Brett Basanez: terzo QB a superare le 10000 yards nella Big Ten, nel giorno di PS è festa anche per lui.
Penn State guadagna il suo primo accesso ad un BCS vincendo per la prima volta dopo undici anni la Big Ten grazie allo scontro diretto che ad ottobre vide i Nittany Lions prevalere su Ohio State, vittoria che permette al college della Pennsylvania di primeggiare in conference grazie al tie-breaker che le dà il vantaggio nonostante il record di assoluta parità contro i diretti avversari (7-1 all'interno della Big Ten).
Joe Paterno, ultrasettantenne coach di Penn State è ora vero e proprio idolo grazie ad un risultato che regala all'ultima arrivata delle squadre della conference (1990) un primato che a inizio anno non era poi così scontato, ma la vittoria di ieri sul campo di Michigan State ha scritto la parola fine su di una stagione esaltante che ha visto nel senior QB Michael Robinson (2097 yards lanciate più 695 corse) l'elemento maggiormente fondamentale per il gioco offensivo della squadra.
Ecco comunque quanto accaduto nell'ultima giornata della Big Ten conference che ha visto scendere in campo anche Michigan-Ohio State in quello che per molti è "La" partita di college football per eccellenza.
Penn State Nittany Lions (#5 / 7-1, 10-1) @ Michigan State Spartans (2-6, 5-6) 31-22
La stagione degli Spartans affonda definitivamente dopo un avvio incredibile che aveva illuso i più grazie ad un record di partenza di 4-0 figlio di un gioco solido ed efficace. Poi, sette partite e sei sconfitte con la squadra rimandata alla prossima stagione.
L'idea di rovinare la stagione a Penn State e di concedersi l'eleggibilità ad un bowl dura poco meno di due quarti di gioco, all'interno dei quali si nota immediatamente una maggior convinzione nei propri mezzi da parte dei Nittany Lions che vincono la gara grazie ad una difesa in grado di strappare palloni uno dopo l'altro al malcapitato Drew Stanton (23/36 240 yds TD 4 INT) pur concedendo 401 yards totali. Michael Robinson è il jolly offensivo dei campioni di conference, gioca una partita ottimamente bilanciata tra il gioco aereo e quello su corsa, guadagna un 50% al lancio che comporta 105 yards e un td, mentre "palla in mano", il quarterback corre 90 yards segnando anche in questo caso una meta.
Nel secondo tempo arriva ad onor del vero una buona reazione dei Nittany Lions i quali in più occasioni tentano di riaprire la gara segnando tre td, ma la difesa non regge mai il gioco veloce e preciso degli avversari che spesso sfruttano anche buone giocate degli special team per avere buone posizioni di campo e, come nel primo tempo, segnare mete grazie ad un punt bloccato con ovale recuperato direttamente all'interno della endzone. I troppi turnover concessi da Stanton regalano facile gioco a Penn State che chiude la gara in scioltezza e festeggia una stagione davvero eroica.
Ohio State Buckeyes (#9 / 7-1, 9-2) @ Michigan Wolverines (#17 / 5-3, 7-4) 25-21
A Troy Smith non era bastata la devastante prestazione di un anno fa quando quasi da solo distrusse le resistenze dei Wolverines, no: ieri il QB si è voluto di nuovo esaltare oltre ogni aspettativa lanciando il suo “high career” con 300 yards di guadagno e un td. Smith ha poi corso 37 yards subendo un solo sack, ed insieme al RB Antonio Pittman (23/85 TD)ha dato vita al solito gioco di corsa di OSU, molto pratico e solido abbastanza da prevalere su Michigan che a sua volta proprio nel running game ha trovato le maggiori difficoltà guadagnando solo 32 yards totali.
Nonostante il primo PAT sbagliato in stagione da Josh Huston, i Buckeyes hanno avviato la gara sui giusti binari sin dai primi drive cercando di chiudere la pratica già nella prima mezz'ora di gioco. Il 12-7 delle prime due frazioni non dava però troppe garanzie e Michigan iniziava il terzo quarto con prepotenza, cercando la rimonta ed una vittoria importantissima.
Missione compiuta a metà , con i giallo-blu capaci di un break di 11-0 nel terzo quarto, grazie soprattutto ad un magnifico drive di Chad Henne (25/36 223 yds TD) che con quattro giochi guadagna 37 yards poi completate da un corsa breve di Kevin Grady (6 corse per11 yards)) in meta. Henne completa a sua volta la conversione da due punti correndo in endzone e, quando all'inizio del quarto periodo Garrett Rivas infila dalle diciannove il secondo FG della sua partita, i tifosi di Michigan cominciano a pensare che l'impresa si stia per compiere.
