ACC Preview: Atlantic Division

Drew Weatherford guiderà  di nuovo l'attacco dei Seminoles, favoriti nella corsa in Atlantic.

La Atlantic Coast Conference si presenta anche quest'anno come uno dei raggruppamenti di riferimento dell'intero panorama del College Football, un insieme di squadre dove molti possono dire la loro in chiave postseason e dove il talento perduto (51 giocatori sono passati alla Nfl durante il draft dello scorso aprile) sarà  rimpiazzato da nuovi volti, dotati di nuove qualità  e di minore esperienza, fattori che renderanno imprevedibile e curioso lo svolgimento della stagione regolare in attesa di vedere se i valori saranno confermati o meno in una delle divisioni più competitive in assoluto del football collegiale. Oggi vediamo come si prospetta l'annata della Atlantic Division, la cui favorita è la Florida State di Bobby Bowden.

Florida State Seminoles

I Seminoles, dopo anni ed anni di dominio incontrastato, sono forse l'ateneo che ha maggiormente risentito dell'allargamento e della ristrutturazione della Acc, oggi una conference più equilibrata e maggiormente talentuosa che non in passato; Fsu non è più la sola ad attrarre le migliori reclute del paese, tant'è che coach Bobby Bowden ha attraversato dei periodi gestionali davvero difficili ed il suo staff è nel mirino da mesi, specialmente l'attacco coordinato dal figlio di Bobby, Jeff, incapace di avere un running game stabile, fatto che ha in parte creato le forzature di Drew Weatherford (18 TD ed altrettanti intercetti) nella sua stagione di esordio.

Il quarterback al secondo anno riparte con delle certezze: le sue indubbie qualità  fisiche, statura e mobilità , gli hanno permesso di registrare il maggior numero di yards lanciate per un freshman nella Acc di ogni epoca con 3.208, mal supportato da una media di 94 yards guadagnate su corsa a partita, peggior risultato incamerato nella presenza trentennale di Bowden alla guida della squadra. Il punto di domanda più grande riguarda la linea offensiva, l'anno scorso incapace di proteggere il quarterback ed azzoppata dai continui infortuni: i componenti della linea, tra i quali spiccano Mario Henderson e Jacky Claude, hanno promesso fuoco e fiamme e si dicono motivatissimi dalle critiche ricevute, dalla mancata protezione al quarterback all'incapacità  di correre il pallone ed hanno mandato un messaggio nella mini-rissa che ha coinvolto anche la linea difensiva durante il primo scrimmage "pads-on".

Per il resto, l'attacco si muoverà  con il nuovo running back titolare, Lorenzo Booker, ed il backup Antone Smith, un sophomore che potrebbe formare assieme al compagno un duo davvero pericoloso da fermare per gli avversari, mentre il corpo dei wide receivers vedrà  il ritorno dell'intrigante secondo anno Greg Davis, eccellente statura e buonissime mani (9 TD in 30 ricezioni), nonché del titolare Chris Davis e di D'Marcus Fagg.

La difesa, allenata da coach Andrews per il 23mo anno, ha perso i senior Bunkley, Wimbley, Cromartie, Sims e Watkins, e si affiderà  al nuovo leader del reparto linebackers Buster Davis, senior, nonchè al suo pari ruolo junior Lawrence Timmons, gran colpitore, mentre la novità  arriva nel ruolo di safety grazie al reclutamento del talentuoso Myron Rolle, che potrebbe guadagnarsi i gradi di titolare già  nell'anno da freshman.

Si parte forte, il 4 settembre, all'Orange Bowl di Miami: ottenere una vittoria contro i rivali storici sarebbe un ottimo punto di ripartenza per cancellare il deludente 8-5 della scorsa annata.

Clemson Tigers

Da un Bowden ad un altro: Tommy, altro discepolo di Bobby, non se l'è vista molto bene ultimamente, vedendo spesso il proprio nome associato alla parola licenziamento.
Quest'anno, però, c'è una sana vena ottimistica nell'ambiente nonostante la perdita di Charlie Whitehurst in regia, e con una difesa migliorata ed un running back come James Davis, rookie dell'anno per la Acc, c'è la speranza per i Tigers di non finire come al solito, ovvero con partenze sonnolente e finali di stagione con il 90% di vittorie.

