolare.

Perso il quarterback mobile, quest'anno si farà  affidamento ad un altro tipo di regista, sperando sia più accurato nei passaggi del predecessore: il candidato a partire dovrebbe essere Sean Glannon, il quale prende discrete decisioni ed è un buon direttore d'orchestra che presenta caratteristiche contrarie a Vick non essendo a suo agio fuori dalla tasca ma essendo più preciso nei lanci; tuttavia Glannon non ha garanzia del posto fisso, perché dietro spinge Cory Holt, un sophomore con la sua stessa esperienza e la sua stessa corporatura (6-4, 220 libbre) e con caratteristiche lievemente differenti, data la maggiore mobilità  che lo contraddistingue. Interessante l'evolversi della battaglia per il ruolo di starter, da seguire tutto l'anno, anche se questa avrà  un risvolto anche negativo: non vi fosse continuità  del ruolo, significherebbe instabilità  di risultati ed attacco prevedibile.

Dopo la fine della carriera collegiale di Cedric Humes il running game vede titolare Branden Ore, 647 yards e 6 mete con 3 partite da 100 o più yards da freshman, che potrà  godere dei blocchi del fullback Jesse Allen, senior, mentre tra i ricevitori occhio a David Clowney, abbagliante velocità  e 18.2 yards per ricezione quale biglietto da visita, ed a Josh Morgan, un diesel capace di grandi partite che va tenuto motivato recapitandogli spesso il pallone, cosa che con Vick titolare non succedeva abbastanza da mantenerlo nel vivo dell'azione. La linea è pesante ed atletica ma generalmente poco esperta, come poco esperto è Sam Wheeler, tight end incaricato di assumere i gradi di titolare dopo la perdita di Jeff King.

In difesa c'è la necessità  di riparare alla perdita dei 15 sacks della coppia Daryl Tapp/Jonathan Lewis, ora nella Nfl; a sostituirli ci saranno il defensive end Chris Ellis e l'esordiente (da starter) Nolan Burchette, due giocatori molto aggressivi e tenaci, mentre il solido reparto linebackers sarà  assicurato dalla presenza del trio formato da Xavier Adibi, Brenden Hill e Vince Hall, con Corey Gordon pronto ad entrare in posizione esterna in caso di necessità .

Le secondarie, che hanno donato alla Nfl i talenti di DeAngelo Hall prima e di Jimmy Williams e Justin Hamilton poi, sono forse le migliori della Conference e conteranno sul solido apporto di Macho Harris e Brandon Flowers nuovi titolari di un reparto poco profondo per gli infortuni delle riserve Roland Minor e Jahre Cheesehand, i quali saranno fuori 5/6 settimane dopo i rispettivi interventi chirurgici. Le due safeties saranno Aaron Rouse, sicuro prospetto Nfl, e D.J. Parker, che dopo avere effettuato la transizione partendo da corner si è rinforzato lavorando duramente per meglio interpretare la nuova posizione.

Tanti sono i fattori che determineranno il successo degli Hokies nel 2006: il peso delle perdite avrà  la sua rilevanza, e sarà  direttamente collegato con la scarsa esperienza di alcuni dei nuovi protagonisti. Non si può dunque sperare di replicare un 2005 fatto di un gioco di corse dominante, ma è necessario mantenere le caratteristiche vincenti del passato, continuando a tenere la palla più degli avversari e segnando parecchio nel quarto periodo con le partite in bilico; se questo gruppo trova la compattezza necessaria e se l'attacco aereo trova ritmo costante, Virginia Tech è una sicura contender per la vittoria divisionale ed il calendario, pur prevedendo la classica sfida contro gli Hurricanes, nelle prime partite è benevolo.

Virginia Cavaliers

Anche nell'altra sponda della Virginia possiamo trovare una situazione molto simile a quella appena vista per gli Hokies: i Cavaliers si ritroveranno infatti senza il miglior running back di squadra, Wali Lundi, e senza il quarterback Marques Hagans, regista con chiare tendenze ad uscire dalla tasca, ambedue al termine della carriera collegiale.