Non finirà così, con OSU in grado di riprendersi dall'incredibile sbandamento nel momento giusto della partita e infilare altre due volte la difesa di Michigan grazie ad una ricezione da 26 yards di Santonio Holmes (6/72 TD) e ad un corsa del solito Smith. Alla fine Ohio State può festeggiare una vittoria sempre importante per la storia del college (nei college ci si fa perdonare anche un record di 1-10 se si vince nel "Rivarly Week") ma non la vittoria di conference, anche se, apprendendo della concomitante vittoria di Penn State, Pittman alla fine dichiarerà :
"Saranno i Buckeyes ad essere ricordati come campioni. Con questa vittoria avremo le nostre foto ed i nostri nomi sui muri di Ohio State."
Iowa State Hawkeyes (7-4, 5-3) @ Minnesota Golden Gophers (4-4, 7-4) 52-28
Northwestern Wildcats (5-3, 7-4) @ Illinois Fighting Illini (0-8, 2-9) 38-21
Purdue Boilermakers (3-5, 5-6) @ Indiana University Hoosiers (1-7, 4-7) 41-14
Le partite che chiudono la conference dicono che oltre ai Wisconsin Badgers (5-3, 8-3), che affronteranno Hawaii il 25 novembre per chiudere la stagione, risulteranno eleggibili per un bowl Iowa, Northwestern e gli sconfitti Minnesota Golden Gophers. Iowa guadagna una vittoria larga e meritata chiudendo la pratica in poco tempo.
Gli Hawkeyes guadagnano il miglior record di media corse in conference e proprio grazie al running game e ad una solida difesa si sbarazzano degli avversari: 295 le yards corse durante la partita. Ed Hinkel (7/151) risulta invece il giocatore fondamentale per chiudere le traiettorie aeree della propria squadra, ricevendo dal QB Drew Tate (19/32 351 yards) per ben tre volte in endzone (dalle 46, 38 e 3 yards). Hinkel diventa il quinto giocatore a ricevere tre td in una partita nello stadio dei Gophers, ultimo a compiere l'impresa fu Jim Mauro che segnò tre mete proprio contro Iowa. Alla fine persino il WR Clinton Solomon lancerà un td per un compagno in una gara senza storia che visto ISU guadagnare più di 600 yards totali.
Northwestern guadagna la certezza all'eleggibilità grazie alla vittoria sui "disastrati Illini"di Illinois, un 38-21 e festeggia il quarterback Brett Besanez che alla trentanovesima partita consecutiva da starter raggiunge le 10000 yards in carriera come solo Drew Brees (Purdue) e Chuck Long (Iowa) erano riusciti a fare prima di lui nella Big Ten.
Gli Illini tornano a segnare td dopo due gare di astinenza grazie al fatto di affrontare la peggior difesa della conference e ne approfittano per guadagnare un totale di 440 yards a fine gara. Di Pierre Thomas (18/97) su corsa a inizio secondo quarto la prima meta di Illinois, seguita da due mete fotocopia lanciate per 27 yards da Tim Brasic (20/35 241 yards) rispettivamente per Jason Davis e Derrick McPhearson.
Per Northwestern la partita viene tenuta a galla, e poi vinta, grazie a Basanez (25/31 240 yards) che lancia in endzone per il WR Frayne Abernathy, ma soprattutto per merito di Sutton che ha portato 34 volte palla segnando due mete. Break decisivo sul risultato grazie al FG di Joe Howell, il quale dalle 19 ha rotto l'equilibrio della partita per poi proiettare i Wildcats al trionfo finale.
Purdue e Indiana chiudono la stagione lontano dai riflettori e senza più nulla da dare alla loro annata. Vincono, anzi stravincono, i Boilermakers i quali sfruttano in pieno i 5 take away forzati sui padroni di casa e che hanno generato sul successivo possesso di palla tre touchdowns su corsa di Kory Sheets (19/137) e due di Dorien Bryant.
Sfruttando poco il gioco aereo di Curtis Painter (14-27 154 yds), Purdue ha approfittato dei tre intercetti subiti da Blake Powers (11-24 154 yards) che ha segnato i due unici td su corsa per Indiana, la quale per completare l'opera è riuscita a perdere anche due fumble. Sheets eroe della partita, ha sostituito alla grande l'infortunato Jerod Void ed ha frantumato con le proprie gambe una difesa che per la terza volta di seguito ha concesso 27 punti in un solo quarto di gioco.