NL CENTRAL REPORT #6

Continua l'impressionante stagione di Y.Gallardo dei Brewers

Ben ritrovati cari amici con il report dedicato alla National League Central, giunto ormai al sesto appuntamento. Nonostante siamo arrivati a fine giugno, non c'è ancora una squadra che abbia preso in mano le redini della division ed anzi, tutte le squadre sono potenzialmente in grado di ribaltare la situazione in poche partite. Basta iniziare una striscia vincente o una striscia perdente per ritrovarsi in vetta oppure in fondo alla classifica visti i distacchi ridottissimi tra le varie franchigie.

Come capita da qualche settimana a questa parte, in vetta troviamo i Milwaukee Brewers, anche se praticamente alla pari con i St. Louis Cardinals. Terzo e quarto posto rimangono invariati, con Reds e Cubs mentre la maglia nera, anche se solamente a 5 gare di distanza dal primo posto, tocca ai Pittsburgh Pirates, scavalcati dagli anche dagli Houston Astros.

Vediamo, come sempre, la situazione nel dettaglio squadra per squadra.

MILWAUKEE BREWERS ( 40 vinte - 35 perse)

La squadra guidata da Macha si conferma al comando della division nonostante 2 settimane giocate non certo da division leader. 6-6 il record in questo lasso di tempo, frutto dello sweep rifilato ai derelitti Indians a Cleveland, dello sweep rimediato a Detroit, della sconfitta nella serie con i Twins e della vittoria nella serie con i sorprendenti Giants.

Al piatto impressionano le cifre di Braun e Fielder: il primo ha una linea di .324/415/575 mentre il secondo si presenta con .301/421/598. È un duo che fa letteralmente paura agli avversari e che è in grado di spiegare perché i Brewers riescano a mantenere la leadership. Dietro di loro c'è Craig Counsell, che batte attorno a .300, mentre tra i giocatori più utilizzati stan deludendo Cameron e Hart.

Tra i lanciatori, continua a impressionare Gallardo e come già  sottolineato più volte manca un secondo arciere da affiancare al primo: il resto della rotation necessita sicuramente di un aiuto, che si spera, per i tifosi Brewers, possa arrivare dal mercato, anche se al momento su questo fronte tutto tace. Da registrare che il tanto vociferato spostamento di Parra nelle minors alla fine è avvenuto: attualmente ha lanciato due volte in Triplo A ed entrambe le volte è apparso molto solido, dando un'impressione completamente diversa rispetto alle sue ultime partenze nelle majors.

Il suo recupero a questo punto appare importantissimo per i Brewers visto che Looper, Bush e Suppan non sembrano essere in grado di aiutare Gallardo a trascinare il team. Il bullpen continua ad essere uno dei punti forti di questa squadra, ma da solo non è in grado di fare la differenza.

Finita l'interlega, nelle prossime due settimane ci saranno 4 serie fondamentali per la stagione dei birrai: affronteranno infatti le migliori squadre di tutta la National League, iniziando con una serie casalinga di 3 partite con i Mets, proseguendo con una serie di 4 partite in casa dei Cubs per poi tornare a Milwaukee per ospitare Cardinals e Dodgers.

ST. LOUIS CARDINALS (41 vinte - 36 perse)

Sono state due settimane molto diverse tra loro per i ragazzi di Tony LaRussa: nella prima infatti la squadra ha letteralmente distrutto gli avversari, vincendo le serie con Tigers e Royals, mentre nella seconda ha subito una doppia sconfitta, prima nella serie a New York contro i Mets e poi nella serie casalinga contro i Twins.