Il nuovo titolare nello spot di quarterback sarà  il senior Christian Olsen, tramite il quale il sistema offensivo tornerà  ad avere un approccio più aereo visto il buon braccio e la scarsa mobilità  del sostituto di Hagans, che non era un gran passatore ma aveva dimostrato ottime doti di leadership. A spingere ci sarà  il junior Kevin McCabe, che ha caratteristiche simili ad Olsen e che quindi potrà  sostituirlo in caso di difficoltà  senza stravolgere troppo gli schemi da chiamare.

Il nuovo titolare del gioco di corsa sarà  Jason Snelling, che farà  il running back a tempo pieno dopo aver passato la stagione scorsa in più parti del backfield, ricoprendo anche il ruolo di fullback. Snelling porterà  la sua versatilità  al servizio della squadra, per la quale è stato capace di 325 yards in 58 portate nonché di 358 yards in 18 ricezioni, con un totale di 4 TD.
La star dell'attacco rimane il wide receiver Deyon Williams, 58 ricezioni per 767 yards e 7 mete, che potrebbe trarre ulteriori vantaggi dal nuovo sistema offensivo maggiormente votato alle vie aeree; ad Eugene Monroe, infine, il compito difficilissimo di sostituire D'Brickashaw Ferguson, passato ai Jets da professionista.

Il reparto più significativo di squadra sarà  quello delle secondarie: Marcus Hamilton, autore lo scorso anno di 6 intercetti accompagnati da 63 tackles, ha visto la sua reputazione crescere in maniera esponenziale dopo la splendida gara giocata contro Calvin Johnson di Georgia Tech, azzerato pur essendo uno dei ricevitori primari di tutto lo stato. Dal lato opposto a lui vi sarà  battaglia per l'altro spot titolare, con protagonisti Chris Gorham, fantastico atleta e migliorato tackler, e Vic Hall, un redshirt freshman dal passato di quarterback in grado di abbagliare con la sua velocità .

L'esperienza sarà  fattore determinante in questo caso, in quanto tre dei quattro linebackers titolari (i Cavs giocano con la 3-4) sono al secondo anno ed il junior Jermaine Dias è stato bloccato per quasi tutto lo scorso anno da un infortunio al piede. La linea difensiva vedrà  il ritorno di Chris Long, autore di una gran partita al Music City Bowl contro Minnesota, e di Alex Field, un tight end convertito defensive end molto atletico che però deve crescere in materia di pass rush.

La stagione dei Cavaliers si prospetta come un'annata di transizione, in quanto non c'è stabilità  nel ruolo di quarterback, piuttosto assicurato per il 2007 e 2008, ed in generale i principali componenti dello spot di linebackers potranno usare questo campionato per trarre maggiore esperienza, da riportare in campo tra un paio d'anni quando l'amalgama di spogliatoio ma soprattutto quella in campo potrebbero spedire entro breve la squadra di Al Groh ai vertici della Acc.

Georgia Tech Yellow Jackets
Il team di Chan Gailey ha invece delle prospettive più alte, e riparte dal blasone creatosi un anno fa quando in due trasferte, sono arrivate delle inaspettate vittorie contro Miami ed Auburn.

Reggie Ball è confermato quale quarterback titolare dopo una stagione fatta di 11 TD e 12 intercetti e di precisione ai passaggi rivedibile, come dimostrato dall'insufficiente 48% al lancio; altro regista della Acc dotato di mobilità  Ball porterà  in squadra le sue doti di scrambler, le stesse che gli hanno permesso di correre per 381 yards e 4 mete, e sarà  chiamato a migliorare le sue decisioni sul campo, che gli sono costate tanti turnovers specialmente nei momenti in cui mirava sempre allo stesso bersaglio, Calvin Johnson.

Johnson, che da freshman frantumò diversi records di ateneo, è il miglior wide receiver di squadra ed uno dei migliori della Acc, in grado di tenere 16.4 yards per presa assieme a 6 TD: il problema del reparto è che Calvin è…solo perché James Johnson è stato utilizzato solamente quando su di lui c'erano quaranta persone addosso e Chris Dunlap è uno special teamer che ha ricevuto 4 palloni in 3 anni di carriera collegiale.