L'attacco riparte da Will Proctor, un senior, che nonostante la lunga militanza al college (5 anni) partirà  da titolare per la prima volta in carriera: l'intenzione è quella di non caricare il nuovo quarterback di eccessive pressioni e responsabilità , delegando la maggior parte del peso offensivo alla coppia "Thunder & Lightning", ovvero il già  menzionato James Davis (913 yards e 9 mete), dotato del fisico adatto per andare avanti a spron battuto, ed il freshman C.J. Spiller, più magrolino e scattante e proprio per questo consono ad infilare a velocità  vertiginose i buchi che la linea gli saprà  creare, elemento che contribuirà  a rendere poco prevedibile il reparto allenato da Rob Spence.
Spence, al secondo anno in questa veste, ha trasformato un attacco che in passato sprecava molto giocando un numero troppo elevato di snap per vie aeree e che dall'anno scorso ha portato invece equilibrio e bilanciamento grazie ad una maggiore importanza data alle corse, che saranno alimentate anche da un terzo elemento, quel Reggie Merriweather capace lo scorso anno di 7 TD e 736 yards su corsa.

Il reparto wide receivers, infine, vedrà  il ritorno e la conferma del miglior produttore del ruolo, Chansi Stuckey, autore di 64 ricezioni per 770 yards e 4 mete, ed il rientro da un delicato infortunio di Aaron Kelly, che dopo l'ottima annata da rookie ha saltato i camp della offseason per un intervento al legamento crociato, ed è ora insidiato per il ruolo di starter da Rendrick Taylor.

Le maggiori aspettative e molte delle ragioni per cui i Tigers vengono considerati la squadra più migliorata del raggruppamento vanno ricercate nella forte difesa ideata ed allenata anche in questo caso per il secondo anno da Vic Koenning, che ha lasciato da parte i frequenti schemi in blitz per valorizzare meglio le diverse caratteristiche dei suoi giocatori, una mossa intelligente che già  da un anno ha dato i suoi frutti. Certo, le secondarie dovranno rispondere delle assenze di Tye Hill, passato ai pro, e di Jamaal Fudge ma potrà  contare sulla presenza del secondo anno Michael Hamlin, che dopo 7 presenze da titolare da freshman sembra essere pronto a ricoprire il ruolo in pianta stabile.
Il reparto difensivo è quello che nelle ultime 7 partite di campionato ha relegato gli avversari a soli 11.4 punti di media, e se Clemson riuscirà  a ripetere questo tipo di prestazione il futuro è roseo: la linea difensiva dispone di quello che dovrebbe diventare il miglior pass rusher della Acc, Gaines Adams (10 sacks l'anno passato), mentre il reparto linebackers sarà  guidato da Anthony Waters, che con 109 placcaggi si è aggiudicato il titolo di miglior tackler di squadra, seguito a ruota da Tremaine Billie, autore di 93 placcaggi e di un sack.

La missione è chiara e semplice: vincere da subito e rimanere costanti. Solo così, Tommy Bowden potrà  vedere cessare le critiche nei suoi confronti ed essere davvero apprezzato dai fans, che vogliono ben di più delle due vittorie nelle ultime tre partite contro la Fsu di papà  e dei finali elettrizzanti di stagione.

Boston College Golden Eagles

Se a Clemson c'è molto entusiasmo, nel campus dei Golden Eagles ce n'è meno, almeno stando alle parole di coach Tom O'Brien: troppo stanchi i suoi ragazzi dopo l'estenuante preparazione o troppe le perdite che la squadra ha subito nella offseason?

Comunque sia, le carte in regola per fare un buon campionato ci sono: c'è il ritorno del quarterback Matt Ryan, la presenza dell'offensive lineman Josh Beekman, una guardia che può ricoprire pressoché tutti i ruoli di reparto, e la conferma del duo di running back tra i più pericolosi della conference, ovvero quello formato da L.V. Withworth ed Andre Callender, più di 1.500 yards ed 8 mete nel 2005.
Gli unici dubbi offensivi di un reparto che lo scorso anno ha guidato la Acc per total offense riguardano le perdite nel ruolo di ricevitore: saprà  Tony Gonzales, senior ed omonimo del più famoso tight end dei Chiefs, crescere e diventare un bersaglio numero uno sul campo quando solo un anno fa era la terza opzione dietro a Will Blackmon e Larry Lester? Domanda interessante, ma per capirlo possiamo solo appellarci alla prova su campo; rimane il fatto che il running game è molto buono e che la linea ha concesso, sempre nell'ultimo campionato, solo 15 sacks.