Ma la notizia più importante arriva sicuramente dal mercato, dove è stata ufficializzata una trade di cui si parlava da settimane: alla corte di LaRussa è arrivato dagli Indians DeRosa in cambio del rilievo Chris Perez e di un PTBNL (che sarà  scelto entro gli inizi di settembre). È una trade che serviva ad entrambe le squadre, nello specifico a St. Louis arriva un giocatore che appare in grado non solo di coprire Pujols nel lineup aggiungendo costanza e potenza, ma che è in grado di giocare moltissimi ruoli in difesa (caratteristica che al manager piace tantissimo), in particolare in 3B dove manca un titolare solido e dove Glaus non sembra poter riprendere il suo posto a breve. Se ne va invece Chris Perez, rilievo che potrà  diventare un buonissimo closer con la giusta esperienza, dopo non essere riuscito ad ottenere il ruolo ad inizio stagione con i Cardinals.

Parlando di baseball giocato, non ci sono più aggettivi per descrivere l'ennesima stagione monstre di Pujols, i numeri parlano da soli: .328/451/722 con 28 home runs e 74 rbi in 76 partite giocate. Peccato che dietro di lui stiano deludendo giocatori come Ludwick e Ankiel, il cui apporto sarebbe di fondamentale importanza. Sta crescendo Colby Rasmus e questo potrebbe spingere ad ulteriori movimenti nell'outfield (si parla dell'arrivo di Holliday con eventuale partenza di Ludwick). È rientrato dalla DL Khalil Greene, ma potrebbe essere un fuoco di paglia perché sono alte le probabilità  che vi torni per una ricaduta del "disturbo d'ansia" che lo affligge da inizio stagione.

Sul monte ci sono due certezze: Chris Carpenter e Adam Wainwright. Il primo sembra finalmente stare bene ed è penalizzato dallo scarso run support mentre il secondo ha finalmente trovato gli errori nella sua meccanica di lancio e sta mettendo assieme numeri di tutto rispetto. Sorprende, in positivo, Joel Pineiro, in grado di fornire prestazioni solide ogni volta che sale sul monte ed anche per lui il run support non è certo ottimale. Inoltre sta rientrando anche Kyle Lohse, che inizierà  in settimana il periodo di rehab mentre sconfortanti sono le prestazioni di Wellemeyer. Nel bullpen Franklyn sta sorprendendo tutti e ormai è una certezza al nono inning.

Come per i Brewers, saranno due settimane dure per i Cardinals: al Busch Stadium saranno subito di scena i Giants, che potranno schierare i loro migliori lanciatori, dopodiché la squadra partirà  per un lungo road trip che porterà  tutti prima a Cincinnati, poi a Milwaukee ed infine a Chicago. Nel frattempo il Busch Stadium verrà  preparato a festa per l'imminente all-star game.

CINCINNATI REDS (37 vinte - 37 perse)

Sempre costanti a quota .500 i ragazzi guidati da Dusty Baker, che come più volte detto danno l'impressione di poter essere in grado di dire la loro nella lotta playoff nonostante non riescano a fare il definitivo salto di qualità . In queste due settimane hanno racimolato 6 vittorie e 6 sconfitte vincendo la serie con i Braves, perdendo quelle con i White Sox e i Blue Jays per poi chiudere vincendo quella con gli Indians.

Al piatto le buone notizie vengono soprattutto dalla DL: è rientrato infatti la stella della squadra, Joey Votto, che per sua stessa ammissione ha attraversato un periodo difficilissimo dovuto alla morte del padre. Depressione e solitudine sono stati i suoi compagni di viaggio che adesso pare aver sconfitto: ce lo
auguriamo di cuore per il suo bene e, da sportivi, per quello del baseball.

Oltre a lui, sulla via del ritorno appare anche Edwin Encarnacion, che ha iniziato a giocare nelle minors e che dovrebbe riunirsi alla squadra subito dopo l'all-star game. Per il resto fanno impressione i numeri di Bruce: .214/298/466 con 18hr e 57 strikeout: grande potenza, ma la media battuta e soprattutto l'obp fanno davvero storcere il naso di fronte a questa promessa. Dopo l'ottimo inizio anche Taveras sta battendo malissimo e non c'è un giocatore dei Reds che sia in grado di garantire un apporto costante: il migliore, escludendo Votto, è sicuramente Brandon Philips. Sta emergendo anche Dickerson, che potrebbe continuare a veder aumentare il suo playing time.