Nel ruolo di running back quest'anno ci sarà  Tashard Choice, l'anno scorso riserva di P.J. Daniels, che si era già  fatto notare con 8 mete totali e 573 yards in 117 portate, con l'highlight della vittoria per 14-10 a Miami conclusasi con 84 yards e tanti minuti spesi in campo dal suo attacco con il possesso dell'ovale. A bloccare per lui ci sarà  una linea offensiva sostanzialmente intatta rispetto al 2005 con il solo Mansfield Wrotto, tackle, a giocare per la prima volta da starter.

La difesa, che ha concesso agli avversari 318 yards a partita e 20 punti, due buonissimi risultati, è molto solita in prima linea ma sono leciti dei dubbi nelle secondarie dove ritorna un solo titolare dall'anno passato e dove la safety Joe Gaston non potrà  presenziare a causa di un infortunio al ginocchio occorsogli questa primavera.

Il corpo dei linebackers è solidissimo per quanto riguarda i titolari: KaMichael Hall e Philip Wheeler hanno prodotto numeri pressoché identici con una sessantina di placcaggi e 4 sacks ciascuno, mentre A.J. Guyton ha passato due anni a fare giocate importanti negli special teams e sembra pronto ad occupare il ruolo vacante in outside. Le potenzialità  della front four sono alte, data la pass rush che Darrell Robertson e Adamm Oliver sono in grado di fornire, mentre nel mezzo Joe Anoai (6-3, 280 libbre) fungerà  da stantuffo contro le corse e continuerà  a sfruttare i raddoppi sui compagni che un anno fa gli fruttarono 3 sacks.

Dicevamo delle secondarie e qui risiede uno dei maggiori problemi: l'infortunio già  citato di Gaston costringerà  il cornerback Jamal Lewis a spostarsi nel ruolo di strong safety, con il conseguente esordio a tempo pieno di Avery Roberson, un junior con limitata presenza in campo nel recente passato; dall'altro lato del campo tornerà  utile Kenny Scott, senior, l'unico che vanta continuità  in materia di snaps giocati.

Georgia Tech rimane avvolta nel mistero: sarà  la squadra in grado di riservare sorprese o quella che ha perso partite impossibili da perdere? Lo capiremo presto, forse fin dall'esordio, che opporrà  gli Yellow Jackets alla forte e favorita Notre Dame, con puntate contro Clemson e Miami a metà  stagione ed una chiusura in bellezza con il derby contro Georgia.

North Carolina Tar Heels

I Tar Heels di coach John Bunting provengono da una stagione negativa per il record, 5-6, ma soddisfacente per alcuni aspetti del gioco mostrato in campo, seppur offensivamente limitato dai tanti errori di esecuzione fatti vedere da Matt Baker e compagni.
Ora che Baker ha terminato il quadriennio di eleggibilità , il ruolo di regista non è stabile in quanto i due candidati, Joe Dailey (transfer ex-Nebraska) e Cam Sexton hanno equamente soddisfatto Bunting che ha dichiarato che nell'esordio contro Rutgers impiegherà  entrambi i ragazzi, ambedue meritevoli di dimostrare il proprio valore sul campo.

L'unica sicurezza fissa dell'attacco rimane però il gioco di corse, presieduto dalla stellina della squadra, Ronnie McGill; alle prese con dei problemi fisici che gli hanno fatto saltare metà  stagione, McGill non dovrebbe avere problemi a garantire più di 1.00 yards salvo ulteriori complicazioni ed interessante è il tandem che andrà  a costituire con il suo backup, Barrington Edwards, più portato alla potenza che non ai tagli immediati ma di consistenza molto simile.
I ricevitori presenti dovranno risolvere il problema dello stallo dell'attacco aereo nei pressi della endzone, e non sarà  cosa facile: Jesse Holley, 47 ricezioni per 670 yards, ed il tight end Jon Hamlett, 21 per 212, sono gli unici titolari a tornare rispetto al 2005 dove hanno segnato solamente un TD a testa; gli esordienti Brooks Foster e Brandon Tate ufficialmente non hanno mai ricevuto un pallone e sono completamente da testare sul campo.