Altri dubbi arrivano dalla pass rush, che per molti se n'è andata con la dipartita verso i pro di Mathias Kiwanuka: non sembra esserci infatti un adeguato sostituto nel ruolo di difensive end, ed i migliori giocatori sono concentrati nei reparti dietro, vale a dire che le secondarie sono a posto con elementi come DeJuan Tribble e la safety Jamie Silva, ambedue juniors, mentre i linebackers saranno guidati dall'ottimo Brian Toal.

Altro problemino per Boston College arriva dal calendario, particolarmente ingrato: quest'anno, infatti, vi sarà  la doppia sfida con due delle pretendenti più forti della Coastal Division, vale a dire Miami e Virginia Tech; in particolare la partita con gli Hurricanes arriverà  nell'ultimo turno di regular season, fatto non particolarmente piacevole se il college dovesse trovarsi a combattere per i playoffs all'ultima giornata.
Insomma, la squadra è molto buona ma necessita di risolvere alcune questioni di performance in reparti chiave: se così non succedesse, difficile prevedere una ripetizione delle 9 vittorie dello scorso anno, mentre se tutto funziona sarà  lecito aspettarsi qualcosina di meglio dell'Mpc Computers Bowl.

Maryland Terrapins

Nel Maryland la situazione non è semplice: dopo una stagione piena di incertezze, terminata con 7 vittorie e 5 sconfitte (4-4 nella Acc) e fatta di diversi problemi di turnovers, si ricomincia quest'anno con diversi punti di domanda nel ruolo di quarterback e con la perdita del solo punto di riferimento offensivo, Vernon Davis.

Sam Hollenbach, quarterback titolare lo scorso anno, è stato atterrato 28 volte, ha lanciato 15 intercetti, due in più dei passaggi da TD, ed ha avuto un unico punto di appoggio nel tight end ora ai 49ers, nonostante il riconosciuto status di genio offensivo di cui gode coach Ralph Friedgen.
Hollenbach sarà  tenuto sotto costante pressione durante la stagione grazie alla presenza dei due backups Jordan Steffy e Bobby Sheahin e dovrà  essere attento a migliorare le prestazioni in termini di turnovers; anche il reparto di ricevitori dovrà  tuttavia dargli una mano e qui sorge un altro problema: l'esperienza sul campo. I tre giocatori indiziati come starters e slot receiver, ovvero Isaiah Williams, Danny Oquendo e Drew Weatherly non sono veterani navigati, ed assieme hanno collezionato 14 ricezioni per 107 yards ed un TD in tutta la scorsa stagione. Davvero pochino.

Le buone, anzi ottime notizie, arrivano invece dal backfield che oltre al ritorno di Lance Ball, 903 yards e 6 TD, godranno della presenza del rientrante Josh Allen, infortunato per tutto il 2005, destinato a regalare movenze elettrizzanti e guadagni a lunga gittata proprio come fece nell'ultimo campionato dove fu possibile vederlo in campo. Attenzione infine al fullback Cory Jackson: il freshman ha lavorato molto bene durante il camp primaverile ed ha aperto più di qualche occhio. Non sorprendiamoci di trovarlo titolare di qui a poco.

La difesa riparte dalle certezze fornite da Josh Wilson, il miglior elemento di reparto e corner dotato di particolare fisicità , che gli ha permesso di terminare la scorsa stagione con 73 placcaggi, mentre la linea presenta il senior Conrad Bolston, autore lo scorso anno di 5 sacks in posizione di tackle che però sembra il solo elemento di reparto in grado di fare un po' di differenza.

Per i Terps il futuro sembra roseo, ma il presente, per il momento, non è facile da affrontare: ripetere la stagione scorsa, terminata senza la partecipazione ad un Bowl, sarebbe già  un ottimo risultato.