Sul monte, perso Volquez per problemi al gomito che lo terranno ai box fino alla pausa dell'all-star game, continua ad essere Cueto la star della squadra nonché l'unico giocatore in grado di garantire qualità  ad ogni partenza. Da registrare il ritorno sul monte dell'ex top prospect Homer Bailey: una buona partita, chiusa con una vittoria, che tuttavia non ha convinto i critici, abituati a vederlo dominare in triplo

A e a sciogliersi come neve al sole una volta sul monte con i big. Dovrebbe avere ancora un paio di occasioni per smentire tutti e mostrare di poter essere un buon pitcher prima della pausa di metà  luglio. Nelle prossime due settimane, dopo la sfida casalinga con i DBacks, i Reds saranno attesi da sfide durissime contro i Cardinals a Cincinnati e contro Phillies e Mets in trasferta.

CHICAGO CUBS (35 vinte - 37 perse)

Ancora un pessimo periodo per i Cubs, che nell'arco di due settimane collezionano 5 vittorie e ben 7 sconfitte arrivando addirittura ad essere sotto quota .500. Dopo lo split con i White Sox, la Piniella band ha sweeppato i derelitti Indians per poi perdere entrambe le serie con Tigers (sweep) e White Sox (stavolta in casa dei calzini bianchi).

Sono poche le buone notizie per la squadra di Chicago, una delle poche viene da Geovany Soto che nelle ultime partite sembra aver ritrovato lo smalto dello scorso anno. Purtroppo però al piatto è l'unico ad offrire qualcosa, assieme a Derrek Lee: dagli altri sono solo dolori per Piniella ed ancora una volta è Milton Bradley a far parlare di sé, sempre in negativo: problemi disciplinari per lui, Chicago non sembra proprio il suo ambiente.

Soriano e Fukudome, due fra i nomi di maggior spicco nel lineup, sono in uno slump tremendo mentre dalla DL arrivano buone notizie per Aramis Ramirez, che è vicino a riprendere a girare la mazza in partite di minor league. In DL però ci sono finiti anche Miles e Reed Johnson, mentre sempre dalla DL è tornato Ryan Freel.

Dal monte viene la più grande sorpresa di questi Cubs, l'unica positiva quest'anno: Randy Wells, lanciatore che sta veramente impressionando. Secondo molti i suoi numeri sono destinati a peggiorare, ma in questo stint nelle majors sta letteralmente lasciando tutti a bocca aperta. Per il resto, nonostante un passaggio a vuoto, continua la buona stagione di Lilly; anche Zambrano sembra essersi stabilizzato su buoni livelli mentre Harden sta faticando a ritrovare la brillantezza di un tempo. Il bullpen è sempre la croce di questo team, a turno collassano tutti ed anche il miglior rilievo della squadra, Marmol, sta attraversando un periodo difficile.

Da questi Cubs ci si aspetta ben altro, ci si attende anche qualche movimento sul mercato, ma per adesso stanno giocando ampiamento sotto il par. Nelle prossime due settimane, dopo una serie di 3 gare a Pittsburgh, affronteranno un lungo home stand che li vedrà  affrontare Brewers, Braves e Cardinals: all'all-star game potremo vedere se questi Cubs hanno la forza per rialzarsi o se si lasceranno andare.

HOUSTON ASTROS (35 vinte - 38 perse)

Periodo attorno a quota .500 per i texani, sufficiente per abbandonare l'ultimo posto in classifica e per tenersi a contatto con le prime della classe. Perso il derby texano con i Rangers, sono stati in grado di vincere la serie a Minneapolis contro i Twins, per poi soccombere contro i Royals ed infine fermare i lanciatissimi Tigers.

Al piatto continuano a essere trascinati dal trio Tejada-Bourn-Pence, con un Berkman incredibilmente ancora in difficoltà . Per cercare di riportarlo sulla retta via il manager Cooper gli ha cambiato più volte spot nel lineup, senza successo; da ieri dovrebbe essere tornato a battere terzo nella speranza di rivederlo girare la mazza come un tempo, il che sarebbe tra l'altro fondamentale per le speranze di post-season di questa squadra.