La difesa ha perso gli 8 sacks del defensive end Tommy Davis, la linea riparte dal senior Brian Rackley, che giocò delle buone partite nel 2005 prima di saltare le ultime 3 apparizioni per una commozione celebrale, e dal tackle Kyndraus Guy, salito di anno in anno nel rendimento e pronto ad un campionato da junior di qualità  dopo i 3 sacks e l'intercetto messi a segno nello scorso campionato.

Le altre stelle di una delle difese più migliorate del 2005 sono il linebacker Larry Edwards, 91 placcaggi e tanta determinazione da mettere al servizio dei suoi compagni, e le due safety, Kareen Taylor e Trimane Goddard, ambedue dotati di un'ottima velocità  di base che ha fruttato a Taylor 3.5 sacks negli schemi di blitz dell'aggressivo reparto. Quinton Person e Jacoby Watkins, che torna da una frattura alla gamba che lo ha tenuto fuori per la seconda metà  del campionato, completeranno il reparto delle secondarie prendendo i gradi di titolari nello spot di cornerbacks.

I Tar Heels sembrano destinati a ripetere la stagione scorsa, dato il talento limitato nelle posizioni chiave e data l'attitudine offensiva a commettere errori banali; il running game sarà  fondamentale per tenere in piedi il possesso dell'ovale perché il gioco aereo non convince. Non aiuterà  nemmeno il calendario, che per la squadra di Chapel Hill ha previsto trasferte a Notre Dame, Clemson e Miami e che costringerà  i Tar Heels a vincere forzatamente e sotto pressione già  le prime gare casalinghe, rispettivamente contro Rutgers, Furman e South Florida, squadre che sulla carta risultano battibili.

Duke Blue Devils

La rappresentante più debole di tutta la Acc è sicuramente Duke, che dal 1994 non disputa un Bowl e che dal 1989 non vince la division; nel 2005 i Blue Devils non hanno impensierito nessuno vincendo una sola delle partite disputate e terminando 0-10 contro college di Division I-A.

In un programma anni luce distante da quello del basket, c'è difficoltà  anche nel reclutare, specialmente in una delle confrences tradizionalmente più blasonate del panorama collegiale; il minor talento a disposizione di coach Ted Roof ha sortito numeri particolarmente disastrosi, a partire dai soli 5 TD passes segnati in tutta la scorsa scampagnata dal quarterback Zack Asack e per finire con i 37 punti a partita concessi dalla peccaminosa difesa.

Il secondo peggior attacco dell'intera nazione sarà  guidato, data la recente sospensione di Asack, dall'inesperto Marcus Jones, un versatile atleta che ha più ricezioni che tentativi di passaggio in carriera essendo stato impiegato in varie posizioni: con questa premessa, lecito non aspettarsi troppo dal gioco aereo, per cui molto del peso ricadrà  sui running backs, guidati dai 9 TD messi a segno da Justin Boyle: specialista nelle situazioni di corto yardaggio, Boyle sarà  affiancato dal velocista Ronnie Drummer, che ha un passato anche da ritornatore con tanto di meta segnata contro East Carolina nel 2005.

Persi i migliori ricevitori, i due tight ends Ben Patrick e Andy Roland, i Blue Devils dovranno fare affidamento su Nick Stefanow, il nuovo titolare del ruolo assieme a Norman Gee del set a doppio tight end, e sul wide receiver Eron Riley, un sophomore che ha giocato molto bene le ultime 6 partite di regular season terminando 22.5 yards a presa e 2 mete. La linea offensiva non è un granchè e non sembra in grado né di proteggere adeguatamente il quarterback, né tantomeno di creare gli spazi necessari per i corridori.

Il miglior elemento della difesa è senza dubbio il cornerback John Talley, autore di 11 intercetti e 22 palloni deviati nelle ultime due stagioni giocate, che si è confermato anche come placcatore attento e preciso; tra i linebackers si distingue invece Michael Tauiliili che ogni tanto perde la posizione di partenza, quella di mezzo, ma che è affidabile come tackler.

Con questo materiale a disposizione, vincere una o due partite più dello scorso campionato sarebbe un'impresa di cui essere davvero felici per un ateneo che deve cominciare a costruire delle fondamenta più solide, pena la frequentazione perenne dei bassifondi del ranking nazionale in tutte le categorie statistiche.

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