North Carolina State Wolfpack

Anche in questo caso la Nfl si è portata via tanto talento, ed i Wolfpack si ritrovano in un amen orfani di Mario Williams, prima scelta assoluta, di Manny Lawson, e di John McCargo che non solo rappresentavano tre quarti del reparto titolare, ma anche uno dei motivi per cui Nc State è riuscita a vincere più di qualche partita: terminare ottavi nella nazione per le statistiche difensive deve avere aiutato parecchio. Si ricomincia dalla gioventù quindi, con prospetti interessanti quali i defensive ends Willie Young, un redshirt freshman, e Little Wright, che andranno a fare coppia con i due linemen interiori Tank Tyler e DeMario Pressley: la linea ha parecchio peso e statura e pur non essendo destinata a ripetere gli exploits dei magnifici tre ora tra i pro hanno tutte le carte in regola per disputare il campionato facendo la differenza con pass rush e penetrazioni nel backfield.

Offensivamente urgono progressi ed il lavoro dell'offensive coordinator Marc Trestman, vecchia conoscenza Nfl, dovrà  essere incentrato in particolare sul passing game: anche quest'anno il quarterback sarà  Marcus Stone, grande braccio e grande atleta ma che non sempre prende la decisione giusta. Stone dovrà  recapitare il pallone nelle mani poco collaudate di gente come John Dunlap od il tight end Anthony Hill, ma soprattutto rivolgersi al senior Lamart Barrett, suo malgrado miglior ricevitore di quelli appena citati lo scorso anno con sole 21 ricezioni all'attivo.
Molto consistente invece il running game, alimentato da una linea potente guidata dall'ottimo centro Leroy Harris e dalle gambe del tandem composto da Andre Brown e Toney Baker, che hanno terminato lo scorso campionato con cifre molto buone e similari.

Non sarà  lavoro facile per coach Amato vincere un buon numero di partite: anche qui i se ed i ma sono molti, e quasi tutto è sulle spalle del quarterback Marcus Stone, il quale non dovrà  lasciare alla difesa l'onere di vincere da sola le partite come già  successe 12 mesi fa. Il punto è dimostrare se queste spalle sono abbastanza larghe.

Wake Forest Deamon Deacons

Concludiamo con la squadra che dovrebbe essere la Cenerentola del raggruppamento, Wake Forest.
La squadra allenata da Jim Grobe avrà  il compito di cancellare tre stagioni consecutive terminate con un record negativo, il tutto sfruttando al massimo il gioco su corse ed uno dei migliori reparti linebackers dell'intero raggruppamento.

Il quarterback Ben Mauck dovrà  fornire quelle sicurezze di cui non è stato capace un anno fa, quando il college partì 1-3 con lui da titolare; Mauck ha la tendenza ad essere impreciso e quindi soggetto a farsi intercettare creando discontinuità  offensiva, ed i backups non hanno esperienza sul campo: ciò significa che lo starter non avrà  molte possibilità  di errore.
I suoi bersagli saranno due seniors, Nate Morton e Willie Idlette, ambedue caratterizzati dalla scarsa produzione offensiva: il primo ha registrato infatti 39 ricezioni per 482 yards e 2 TD, il secondo era perlopiù un ritornatore di calci ed è stato utile per sole 10 ricezioni per 86 yards, quindi usato in situazioni dove era necessario prendere yards.
Il ruolo di running back sarà  infine preda di Micah Andrews: dopo la perdita di Chris Barclay, il junior avrà  dunque la possibilità  di giocarsi un'intera stagione da starter, sperando di ripetere esplosioni offensive come quella vista nell'opener dello scorso campionato, quando produsse 254 yards ed una meta contro Vanderbilt. Se resta in salute, le 1.000 yards non dovrebbero essere un problema, data la qualità  ed esperienza ( 2 seniors e 2 juniors) della linea che bloccherà  per lui, il cui elemento di spicco è il tackle Steve Vallos, che più in là  potremmo vedere nella Nfl.

Il reparto difensivo, dicevamo, ha nei linebackers la propria forza grazie alla presenza del talento Jon Abbate, 76 placcaggi e 2 intercetti, e del compagno Aaron Curry, responsabile di 45 tackles e di un sack. Il punto debole può essere visto nella linea difensiva, molto debole e che se non altro vedrà  il ritorno del defensive end Matt Robinson da un brutto infortunio al ginocchio ed anche le secondarie non sembrano attrezzatissime vista la scarsità  di centimetri a disposizione; il reparto, d'altra parte, rimane quello che un anno fa ha concesso 17 passaggi da TD avversari nel corso delle ultime 6 partite: non abbastanza, probabilmente, per evitare che il 2006 si trasformi nella quarta stagione perdente consecutiva, con il conseguente allontanamento di quel Bowl che qui non si disputa dal 2002.

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