Da registrare anche un grandissimo traguardo raggiunto da Ivan "Pudge" Rodriguez, che nella serie con i Rangers ha superato Carlton Fisk per le presenze come catcher in MLB (Fisk era a quota 2226). Sul monte c'è da registrare il rilascio del veterano Brandon Backe: in realtà  è stato mandato nelle minors ma per via della sua anzianità  in MLB potrebbe rifiutarsi di andare ed essere lasciato libero o scambiato.

Il miglior pitcher è sempre Wandy Rodriguez, anche se non appare più dominante come ad inizio stagione; lontano dai giorni migliori è Roy Oswalt mentre dopo un piccolo infortunio è rientrato alla grande Felipe Paulino, che nel weekend ha limitato i Tigers a un punto in 7 innings. In settimana dovrebbe rientrare anche Mike Hampton dalla DL mentre nel bullpen il manager sta recuperando gradualmente Josè Valverde: per adesso il closer rimane ancora Hawkins, ma col passare delle partite il ruolo dovrebbe tornare saldamente nelle mani del closer originario.

Nelle prossime due settimane gli Astros affronteranno i Padres e i Giants in trasferta; poi rientro a Houston per le serie con Pirates e Nationals. Giants a parte, sarebbe un calendario favorevole per provare a inserirsi nelle prime posizioni della NL central, un traguardo che a inizio stagione appariva certamente impensabile. Tra l'altro, piccola curiosità , verrà  completata a Houston la gara sospesa a Washington nel maggio scorso.

PITTSBURGH PIRATES (35 vinte - 40 perse)

Come i Cubs, anche i Pirates non stanno attraversando un buon periodo e chiudono questo stint di 2 settimane con un record di 5 vinte e 7 perse che li catapulta all'ultimo posto della division. Tuttavia, come per i Cardinals, sono state due settimane ben diverse tra loro: nella prima infatti sono stati sconfitti 2-1 dai Twins e poi sweeppati dai caldissimi Rockies, mentre nella seconda hanno vinto entrambe le serie con Indians e Royals.

Al piatto, dopo la cessione di McLouth, sono i giovani a farsi valere: McCutchen e Young stanno attraversando un buon periodo e finalmente anche i due LaRoche stanno giocando su buoni livelli. Sanchez continua a battere valide, Jaramillo non sta facendo rimpiangere Doumit e anche Jack Wilson sta mettendo assieme discrete cifre. Permane la sensazione che la cessione di McLouth non sia l'unica e che quindi il lineup sarà  ulteriormente rivoluzionato: candidato a partire è Morgan, esterno non eccelso che gli ultimi rumors accostano ai Nationals in cambio di Lastings Milledge, talento interessante ma mai espresso sin'ora. Si è accennato a Doumit e proprio il catcher sta per iniziare il suo periodo nelle minors per riprendere confidenza con il gioco.

Tra i lanciatori è finito nell'occhio del ciclone, per le sue prestazioni scadenti, Ian Snell: mandato in triplo A, ha visto il suo contratto venir definito un errore in questi giorni dal GM Huntington. Visti i numeri, non si può proprio dar torto al GM. Continua la buona stagione di Duke e in un buon periodo sono anche Maholm e Ohlendorf, che stanno offrendo inning di qualità  pur senza eccellere.

È rientrato anche Morton, uno degli arrivi nell'affare McLouth ed ha esordito sul monte anche Virgil Vazquez, con una vittoria tra l'altro. Nel bullpen qualche problema per Capps mentre nelle minors ha fatto notizia la promozione del top prospect Brad Lincoln in triplo A. Nelle prossime settimane i Pirates affronteranno i Cubs a domicilio prima di recuperare una gara singola rinviata ad inizio giugno con i Mets. Una volta recuperata la gara, partiranno per un viaggio che li porterà  ad affrontare Marlins, Astros e Phillies in trasferta prima della pausa dell'all-star break.

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